Nella data di oggi ci troverete a Roma, in una tavola di confronto con altre associazioni, con la nostra Vicepresidente Maria Grazia De Benedictis.
Segnaliamo anche l’evento organizzato a Carpi dall’Onorevole Maria Cecilia Guerra e dall’UDI, con la presentaziione del saggio Guarda Come una Donna, storia nelle storie, in cui e’ raccontata la storia di Maison Antigone e della violenza istituzionale. Sara’ presente l’amica Emerita Cretella.
CONDIVIDI
E
Il Libro Bianco per la formazione del Dipartimento per le Pari Opportunita’ – Ministro Roccella
30 Gennaio 2025 | Redazione
Dal 17 gennaio 2025 e’ disponibile il Libro bianco per la Formazione sulla violenza contro le donne. Il volume, curato dal Comitato Tecnico Scientifico dell’Osservatorio sul fenomeno della violenza nei confronti delle donne e sulla violenza domestica istituito presso il Dipartimento per le pari opportunità, è stato presentato in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre 2024, alla presenza della Ministra per la famiglia, la natalità e le pari opportunità, Eugenia Roccella.
A partire dal Libro bianco, saranno elaborate, sentita l’Assemblea dell’Osservatorio stesso, le Linee guida per la formazione sulla violenza contro le donne previste dall’art. 6 della legge 168 del 24 novembre 2023.
CONDIVIDI
E
Formazione con Nuova Citta’ Futura
16 Dicembre 2024 | Redazione
Due ore di formazione con Marcella Formenti e Nuova Citta’ Futura sulla “Violenza Istituzionale”
CONDIVIDI
E
La “violenza istituzionale” entra alla Fiera del Libro “Piu’ Libri Piu’ liberi” grazie al saggio “Guarda Come una Doinna. Storia nelle storie” (Armando Editore) di E.Cretella e M. Nacca
15 Dicembre 2024 | Redazione
Nella edizione 2024 insieme ad Emerita Cretella, co-curatrice del saggio “Guarda come una donna”(Armando ed.2024) quest’anno siamo presenti anche noi di Maison Antigone, con la nostra Presidente Michela Nacca (co-curatrice) e la Vice Presidente Maria Grazia De Benedictis, che hanno raccontato la storia della nostra associazione e della nostra battaglia contro la violenza istituzionale, intrapresa con i movimenti delle madri, italiane e non, Deputate, varie professioniste/i e altre associazioni.
CONDIVIDI
E
Parita’ di genere e violenza digitale. Evento del Parlamento Europeo
11 Dicembre 2024 | Redazione
Mercoledi 11 dicembre 2024 presso la rappresentanza italiana del Parlamento Europeo a Roma si e’ tenuto un evento sulla parita’ di genere e la violenza in ambito digitale. Tra i relatori anche Eleonora Francica, Giornalista Science Business a Bruxelles.
CONDIVIDI
E
Invitate alla presentazione in Rai di “Sotto: questa lotta ci riguarda” Podcast di Silvia Ferreri sui disagi psicologici giovanili.
6 Dicembre 2024 | Redazione
CONDIVIDI
E
Lunedi 2 dicembre 2024 Tavola Rotonda “Dalla consapevolezza all’Azione: coinvolgere i giovani per fermare la violenza”
30 Novembre 2024 | Redazione
Lunedi 2 dicembre abbiamo partecipato alla Tavola Rotonda organizzata dall’Ospedale Regina Apostolorum (responsabile eventi Dott.sa Raffaella Bocci), alla presenza del personale medico, infiermeristico e delle classi del Liceo Classico Ugo Foscolo di Albano Laziale e del Liceo Scientifico Vailati di Genzano, nonche’ delle loro docenti.
CONDIVIDI
E
25 novembre 2024: Maison Antigone all’evento “Credi davvero che sia sincero” presso la Sala della Regina di Montecitorio
25 Novembre 2024 | Redazione
Grate di essere state invitate all’evento teatrale “Credi davvero che sia sincero” presso la sala della Regina di Montecitorio, alla presenza del Presidente della Camera dei Deputati Lorenzo Fontana, della Vicepresidente della Camera dei Deputati l’On. Anna Ascani e di altre autorita’.
Testimonianze importanti e la rappresentazione di un femminicidio, tratto dal romanzo di Roberto Ottonelli e per la regia di Alice Grati
CONDIVIDI
E
Il 25 novembre con Femminicidio in Vita presso la sede di Roma del Parlamento Europeo a Roma
25 Novembre 2024 | Redazione
CONDIVIDI
E
Il 19 maggio 2024 Formazione di Maison Antigone con Stati Generali delle Donne di Isa Maggi
19 Novembre 2024 | Redazione
La nostra Presidente Avv. Michela Nacca partecipa il 19 maggio 2024 dalle ore 16,00 a due ore di formazione via zoom organizzata da Isa Maggi de Gli Stati Generali delle Donne, sulla Violenza Istituzionale.
CONDIVIDI
E
Avviata dalla sede di Roma del Parlamento Europeo una nuova Collana di Armando Editore dedicata ad Autrici ed ai temi sulla discriminazione di genere.
14 Novembre 2024 | Redazione
Il 15 novembre 2024 prende avvio ufficialmente la Collana “Voci di Donne” diretta dalla nostra Presidente Michela Nacca e dall’Antropologa Emerita Cretella.
L’ evento di avvio della Collana, dedicata alle autrici ed a temi cari alle donne, aperta ad ogni genere letterario e scientifico, e’ stato organizzato presso la sede della Rappresentanza del Parlamento Europeo in Italia, presso la sala Europa Experience David Sassoli di Piazza Venezia 6c Roma.
La Rappresentanza italiana del Parlamento Europeo ha inserito la conferenza stampa dedicata all’ avvio della Nuova Collana di Armando Editore , “Voci di Donne“, tra gli appuntamenti piu’ importanti di Together UE. Per presenziare all’ evento di venerdì 15 novembre 2024 ore 11 dunque, presso Europa Experience David Sassoli in Roma piazza Venezia 6c, è possibile registrarsi seguendo il link sul sito italiano delle istituzioni Europee cliccando sotto
La nuova Collana “Voci di Donne” di Armando Editore, diretta da Emerita Cretella (Antropologa e Femminista) e da Michela Nacca (Avvocata del foro italiano e dello Stato Citta’ del Vaticano, Presidente dell’associazione “Maison Antigone” ed esperta di Violenza Istituzionale) nasce con l’intento di esplorare e raccontare il mondo attraverso gli occhi delle donne, in uno spazio aperto a saggi, romanzi e studi che hanno come protagoniste scrittrici , artiste e studiose la cui voce desideriamo venga conosciuta. Il coraggio delle donne, la lotta per la parità dei diritti, le sfide nel lavoro e la resilienza femminile di fronte alla violenza, agli stereotipi, alle disparità di genere e al gender gap: sono queste le storie di riscatto e autodeterminazione che andranno a caratterizzare la Collana, ma non solo. “Voci di Donne” è infatti un progetto che abbraccia una visione a 360° dell’esperienza umana dal punto di vista femminile, trattando temi essenziali come i valori democratici, le strutture sociologiche, antropologiche, filosofiche e bioetiche che interessano la nostra epoca; i diritti ed i doveri legati al mondo del lavoro e dell’economia, le dinamiche della finanza e della politica nazionale ed internazionale, cogliendo le sfide attuali della tutela ambientale, della ricerca scientifica e tecnologica, della psicologia e pedagogia, della medicina ecc., ma con un’attenzione sempre costante verso la parità dei diritti e la denuncia alle discriminazioni di genere, in ogni campo. “Voci di Donne” é una Collana attenta alla promozione ed alla tutela dei valori fondamentali raggiunti dalla nostra cultura, espressi nei diritti della Convenzione per i Diritti Umani dell’ONU e nella Convenzione Europea EDU. Ogni titolo sarà una finestra aperta sul mondo, con messaggi originali, capaci di ispirare ed educare, promuovendo un ripensamento ed una riflessione profonda sulla donna nella storia, nel nostro presente e nella società futura. Una Collana che si rivolge non solo alle donne, ma a tutti coloro che credono nell’importanza di un mondo dove la dignità, l’uguaglianza e la giustizia sociale non siano solo ideali, ma diritti concreti e condivisi. Uno spazio di riflessione, un tributo al coraggio, e un invito al cambiamento. È pensata per chiunque desideri approfondire il mondo visto dalle donne, esplorando storie che possono ispirare nuovi punti di vista e incoraggiare azioni concrete verso un futuro più equo.
CONDIVIDI
E
20 novembre Giornata internazionale dedicata ai Diritti dei Minori. Maison Antigone invia un Report al CRC dell’ONU sulla situazione dei minori italiani
4 Novembre 2024 | Redazione
Il 4 novembre scorso Maison Antigone ha inviato un Report al CRC Comitato sui Diritti del fanciullo dell’ONU sulla situazione dei minori itlaiani non ascoltati dai Giudici nei tribunali italiani quando rifiutano o temono un genitore, specie se raccontano maltrattamenti o abusi paterni.
1000 casi raccolti ed analizzati che seguono uno schema preciso:
1. Denunci la violenza domestica o gli abusi sui tuoi figli minori chiedendo la separazione, come le istituzioni chiedono di fare, ritenendo erroneamente che sarete salvi.
2. Immediatamente viene incaricata la CTU e disposto monitoraggio dei SS, che ti accusano di essere “malevola” e di indurre in modo manipolatorio la paura (che chiamano “rifiuto”) ed i racconti di abusi o violenze e/o di controllo coercitivo espressi da tuo/a figlio/a.
3. I minori non vengono ascoltati e se ascoltati non sono creduti, perché inattendibili a prescindere dai fatti e dalle prove a causa del “conflitto” genitoriale.
4. Se il bambino non diventa “resiliente” alla paura verso il padre maltrattante , il tribunale allora inverte la collocazione del /della minore presso il padre violento/ inadeguato temuto, allontanando te perché hai denunciato la violenza e dunque hai condizionato il bambino contro il padre (anche quando ci siano rinvii a Giudizio e condanne).
5. Reset sul minore: attraverso tutta una serie di azioni, ma soprattutto con il radicale sradicamento materno perdurante anni, al bambino viene indotta una scissione delle emozioni. Ossia l’ allontanamento da te!
Intanto un Giudice Onorario del tribunale per i Minori di Venezia sarebbe stato rinviato a Giudizio per abusi sessuali sul figlio e poi condannato al risarcimento civile dalla Corte di Appello.
Il 20 novembre 2024 e’ la Giornata internazionale UN dei bambini. Tuttavia in base ai dati ONU
Nel 38% dei casi gli autori degli abusi sessuali su minori sono i loro #padri, nel 3% sono estranei.
In Italia sono circa 900 ogni anno le denunce per abusi sessuali su minori (Ministero interno).
2 bambini su 3 subiscono punizioni violente in #famiglia.
I bambini per crescere in modo sano hanno bisogno di essere PROTETTI DALLA VIOLENZA
a cio’ si aggiunga che secondo l’ISTAT
Il 31,5% delle 16-70enni italiane (6 milioni 788 mila) ha subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza maschile fisica o sessuale
. ogni anno sono circa 40.000 le segnalazioni di violenza domestica sulle donne e che molte di queste sono madri di figli minori. Le denunce sono arrivate a 51.000 circa nel 2023. Ma solo circa il 14% delle segnalazioni si traduce in denuncia formale.
Sono circa 100.000 le separazioni coniugali ogni anno e secondo l’ISTAT il 51% di queste – dunque circa 50.000 l’anno – sarebbe dovuto a Violenza Domestica sulle donne.
In quasi il 90% dei casi di separazione genitoriale l’affido dei figli minori risulterebbe condiviso mentre in poco più del 10% dei casi giudiziali restanti vi sarebbe un conflitto processuale riguardante l’affido dei minori.
Questi ultimi casi “conflittuali”(il 10% delle separazioni genitoriai) secondo alcuni esperti coinciderebbero con casi di ALIENAZIONE PARENTALE , non tenendo in alcuna considerazione la violenza domestica maschile e paterna!
Maison Antigone facendo rete con le #ProtectiveMotherItaly il 4 novembre scorso ha inviato una relazione sull’ #Italia all’#ONU riguardo la negazione degli abusi sessuali su minori nei tribunali italiani.
CONDIVIDI
E
Presentazione di “Guarda come una donna. Storia nelle storie” a Firenze nella Sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati
22 Ottobre 2024 | Redazione
Il 22 ottobre 2024 ore 17.30 presentazione a Firenze del Saggio “Guarda come una donna. Storia nelle storie” (Armando ed., 2024) a cura della nostra Presidente Avv. Michela Nacca e dell’Antropologa Emerita Cretella. Presenti anche altre autrici e l’Amministratore di Armando editore Dottor Andrea Iacometti.
In “Guarda come una donna” anche la storia di Maison Antigone scritta dalla nostra Vice Presidente Maria Grazia De Benedictis.
ITALIA ANCORA PRONTA A CHIUDERE GLI OCCHI SU VIOLENZA DOMESTICA E ABUSI SESSUALI INCESTUOSI SU MINORI?
28 Settembre 2024 | Redazione
A Bergamo viene invitata la maggior esperta che giustifica la mancanza di indagini adeguate da parte di Procure e forze dell’ ordine.
Mentre negli USA la Elizabeth Loftus da tempo non è più presa in considerazione per le sue pseudoteorie che screditano le vittime accusandole di ricordi infondati – v. ad es. processo Weinstein – in Italia purtroppo anche Avvenire le dedica un lungo servizio annunciando la sua prossima presenza a Bergamo addirittura al festival della Scienza!
I sostenitori della Pas Pa e di altre pseudoteorie, tra cui la pseudoteoria dei cd “falsi ricordi di abuso”, ormai sempre più screditati scientificamente e costretti ad andar via da sempre più numerosi Stati americani – dove le raccomandazioni dell’ ONU sono state prese sul serio e la Kaydenslaw è stata attuata -arrivano da noi in Europa ed in specie in Italia, dove il 96% delle volte nei tribunali della famiglia laviolenza domestica e gli abusi sessuali incestuosi su minori non sono presi in considerazione in quanto considerati infondati (v. dati Commissione parlamentare sul Femminicidio).
È evidente che Avvenire e molti esperti e istituzioni italiane NON SAPPIANO ciò che sta accadendo oltreoceano e continuano a persegue una “follia a molti” in cui le accuse di abusi vengono pervicacemente negate. Pregiudicandone quindi le indagini!
A Perugia vittima di femminicidio un’assistente sociale con sua figlia.
13 Settembre 2024 | Redazione
Maristella Paffarini era un’ Assistente sociale della Prefettura di Perugia ed insieme a sua figlia, trentanovenne, e’ stata uccisa in casa dal marito.
Un femminicidio del genere richiede riflessioni attente.
Il fatto: Elisa Scoccia di 39 anni e la madre Maristella Paffarini di oltre 60 sono state uccise con un fucile da caccia regolarmente detenuto mentre prendevano il sole nel giardino del loro casolare di Perugia dall'”uomo di casa”- il padre della prima ed il marito della seconda- che si è poi suicidato.
Eppure la Paffarini era dipendente della Prefettura di Perugia come assistente sociale ed anche delegata CGIL.
Grazie al suo lavoro ella avrebbe dovuto riconoscere e non sottovalutare i disagi altrui e famigliari, ma soprattutto il pericolo che albergava nella mente del marito, da due anni in pensione.
Perché Maristella non se ne è accorta? O, se si e’ resa conto del pericolo che stava correndo, perche’ non ha denunciato?
