Figli minori uccisi dai loro padri pericolosi e dalla sottovalutazione da parte delle istituzioni

3 Gennaio 2019 | Michela Nacca

di Avv. M.Nacca

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Negli ultimi 20 anni e fino al 2022 sono stati oltre 500 i minori uccisi in Italia, da parte dei loro genitori (Dati Eures).

Ma quanti di loro sono stati uccisi nonostante le segnalazioni e le denunce per violenza domestica, stalking, lesioni, maltrattamenti ecc. sporte dalle loro madri?

In quanti di questi casi i tribunali ed i servizi sociali gia’ coinvolti hanno fallito a causa della difesa ad oltronza dei cd “diritti relazionali” del minore (Legge 54/2006 sulla cogenitorialita’), che impongono frequentazioni e contatti paterni anche quando si tratta di padri pericolosi?

In quanti di questi casi non sono state effetuate indagini e la richiesta di protezione della madre e’ stata ignorata perche’ discriminata da una mentalita’ misogina e normalizzante la violenza maschile ed in specie la violenza domestica?

In quanti di questi casi la madre e’ stata accusata di essere “alienante” e le sue denunce archiviate o ignorate?

2009Federico Barakat viene ucciso dal padre in occasione di un incontro “protetto” negli uffici di una Azienda Sanitaria Locale della provincia milanese, il 25 febbraio 2009. La mamma Emanela Penati aveva denunciato l’uomo piu’ volte alle autorita’ competenti e lo aveva attenzionato in quanto pericoloso, invano. Ella stessa sarebbe stata ritenuta “alienante” e dunque non adeguatamente considerata.

Il Tribunale per i Minorenni con provvedimento del 5-6.02.2007 infatti aveva disposto l’affidamento del bambino non alla mamma ma al Comune di residenza, pur mantenendolo collocato presso la madre, affinché l’ente territoriale predisponesse, di concerto con l’A.S.L., “idonei sostegni educativi ed ogni opportuno controllo” e regolamentasse i rapporti tra il minore ed il padre avendo cura che avvenissero in spazio protetto, con frequenza settimanale (2 ore per settimana), alla presenza di un assistente sociale, uno psicologo, un educatore dei servizi sociali. Ma nei due anni in cui questi incontri si svolsero, il genitore non cambiò atteggiamento e divenne semmai più aggressivo e persecutorio nei confronti dell’ex compagna, mostrando insofferenza e sfiducia verso l’operato dei Servizi sociali che presidiavano gli incontri. Tale atteggiamento dell’uomo era ulteriormente aggravato dalla sua condizione personale, in quanto affetto da disturbo di personalità, aduso al consumo di psicofarmaci e sostanze stupefacenti, incline a comportamenti antisociali. Stando al ricorso, la donna avrebbe più volte segnalato le sue paure all’assistente sociale ed alla psicologa, senza successo; anche le denunce penali sarebbero cadute nel vuoto, ad eccezione di una denuncia per minacce e violazione agli obblighi di mantenimento (il cui processo sarebbe iniziato a marzo 2009). L’ultima denuncia la donna l’aveva presentata il 26.01.2009, segnalando come la situazione si stava ulteriormente aggravando, con l’ex partner che telefonava a casa a tutte le ore del giorno e della notte, la seguiva in macchina, la controllava. Il giorno 25 febbraio 2009, si consumava la tragedia: nel corso di un incontro protetto presso l’A.S.L., approfittando dell’attimo in cui l’educatore incaricato di accompagnarlo si era allontanato, l’uomo colpiva il figlio con un colpo d’arma da sparo e dieci colpi di arma bianca (pistola e coltello che aveva portato indisturbato con sé), quindi si suicidava.

I tribunali italiani non hanno riconosciuto la responsabilita’ dei servizi sociali (avrebbero avuto solo il compito di preservare e proteggere i diritti relazionali del bambino e non funzioni protettive per la sua vita).

Anche la Corte EDU non accoglie il ricorso della mamma di Federico.

2013Fratelli Iacovone Davide ed Andrea, di 12 e 9 anni, vengono uccisi dal padre Pasquale Iacovone il 16 luglio 2013 a Ono San Pietro, in Valcamonica, mentre i due bambini trascorrevano con lui il we programmato. L’uomo era gia’ stato pluridenunciato dalla madre dei bambini, di cui invano aveva chiesto la protezione. I servizi sociali incaricati non considerarono le richieste protettive materne, svalutandole. Il 22 luglio 2013 la Deputata Roberta Agostini presento’ in merito una interrogazione parlamentare a domanda in Commissione https://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic5_00701_17

La mamma Erica Patti ha scritto un libro sulla loro storia :” Col senno di poi” https://www.amazon.it/Uccisi-bruciati-padre-racconta-strage/dp/B09SP4LGTJ

2013Ion Talpis viene ucciso a novembre 2013 a 19 anni dal padre, gia’ denunciato nel 2012 dalla mamma per lesioni, maltrattamenti ecc.

