L’ALIENAZIONE PARENTALE NON DEVE ENTRARE NELL’ICD

1 Maggio 2019 | Michela Nacca

di Avv. Michela Nacca

4–6 minuti


Dopo la nostra audizione in Commissione Giustizia del Senato sulla Riforma del diritto di famiglia contenuto nei ddl 45, 118, 735, 769 e 867, la nostra battaglia contro quella che è stata definita in USA la “junk science” continua e si fa più ambiziosa!

In data odiernala nostra Presidente ha avviato sulla piattaforma Change.org la petizione “L’alienazione parentale non deve entrare nell’ ICD” indirizzata all’OMS, affinché l’alienazione parentale (e PAS) non entri nell’ ICD: né l’11 né qualsiasi altro seguente aggiornamento verrà pubblicato in futuro.

Maison Antigone, Associazione no profit che si batte contro la violenza su donne, madri e minori, chiede a tutti i cittadini e le cittadine italiane di aderire alla lotta contro il costrutto ideologico della “Alienazione Parentale” (ex PAS) sottoscrivendo la propria richiesta di adesione all’istanza presentata da Docenti Universitari ed esperti internazionali (clicca qui per approfondire).

Il documento datato 22 aprile 2019 è stato inviato all’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) sottoscritto da ben 173 Docenti e Ricercatori Universitari australiani, francesi, canadesi, israeliani, spagnoli, svizzeri, inglesi, neozelandesi e italiani, nonché da esperti e Associazioni ed organismi che si occupano di violenza su donne e minori.

Il documento illustra in 20 pagine ricche di seri studi accademici e di fonti, i motivi per i quali la “alienazione parentale” (o qualsiasi altro costrutto diversamente nominato e ad esso ricollegabile) non debba essere inserito nell’ICD-11, in quanto “junk science” è mera strategia processuale nata e spesso utilizzata allo scopo di negare, giustificare, normalizzare la violenza domestica patriarcale agita su donne e minori.

Attraverso le accuse di “alienazione parentale” nei tribunali vengono infatti già oggi negate e ignorate le violenze rivelate e denunciate dai bambini, le cui madri sono accusate di essere manipolatrici, suggeritrici “malevole” ed a cui, tramite delle CTU che diagnosticano l’alienazione, vengono sottratti i loro figli minori: bambini che dapprima vengono collocati in case famiglia o in centri specializzati, dove viene avviato il loro reset mentale ed affettivo (deprogrammazione e riprogrammazione mentale) affinché si distacchino emotivamente dalle madri e dimentichino la violenza subita e/o assistita dagli abusanti, per poi venire affidati all’altro genitore, indicato inizialmente dal bambino medesimo come maltrattante.

Talvolta ciò accade sebbene il genitore rifiutato sia stato contemporaneamente rinviato a Giudizio per maltrattamenti domestici o addirittura condannato in via definitiva: ciò in quanto la “junk science” riterrebbe che la presenza di una padre violento e perfino pedofilo sia più importante e benefica, per la crescita di un figlio, rispetto al distacco dalla fonte della violenza.

Ad una supposta alienazione si risponde dunque nei tribunali e grazie alla “junk science” con altrettanta alienazione, ma questa volta dalla madre: se per alcuni CTU e tribunali dunque appare non sensato l’allontanamento delle vittime di abusi dal genitore violento fisicamente, viceversa sembra agli stessi doveroso l’allontanamento dal genitore protettivo.

Già il DSM V, il manuale diagnostico delle malattie psichiche, escluse l’inclusione dell’alienazione parentale. Tuttavia sostenitori della PAS di tutto i mondo da anni stanno effettuando un forte pressing sul portale dell’ICD affinché la versione futura, la n. 11, includa la “junk science” tra le patologie.

Con l’introduzione della cd “alienazione parentale” nell’ICD anche bambini di genitori non separati potrebbero essere considerati “alienati” e dunque sottoposti a trattamenti di deprogrammazione e riprogrammazione mentale.

La validità scientifica della “junk science” è stata negata e confutata da anni , pur tuttavia ha continuato ad essere utilizzata nei tribunali e sempre più insegnata, anche in Master universitari e perfino in istituti di scuola secondaria per assistenti socio sanitari. Vari i ddl che sono attualmente in discussione dinanzi la 2 Commissione Giustizia del Senato e che vorrebbero far rientrare la alienazione parentale (anche denominata in altro modo, pas o semplicemente disturbo relazionale) addirittura nel codice civile e penale italiano.

Vi chiediamo di aderire numerosi, firmando la petizione!

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