Noi ci chiediamo: NON SE NE È ACCORTA forse perche’ la SOGLIA DI ACCETTABILITÀ DELLA VIOLENZA SI È COSI ABBASSATA PROPRIO DA PARTE DEI SERVIZI SOCIALI, SPECIE QUANDO AGITA IN FAMIGLIA, DA ESSER DIVENTATI INCAPACI DI RICONOSCERE LE AVVISAGLIE DI PERICOLO….ANCHE QUANDO AGITE IN CASA PROPRIA? O forse perche’, pur rendendosi conto del pericolo, non ha avuto fiducia dello stesso sistema di tutela dalla violenza domestica di cui lei faceva parte?
Sono domande legittime e doverose da porre, anche alla luce delle plurime condanne che l’Italia sta inanellando da vari anni a questa parte da organismi ONU e UE sulla crisi del sistema di tutela delle vittime di violenza domestica e abusi su minori, il 96% delle volte non riconosciute nei tribunali italiani che valutano incaricando appunto assistenti sociali, CTU ed equipe multidisciplinari della ASL.
Questo ragazzo, #AndreaZampella, nell’ agosto 2021 rimase per giorni e notti – soprattutto notti- al telefono per aiutarci nella fuoriuscita di ragazze afghane, tra cui Rahel Saya coautrice del saggio Guarda come una Donna, traducendo per noi.
Questo fantastico ragazzo a luglio scorso, conseguendo la maturità scientifica al liceo Diaz di Caserta, ha presentato una tesina su quei giorni, in cui i Talebani tornavano a Kabul e lui, insieme alla mamma Annamena Mastroianni, Isa Maggi e noi facevamo di tutto per salvare più donne possibile, con le nostre associazioni, consce che da lì a qualche giorno sarebbero divenute delle recluse nelle loro case. Nella sua tesina Andrea ha avutro un pensiero per Maison Antigone .
Anche Ana Cristina Duarte Correja, vittima di femminicidio, aveva denunciato e non e’ stta protetta.
9 Settembre 2024 | Redazione
Ana Cristina aveva denunciato i maltrattamenti del marito e lui l’aveva anticipata sporgendo una infondata contro denuncia per sottrazione di minore (tecnica già vista in altri casi).
Lui l’ha uccisa ed il figlio quattordicenne è riuscito a salvare la sorella tredicenne e il fratellino di 6.
Ma se Ana Cristina ed i suoi figli fossero arrivati in tribunale questi ragazzi – che ora faranno da testimoni per il femminicidio della loro madre – non sarebbero stati ascoltati: la difesa della bigenitorialita’ e la tutela della relazione paterna prevale sempre come the best interest of child e le CTU risultano troppo spesso inclini a non riconoscere la pericolosita’ e dannosita’ della violenza domestica. Anche a costo della salute e della vita dei minori. La paura di questi fratelli sarebbe stata interpretata come manipolazione materna e sintomo di un “disagio” dovuto alla madre iperprotettiva ed un rischio evolutivo. La richiesta protettiva materna come psicosi o diffamazione o iperprotezione: motivi di inadeguatezza genitoriale.
La Commissione parlamentare sul Femminicidio ha accertato che nel 96% dei casi di affido minori la violenza non è riconosciuta e vari studi scientifici cnfermano i pregiudizi di psicologi e CTU!
IL RESET NON FUNZIONA PERCHÉ LE ISTITUZIONI NON VOGLIONO GUARDARE IN FACCIA LA VERA CAUSA DEL RIFIUTO: LA INCAPACITÀ DEL GENITORE RIFIUTATO!
5 Settembre 2024 | Redazione
SONO SEMPRE PIÙ NUMEROSE LE NOTIZIE CHE CI GIUNGONO DI MINORI che, dopo vari anni dall’ #allontanamento materno coatto disposto dai #tribunali con #collocazione presso il padre rifiutato, FUGGONO DALLA CASA PATERNA CHIEDENDO DI TORNARE A VIVERE CON LA MAMMA.
Ciò avviene nonostante questi bambini non abbiano più avuto contatti liberi con la madre per ANNI ma solo contatti rari, brevi e sempre sotto strettissimo controllo di servizi sociali ed educatori, durante i quali una manipolazione è impossibile: segno che si vuole risolvere un problema senza voler capire ed affrontare la vera causa del rifiuto!
SONO SEMPRE PIÙ NUMEROSI anche gli ex minori che, nonostante il reset subito per molti anni, arrivati a 18 anni scelgono di tornare dalla mamma e cambiare il loro cognome paterno sostituendolo con quello materno.
Perché avviene ciò?
Il reset NON FUNZIONA E SEMMAI AGGRAVA IL RIFIUTO dei minori, semplicemente perché :
1. Non è vero che i bambini rifiutano il padre per colpa delle manipolazioni materne.
La ragione del loro rifiuto /paura va SEMPRE indagata alla luce del comportamento del genitore rifiutato ed ascoltando il minore (v. Centro Livatino).
2. ai bambini ed ai ragazzi non si riesce ad imporre di amare e vivere serenamente con un genitore , un padre temuto.
Specie se questo padre continua a comportarsi in modo anaffettivo, disinteressato o addirittura in maniera coercitiva o violenta verso il minore.
La paura del bambino non passa sol perché lo decide un Giudice o perché l’assistente sociale o l’educatore ti dice che la colpa della violenza paterna fosse della mamma. I bambini SANNO a cosa hanno assistito! Sanno chi fosse violento o no.
La loro paura se incompresa si trasforma in rabbia o depressione !
3. L’amore non si comanda… il rispetto non lo ottieni con le minacce , le punizioni e le pressioni psicologiche!
L’amore ed il rispetto lo ottieni SOLO se prima tu genitore hai dato a tuo figlio AMORE e RISPETTO!
Con punizioni, coercizioni, minacce e botte ottieni solo paura e disprezzo.
Mai potrà essere risolto un rifiuto genitoriale se non si affronta la sua vera #causa: il cambiamento radicale del comportamento anaffettivo o violento del genitore rifiutato!!!!
Una soluzione che oggi non viene mai presa in considerazione, né il problema dunque viene risolto, proprio perché semplicemente viene negato che il padre sia rifiutato per la sua Violenza!
CONDIVIDI
E
La Cassazione non ammette collocazione ne’ affido del minore alla mamma ritenuta affetta da grave disturbo di personalita’ ma con capacita’ affettiva e professionale intatte. Una contraddizione in termini.
3 Settembre 2024 | Redazione
Una madre privata della #responsabilitàgenitoriale fa ricorso in Cassazione e perde: secondo gli Ermellini un disturbo grave della personalità giustifica appieno la decadenza nonostante la comprovata capacità affettiva della donna verso il figlio e la di lei capacità professionale (Ordinanza n. .23097 del 26 agosto 2024).
Tutto a posto?
NO!
Lo sanno i Giudici che per diagnosticare un Disturbo di Personalita’ grave e’ necessario dimostrare una incapacita’ pervasiva del soggetto che dunque investa e comprometta anche la capacita’ professionale ed n primis affettiva?
QUINDI….COME SI FA A DIAGNOSTICARE UN DISTURBO DI PERSONALITÀ GRAVE IN PRESENZA DI CAPACITÀ PROFESSIONALE E AFFETTIVA?
CONDIVIDI
E
CRESCERE SENZA PADRI INADEGUATI È DANNOSO?
12 Agosto 2024 | Redazione
#LeBron James senza padre, senza istruzione universitaria, senza formazione e con pochissimi modelli di riferimento a parte la #madre single Gloria, hanno dato a questo giovane, povero ragazzo nero 420.000 dollari a settimana, all’età di 18 anni per giocare a basket e diventare il volto della #NBA da 75 miliardi di dollari!
Ha sposato la sua amica del liceo Savannah, non è mai stato arrestato, non ha mai fatto uso di droghe e non ha mai umiliato pubblicamente la moglie con storie di ragazze. Nessun bambino fuori. Mai divorziato..
Mai sulle notizie con nemmeno una multa per divieto di sosta. Padre eccellente. Molto coinvolto nelle attività dei suoi 3 figli. Il più grande giocatore di tutti i tempi!
20 anni dopo. Stesso tizio. Stessa maturità. Stessa ragazza. Stessa famiglia. Reputazione intatta. Un miliardario che guadagna oltre 2 milioni di dollari a settimana. Ha mandato più di 2300 ragazzi a rischio dalla sua città natale al #college completamente pagati
CONDIVIDI
E
Bagarre nell’ANM su quanto scritto dal Prof. Gazzoni a pag.57 del suo Manuale di Diritto Privato
7 Agosto 2024 | Redazione
Si e’ avviata una bagarre nella magistratura a causa di alcune frasi riportate nel proprio manuale di Diritto Privato (pag.57) dal Prof. Gazzoni in cui si denuncia la instabilita’ delle sentenze emesse nel diritto di famiglia, a danno delle donne, anche quando emesse da donne, che il Prof. considera “psicolabili”.
La ANM in data 6 agosto 2024 replica dai profili social facebook e linkedin :
“Magistrati psicolabili, donne in toga instabili nei giudizi sui figli”: sono solo alcuni degli inaccettabili insulti presenti in un manuale universitario di Diritto privato.
Espressioni misogine e di stupido dileggio dell’ordine giudiziario, che con amara sorpresa ci tocca leggere in un testo dedicato soprattutto alla formazione dei giovani giuristi. Espressioni che al contempo avviliscono e indignano, mortificando chi le ha pensate, chi le ha scritte e chi ha ritenuto di pubblicarle.“
sul profilo facebook di ANM noi stesse abbiamo commentato scrivendo
Peraltro non siano state le sole ad esprimere lo stesso parere
CONDIVIDI
E
Unione Regionale Forense delle Marche – Protocollo per la disciplina e la regolamentazione delle spese straordinarie nell’ambito dei procedimenti di famigliaPubblicato il 25/07/24 00:00 [Doc.13596]
2 Agosto 2024 | Redazione
Unione Regionale Forense delle Marche – Protocollo per la disciplina e la regolamentazione delle spese straordinarie nell’ambito dei procedimenti di famiglia Pubblicato il 25/07/24 00:00 [Doc.13596]
La Unione Regionale Forense delle Marche
(Ordine Avvocati di Ancona, Pesaro, Urbino, Macerata, Fermo, Ascoli Piceno) è lieta di allegare quanto in data 10.7.2024 e’ stato sottoscritto insieme alle Associazioni che si occupano di diritto di famiglia e all’Università di Macerata:
– ll Protocollo per la disciplina e la regolamentazione delle spese straordinarie nell’ambito dei procedimenti di famiglia;
– Protocollo per la trattazione dei procedimenti di separazione consensuale o divorzio congiunto in presenza di clausole dell’accordo che riconoscano ad uno o ad entrambi i coniugi la proprietà esclusiva di beni immobili o la titolarità di altri diritti reali, ovvero ne operino il trasferimento a favore di uno di essi o dei figli.
– Un documento di sintesi e programmatico sulla c.d. riforma Cartabia in materia di famiglia.
La Corte di Appello di Ancona ha così accolto la richiesta degli Ordini delle Marche di di creare prassi condivise nei vari settori di diritto civile (al momento si è conclusa la sessione di diritto di famiglia).
Di fondo i sostenitori della #Pas/#PA non e’ che odino tutte le #donne.
Essi nutrono gravi #discriminazioni e #pregiudizi solo verso le #madri amorevoli, quelle che Secondo loro “amano troppo”, mentre giustificano i genitori violenti e pericolosi, specie se sono padri ma anche quando si tratta di madri.
Di fondo il loro problema e’ che normalizzano la violenza e odiano l’amore. Non capiscono la amorevolezza e odiano quel senso di protezione, amore e sostegno che un bravo genitore sa offrire.
CHISSA’ CHE BRUTTA INFANZIA HANNO AVUTO!
CONDIVIDI
E
Partecipiamo ad un evento no stop di Minori Diritti
12 Maggio 2024 | Redazione
tra venerdi 10 maggio e domenica 12 maggio 2024 abbiamo partecipato ad un evento in diretta no stop sulla violenza istituzionale, il caso Bibbiano e e Mimmo Lucano.
Fra gli altri intervengono Gad Lerner, Cacciari, i Giudici Pietro Forno, Gherardo Colombo Piercarlo Paze’, Livio Pepino, lo psicoterapeuta Claudio Foti, Avv. Luca Bauccio, Emanuela Natoli, Imma Cusmai, Anthea Di Benedetto, le psicologhe Pieranna Pischedda e Maria Grazia Apollonio, la Professoressa Malacrea, le giornaliste Silvia Mari, Federica D’Alessio, Simona Musco, Nadia Somma, Paola Donnini, Antonello Sette, Valentina Angela Stella ed Eleonora Francica. On. li Valeria Valente, Pina Picierno, Veronica Giannone e Cinzia Leone. Delizia Catrini, l’antropologa Emerita Cretella. Partecipa anche la nostra Presidente Michela Nacca
CONDIVIDI
E
27 Aprile a Tivoli “Patriarcato. Un modello sociale iniquo”
27 Aprile 2024 | Redazione
Con Il Laboratorio del Possibile e Pieranna Pischedda
L’Associazione Maison Antigone nasce nel 2017 per la volontà e il senso civico di un gruppo di donne (amiche, professioniste, ex vittime) impegnate a contrastare il fenomeno della Violenza Istituzionale nei confronti di donne e bambini. La peculiarità di Maison Antigone è data dal suo approccio, che potremmo definire “sistemico” e multidimensionale, al fine di una ri/scrittura delle leggi (e delle conseguenti buone prassi) che hanno trasformato il nostro attuale diritto di famiglia in una “fabbrica” di discriminazioni e negazione degli stessi diritti che dovrebbe garantire. A tale proposito, una parte significativa dell’attività, consiste nell’apertura di continui confronti con le Istituzioni, nazionali e internazionali; operatori dei tribunali; legislatore; comunità accademica. Maison Antigone in questi anni, attraverso un’azione rigorosa di studio, ha disvelato e denunciato la violenza istituzionale post separativa agita nei nostri tribunali e stimolato la discussione sull’adozione di azioni riparative. Lo ha fatto su più livelli: comunicazione social; petizioni; campagne mediatiche; interviste; convegni; conferenze stampa; consulenze e stesure di interrogazioni parlamentari; audizioni dinanzi Commissioni Parlamentari; sondaggi (nazionali e internazionali); rassegne di (centinaia) casi giudiziari (indirizzati a vari organismi ONU), con risultati lusinghieri (marzo 2022 condanna del CSW; 2023 la relazione di Reem Alsalem). Dal 2019, la Presidente, Avv. Michela Nacca, coopera con Centri Accademici Internazionali, partecipando a Seminari e Studi (Univ.Ottawa, Bristol University, Università di Brasilia ecc) che disvelano le prassi giudiziarie discriminatorie agite (spesso inconsapevolmente) nei tribunali a danno di minori e madri che denunciano la violenza domestica e gli abusi sessuali; l’applicazione di alcune pseudo teorie, avallate da una parte della Psicologia Giuridica, che di fatto rinforzano tali pregiudizi. Nel 2019-2020, Maison Antigone partecipa attivamente al dibattito accademico del World Health Organization (WHO) sulla non inclusione della Parental Alienation nell’ ICD 11 (classificazione internazionale delle malattie), bocciata definitivamente dall’OMS nel febbraio 2020. Maison Antigone sostiene e collabora con vari associazioni di madri vittime di violenza domestica e/o istituzionale ed è una presenza fissa ai Congressi delle “Madri Strappate” organizzati da Femminicidio in Vita. Maison Antigone, sarà con noi il 27.