La Corte Europea EDU nel 2017 (Ricorso n. 41237/14 ) condannera’ l’Italia per la mancata protezione della donna e dei figli e per non aver assicurato un tempestivo processo penale. v. in https://archiviodpc.dirittopenaleuomo.org/d/5278-la-corte-di-strasburgo-condanna-litalia-per-la-mancata-tutela-delle-vittime-di-violenza-domestica-e

2018 – Nel 2018 Michele Patriarchi di un anno,  viene ucciso dal padre Niccolò Patriarchi, perito informatico, a Scarperia (Firenze). Tenta di uccidere anche la figlia di 7 anni e la convivente Annalisa Landi, trentenne, madre dei due bambini che aveva da lui ricevuto circa 800 messaggi, molti dei quali minatori. Di fatto, l’omicidio era stato preannunciato via sms. https://www.firenzetoday.it/cronaca/condanna-patriarchi-scarperia-omicidio-figlio.html L’uomo era affetto da disturbo bipolare ed era gia’ stato denunciato dalla donna. In conseguenza del figlicidio viene fatto un esposto in cui si evidenziava che l’uomo era gia’ segnalato al Tribunale per i minori per la sua violenza. https://www.consiglio.regione.toscana.it/upload/crt/interrogazioni/10/IO0760.pdf

La Corte Europea EDU, a cui la donna ha fatto ricorso, ha stabilito che l’Italia non ha protetto la donna ed i suoi figli. In particolare, secondo la sentenza Landi v. Italia , i procuratori sarebbero rimasti passivi di fronte ai gravi rischi che correva la donna, sottovalutandone le richieste protettive. L’esposto era stato presentato dal legale della donna, avvocato Massimiliano Annetta, secondo il quale lo Stato italiano non aveva posto in essere le necessarie misure di protezione, nonostante lei dal 2015 avesse presentato ripetute denunce. Di fronte alle quali, secondo il legale, i pubblici ministeri sarebbero rimasti inerti. La madre e’ stata risarcita con 32mila euro per danni morali


2018 le sorelle Alessia e Martina Capasso. di 13 e 9 anni, furono uccise dal padre carabiniere Luigi Capasso, il 28 febbraio 2018 a Cisterna di Latina. L’uomo feri’ gravemente anche la mamma delle due piccole, Antonietta Gargiulo, e poi si suicido’. La donna da novembre 2017 si era separata a causa della violenza domestica che l’uomo agiva in famiglia terrorizzando anche le due bambine. La Gargiulo aveva attenzionato il comportamento pericoloso ed instabile del marito ai suoi superiori, non venendo tuttavia considerata in quanto considerata alienante, cosi come riportato nei media italiani. Eppure l’uomo gia’ anni prima era stato attenzionato per i suoi comportamenti ansiosi ed instabili, gli era anche stato ritirato il porto d’ami a seguito della denuncia della donna ma poi restituito in soli otto giorni. Sono stati rinviati a Giudizio i due medici che lo avevano ritenuto idoneo al porto d’armi ed il processo e’ in corso .https://www.latinatoday.it/cronaca/cisterna-strage-capasso-dottoressa-arma.html

Maison Antigone aveva depositato un esposto alla Procura di Latina affinche’ fossero perseguite eventuali responsabilita’ da parte delle autorita’ che, in seguito alla denuncia, avrebbero dovuto proteggere le vittime e non lo hanno fatto. https://www.maisonantigone.it/2018/03/24/latina24ore-e-termometroquotidiano-annunciano-il-nostro-esposto-sul-caso-delle-due-sorelle-capasso-uccise-dal-padre-carabiniere/
https://www.maisonantigone.it/2018/04/03/3-aprile-2018-in-tv-per-parlare-dellomicidio-delle-sorelle-capasso-e-del-nostro-esposto/

2018Besart Imeri nel 2018 ha confessato davanti ai militari e al pm della Procura di Ancona, Valentina Bavai, di aver ucciso il figlio Hamid di 5 anni, strangolandolo all’interno dell’auto. Condannato in primo grado, in Appello nel 2020 sara’ assolto grazie ad una perizia del Prof. Ariatti che riterra’ il giovane aver agito in una situazione di vizio totale di mente. Secondo le conclusioni mediche, al momento dell’omicidio l’uomo soffriva di un delirio mistico-religioso.https://www.cronacheancona.it/2020/01/15/uccise-il-figlioletto-di-5-anni-assolto-in-appello-besart-imeri-totale-vizio-di-mente/211671/
https://www.anconatoday.it/cronaca/omicidio-cupramontana-assolto.html


2019 Viene ucciso Mehmed Hrustic, di soli due anni, dopo gravi percosse, bruciature sui piedi, “morsi, calci, schiaffi, pugni” e un “trattamento degradante per la dignità del bambino” fino ad infliggergli un violento colpo sulla testa. Autore del delitto e’ il padre Aliza Hrustic di 26 anni. Il delitto avviene nella notte del 22 maggio 2019 nell’appartamento in cui l’uomo viveva con la moglie e altre due figlie. L’uomo verra’ condannato all’ergastolo per omicidio e tortura. I genitori non erano separati.

