Comunicato Stampa – MAISON ANTIGONE. I BANDI DI CONCORSO DELLE FORZE ARMATE DISCRIMINANO LE DONNE.

21 Aprile 2018 | Redazione

di Avv. M. Nacca


Chiediamo l’annullamento, sono anticostituzionali

L’Associazione Maison Antigone avvia un importante petizione, elaborata dall’Avv. Michela Nacca, in collaborazione con change.org per denunciare la persistente incostituzionalità dei bandi di concorso delle Forze Armate in quanto altamente discriminatori nei confronti delle donne.

Pertanto l’associazione chiede che vengano annullati tutti i bandi di concorso per essere nuovamente indetti seguendo le norme costituzionali vigenti nel nostro Paese e le norme europee.

Sappiamo infatti che, per le donne che desiderano percorrere la strada della carriera militare, c’è una grande discriminazione: lo stato di gravidanza, considerato di fatto quale motivo di esclusione dal concorso!

Ad oltre 20 anni dall’apertura alle donne nelle Forze Armate, dopo una resistenza di molti decenni, il Ministero della Difesa continua dunque a discriminare le donne attraverso bandi che favoriscono una cultura misogina.

In tutti i bandi di concorso militari si legge, infatti, che per le concorrenti donne lo stato di gravidanza costituisca un “impedimento temporaneo” all’ammissione al concorso, che tuttavia finisce per diventare definitivo e motivo di esclusione se “non risolto” in breve tempo e cioè entro le brevi procedure concorsuali.

Tale clausola, lungi dal proteggere la salute della donna, in realtà lede i suoi diritti essenziali e costituzionali: la Costituzione Italiana infatti negli articoli 3 e 51 stabilisce che sia garantita l’uguaglianza dei sessi nelle procedure di accesso agli uffici pubblici.

Coerentemente con questo dettato costituzionale, negli anni sono state moltissime le sentenze dei TAR in cui i Tribunali amministrativi italiani hanno dichiarato l’incostituzionalità delle clausole concorsuali sopra richiamate, stabilendo che la gravidanza non può essere considerata causa di “inidoneità psico-fisica della donna”, sebbene temporanea, tale che di fatto le precluda l’eventuale reclutamento.

Eppure si continua ad inserire questa clausola nei bandi come niente fosse!

Molti i Bandi di concorso, pubblicati anche quest’anno sulla Gazzetta Ufficiale, volti a discriminare le donne per eventuali gravidanze tra cui, fra i tanti, quello del 10 gennaio 2018 per l’accesso di Allievi Ufficiali alla prima classe dei Corsi normali delle Accademie Militari dell’Esercito, dell’Aeronautica, della Marina e dei Carabinieri per l’Anno Accademico 2018-2019 (v. clausola inserita nell’art.10 comma 4) e quello del 4 aprile 2018, per l’ammissione al 1° corso superiore di qualificazione, della durata non inferiore a sei mesi (2018–2019), di 100 allievi marescialli dell’Arma dei Carabinieri riservato agli appartenenti ai ruoli iniziali.

Il Ministero della Difesa deve porre immediatamente fine a questa discriminazione sessista e incostituzionale che lede i diritti a tutela della maternità e delle pari opportunità.

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