CONDIVIDI
E
il 19 aprile 2024: Bibbiano, dubbi e assurdita’. A Reggio Emilia
19 Aprile 2024 | Redazione
CONDIVIDI
E
Intervista alla nostra Presidente
10 Aprile 2024 | Redazione
CONDIVIDI
E
Pubblicati da Isa Maggi per “Gli Stati Generali delle Donne” gli Atti del corso tenuto all’Universita’ di Pavia il 25 novembre 2023
23 Marzo 2024 | Redazione
Il 25 novembre 2023 la nostra Presidente partecipava al Corso organizzato da Isa Maggi de Gli Stati Generali delle Donne presso l’Universita’ di Pavia.
Gli Atti del corso, che hanno visto intervenire importanti Relatori, sono stati pubblicati e diffusi dal febbraio scorso da Isa, che ringraziamo fortemente per la sua passione, l’impegno e la professionalita’!
v. sotto per il download
Indice
Prefazione di Maria Pistorio, Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Pavia……………1
Relazioni di:
Sandro Raimondi, Procuratore della Repubblica Trento, “Indagini e metodologia investigativa”……………………………………………………………………………………………………………………………………..4
Michela Nacca, Avvocata dello Stato Città del Vaticano, Presidente Maison Antigone,“Vittimizzazione e processi civili”……………………………………………………………………………………………….31
Franca Mina, Avvocata, Foro di Torino, “Il diritto penale nei confronti delle donne”………56
Gabriella Ferrari, responsabile del Processo Vigilanza, Ispettorato Territoriale del lavorodi Pavia, “Le molestie sui luoghi di lavoro: la vigilanza e le ispezioni”……………………………….64
Alessia Ruzzeddu, Responsabile Diversità Equity Inclusione & Culture Management delGruppo Autostrade per l’Italia, “Protocollo anti molestie nei luoghi di lavoro. Le azionidel sistema delle Imprese”…………………………………………………………………………………………………………..68
Melina Martello, Comitato Scientifico degli Stati generali delle Donne, Psicologa, Ordinedegli psicologi della Lombardia, “Misure di prevenzione e indicatori di rischio”……………73
Elisabetta Camussi, Università di Milano Bicocca – Coordinatrice Comitato PariOpportunità Ordine Psicologi della Lombardia e Presidente della FondazioneProfessione Psicologica Adriano Ossicini, “Tra pari opportunità e violenza di genere:cosa resta alle donne?“…………………………………………………………………………………………………………………80
Don Dario Crotti, Cappellano del carcere di Pavia, “La giustizia riparativa”……………………..85
Isa Maggi, Stati Generali delle Donne, Il programma futuro……………………………..87
Maison Antigone partecipa al “Congresso Madri Strappate” di Femminicidio in Vita del 27 marzo 2024 presso la Sala delle Bandiere della Commissione e del Parlamento Europeo a Roma.
18 Marzo 2024 | Redazione
Siamo onorate di partecipare al Congresso “Madri Strappate” -edizione speciale- presso il Parlamento europeo a Roma, organizzato da Imma Cusmai di Femminicidio in Vita.
Per partecipare scrivete a: femminicidioinvita@journalist.com segnalando la Vostra presenza e includendo nome, cognome, città e recapito telefonico.
IMPORTANTE: nessuna richiesta verrà accettata se priva dei dati sopra richiesti.
DATA CONGRESSO:
MERCOLEDÍ 27 MARZO 2024 dalle ore 10 alle ore 13
PARLAMENTO EUROPEO Via IV Novembre 149 ROMA
CONDIVIDI
E
I dati italiani dello Studio internazionale condotto da Maison Antigone con l’Universita’ di Ottawa – Prof. Simon Lapierre
18 Marzo 2024 | Redazione
A novembre 2022 la nostra Presidente Avv. Michela Nacca procedeva alla partecipazione di un sondaggio internazionale, a cui aderivano molte donne italiane vittimizzate nei tribunali con i loro figli a causa della applicazione del costrutto Parental Alienation: Michela, come Presidente di Maison Antigone, e’ stata parte attiva alla stessa elaborazione dei quesiti del sondaggio facendo parte del gruppo Grant del PADV .
Oggi quei dati, gia’ anticipati in Islanda all’ECDV2023 dal Prof. Simon Lapierre a settembre 2023, sono disponibili.
Alleghiamo lo studio, da cui emerge – fra molto altro – come in Italia il costrutto Parental Alienation venga ancora applicato nei tribunali italiani ma usando oggi altre terminologie, comprese infondate diagnosi presenti nel DSM 5.
Dai dati emerge che
"I risultati della ricerca indicano che le accuse di “alienazione genitoriale” non sono solo associate con la violenza domestica sulle donne, ma anche con la violenza maschile sui bambini. A questo proposito, la Figura 1 mostra che il 32,1% dei partecipanti ha riferito che il padre aveva perpetrato atti fisici anche nei confronti del bambino e il 18% dei partecipanti ha riferito abuso sessuale paterno nei confronti dei bambini".
Pur avendo le donne denunciato nell'80% dei casi circa ed i minori raccontato gli abusi subiti a polizia o altri operatori del sistema tutela minori come valutatori (66.7%) l'esito e' stato comunque di archiviazione delle denunce.
“Questi risultati suggeriscono che etichettare le donne maltrattate come madri “alienanti” può essere una tattica utilizzata dai perpetratori per distogliere l’attenzione dai propri comportamenti violenti e abusivi”, spiega il rapporto con i dati provenienti dalla Italia.
Secondo i risultati dell'indagine, queste accuse hanno un forte impatto sugli accordi di affidamento, sulla capacità di riprendersi dalla violenza, sul rapporto delle madri con i figli, sulla salute mentale e fisica delle donne, tra gli altri ambiti; nonché la salute, il benessere e il rendimento scolastico dei minori.
Riferimenti per citare questi rapporti:
Lapierre, S., Cardeal, C., Sazgar, R., Sharma, T., Ladouceur, P., & Abrahams, N. (2023). Women’s Experiences of “Parental Alienation” in the Context of Domestic Violence: An International Survey (Report). University of Ottawa.
Lapierre, S., Cardeal, C., Sazgar, R., Sharma, T., Ladouceur, P., & Abrahams, N. (febr. 2024). “Working Document: Italy Data”. Parental Alienation and Domestic Violence (PADV) study. University of Ottawa. Research financially supported by the Social Sciences and Humanities Research Council of Canada.
Per Maison Antigone la collaborazione con le migliori universita’ itnernazionali e la ricerca scientifica e’ fondamentale per riportare la scienza – quella fondata e validata veramente – nei Tribunali della famiglia e nelle Corti penali
In Italia le donne tra i 20 ed i 64 anni che lavorano sono neppure 1 su 2. Se si considera la popolazione femminile tra i 15 ed i 74 anni esattamente il 48% in base ai dati UE . Nel sud Italia i picchi di inoccupaziohne tuttavia sono ancora peggiori (70% in Sicilia)
Coloro che hanno un lavoro di qualità – in termini contrattuali e retributivi – sono tuttavia ancora meno, circa il 30%. La maggior parte delle donne italiane infatti lavora con contratti a tempo determinato o part time. In Germania il tasso di partecipazione femminile al lavoro è del 77%, in Francia del 65%, in Grecia del 56%.
Le donne inoccupate rappresentano un modello famigliare e a quanto pare continusano ad essere funzionali al funzionamento del nostro sistema di welfare svolgendo (gratis) quei compiti di cura – verso bambini, anziani, persone fragili – che toccherebbero allo Stato (non gratuitamente).
Tuttavia meno donne lavorano, meno ricchezza si produce, minori sono le risorse distribuite e inferiore e’ anche il tasso di natalita’: la bassa occupazione femminile è tra una delle principali cause della scarsa crescita italiana, economica, industriale e demografica. Tra tutti i Paesi europei, l’Italia è quello che ha il più basso tasso di natalità: 1,2 figli per donna contro una media europea di 1,6.
Gli studi internazionali dimostrano che le donne che lavorano tendono infatti ad avere più figli, perché possono contare su una maggiore stabilità finanziaria.
La presenza di infrastrutture adeguate, a partire dagli asili nido, accompagnata da un’equa ripartizione dei carichi parentali dovrebbe rimanere dunque la priorità.
Maison Antigone a Bruxelles per manifestare contro la Direttiva che vuole limitare la Convenzione di Istanbul
8 Marzo 2024 | Redazione
Oggi 8 marzo la nostra componente giovane dell’associazione, con Eleonora Francica, e’ li a manifestrare a Bruxelles con migliaia di altre ragazze e donne provenienti da tutta Europa, contro la Direttiva che vuole limitare la Convenzione di Istanbul dando una definizione piu’ restrittiva dello stupro, del reato di molestie sessuali sul lavoro e di violenza assistita, che coinvolge i minori testimoni di violenza domestica.
Un vulnus enorme che si ripercuotera’ in tutti i Paesi europei, con interpretazioni giurisprudenziali che porteranno ad un aumento delle archiviazioni e dei proscioglimenti. Per non parlare del mancato riconoscimento dei minori testimoni di violenze domestiche come vittime, nel casi giudiziari penali, di affido minori e risarcimento danni.
8 marzo 2024: la Vicepresidente di Maison Antigone Maria Grazia De Benedictis intervistata alla CNN
8 Marzo 2024 | Redazione
Maria Grazia De Benedictis, la Vicepresidente di Maison Antigone, ha accettato di rilasciare una intervista per la CNN:dopo un difficile periodo di discriminazione ha voluto fondare la nostra Associazione per aiutare altre donne: la sua storia e’ un esempio emblematico di resilienza ed empowerment!
ALLEGHI NUMEROSE PROVE DELLA VIOLENZA SUBITA? SEI PUNITA
6 Febbraio 2024 | Redazione
Una madre e’ stata condannata a pagare circa 20.000 euro perche’ ha superato i limiti imposti dalla Legge riguardo gli atti difensivi (v. Decreto 110/2023 in https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2023/08/11/23G00120/sg ) con gravissima violazione del diritto di difesa.
Il decreto 7 agosto 2023, n. 110 “Regolamento per la definizione dei criteri di redazione, dei limiti e degli schemi informatici degli atti giudiziari con la strutturazione dei campi necessari per l’inserimento delle informazioni nei registri del processo, ai sensi dell’articolo 46 delle disposizioni per l’attuazione del codice di procedura civile” prevede limiti dimensionali degli atti del processo civile solo per le cause di valore inferiore a euro 500.000 (art.1) e non si applica ai procedimenti in materia di famiglia e di minori per loro natura di valore indeterminabile e quando correttamente sia stato indicato il valore della causa come indeterminabile nell’atto introduttivo dalla parte ricorrente.
La norma, che difficilmente reggerà a un vaglio di legittimità costituzionale, è chiara e non prevede interpretazioni estensive o “creative”.
CONDIVIDI
E
Maison Antigone all’Universita’ di Pavia il 25 novembre 2023-Lecturer
25 Novembre 2023 | Redazione
Grazie a Gli Stati Generali delle Donne e ad Isa Maggi per l’invito rivoltoci ad intervenire sulla Violenza Istituzionale o vittimizzazione secondaria attuata nei tribunali civili che si occupano di separazione, divorzio e affido minori, nell’ incontro formativo per giuristi e psicologi organizzato dalle ore 14,00 presso l’Universita’ di Pavia, Aula Foscolo. Un evento riconosciuto dai relativi Ordini con crediti formativi.
è il figlio sano del Patriarcato e di una cultura dello stupro.
Di una società che rende normale il catcalling e la violenza sulle donne…
per Giulia bruciate tutto…
per Giulia fate la rivoluzione”
La sorella di Giulia Cecchettin, uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta, è lucidissima e perfettamente consapevole.
Ci inchioda alle responsabilità di tutti/e. Svelando la mentalita’ patriarcale di cui sono figli i femminicidi.
CONDIVIDI
E
Maison Antigone al XIV Congresso Madri Strappate di Femminicidio in Vita a Napoli.
8 Novembre 2023 | Redazione
L’8 novembre si e’ svolto il 14 Congresso Madri Strappate organizzato da Femminicidio In Vita di Imma Cusmai a Napoli (v. locandina sotto).
“Tutte le madri potrebbero essere sottoposte a violenza istituzionale…nessuna esclusa, sia le madri vittime di violenze sia le mamme che semplicemente si oppongano ad una collocazione paritaria alternata inopportuna”
“È un sistema che segue protocolli standardizzati e tutela soprattutto la relazione genitoriale paterna violenta e abusante”
“In questo sistema proprio le madri protettive vengono considerate inadeguate, quando chiedono tutela per i figli “
“L’Italia è particolarmente attenzionata… innumerevoli le condanne ONU e UE all’ Italia…anche il Pulitzer Center ha voluto premiare una indagine giornalistica sui bambini allontanati da madri che hanno denunciato effettuata da giornalista italiana in USA”
“Mi accorsi che se volevo recensire dei libri, dovevo combattere contro un certo fantasma. E il fantasma era una donna, e quando imparai a conoscerla meglio la chiamai come la protagonista di una famosa poesia, la chiamai l’Angelo del focolare. Era lei che quando scrivevo una recensione si metteva in mezzo tra me e il mio foglio. Era lei che mi angustiava e mi faceva perdere tempo e mi tormentava a tal punto che alla fine la uccisi. Voi che appartenete a una generazione più giovane e più felice forse non capite che cosa intendo per Angelo del focolare. Proverò a descrivervela il più brevemente possibile. Era infinitamente comprensiva. Era estremamente accattivante. Era assolutamente altruista. Eccedeva nelle difficili arti del vivere familiare. Si sacrificava quotidianamente. Se c’era il pollo, lei prendeva l’ala; se c’era uno spiffero, ci si sedeva davanti lei; insomma era fatta in modo da non avere mai un pensiero, mai un desiderio per sé, ma preferiva sempre capire e compatire i pensieri e i desideri degli altri. E soprattutto(non occorre dirlo) era pudica. Il pudore era ritenuto la sua bellezza più grande, i suoi rossori il suo più bell’ornamento.
A quei tempi (gli ultimi della Regina Vittoria) ogni focolare aveva il suo Angelo. E quando incominciai a scrivere me la trovai davanti alle prime parole. L’ombra delle sue ali cadevano sulla mia pagina; sentivo nella stanza il fruscio delle sue gonne. Non appena presi in mano la penna per recensire il romanzo di quell’uomo famoso, insomma, lei mi scivolò alle spalle sussurrandomi:« Mia cara, sei una ragazza giovane. Stai scrivendo di un libro che è stato scritto da un uomo. Sii comprensiva; sii tenera, lusinga, inganna, usa tutte le arti e le astuzie del nostro sesso. Non far mai capire che sai pensare con la tua testa. E soprattutto, sii pudica». E fece come per guidare la mia penna. Ora voglio registrare l’unico gesto per cui mi assumo qualche credito, anche se di diritto il credito va dato a certi miei ottimi antenati che mi lasciarono una certa somma di denaro (facciamo cinquecento sterline l’anno?), sicché non mi trovavo nella necessità di dipendere esclusivamente dalle mie grazie per sopravvivere. Mi voltai e l’afferrai per la gola. Feci del mio meglio per ucciderla.