2019 Gloria Danho di soli  2 anni Il 22 giugno del 2019 viene uccisa dal padre Jacob nell’appartamento in via Massarotti a Cremona, con due coltellate: azione inferta da Jacob Danho sulla figlia per vendicarsi della mamma Isabelle, l’ex compagna che lo aveva lasciato mesi prima e denunciato. La donna con la bambina erano state protette in una casa a disposizione per le vittime di violenze domestiche, ma presto per la bambina erano iniziate le visite non protette con il padre, nonostante l’uomo avesse continuato ad inviare messaggi minacciosi e deliranti alla ex compagna.

L’uomo verra’ condannato all’ergastolo.

2020 – I gemelli Elena e Diego Bressi, di 12 anni, vengono uccisi dal padre Mario nella notte tra il  26-27 giugno 2020, durante una vacanza in montagna a Margno. I genitori si erano separati e l’uomo presentava atteggiamenti insofferenti nei confronti della ex, Daniela Fumagalli. L’uomo, che temeva una limitazione dei suoi contatti con i figli, le aveva inviato un ultimo sms dicendole :“non li rivedrai mai piu'” colpevolizzandola sulla fine della loro famiglia . L’avvocato della mamma di Elena e Diego tuttavia ha affermato che la mamma non ritenesse l’ex pericoloso. Mario Bressi si e’ poi suicidato.

https://www.vanityfair.it/news/cronache/2020/06/29/omicidio-gemelli-lecco-padre-elena-diego-ultimo-sms-moglie

2020 – il 21 settembre Andrea di 11 anni viene ucciso nella notte dal padre Claudio Baima Poma, 47 anni, con un’arma. L’uomo, che sarebbe stato depresso per la separazione dalla madre del figlio, poi si è tolto la vita.

2020 – la mattina del 24 dicembre i fratelli Pietro e Francesca Pontin, di 13 e 15 anni, vengono uccisi a Trebaseleghe in Veneto dal padre – gia’ denunciato dalla loro madre. L’uomo, separato dalla madre dei ragazzi gia’ da alcuni anni, continuava a poterli avere con se’ nella propria casa liberamente in base al provvedimento giudiziale e cosi durante un pernotto li ha uccisi con un coltello, nonostante le denunce e nonostante gli stessi ragazzini avessero chiesto di essere ascoltati, cosi come riportato da alcuni media. L’omocida si e’ poi suicidato. 


2021Matias  Tomkow di 10 anni nella sua casa di Vetralla il  16 novembre 2021 viene sgozzato dal padre Mirko: un;azione finalizzata a punire l’ex compagna e madre del piccolo, il cui corpo veniva poi chiuso nel cassettone del letto, imbavagliato con lo scotch. L’uomo era stato allontanato da casa dopo le denunce sporte dalla donna, ma cio’ non e’ bastato a fermarlo. Sara’ condannato all’ergastolo.

2022 – Daniele Pontin di 8 anni viene ucciso con un coltello, colpito alla gola, imbavagliuato e nascosto in un armadio, il 1 gennaio 2022 dal padre Davide, mentre questi era in casa agli arresti domiciliari, per aver gia’ pugnalato un collega. L’uomo era gia’ stato raggiunto da varie denunce sporte dalla mamma di Daniele per violenza domestica. Cio’ nonostante nessuna autorita’ aveva previsto una misura cautelare a protezione del piccolo Daniele. La mamma, preoccupata di dover rispettare gli obblighi legati alla legge 54/2006 sulla bigenitorialita’ e stanti le trattative in corso tra avvocati riguardo una separazione genitoriale consensuale, rispettava delle regolari frequentazioni paterne. In base a delle notizie riportate dai media nel tempo tuttavia emergerebbe che Daniele nutrisse paura del padre. Davide Paitoni si e’ poi suicidato in cella.

2023 – Jessica Malaj  di 16 anni la notte tra il 6 ed il 7 maggio 2023 vicino Foggia viene uccisa dal padre con dei coltelli comprati per l’occasione. La mamma, ferita anch’essa, ha affermato che la ragazza «si era decisa a denunciare perche’ – il padre – aveva abusato di lei». L’uomo aveva installato telecamere in casa.

2023 – Matteo Benzi di 17 anni  nel 2023 viene ucciso dal padre, che stermino’ anche moglie e suocera, per poi suicidarsi.

2024 – Vicino Palermo 11 febbraio 2024 ad Altavilla Milicia Kevin ed Emanuel Barreca vengono torturati ed   uccisi dal padre, insieme alla loro madre Antonella Salomone : l’uomo, insieme ad una coppia che lo aiutava negli esorcismi, si diceva convinto fossero posseduti dal demonio.

2024Francesco  Gleboni di 10 anni viene ucciso con una pistola dal padre nel 2024, a Nuoro, insieme a tutto il resto della famiglia. Non vi sarebbero state avvisaglie di disagi familiari.