La mia giustificazione, se mi avesse trascinata in tribunale, sarebbe stata che avevo agito per legittima difesa. Non l’avessi uccisa, lei avrebbe ucciso me. Avrebbe succhiato la vita dai miei scritti. Perché, e me ne resi conto subito appena impugnata la penna, non si può recensire neppure un romanzo senza pensare con la propria testa, senza esprimere quella che secondo noi è la verità sui rapporti umani, sulla morale, sul sesso. E di tutti questi problemi, secondo l’Angelo del focolare, le donne non devono parlare liberamente e apertamente; le donne devono ammaliare, devono conciliare, devono, per dirla brutalmente, dire bugie se vogliono avere successo. Perciò, ogni volta che avvertivo l’ombra della sua ala sulla pagina, o la luce della sua aureola, afferravo il calamaio e glielo scagliavo contro.
Ce ne volle per farla morire. La sua natura fantastica le dava un vantaggio. È molto più difficile uccidere un fantasma che una realtà. Credevo di averla liquidata e invece eccola li di nuovo. Benché mi lusinghi di averla uccisa infine, fu una lotta durissima; che richiese del tempo che sarebbe stato più utilmente impiegato a imparare la grammatica greca; o a girare il mondo in cerca di avventure. Ma fu una vera esperienza; un’esperienza che doveva toccare a tutte le donne scrittrici a quell’epoca. Uccidere l’angelo del focolare faceva parte del mestiere di scrittrice”.
Tratto dal saggio “Professioni per le donne” ,
pubblicato all’ interno della raccolta “The death of the moth and other essays” (La morte della falena e altri saggi 1942) di Virginia Woolf
CONDIVIDI
E
Moda dell’Eta’ del Bronzo in Campania
7 Ottobre 2023 | Redazione
Bellissimo #copricapo femminile ritrovato nella zona vesuviana e risalente all’ Età del #Bronzo.
E’ visibile al #Museo storico archeologico di #Nola
….da visitare!
CONDIVIDI
E
Maison Antigone al XIII CONGRESSO MADRI STRAPPATE di Femminicidio in Vita
7 Ottobre 2023 | Redazione
Se volete sapere cosa sia la Violenza Istituzionale venite Giovedi 12 ottobre 2023 ore 11,00 presso la Sala Refettorio della Camera dei Deputati, Palazzo San Macuto.
Maison Antigone sara’ presente con l‘On.Stefania Ascari, la gia’ Senatrice Orietta Vanin, Femminicidio in Vita di Imma Cusmai, le giornaliste Federica D’Alessio, Rita Rapisardi e Silvia Mari. L’Avv. Penalista Giacomo Tranfo, l’Antropologa Emerita Cretella e il giornalista attivista Umberto Baccolo. Ovviamente testimonieranno le madri con le loro storie vere.
Quali i primi risultati del sondaggio internazionale condotto dall’ Università di Ottawa in collaborazione con Maison Antigone e molti centri accademici internazionali?
Dove il meccanismo della tutela del minore e delle vittime di violenze e abusi domestici si inceppa?
Quali i numeri del reato di abuso sessuale incestuoso su minori?
In quali casi e perché i tribunali hanno allontanato coattivamente i figli minori da madri pur adeguate?
quali proposte legislativee non ?
Quali prassi giudiziarie potrebbero essere introdotte per risolvere l’emergenza umanitaria in corso nel nostro Paese a causa della costante mancata tutela per le vittime?
Cosa sta suggerendo il Congresso delle Camere Penali in corso a Firenze?
Quali le conseguenze della Riforma del Codice deontologico degli psicologi?
Queste le domande che porremo e le risposte che daremo al XIII Congresso Madri Strappate di Femminicidio in Vita a Roma, Sala Refettorio della Camera dei Deputati, Palazzo San Macuto ore 11.00 il 12 ottobre pv.
Per iscrivervi aggiungere il Vostro nome inviando l’adesione alla seguente mail ascari_s@camera.it
Oppure scrivendo a maisonantigone@gmail.com
CONDIVIDI
E
XII Congresso Madri Strappate a Vicenza il 29 settembre 2023
29 Settembre 2023 | Redazione
Maison Antigone e’ lieta di partecipare anche al XII Congresso Madri Strappate a Vicenza organizzato da Femminicidio in Vita e Movimentiamoci Vicenza .
Per sensibilizzare la società tutta
Perché le altre madri e gli uomini di buona volontà capiscano.
Perché la società professionale insorga.
Perché la politica apra gli occhi.
Perché la Comunità Accademica non rimanga indifferente!
Per queste e tante altre ragioni, noi ci siamo!
12° #CONGRESSO sulle “#MADRISTRAPPATE” – COMUNE DI VICENZA. Venerdì, 29 settembre 2023 dalle ore 15.00
==
L’on. Stefania Ascari (Deputata, membro Giustizia e Antimafia e prima firmataria del Codice Rosso) interventi a distanza in base agli impegni istituzionali.
15.00 Imma Cusmai introduce il 12° congresso sulle Madri Strappate è lascia parola a Emanuela Natoli (presidente Associazione MovimentiAMOci Vicenza)
15.15 Nadia Somma – giornalista con un blog dedicato su Il fatto quotidiano e co-autrice del libro “SENZA MADRE”
17.45 #Loredana (mamma di una mamma che è deceduta e che ha fatto ctu durante cancro) Storia dove non c’è stata pieta’
Laura Ruzza – collegamento da Roma
Alessia mamma – collegamento da Lecce
18.05 #EmanuelaNatoli leggerà una testimonianza per una mamma che adesso si trova in Sicilia perchè rischia prelievo del figlio in Veneto e non si può nominare)
18.15 dott.ssa #MarcellaParise – ex dirigente ulss Verona che ha seguito vittime)
Ci dicono di denunciare al primo accenno di #violenza, #lesioni, #stalking, #maltrattamenti (ma solo se questi sono reiterati eh) #abusi.sessuali ecc.perche’ abbiamo #DIRITTO ad esser protette dallo Stato. Abbiamo DIRITTO alla vita, alla salute, alla integrità fisiche, a non subire abusi. Anche se agiti in famiglia.
più dell’80% delle denunce sporte dalle donne per #maltrattamenti vengono archiviate
Tra il 90% ed il 99% delle denunce sporte dalle madri per #abusi sessuali incestuosi paterni viene archiviato.
nel 96% dei casi di #affido dei #minori la #violenza (compresa quella non archiviata, nonostante le condanne ed i rinvii a Giudizio) viene ignorata dai Giudici (report Commissione Femminicidio.
Risultato?
Forse qualche #donna su centinaia viene effettivamente protetta, dopo la denuncia iniziale, anche talvolta oltre i sei mesi iniziali. Ma solo se il #violento non è il #padre dei suoi figli.
Se #madri, certamente queste donne MAI verranno ascoltate né protette dai tribunali civili.
I sistemi dei tribunali familiari in tutto il mondo sono influenzati da un “pregiudizio di genere profondamente radicato” che sta lasciando donne e bambini vulnerabili alla violenza e “immensa sofferenza”, ha detto venerdì un esperto indipendente di diritti umani delle Nazioni Unite .
“La tendenza dei tribunali della famiglia a respingere la storia della violenza domestica e degli abusi nei casi di custodia, in particolare quando madri e/o bambini hanno avanzato accuse credibilidi abusi domestici, compreso il controllo coercitivo, l’abuso fisico o sessuale è inaccettabile“, ha affermato Reem Alsalem , relatore speciale delle Nazioni Unite sulla violenza contro le donne, in un rapporto al Consiglio dei diritti umani di Ginevra giovedì.
Una storia di violenza da parte del partner contro le donne viene spesso trascurata nei tribunali della famiglia e dell’affidamento condiviso o l’autorità genitoriale, trattata come sentenza contumaciale, indipendentemente dalla prospettiva del bambino.
“Quando le decisioni sull’affidamento vengono prese a favore del genitore che afferma di essere alienato senza considerare sufficientemente le opinioni del minore , la resilienza del minore interessato può essere compromessa.
“Il bambino potrebbe anche continuare a essere esposto a danni permanenti “, ha detto la signora Alsalem. Ha anche sottolineato il fallimento dei processi di custodia dei figli nell’usare approcci sensibili ai bambini che si concentrano sull’interesse superiore dei bambini.
Più difficile per le donne di minoranza
Il rapporto sottolinea che le donne appartenenti a minoranze affrontano ulteriori ostacoli quando vengono accusate di utilizzare “l’alienazione dei genitori”, in parte a causa delle maggiori barriere nell’accesso alla giustizia e degli stereotipi negativi.
L’alienazione genitoriale è definita come la situazione in cui un bambino rifiuta di avere una relazione con un genitore, a seguito di manipolazioni o falsità diffuse dall’altro genitore.
In alcuni sistemi giudiziari di famiglia, ad esempio nei sistemi giudiziari statali negli Stati Uniti, alcuni professionisti della salute mentale sostengono che l’alienazione dei genitori è una forma di abuso emotivo sui minori.
La relazione dell’esperto indipendente sostiene che l’uso del concetto infondato e non scientifico è altamente di genere.
Sebbene sia invocato sia contro i padri che contro le madri, è usato prevalentemente contro le madri, afferma il rapporto, con la donna accusata di rivoltare i figli contro il padre.
Le conseguenze di decisioni di affidamento prevenute possono essere dannose e irreversibili per gli interessati, portando a un continuum di violenza prima e dopo la separazione, ha affermato l’esperto.
‘Pseudo concetti’
Nonostante queste gravi conseguenze, l‘”alienazione parentale” e i relativi pseudo concetti sono incorporati e approvati nei sistemi legali di diverse giurisdizioni, anche tra i valutatori incaricati di riferire ai tribunali della famiglia sull’interesse superiore del minore.
Il rapporto della signora Alsalem fornisce anche raccomandazioni agli Stati e ad altre parti interessate per invertire il danno di lunga durata arrecato a individui, famiglie e società.
Ha affermato che la comunità internazionale ha bisogno di sviluppare una maggiore “coscienza collettiva” quando si considera la dimensione dei diritti umani della violenza a più livelli che molte madri e bambini subiscono quando utilizzano i sistemi giudiziari familiari.
“La protezione delle donne e dei bambini dalla violenza, un approccio incentrato sulla vittima e l’interesse superiore del bambino devono avere la precedenza su tutti gli altri criteri quando si stabiliscono accordi per l’affidamento e i diritti di visita“, ha affermato.
Quale futuro per il welfare toscano? Maison Antigone partecipa ad un convegno a Firenze con la Assessora al welfare della Toscana
22 Giugno 2023 | Redazione
Il 26 giugno ore 18,00 vi aspettiamo a Firenze!
Sara’ presente la nostra Presidente Avv. Michela Nacca con l’Assessora della Regione ToscanaSerena Spinelli , l’Antropologa Emerita Cretella,Daniele Donnini di Compagno è il Mondo organizzatore dell’evento, Paola Pieri di MaternaMente , la giornalista collegata da NY Eleonora Francica Post Grad. Fellow e autrice della indagine investigativa sui bambini italiani strappati alle madri protettive pubblicata e premiata dal Pulitzer Center Stolen Children: A Story of Institutional Violence in Italy,
Modera Ivana Palomba Assessora di Scandicci.
CONDIVIDI
E
IL RACKMAN CENTER E MOLTI SCIENZIATI RISPONDONO AL VILE ATTACCO IN ATTO DA GIORNI CONTRO REEM ALSALEM! MAISON ANTIGONE E’ FRA LORO.
Nel Report la Relatrice Speciale UN denuncia la gravità della distorsione della Giustizia italiana e di tutti gli altri Paesi occidentali dove per anni è imperversata e imperversa- ancor oggi sebbene sotto altre definizioni – la “#pseudoteoria” “#junkscience” (Paul Fink) #ParentalAlienation.
William #Bernet in persona ha chiesto ai suoi seguaci di bombardare di mail tutti i rappresentanti di tutti i Paesi Membri dell’ONU.
Anche movimenti italiani lo stanno facendo!
Il Rackman Center e vari scienziati ed esperti internazionali si sono uniti ed hanno sottoscritto un documento importante a difesa del ReportUN di Reem Alsalem e a sostegno della stessa Relatrice.
La Presidente di Maison Antigone Avv. Michela Nacca ha altresì preparato un ulteriore ampio documento a.sostegno della Relazione di Reem Alsalem che sta venendo recapitato al Rappresentante italiano e Vaticano.
Sei stata/sei vittima di #violenza psicologica o fisica affinché abortissi/tu abortisca?
SCRIVICI SU MESSENGER O SU maisonantigone@gmail.com E PARTECIPA AD UN IMPORTANTE STUDIO DI RICERCA ACCADEMICO CONDOTTO CON LA COLLABORAZIONE DI MAISON ANTIGONE!
Omar Favaro, l’omicida di Novi Ligure, colui che uccise con decine di coltellate un bambino di 11 anni e sua madre, sarebbe stato ritenuto padre idoneo da una CTU redatta in sede civile, nonostante sia stato denunciato dalla moglie per abusi e maltrattamenti.
A Vicenza un uomo nel 2021 ha ucciso a martellate la moglie. La pena tuttavia gli è stata ridotta a 24 anni e, udite udite, gli è stata revocata la decadenza della sua responsabilità genitoriale inizialmente dichiarata! Ritenuto anche lui #Padreidoneo!!!!!
Quale logica ci sta dietro queste scelte irrazionali, DISUMANE, VERGOGNOSE dei nostri Giudici?
Sempre la solita #SCIENZASPAZZATURA, quella che non si nomina più ma si continua ad applicare nei tribunali italiani ! La #pseudoteoria#alienazioneparentale, secondo la quale allontanare un genitore abusante creerebbe ai bambini più danni degli abusi incestuosi o dei maltrattamenti genitoriali a cui sarebbe di nuovo sottoposto!
E quindi ?
Quindi la scelta dei Giudici è che i bambini sia meglio metterli col padre a rischio nuovi abusi piuttosto che con la madre che ne chiede un allontanamento protettivo!
Maison Antigone sara’ presente al X Congresso Madri Strappate organizzato da Imma Cusmai di Femminicidio in Vita
Perché il #Pulitzer Center ha voluto sostenere, premiare e pubblicare in prima pagina un servizio giornalistico investigativo sui “prelievi coatti” di bambini italiani da madri protettive che avevano denunciato violenze o abusi?
Perché la #RelatriceSpeciale#UN#ReemAlsalem ha presentato un Rapporto in cui condanna i tribunali che ancora il costrutto “#AlienazioneParentale” non dando ascolto né protezione ai minori terrorizzati da genitori violenti?
Perché i #giudici continuano a nominare consulenti aderenti al costrutto pseudoscientifico #PAS, sostenendo la “bigenitorialità obbligatoria” anche quando ci si separa da uomini “narcisisti”, violenti, disinteressati alla nascita dei figli con accertata volontà di aiutare all’aborto?
Perché in alcune #CTU le diagnosi sono sempre a sfavore delle madri vittime di Violenza che chiedono di proteggere i figli?
Perché vengono attribuite psico-patologie inesistenti al fine di negare i racconti di violenza?
Perché questa apparente “esigenza” di salvare genitori inadeguati (in genere padri) a cui vengono condonate invece “patologie importanti”?
Perché quando esiste “violenza domestica” e “violenza assistita” non si aiutano madri né i figli a ritrovare la serenità perduta anziché obbligarli a “mediare” con il violento? Quanto guadagnano curatori e tutor?
Sulla base di quali studi e competenze vengono nominati?
Perché si eseguono #TSO di Stato a bambini, anche molto piccoli e persino a sedicenni che non vogliono frequentare genitori violenti?
Possibile che a “quasi tutte le madri” che chiedono di separarsi dalla violenza vengano riscontrati disturbi della personalità?
Perché i “genitori violenti” non vengono obbligati a ritirare le denunce come spesso invece viene chiesto alle madri “per abbassare la conflittualità” ? Come mai il “diritto alla #bigenitorialità” termina quando i figli vengono collocati nella casa paterna?
Perché genitori incattiviti dalla separazione troveranno il collocamento (che gestiscono come fosse “esclusivo”) e le madri vengono emarginate? Perché le donne non possono spostarsi per lavoro e invece chi usa violenza, “durante e dopo la separazione” è permesso tutto?
Perché gli avvocati delle mamme vengono spesso perseguitati e minacciati?
Perché in CTU si usa occultare le “mancanze” del genitore violento e si depositano solo alcune parti delle registrazioni in fase peritale?
Perché bisogna avere “resilienza” davanti a dei crimini psicologici così efferati?
Queste sono le domande che abbiamo ricevuto in questi ultimi mesi da madri che vivono un “Femminicidio in Vita”. Così Imma Cusmai, organizzatrice della 10 ° congresso sulle Madri Strappate che si terrà a Firenze presso la “Sala Affreschi” di Regione Toscana.
Maison Antigone interviene alla rappresentazione teatrale”LA MALARAZZA”
7 Giugno 2023 | Redazione
“Ieri sera abbiamo assistito ad un interpretazione da brividi, che ha toccato le note più profonde del problema della #violenza sulle #donne, che nel tempo ha ancora i connotati ben precisi di un #patriarcato ancora purtroppo radicato nel tessuto della nostra era… da un dramma di #riscatto e #protesta datato anni 50 ‘la Storia di Rosa Balistreri ,cantante di #musicapopolare siciliana, interpretato magistralmente da Rosy Lo Calio, autrice anche del testo come protagonista e circondata da un corollario di giovani #attori strepitosi: da Diadra Selvaggio nella parte dell’amica che la spinge alla fuga…”
di Maria Letizia D’Amore
Maison Antigone e’ stata presente alla rappresentazione teatrale “La Malarazza” di #EraCruna, insieme all’Onorevole #CinziaLeone alla nostra amica #Milagros
Oggi partecipiamo volentieri ad un convegno che ripercorre #Bibbiano.
In un senso..ma anche nell’altro. Quel senso mai riferito né ascoltato dai media. Perché ci sono due “scuole” di #psicologiagiuridica che si vanno scontrando da anni nei tribunali di tutto il mondo e che trovano in #Bibbiano e nell’Italia il loro #acme. Quella scuola che non fa parlare i minori, specie se raccontano abusi incestuosi, ché li vorrebbe mantenere nelle loro famiglie abusanti e con i loro padri incestuosi (statisticamente prevalenti), NON CERTO tutelando e non rispettando le madri protettive, sia chiaro: ossia parliamo della scuola della Pas/PA, dei suoi costrutti derivati e collegati, compreso quello della #bigenitorialita‘ violenta ed “a tutti i costi” per intenderci. La psicologia giuridica che è stata pluricondannata, con il suo reset ed i suoi cd esperti, anche nell’ultimo Report della Relatrice Speciale ONU Reem Alsalem. E prima ancora dal.CSW (UN) nel 2022, dalla CEDAW, dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite, dal GREVIO e dal Parlamento europeo.
E poi c’ è quella psicologia che invece ritiene i bambini credibili e vuole proteggerli. Avallata dalle Convenzioni Internazionali di NY , Istanbul e Lanzarote, dalla Costituzione e dai Diritti Umani. Dalla Comunità scientifica internazionale, dal DSM 5 e dall’OMS, dall’APA e dalle più importanti associazioni di Psichiatri, Psicologi e Pediatri di tutti i Paesi
Avv. Michela Nacca Presidente Maison Antigone
CONDIVIDI
E
Il nostro nuovo sito!
2 Maggio 2023 | Redazione
Finalmente oggi il nostro sito, “frizzato” dal settembre 2020, riparte !
Abbiamo cercato di recuperare tutti i vecchi contenuti dal giugno 2017 (il lavoro e’ ancora in progress) e soprattutto abbiamo tentato di inserire cio’ che e’ stato fatto da Maison Antigone dal settembre 2020 ad oggi.
Convegni, tavole rotonde, audizioni, interrogazioni parlamentari, nuove iniziative con altre associazioni, ma soprattutto Sondaggi di livello nazionale ed internazionale effettuati in collaborazione con centri universitari di tutti i Paesi, nonche’ Report, segnalazioni a vari organismi ONU …. e tanto tanto altro!
CONDIVIDI
E
13 aprile 2023 – VIII CONGRESSO SULLE MADRI STRAPPATE. Bologna
13 Aprile 2023 | Redazione
Abbiamo partecipato all‘8 Congresso sulle Madri Strappate organizzato da Femminicidio in Vita di Imma Cusmai, insieme all’On.le Stefania Ascari, alle gia’ Senatrici Orietta Vanin e Michela Montevecchi e alla Consigliera Ilaria Dal Zovo
Ha narrato il #lupo in casa. Il loro volto segnato dai pugni e le ossa rotte.
Lui che dovette diventare già grande nonostante ancora avesse solo i pantaloncini.
Sua madre che gli insegnò l’#amore ripetendogli:”l’amore non colpisce in faccia mai“
Per salvarlo fu lei che smise di sognare l’impossibile…
Ermal Meta si è salvato ed è diventato ciò che egli oggi è, un grande della #musica, solo perché la #mamma ha messo il mare tra loro ed il #padreviolento…!
Se fosse stato “riallineato” (#reset) Ermal Meta oggi sarebbe morto …o ferito gravemente…o distrutto psicologicamente.
Dai 12 anni in poi i #minori non possono essere costretti ad incontrare i #nonni.
Dai 14 anni non possono essere costretti ad incontrare un #padre di cui hanno paura.
Cassazione sez.civile Ordinanza n. 20107 del 7 ottobre 2016
Dagli 11/12 anni si presume la #capacità di #discernimento dei minori il cui #ascolto giudiziale, ai fini della decisione circa il loro affido e la collocazione, deve essere obbligatorio, ad VALIDITATEM.
V. Ordinanze Cassazione n.10776/2019,
n. 6129/2015
n.19327/ 2015;
E v.. Cass. S.U. n. 22238/ 2009
Con Ordinanza n. 752/15, la Suprema Corte di Cassazione ha chiarito che non si può mettere in discussione l’idoneità e l’attendibilità delle dichiarazioni di un minore esclusivamente in ragione della sua età, sottolineando come il Giudice può valutare la capacità di discernimento del bambino con meno di 12 anni SENZA RICHIEDERE uno specifico e relativo accertamento tecnico (CTU).
Per la Cassazione è preferibile che i figli in età scolare e soprattutto prescolare seguano la mamma, se essa si trasferisce in un’altra città.
V.. Cassazione, sez civile, Ordinanza n. 21054 del 1° luglio 2022,
V. Cassazione, sez. Civile, Ordinanza n. 9633 del 12 maggio 2015, con cui la Suprema Corte ha chiarito come il giudice non possa imporre a nessuno dei coniugi di rinunciare ad un trasferimento, neanche se questo implica il conseguente trasferimento dei minori che gli sono stati affidati collocati con sentenza di separazione, privilegiando così la tutela della relazione dei minori con il caregiver primario.
In senso analogo vedasi anche Cassazione n. 18087/2016
LA RELATRICE SPECIALE UN CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE E BAMBINE
15 Marzo 2023 | Redazione
Nel 2022 la Relatrice Speciale UN sulla violenza e le discriminazioni contro donne e ragazze ha chiesto di inviarle Report e segnalazioni sui casi di vittimizzazione secondaria (o violenza istituzionale come spesso l’ abbiamo chiamata) attuata nei tribunali penali e della famiglia a causa della applicazione di categorie psicologiche destituite di fondamento scientifico, irrazionali ed infondate, fra cui la Pas o Alienazione Parentale e la Sindrome della Madre Malevola rappresentano solo un esempio.
Il 30% delle donne nel mondo è o è stata vittima di maltrattamenti e abusi sessuali
Eppure le denunce per violenze e abusi vengono archiviate nel 80-90% dei casi e anche oltre.
In Italia dai 1900 omicidi l’anno negli anni ’90 si e’ scesi a 310 nel 2022. Ma i femminicidi rimangono costanti (122 nel 2022)! (inaugurazione anno giudiziario 2023 Procuratore Gen. Curzio)
Ma per le #CTU ed i #tribunali civili della custodia e penali di molti Paesi nel 90- 99% dei casi le #denunce delle #madri sarebbero solo STRUMENTALI arrivando presto alla archiviazione della denuncia per abusi sessuali su minori e l’affido al padre denunciato e salvato.
Quindi:
O NEI TRIBUNALI OGGI VI SONO PERSONE FACILMENTE RAGGIRABILI…
O PEDOCRIMINALI
FATE VOBIS
. Gli uomini risultano essere il:
92% degli imputati per omicidio 98,7% degli autori di stupri 83,1% degli autori di incidenti stradali mortali 87% dei responsabili di abusi su minori 93,6% degli imputati per pornografia minorile 95,5% della popolazione mafiosa 87,5% degli imputati per rissa 93, 4%degli spacciatori 95,4 % dei carcerati
CONDIVIDI
E
PIÙ TASSE PER I MASCHI VIOLENTI!!!
14 Marzo 2023 | Redazione
Secondo i dati evidenziati in questo testo, “Il costo della virilità”, a causa del comportamento delinquenziale maschile -in genere – l’Italia spende 98 miliardi l’anno.
Solo a causa della violenza domestica maschile la spesa annuale italiana si aggirerebbe sui 49 miliardi, secondo l’EIGE.
La finanziaria del 2023 è di 35 miliardi.
Quest’anno dunque il nostro debito pubblico sarebbe aumentato di ben 63 miliardi per colpa dei maschi delinquenti e violenti.
Forse sarebbe il caso di proporre una tassazione fiscale maggiorata in base al genere?
CONDIVIDI
E
14 Marzo 2023 | Redazione
Aderiamo alla campagna della associazione argentina di Panuellos Amarillos a sostegno di una ragazza abusata in famiglia che chiede Giustizia!
CONDIVIDI
E
ALIENATION DISTRACTION TACTIC
14 Marzo 2023 | Redazione
E’ la strategia processuale difensiva usata genralmente da padri che vengono accusati di abusi e maltrattamenti e basta sulla pseudoteoria Pas/Pa
CONDIVIDI
E
Manifestazione 12 marzo 2023 a Roma Piazza SS Apostoli
11 Marzo 2023 | Redazione
Noi siamo pronte….contro L’#OMERTÀ che ci vogliono imporre.
Per la #mamma morta ieri senza aver potuto rivedere suo #figlio, senza che il #tribunale abbia mosso seriamente un dito affinche’ cio’ avvenisse…
Per la mamma di Napoli che sta tentando di proteggere suo figlio, #colpevole di non aver ancora dimenticato gli #abusipaterni…
Per questo bambino che potrebbe venire allontanato dalla #madre da un giorno all’ altro, per essere riallineato con un padre temuto #abusante…
Per le migliaia di altre madri che già hanno visto i loro figli presi di forza, contro la loro volontà, portati via come #delinquenti solo perché rifiutavano i padri…solo perché volevano vivere con le loro madri…solo perché avevano #paura
Comunicato Stampa: La mamma “Anna” per la quale avevamo scritto la interrogazione parlamentare urgente, depositata dall’Onorevole Maria Cecilia Guerra, non ce l’ha fatta.
11 Marzo 2023 | Redazione
La #mamma “Anna” per la quale avevamo scritto la interrogazione parlamentare urgente, depositata dall’Onorevole Maria Cecilia Guerra, non ce l’ha fatta.
A novembre scorso questa mamma aveva tentato di partecipare al nostro #sondaggio internazionale. Ci aveva scritto. Ci aveva detto quanto stesse male. Ci aveva raccontato la sua storia attraverso una sua email.
La sua testimonianza è giunta all’#ONU, nonostante tutto.
Perché il Tribunale, il PM ed i servizi sociali – sempre così solerti a difesa della bigenitorialita’quando si tratta di padri (anche di padri pedofili) – non si sono mossi?
Perché?????
Alcuni giorni fa avevamo chiesto un aiuto urgente ad alcune trasmissioni televisive famose: Chi l’ha Visto? e Le Iene. Affinché fossero loro ad arrivare prima di un Giudice che aveva deciso all’ultima udienza di “riservarsi”.
Una di loro ci ha risposto.
Oggi ci assicura che continueranno il loro servizio giornalistico nonostante questa mamma non potrà più riabbracciare il suo #bambino.
Un figlio che nella sua vita futura continuerà a tremare ripensando alla mamma ed alla sofferenza provata mentre il Giudice “si riservava”.
Il 9 marzo 2023 ore 18.00, per la Rubrica “L’Approfondimento” la nostra Presidente Avv. Michela Nacca viene intervistata dalla giornalista Chiara Rai. Con la partecipazione della mamma Laura Ruzza.
Maison Antigone sta creando una rete di Avvocati che lavorino in squadra, per ogni Regione Stay tuned!
7 Marzo 2023 | Redazione
Cerchiamo professioniste e professionisti grandi … Non scimmie del loro ideale. (Friedrich Nietzsche)
Le mamme vengono massacrate economicamente. Prima dagli ex violenti, poi dal sistema processuale che devono affrontare per lunghi anni, al fine di proteggere i loro figli.
Non tutte riescono a trovare avvocati preparati, determinati e speciali.
E la differenza si vede … Sappiamo tutto ciò da anni ed il recente sondaggio internazionale condotto da Maison Antigone in collaborazione con centri universitari di tutto il mondo, ha messo in luce questo gap.
Vogliamo dunque creare squadre di Avvocati e CTP preparati e determinati in ogni Regione italiana, isole comprese, se possibile presso ogni circoscrizione di tribunale. Perché per attuare una buona difesa, a costi non esorbitanti aumentati dalle lunghe distanze, la prossimità è tutto.
Ma vogliamo anche avvocati e professionisti pronti a lavorare veramente in squadra, insieme a Maison Antigone. Per il bene dei bambini e delle madri che andranno a rappresentare, ma anche per azioni giudiziarie internazionali, class action, interrogazioni parlamentari, progetti di legge, azioni mediatiche e politiche, per realizzare progetti di formazione e molto molto altro.
PERCHÉ SE È VERO CHE “PER CRESCERE UN BAMBINO CI VUOLE UN VILLAGGIO” PER PROTEGGERLO È NECESSARIA L’INTERA NAZIONE!
CONDIVIDI
E
Un articolo importante in prima pagina sul Pulitzer Center sui bambini portati via dalle loro madri protettive italiane By Eleonora Francica. Italy’s kidnapped children — a story of institutional violence
4 Marzo 2023 | Redazione
v. il video di presentazione del servizio di Eleonora Francica
“Stolen children – a story of institutional violence” è il risultato del mio reportage sulla violenza agita dalle istituzioni italiane contro i minori coinvolti in casi di custodia definiti dai tribunali ad “alta conflittualità”. Una storia che mette in evidenza la necessità di riformare le leggi italiane sull’infanzia.” Eleonora Francica
“My project, “Stolen Children,” is featured on the Pulitzer Center on Crisis Reporting webpage.It is an achievement to know that this dramatic issue affecting the Italian juvenile legal system is being read internationally. Knowing that awareness is being spread about this underreported reality is an honor.To read the whole project on the Pulitzer Center’s website, click here“: https://pulitzercenter.org/people/eleonora-francica
“Il mio progetto, “Bambini rubati”, è presente sulla pagina web Pulitzer Center on Crisis Reporting È una conquista sapere che questa drammatica questione che riguarda il sistema giuridico minorile italiano viene letta a livello internazionale. Sapere che si diffonde consapevolezza su questa realtà sottosegnalata è un onore.
“Not just in the U.S.: an Italian commission has found (at least) 230 Italian children were forcibly removed by law enforcement from their safe moms, most accused of “alienation” bc the children refused to go to their fathers, many of whom were abusive. In Italy the resistant child is taken into foster care temporarily and then frequently the custody is switched to the fathers from the mothers.From POLITICO Europe: “According to the Italian Foster Care Commission, there are no laws in Italy that directly authorize the forced removal of minors by law enforcement — not even in “high-conflict” family court cases. And the only law, according to Giannone, that does regulate forced removals applies only when a child is at risk of abandonment or death. Those are the cases in which social services are allowed to take a child with assistance from law enforcement — but only when there is “necessity and urgency.”However, in the cases the commission was able to examine in detail, “necessity and urgency” was never present. Paolo Crepet, an Italian psychiatrist and sociologist, says changes have to be made to Italy’s child law system, seeing such court-ordered removals as tantamount to authorized kidnapping.According to him, one of the big challenges in this regard will be stocking the courts with judges trained in child psychology [and abuse] — the removals of both Giovanni and Davide were ordered by a court w honorary judges who didn’t even have law degrees and who support the disputed theory of parental alienation. “All Family Courts should have a line beyond which they cannot go: You don’t do violence to a child. Let’s find another solution,” Crepet said. According to him, when a child is violently ripped from their environment in these ways, “they suffer enormous violence.” Danielle Pollack
CONDIVIDI
E
Violenza di genere e stereotipi – Convegno presso Aula consiliare di Castiglione della Pescaia 25 febbraio 2023
25 Febbraio 2023 | Redazione
Abbiamo partecipato come Relatrici al Convegno organizzato dalla Presidente dell’Ass. il Mosaico, Antonella Rossi, insieme alla Antropologa Emerita Cretella ed alla presenza della Sindaca di Castiglione della Pescaia Elena Nappi e di moltissimi concittadini
CONDIVIDI
E
Comunicato Stampa. Maison Antigone con On. Maria Cecilia Guerra (Articolo UNo) presenta una interrogazione parlamentare urgente sul caso del bambino a rischio sottrazione materna raccontato ieri dalla Agenzia Stampa DIRE
25 Febbraio 2023 | Redazione
Maison Antigone con On. Maria Cecilia Guerra (Articolo UNo) presenta una interrogazione parlamentare urgente sul caso del bambino a rischio sottrazione materna raccontato ieri dalla Agenzia Stampa DIRE
Questo Natale volete leggere o far leggere dei libri che aprano gli occhi sulla realtà dei nostri tribunali civili e penali che si occupano di affido, di violenza domestica e abusi su minori?
E allora prendete questi libri.
Con il senno di poi
di Erica Patti
La mangiatrice di sole
di Lucie Huskova
Back to Mum
di Elena Sorba
Sono le vittime che raccontano in prima persona storie di ordinaria violenza istituzionale.
Un viaggio nella follia della In- Giustizia italiana.
CONDIVIDI
E
Convegno con la CRI 25 novembre 2022
25 Novembre 2022 | Redazione
Liete di essere state ospiti come relatrici del Convegno organizzato a Roma dalla Croce Rossa Italia
CONDIVIDI
E
CONVEGNO 19 SETTEMBRE 2022 Cattive pratiche giudiziarie e vittimizzazione suppletiva alla sede della Commissione Europea
Il 19 settembre 2023 partecipiamo con la Prof.sa Rita Ferri a questo ulteriore interessante Convegno su Cattive pratiche giudiziarie e vittimizzazione suppletiva
Oltre a partecipare alle manifestazioni in piazza organizzate nel 2018-2019 da altre associazioni piu’ importanti della nostra ...
-Oltre all’attivita’ intensa e via social condotta da Maison Antigone contro il ddl Pillon fin dal deposito del ddl
-abbiamo scritto numerosi articoli critici su vari blog
– Siamo state ammesse in audizione dinanzi la 2 Commissione Giustizia del Senato lamentando la possibile violazione degli accordi Stato- Chiesa sui contenuti del ddl (in quanto non viene rispettato il principio solidaristico che lega ex coniugi e soprattutto nel rapporto tra genitori e figli, introducendo una normativa discriminante sia donne che minori) contestando anche la collocazione paritaria alternata come dannosa (v. in mio articolo in blog personale https://studiolegaledonne.webnode.it/l/la-pas-non-esiste/ a tal riguardo ) e condannando l’introduzione dei principi misogini e discriminanti propri della pseudoteoria Parental Alienation (Pas/PA) e la previsione che la Parental Alienation divenisse reato (proposta contenuta nel ddl 45 firmato da DE POLI , collegato al ddl Pillon ) .
Il ddl Pillon non tutelava affatto la famiglia tradizionale ne’ il bene delle donne ne’ quello dei minori
Sul reato di Pas, proposto anche dalla Onorevole Bongiorno tempo prima, avevamo gia’ scritto
Altr interviste vennero rilasciate alla Agenzia stampa DIRE, finalizzate a sensibilizzare criticamente sui temi contenuti nel ddl Pillon.
Un articolo di febbraio 2019 metteva in guardia i cattolici anche dal Forum Famiglie di Verona, presentato come evento ecclesiastico sebbene in realta’ non lo fosse affatto
Una intervista che metteva in possibile relazione Bannon, movimenti destrorsi e conservatori americani russi, lega, ddl Pillon, anche alla luce di indagini giornalistiche condotte da Report : secondo il nostro parere infatti il ddl 735 e collegati costitui un attacco alla democrazia, attuato con armi non convenzionali da movimenti ideologici conservatori.
Accennammo cio’ nella relazione depositata in audizione dinanzi la 2 Commissione Giustizia del Senato di gennaio 2019.
Premettiamo che il sito di Maison Antigone e il blog Studio Legale Donne contenevano anche altri articoli. Ma sono andati perduti in modo inspieganbile (crediamo a causa di attacchi hacker).
Come detto fu intensissima l’attivita’ su fb, tanto che fummo vittime di una shit storm.
v. anche la Federica D’Alessio e Rita Rapisardi, che verranno premiate nel 2022 per l’indagine giornalistica in tre parti che ha indagato sui temi del ddl Pillon , in cui principale intercistata e’ la nostra Presidente v. in
Contemporaneamente cioe’ fin dai primi mesi del 2019 inizio’ l’attivita’ della noistra Presidente sulla piattaforma dell’OMS dove si stava discutendo tra esperti l’inserimento o meno della Pas/PA nell’ICD 11 (se fosse stata accolta il ddl Pillon avrebbe ottenuto validita’ dall’OMS in modo indiretto, attraverso la validazione della Pas/PA!).
Fino a febbraio 2020, cioe’ fino a che la Pas/PA fu definitivamente esclusa come voce dell’ICD 11, la nostra Presidente si collego’ tutti i giorni, per ore, sulla piattaforma predisposta dall’OMS per controbattere le argomentazioni di “esperti” pro pas/pa da tutto il mondo. In inghese. Presentando argomentazioni giuridiche e scientifiche.
In quel contesto avemmo opportunita’ di conoscere e farci conoscere molti professori ed attivisti di tutti i Paesi che come noi contrastavano l’inserimento della Pas/Pa nell’ICD 11. Da quel momento collaboriamo (Simon Lapierre dell’Univ. di Ottawa, Jean Mercer, Joan Meier, Adrienne Barnett (UK) , Gwenola Sueur ecc ecc).
Altri italiani presenti sulla piattaforma furono il Pediatra Vezzetti e lo psicologo Pingitore, che presentarono varie proposte di inserimento a favore della Parental Alienation.
Mentre in italia gia’ si diceva che la Pas/PA fosse stata accettata dall’OMS, in realta’ tutte le proposte vennero via via rigettate.
La nostra Presidente dette notizia quasi quotidianamente di queste bocciature tramite articoli sul suo blog – rilanciati sui social – smentendo clamorosamente i sostenitori della Pas/Pa italiani.
Il blog https://protective-mothers-italy.webnode.it/ che gestisce l’Avv. Michela Nacca ed in cui sono inserite storie di minori allontanati grazie alla applicazione della pseudoteoria PA, continiene l’unico Archivio dei bambini italiani strappati, la bibliografia italiana pro pas ecc.
Tutto cio’ e’ utile per sensibilizzare la societa’, la politica ma anche l’accademia su questi temi.
Dal 2020 collaboriamo con varie univerita’ del mondo per contrastare l’utilizzo della teoria PAS/PA e le prassi giudiziarie distorte da quella teoria ispirate. nonche’ per denunciare i gravi effetti distorsivi di tutto cio’.
Con la collaborazione dell’Universita’ di Ottawa la nostra Presidente ha elaborato e somministrato un sondaggio internazionale nel novembre 2023, i cui risultati sono stati esposti all’ECDV2023 in Islanda a settembre 2023.
L’Avv. M. Nacca nel 2023 ha collaborato in un altro studio condotto dalla Bristol University anche questo esposto all‘ECDV2023
Su tutto cio’ Michela ha tenuto una lezione nell’aprile 2022 alla Columbia University su richiesta del prof. Ari Goldman
Michela ha altresi tenuto una lezione all’Universita’ di Brasilia a settembre 2023 insieme ad Eleonora Francica che si e’ occupata del tema vincendo un bando del Pulitzer Center come giornalista
Il 25 novembre 2023 all’ Universita’ di Pavia sugli stessi temi ha tenuto un intervento e lo stesso all’Universita’ Parhenope di Napoli l’8 marzo 2024 e ugualmente il 14 marzo 2024 alla Bristol University, anche con Eleonora Francica e Anthea di Benedetto Presidente di Aurea Caritate.
Il 26 novembre 2023 Michela era stata gia’ invitata a tenere una lezione alla Universita’ di Lubiana, delegata con Maria Grazia Apollonio dalla Dottoressa Maria Chiara Feresin.
Il ddl pillon non e’ stato approvato ma in sostanza viene applicato lo stesso tramite le prassi giudiziarie che sono state attuate uniformente negli anni, nei processi, rafforzate anche grazie alla riforma Cartabia, solo in parte protettiva.
Prassi giudiziarie distorsive e distorcenti, ispirate al costrutto Pas/PA, sono comuni a tutti i Paesi del mondo.
Recentemente la nostra Presiente ha curato un saggio, intitolato Guarda Come una Donna, edito da Armando editore.
Nel capitolo “L’Inferno a piccoli passi” Michela ha raccontato il suo percorso e in parte anche della lotta al ddl Pillon.
Nel capitolo successivo, a firma di Maria Grazia De Benedictis cofondatrice di Maison Antigone, abbiamo riportato quanto in parte fatto da Maison Antigone (non solo circa le varie audizioni, interviste, convegni, interrogazioni parlamentari ecc ma anche indicando le segnalazioni di report all’ONU)
L’8 marzo e’ stata mandata in onda una intervista della CNN a Maria Grazia, come ex vittima di violenza, citando Maison Antigone
Audizione Maison Antigone dinanzi la Commissione Parlamentare di inchiesta su attivita’ illecite connesse a Comunita’ di tipo famigliare che accolgono minori
22 Giugno 2022 | Redazione
Il 22 giugno 2022 la nostra Presidente Avv. Michela Nacca e’ stata audita dalla Commissione Parlamentare di inchiesta su attivita’ illecite connesse a Comunita’ di tipo famigliare che accolgono minori, duante la quale abbiamo indicato i rischi di una sistematica distorzione della Giustizia italiana a causa di teorie della psicologia che accolgono e acutizzzano stereotipi contro le madri. Durante l’audizione abbiamo ribadito la necessita’ di introdurre un diritto di ascolto giudiziale del minore al di sotto della eta’ attuale di 12 anni, analogamente a come fatto in Spagna grazie alla Legge Rhodes.
V. un brevissimo accesso alla nostra audizione a pag. 43-44 della Relazione Conclusiva sull’attivita’ svolta dalla Commissione, approvata dalla stessa Commissione nella seduta del 15 settembre 2022
Campagna Mediatica contro la Violenza Istituzionale
15 Giugno 2022 | Redazione
Molte Mamme protettive stanno venendo costrette dai tribunali, in modo diretto o indiretto, a chiudere i loro profili social da cui hanno iniziato a denunciare la violenza istituzionale subita a causa della distorsione indotta da teorie della psicologia giuridica infondate, quale la Alienazione Parentale (gia’ definita PAS) ed altre analoghe o da quella derivate.
Una violenza istituzionale agita in Italia, nei e dai tribunali italiani, in modo EViDENTE….cosi PALESEMENTE da essere stati condannati – per questa discriminazione e violenza agita su donne e minori nei tribunali italiani – già dalla CEDAW nel 2011 e di nuovo nel 2017. Nel 2018 dalle Relatrici Speciali dell’ONU e UE. Nel 2020 dal GREVIO Nel 2020 – 2021 e 2022 dalla Corte EDU. Nel 2021 da uno studio della Università Tuscia che ha confermato accademicamente quanto viene denunciato da tali organismi.
IL 17 marzo 2022 la condanna e’ giunta dallaCSW e ancora dalla Relatrice speciale contro la violenza su donne e bambine dell’ONU Ma già nel 2007 e di nuovo nel 2011 la Professoressa Romito dell’Università di Trieste aveva palesato tutto ciò, ulteriormente approfondito da studi della Dottoressa Feresin negli ultimi anni. Nel giugno 2021 e di nuovo nel aprile 2022 i Report della “Commissione Parlamentare dI inchiesta sul Femminicidio e altre forme di violenza sulle Donne” hanno confermato la natura sistemica di queste violenze istituzionali. Ribadite a settembre 2022 anche dalla Commissione parlamentare di inchiesta su affidi e case famiglia.
Maison Antigone dal 2017, grazie alla collaborazione di singole madri che dal 2019 hanno fondato comitati e movimenti, sostiene fortemente e amplifica le denunce di Violenza Istituzionale, affinché queste madri vengano ascoltate su quanto subito nei e dai tribunali italiani.
Una violenza che colpisce qualunque madre protettiva: casalinghe ma anche docenti, ricercatrici universitarie, psicologhe, insegnanti e giornaliste, medici e pediatre, dirigenti di aziende, commercialiste, avvocate e persino magistrate!
Centinaia le segnalazioni giunte a vari organismi ONU grazie alle nostre campagne mediatiche, petizioni, Report annuali (il primo nel 2021, il secondo nel 2022).
PS abbiamo scelto la foto di Frida: una mamma punita dal tribunale a pagare oltre 40.000 euro solo per aver esercitato i suoi legittimi diritti di opposizione a pretese altrui, dinanzi i tribunali e le istituzioni italiane, nonché per aver chiesto aiuto dai pregiudizi subiti.
CONDIVIDI
E
Webinar “DA VITTIMA A CARNEFICE. TRA PAS E VIOLENZA ISTITUZIONALE. Il caso di Laura R e di suo figlio M., vittime di violenza istituzionale” con Federica D’Alessio, giornalista
Un webinar importante con Laura Ruzza, la Senatrice Leone, il Dottor Andrea Mazzeo, la Dottoressa M.S. Pignotti, F. De Vito, Br. Rucci, Avv. D’Aquilio
CONDIVIDI
E
Indirizzi forensi
2 Giugno 2022 | Redazione
CONDIVIDI
E
Convegno 27 maggio 2022 Roma – Sede della Commissione Europea a Roma
27 Maggio 2022 | Redazione
Il 27 maggio nella SALA SPAZIO EUROPA della SEDE DELLA COMMISSIONE EUROPEA / ROMA, sotto l’alto Patrocinio del Parlamento Europeo, abbiamo partecipato ad un Convegno in cui si è affrontato il tema della violenza istituzionalizzata e della vittimizzazione secondaria.
Oggi siamo state a lungo ricevute dal Ministro della Salute Roberto Speranza riguardo la vittimizzazione secondaria in atto nel nostro Paese e nei tribunali italiani a causa della applicazione di pseudoteorie come la Pas/Alienazione Genitoriale, Sindrome della Madre Malevola ecc.
Abbiamo portato il caso di Laura Ruzza e suo figlio, sensibilizzando il Ministro sulla situazione di questo bambino.
CONDIVIDI
E
Convegno 20-21 maggio 2022 Macerata
20 Maggio 2022 | Redazione
Onorate di aver aperto il 20 maggio 2022 questo importante Convegno organizzato da Movimento per l’Infanzia
Agenzia Stampa DIRE: “Nacca: e’ prassi di Tortura”
29 Marzo 2022 | Redazione
CONDIVIDI
E
In Libreria. In Italia pubblicata la traduzione de La Legge dei Padri di Patric Jean grazie a Maison Antigone.
25 Marzo 2022 | Redazione
Il 22 marzo 2022 e’ stata presentata “La Legge dei padri“, traduzione italiana a cura di Simona D’Aquilio* del saggio in lingua francese di Patric Jean.
Un libro che racconta storie di bambine e bambini che, dopo aver drammaticamente raccontato gli abusi sessuali paterni subiti, si sono ritrovati ad essere affidati e collocati proprio presso i loro padri abusanti per decisione di Tribunali che, grazie a perizie psicologiche distorte, si sono convinti erroneamente che quei racconti fossero solo frutto di cd “alienazione parentale” materna. L’autore, infiltratosi in movimenti di uomini e padri violenti, ha scoperto proprio in tale contesto l’esistenza di questa strategia processuale difensiva infallibile che, ideata dal medico americano Richard Gardner nel 1985, si e’ diffusa in tutto il mondo – Italia compresa – a tutela dei predatori sessuali incestuosi.
Un testo scioccante che conferma appieno le nostre denunce.
La nostra Associazione e la nostra Vice Presidente hanno ottenuto l’autorizzazione alla traduzione italiana.
Simona D’Aquilio e’ stata Vicepresidente di Maison Antigone fino ai primi di novembre 2022.
CONDIVIDI
E
Laura Massaro vince in Cassazione!
24 Marzo 2022 | Redazione
CONDIVIDI
E
Convegno 19 marzo 2022 Firenze
19 Marzo 2022 | Redazione
Sabato 19 marzo 2022 dalle ore 10.00 saremo con il Segretario Generale di Articolo Uno Toscana, l’Antropologa Emerita Cretella, la Giornalista Esmeralda Rizzi e Isabella Mancini di Nosotras, per continuare a parlare della #discriminazione e della #violenza che subiscono #donne e #bambini in ambito istituzionale e nei #tribunali. Bisogna sviscerare il fenomeno, capirne le cause, le caratteristiche, le strategie, l’estensione e le implicazioni, nonché l’evoluzione, per poterlo estirpare.
Sabato 19 marzo 2022 a Firenze, insieme a:
CONDIVIDI
E
Comunicato Stampa – Il 17 marzo 2022 il CSW (ONU) su segnalazione di Maison Antigone condanna l’Italia per la Violenza Istituzionale dovuta alla “pseudoteoria” Parental Alienation
18 Marzo 2022 | Redazione
A fine luglio 2021 avevamo inviato un Report di 600 casi giudiziari raccolti e selezionati in anni di lavoro – senza fondo alcuno ne’ altri tipi di risorse – nonche’ tramite una campagna mediatica e social avevamo chiesto alle mamme, ad altre associazioni ed ai loro legali di segnalare insieme a noi al CSWdell’ONU (la Commission on the Status of Women) i loro casi processuali di violenza istituzionale (rivittimizzazione) dovuti alla applicazione, nei tribunali Italiani, della pseudoteoria #alienazioneparentale o di teorie e costrutti analoghi. Avevamo indicato l’esatto indirizzo mail e le modalità della segnalazione.
In centinaia hanno subito risposto al nostro appello!
Il 17 marzo 2022 , grazie al lavoro incessante di esperte internazionali con cui collaboriamo da anni, la Commissione ONU sullo Status delle Donne (CSW) si è espressa unitariamente contro la teoria #AlienazioneParentale: è una strategia processuale difensiva, distorcente la realtà e rivittimizzante, a tutela di uomini maltrattanti, utilizzata in tutto il Mondo!
In questi stessi giorni è stata firmata da Presidente USA Biden la Kayden’sLaw ( la LeggeKayden, dal nome di #Kayden Mancuso: una bambina americana uccisa dal padre a sette anni perché rimasta inascoltata, insieme alla mamma, in quanto considerate “alienanti”.
Una legge, quella intitolata a Kayden (v. La sua storia e’ stata raccontata dalla nostra Presidente in Il Coraggio delle Donne In https://www.ilcoraggiodelledonne.it/…/398-kayden…) , che ora in tutti gli Stati USA aumenta i criteri di protezione dei #minori nei casi di #affido, tutelandoli da padri pericolosi e dalla applicazione della pseudoteoria Pas/Pa, chiedendo ai Giudici che non vengano incaricati piu’ nei tribunali i cd “esperti della alienazione parentale”.
Le pseudoteorie della #psicologiagiuridica , come la alienazione parentale, sono una piaga giuridica da ESTIRPARE anche nei #tribunali italiani per il benessere e la tutela dei #bambini. A tal fine abbiamo organizzato una #staffetta social internazionale il 25 novembre 2021 a cui hanno partecipato anche associazioni ed esperti dall’Argentina
La nostra Eleonora Francica ha scritto un resoconto degli interventi all’ONU, intervistando li a NY, dove Eleonora lavora come giornalista per una testata italoamericana con sede all’ONU, Danielle Pollack, Prof.Joan Meier, Prof. Ruth Kaddari: esperte che hanno lavorato fortemente per questi risultati!
25 novembre 2021 – Staffetta Internazionale via web per le donne vittime di violenza istituzionale
25 Novembre 2021 | Redazione
Un progetto ideato e realizzato da Avv. Michela Nacca – Maison Antigone
Il 25 novembre2021 dalle ore 10,00 del mattino fino oltre la mezzanotte trasmetteremo una staffetta di eventi in diretta fb, virtualmente collegati, per denunciare tutte insieme la discriminazione e la violenza istituzionale contro le donne e e i minori.
Parteciperanno, oltre Maison Antigone: il Comitato Madri Unite – The Court Said Italy – Agenzia di stampa DIRE -Progetto Medusa – Protective Mothers Italy – Verità Altre – @Cisl.Arezzo – Il coraggio delle Donne – Articolo UNO – l’Arte del Comunicare – Fondazione Carlo Rambaldi – Noi Orfani Speciali – @OVO Osservatorio contro la Violenza Osterica e La Goccia Magica – V News – STATI GENERALI DELLE DONNE – Femminicidio in Vita –Los pañuelos amarillos con Colomba Nasca (Argentina) – Vitaru Italia.Витару Италия – Coletivo Voz Materna dal Brasile-@NeveraloneSoldiers – Padri in Movimento
– ore 19.45- 20.30 Comitato Madri Unite e Progetto Medusa
-ore 20.30-21.00 Ovo e Goccia Magica su “La Violenza Ostetrica e demonizzazione dell’allattamento in CTU”
– ore 21.00-23.00 Noi Orfani Speciali
– ore 24.00 Coletivo Voz Materna dal Brasile
Tutti gli eventi saranno trasmessi in diretta e condivisi dalla pagina fb di Maison Antigone
“… Dal primo gennaio al 7 novembre di quest’anno in Italia sono stati registrati 247 omicidi, con 103 vittime donne (una ogni tre giorni), di cui 87 uccise in ambito familiare/affettivo. Di queste, 60 sono morte per mano per mano del partner o dell’ex partner… “
CONDIVIDI
E
Comunicato Stampa: Chiediamo una Commissione Parlamentare di inchiesta sui rischi traumatici degli allontanamenti disposti dalle Autorita’ Giudiziarie su minori a a motivo del loro “rifiuto” paterno e una Commissione sugli abusi sessuali incestuosi su minori
3 Novembre 2021 | Redazione
Il 27 luglio 2021 lanciavamo una petizione al fine di confrontrci con Ministri e Parlamento, affinche’ venisse istituita una commissione parlamentare di inchiesta
Abbiamo stamani inviato una PEC ai Ministri della Giustizia e della Salute, del MIUR e della Istruzione per un confronto immediato, affinche’ avviino ispezioni urgenti in tribunali, case famiglia, centri specializzati, Universita’, istituti di scuola media secondaria per os.
In un lungo ed articolato documento, ricco di fonti e riferimenti anche scientifici, denunciamo l’uso strumentale patriarcale della Legge 54/2006 e dell’art.337 quater cc combinato con il 330 cc: una normativa che oggi permette la criminalizzazione delle madri che denunciano violenze e abusi, subendo la decadenza della loro responsabilita’ genitoriale, la perdita dell’affido e della collocazione , per il solo fatto consequenziale di aver richiesto l’affido esclusivo del minore.
Una richiesta materna di senso protettivo viene cosi trasformata e reinterpretata dalla teoria parental alienation in un sintomo di ostativita’/alienazione genitoriale!
Una junk science, come fu definita da Paul Fink, Psichiatra, Professore Universitario e Presidente dell’APA americana !
I casi non sono pochi, rari e dunque eccezionali ma centinaia ogni anno!
Maison Antigone da anni sta raccogiendo questo Archivio di bambini tolti alle loro mamme ingiustamente!
Tutto cio’ dimostra che si tratta di un fenomeno massivo e sistematico, cosi come ha confermato la CEDAW dal 2011 e di nuovo nel 2017 condannando l’Italia, il GREVIO nel gennaio 2020, l’organo esecutivo della Corte Edu nell’ottobre 2020 e da ultimo il Report della Commissione Femminicidio.
Terminiamo il Manifesto chiedendo:
– la revoca immediata di provvedimenti di ablazione del figlio di Laura Massaro e di altri bambini/ragazzi : provvedimenti basati su junk science
– il ritorno di minori gia’ allontanati da madri protettive per le stesse ragioni.
– che i minori, nei casi in cui vi siano denunce per abusi e violenza domestica, a qualsiasi eta’ vengano direttamente ascoltati da Giudici dell’affido – Giudici formati circa gli abusi sessuali e la violenza domestica, con ascolti videoregistrati, senza deleghe a CTU e servizi sociali, ad educatori, tutori o curatori. Perche’ i diritti dei minori non possono trasformarsi in strumenti utili al loro imbavagliamento!
– Chiediamo che venga rispettato l’art.31 della Costituzione italiana che pone una tutela speciale circa la relazione materna, nella consapevolezza scientifica del valore biologico e psicologico di questa relazione per la sana crescita dei bambini: non si tratta di una norma costituzionale che discrimina i padri a favore delle madri ma di una norma di rango costituzionale che tutela in primis l’infanzia su ogni adultocentrismo!
– la riforma della legge 54/2006 e dell’art. 337 quater cc
– Chiediamo che i Giudici ed i Magistrati, gli Avvocati, i Tutori ed i Curatori, gli Assistenti Sociali, gli educatori, gli Psicologi Giuridici e Psichiatri forensi, i CTU inseriti negli Albi dei tribunali civili e penali italiani, coinvolti in procedimenti civili di affido dei minori e penali circa reati di violenza domestica e abuso sessuale su minori, siano formati nella violenza domestica, cosi come richiesto dalla Commissione Parlamentare di inchiesta sul Femminicidio (v. Report in http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/DF/361580.pdf ) ma che vengano formati anche circa gli abusi sessuali su minori e i motivi di ascientificita’ e incostituzionalita’ della Pas e di teorie analoghe da quella derivate.
– Chiediamo che, cosi come gia’ avvenuto in Australia, vengano esclusi sia da tale attivita’ formativa, nel punto precedente indicata, sia dagli Albi dei CTU tutti quegli psicologi giuridici e psichiatri forensi che per anni hanno scritto, insegnato diffuso e diagnosticato/valutato la Pas, e teorie analoghe, determinando cosi la vittimizzazione o rivittimizzazione di bambini e adolescenti.
– Chiediamo che il Ministro della Istruzione e della Ricerca verifichi in quali Universita’ pubbliche e private negli ultimi 20 anni siano stati effettuati Corsi, Master, Convegni, internship ecc sulla Pas e teorie analoghe, adottando provvedimenti conseguenti.
– Chiediamo che l’ Ordine nazionale dei Medici, quello degli Psicologi e degli Assistenti sociali, il CNF si pronuncino definitivamente contro la pseudoteoria Pas, la Sindrome della Madre Malevola e contro quelle teorie da esse derivate.
– Chiediamo che allo stesso modo si pronuncino i Ministri della Giustizia, della Salute, del MIUR e della Istruzione.
I minori sono soggetti di diritto non oggetti, come queste pratiche aberranti, inumane e degradanti li hanno ridotti, nei tribunali italiani, li dove Gloria, Federico, Marianna, i fratelli Pontin e Iacovone, le sorelle Capasso avrebbero voluto ricevere ascolto, giustizia e protezione.
Ci rifiutiamo come società civile di accettare che vengano ancora emessi dall’autorità giudiziaria provvedimenti violativi della Costituzione, delle norme del diritto nazionale e internazionale, della Convenzione di Istanbul e delle Convenzioni nazionali e internazionali sui diritti dei fanciulli, per di piu’ non giustificate – ed anzi considerate pericolose e traumatiche dalla scienza ufficiale – e che non tengano conto delle problematiche fisiche, mediche, nonche’ delle motivazioni dei minori che ne sono oggetto.
Avv. Michela Nacca Presidente MAISON ANTIGONE
hanno aderito
COMITATO MADRI UNITE CONTRO LA VIOLENZA ISTITUZIONALE PROGETTO MEDUSA
CONDIVIDI
E
Maison Antigone e Verita’ Altre chiedono ad agosto 2021 e di nuovo ad ottobre un Decreto Legge urgente per dire stop agli allontanamenti coatti ed il ritorno a casa dei minori allontanati a causa del costrutto PA
13 Ottobre 2021 | Redazione
Il 30 agosto 2021 e poi di nuovo il 12 ottobre 2021 abbiamo partecipato a due manifestazioni durante le quali abbiamo letto la richiesta di un Decreto Legge urgente, scritta dalla nostra Presidente Avv. Michela Nacca ed a cui ha aderito Verita’ Altre di Giada Giunti e succesivamente, ad ottobre successivo, anche il Comitato Madri Unite e Progetto Medusa, affinche’ vengano sospesi tutti i provvedimenti di allontanamento dei minori in via di esecuzione e revocati quelli gia’ eseguiti, sulla base del costrutto Parental Alienation o Sindrome della Madre Malevola, in qualsiasi modo ridenominati. Per intenderci tutti quesi casi in cui il rifiuto di contatto di un minore venga giustificato con la presunta manipolazione da parte del genitore preferito.
Nel frattempo il 6 ottobre 2021 anche il Parlamento Europeo si pronunicava contro i provvedimenti di allontanamento dei minori fondati sul costrutto PAS/PA
Di seguito il testo per la richiesta del Decreto Legge Urgente
“Premesso che:
– la Convenzione di New York del 1989sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, ratificata nel ’91, stabilisce, all’articolo 3, che «in tutte le decisioni relative ai fanciulli, (…) l’interesse superiore del fanciullo deve avere una considerazione preminente». L’articolo 12 garantisce al minore «il diritto di esprimere liberamente la sua opinione su ogni questione che lo interessa», prevedendo «la possibilità di essere ascoltato in ogni procedura giudiziaria o amministrativa che lo concerne»;
– la convenzione di Istanbul del 2011, all’articolo 5, obbliga gli Stati ad astenersi da qualsiasi atto di violenza verso le donne, prevedendo all’articolo 31 «al momento di determinare i diritti di custodia e di visita dei figli, siano presi in considerazione gli episodi di violenza che rientrano nel campo di applicazione della presente Convenzione»;
– la Convenzione di Strasburgo sui diritti dei fanciulli adottata nel 1996, ratificata e resa esecutiva in Italia con Legge 20 marzo 2003, n. 77 stabilisce, nel combinato disposto degli articoli 3 e 6, il diritto del minore ad essere informato e di esprimere la propria opinione nei procedimenti che lo riguardano, imponendo all’autorità giudiziaria di permettergli di esprimere la propria opinione e tenerla in debito conto;
– il codice civile, all’articolo 315-bis, riconosce il diritto del fanciullo – che abbia compiuto i dodici anni, o anche di età inferiore se capace di discernimento – ad essere ascoltato in tutte le questioni che lo riguardano;
– Le linee guida del comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa per una giustizia a misura di bambino così riportano: “un sistema giudiziario a misura di minore protegge il giovani dalle difficoltà, si assicura che abbiano voce in capitolo, tiene di debita considerazione le loro parole di essere consultato ed ascoltato nei procedimenti che coinvolgono e lo riguardano. In particolare si dovrebbe dare il giusto riconoscimento alle opinioni del minore … dovrebbe essere riconosciuto il dovuto peso ai loro punti di vista e alle loro opinioni .. i minori dovrebbero essere trattati con attenzione, sensibilità, e rispetto nel corso di qualsiasi procedimento o causa, prestando particolare attenzione alla loro situazione personale, al loro benessere, ai loro bisogni specifici e nel pieno rispetto della loro integrità fisica e psicologica .. i minori dovrebbero essere considerati clienti a pieno titolo con i loro diritti, e gli avvocati che li rappresentano dovrebbero farsi portavoce della loro opinione …diritto di essere ascoltato e di esprimere la propria opinione … dovrebbero essere utilizzate e considerate come prove ammissibili le tecniche di assunzione quali registrazioni audio o video …dovrebbero essere redatti e utilizzati verbali di audizione….le dichiarazioni e le prove di un minore non dovrebbero mai essere presunte invalide o inattendibili per il solo motivo dell’età” …l’articolo 3 della Convenzione Europea sull’esercizio del diritto dei minori (serie dei trattati europei n. 160) combina il diritto di essere ascoltato.. i minori hanno il diritto di esprimere la loro opinione liberamente, senza pressioni e manipolazioni …per ovvie ragioni si dovrebbero prendere accordi specifici per la raccolta di prove specialmente di minori vittime di reati … permettere di testimoniare via audio, video o mediante collegamento tv… evitare il contatto visivo o di altro di tipo tra la vittima ed il presunto colpevole (linee guida 68) …come si è già precisato l’età non dovrebbe essere un ostacolo al diritto del minore di partecipare pienamente al procedimento giudiziario. Secondo la linea guida 73 non si dovrebbe presumere che le loro testimonianze siano invalide o inaffidabili semplicemente in ragione delle loro età”. Con legge 27 maggio 1991, n. 176, l’Italia ha ratificato e dato esecuzione alla Convenzione internazionale sui diritti del fanciullo, stipulata a New York dai Paesi aderenti all’ONU il 20 novembre 1989 che, all’articolo 3, comma 1, recita: “In tutte le decisioni relative ai fanciulli, di competenza sia delle istituzioni pubbliche o private di assistenza sociale, dei tribunali, delle autorità amministrative o degli organi legislativi, l’interesse superiore del fanciullo deve essere una considerazione preminente”.
PREMESSO
Che la teoria Pas (Parental Alienation Syndrome) oggi ridenominata Parental Alienation o in altri modi (“simbiosi”, conflitto di lealtà fedeltà, ostatività alla relazione paterna, manipolazione materna ecc) teorizzata dallo Psichiatra americano Richard Gardner nel 1985, per lunghi anni insegnata in corsi formativi per Giudici ed Avvocati della famiglia, ad assistenti sociali, mediatori, psicologi giuridici e psichiatri forensi italiani, in realtà non è mai stata accettata dalla Comunità Accademica internazionale, per la sua irrazionalità’ e infondatezza scientifica, che viceversa fin dagli inizi degli anni essa e’ stata attenzionata più volte e ritenuta “infondata scientificamente”, considerata “pericolosa” perche’ gravemente “fuorviante” la formazione del convincimento giudiziale, in quanto “rivittimizzante donne e minori già vittime di violenza ed abusi”. In una parola trattandosi di una “junk science” (Paul Fink) ossia scienza spazzatura.
Atteso che già nel 2012 e di nuovo nel 2020 il Ministero della Salute italiano, rispondendo ad interpellanze parlamentari, ha ribadito la ascientificità della teoria Pas e di conseguenza il pericolo di rivittimizzazione a cui vengono esposti i minori, nei procedimenti in cui essa viene applicata e la sua “cura” attuata (cura consistente nella parentectomia materna e nel reset psichico del bambino che deve essere riallineato al padre rifiutato).
Considerato che i protocolli o prassi attuate dai tribunali italiani nella applicazione della ‘cura” alla Pas/Alienazione Parentale non sono, né potevano, essere validate scientificamente: ne’ dalla comunità accademica ne’ dal Ministero della Salute italiana. Cosi come desumibile da risposta fornita nel giugno scorso alla Presidente di Maison Antigone via PEC. Atteso che la Cassazione fin dal 2013 ne ribadiva l’infondatezza scientifica e dunque la non applicabilità in sede giudiziaria e ciò riferendosi sia alla Pas sia allo stesso costrutto in altro modo definito ad es. “conflitto di fedeltà “ (v. Cass. Sez. civile Ordinanza n. 7041/2013). Atteso che tale arresto veniva confermato da ulteriori ordinanze di Cassazione (v. ad es. Cassazione civile, sez. I, sentenza 16/05/2019 n° 13274), fino ad arrivare alla Ordinanza n. 13217/2021 della Corte di Cassazione prima sezione civile del 22 gennaio 2021 e depositata in cancelleria il 17 maggio 2021, che revocando l’affido superesclusivo attribuito ad un padre dalle Corti di merito, nonché’ revocando il divieto di contatto con la madre reputata alienante, considera pregiudizievole e nazista la teoria Pas e altre teorie analoghe (la Sindrome della Madre Malevola ecc) nonché’ la loro applicazione processuale (e di conseguenza non può che considerare altrettanto nazista e incostituzionale la “cura” della ablazione e del reset su minore che essa comporta). Considerate le Condanne già ricevute dal sistema Giustizia italiano da parte della CEDAW nel 2011 e di nuovo nel 2017, nonché’ dal GREVIO nel gennaio 2020 circa la grave distorsione provocata dall’utilizzo della teoria Pas e di teorie analoghe : distorsioni che inducono Giudici ad archiviare denunce pur fondate di violenza domestica e abusi incestuosi sporte dalle madri, e suggerisce di non considerare credibili i racconti di abuso dei minori ritenendoli perlopiù indotti da manipolazioni materne, e dunque ad esitare in decisioni di assoluzione o archiviazioni errate, nonché’ in determinazioni di affido di minori a padri pericolosi, presunti violenti o abusanti, persino anche quando condannati, con rivittimizzazione ed esposizione a pericoli oggettivi degli stessi minori. Vista la Requisitoria del sostituto procuratore generale della Corte di Cassazione dottoressa Francesca Ceroni depositata il 15 marzo 2021 in udienza, che denuncia la incostituzionalità della teoria Pas, la sua utilizzazione nonché’ applicazione (attraverso la ablazione dei minori dalle madri considerate alienanti, con sradicamento del loro rapporto, istituzionalizzazione dei minori e reset psicologico finalizzato al riallineamento del padre rifiutato). Attesi gli esiti della indagine condotta dalla Commissione Parlamentare di inchiesta sul Femminicidio e altre forme di violenza sulle donne, già in parte pubblicati in un Report del giugno 2021 e confermativi della deviazione in atto della Giustizia italiana a causa della applicazione della teoria Pas e altre teorie analoghe in CTU mirate alla valutazione della capacità di testimoniare dei minori e alla valutazione della idoneità genitoriale.
Tutto ciò premesso e nonostante le evidenze scientifiche contrarie alla teoria Pas ed alla sua “cura”(sradicamento materno e reset psichico del minore), la teoria in questione continua ancora oggi ad essere utilizzata in ambito giudiziario, da circa 20 anni a questa parte, con lo stratagemma di mere mutazioni nominalistiche – subentrate al fine di aggirare le condanne sopra richiamate – ma continuando ad applicarne pedissequamente i principi ed i criteri irrazionali, le prassi di cd. Cura della Pas/Pa: principi, criteri e prassi distorte e violente, violative di diritti umani fondamentali dei minori, che rappresentano vere e proprie violenze private. Infatti, sono ancora molti casi di bambini affidati ad un genitore potenzialmente pericoloso sulla base dell’uso della PAS, così come sono molti i casi di bambini inviati alle comunità rieducative e privati delle loro libertà fondamentali e delle loro esigenze più essenziali.
I sottoscritti, propongono al Governo di adottare un decreto legge immediato finalizzato a
revocare con effetto immediato provvedimenti di ablazione di minori emessi – già attuati o attuandi – sulla base di teorie quali la Pas, Alienazione Parentale e altre analoghe o da quelle derivate, con previsione di ritorno immediato nella abitazione materna.
Considerare come fattispecie di reato rientrante nella “violenza privata su minori” le relazioni di CTU, assistenti sociali, Tutori e Curatori nonché provvedimenti giudiziari finalizzati a sottrazioni dei minori e loro istituzionalizzazioni decise sulla base di valutazioni orientate alla teoria Pas o da altre teorie analoghe o da quella derivate.
Chiediamo che il Decreto si richiami esplicitamente al rispetto delle Convenzioni europee di Istanbul e Lanzarote, nonché ai principi fondamentali della Costituzione Italiana di cura e protezione dei minori dalla violenza domestica e dagli abusi sessuali.
Attesi tutti i costi sopportati e le spese affrontate dalle vittime di Violenza Istituzionale dovuta alla applicazione della teoria Pas nei tribunali italiani ( o teorie a quella analoghe) chiediamo che il Decreto Legge preveda indennizzi per risarcimento danni per quelle madri e quei minori a cui – pur vittime di violenza domestica ed abusi documentati o comprovati da testimonianze o certificati di pronto soccorso – siano stati negati i loro diritti di Giustizia e difesa, per madri e minori che non siano stati ascoltati o i cui racconti siano stati pregiudizialmente sviliti grazie alla teoria Pas o teorie analoghe, o che siano stati sottoposti coattivamente a procedure mediative o di coordinamento genitoriale con i loro abusanti, a istituzionalizzazioni forzate, a CTU e valutazioni fuorvianti che abbiano messo in dubbio, ostacolato o comportato lo sradicamento del loro rapporto, sulla base della teoria Pas o di altre teorie analoghe o da questa derivate.
Chiediamo la immediata epurazione dagli Albi dei Consulenti Tecnici di Ufficio di tutti quegli Psicologi e Psichiatri nonché’ Pedagogisti, Mediatori , Assistenti Sociali, Criminologi ecc che hanno sostenuto la teoria Pas (e altre analoghe o da essa derivate) scrivendo su di essa, insegnandola, diffondendola e applicandola.
Accogliendo la petizione della Associazione Maison Antigone, chiediamo l’acquisizione e l’indagine da parte della Procura Generale di Roma e del CSM di tutti i 1.500 i fascicoli processualigià acquisiti dalla Commissione Parlamentare sul Femminicidio: si tratta di altrettanti casi processuali in cui potrebbero essere state commessi gravissime violazioni di diritti fondamentali e processuali di difesa di minori, violazioni della loro libertà e della loro salute attraverso la applicazione di prassi di istituzionalizzazione e reset non supportate scientificamente e infondate, che potrebbero rappresentare reati di violenza privata agite su quei minori e, in quanto tali, procedibili d’ufficio.
Chiediamo infine l’intervento della Corte dei Conti ai fini della verifica di eventuali danni erariali allo Stato, derivanti dalla applicazione nei processi penali e civili della teoria Pas, o di altre teorie analoghe o da essa derivate.
Non possiamo infatti non considerare i funesti effetti collaterali che mettono in pericolo i minori, la salute pubblica, non esclusa la credibilità, affidabilità e la stessa fiducia riposta dai cittadini nello Stato e nei suoi Tribunali, per la ininterrotta trasgressione dei diritti umani, violati a causa della applicazione in ambito giudiziario della teoria Pas e di altre teorie e prassi processuali e non, da quella derivate. Si chiede ciò alla luce della devastazione della esistenza di madri e figli, sottoposte a vere e proprie torture giudiziarie per molti anni, con notevole dispendio di risorse economiche non solo private ma statali, grazie alla applicazione della teoria Pas e di altre teorie analoghe o da quella derivate, nonché’ a causa di provvedimenti e prassi processuali da quelle ispirate. Minori espropriati alla loro famiglia, in cui essi sono cresciuti ed in cui vogliono vivere, in cui si sentono protetti ed amati, istituzionalizzati per mesi ed anni in nome di un principio di bigenitorialità fuorviato e fuorviante che in realtà difende solo la relaziona paterna coercitiva e violenta, e non quella materna. Non di secondaria importanza sono i danni materiali ed economici derivati dai costi per difendere i propri diritti vitali e naturali, nonché, gli ingenti danni esistenziali e relazionali derivanti dagli allontanamenti dei figli da mamme adeguate e protettive. Per non parlare dei danni erariali, derivati dai costi di rette giornaliere per i minori portati via a madri in realtà idonee, affatto pericolose e chiusi in case famiglia o centri educativi: istituzionalizzazioni costosissime finalizzate alla cura di “reset”, imposte dalle teorie ascientifiche Pas /Alienazione parentale e teorie analoghe o da quelle derivate. Chiediamo che venga considerato anche l’eventuale danno erariale già denunciato a settembre 2020 dalla presidente dell’Ass. Maison Antigone: danni erariali derivati da “studi empirici sulla Alienazione Parentale” annunciati nel maggio 2020 dal Ministro Speranza, che tuttavia si preannunciano del tutto ascientifici, atteso che la proposta di inserire la “Alienazione Parentale” nell’ICD 11 è stata già ampiamente e ripetutamente bocciata dall’OMS non solo in quanto Sindrome, ma anche eventualmente intesa come Disturbo, come Disordine o anche come “Problema relazionale caregiver-child”. Tutte proposte formulate e rigettate dall’OMS.
Avv. Michela Nacca Presidente Maison Antigone
Avv. Carlo Priolo ass. Verita’ Altre Giada Giunti”
Manifestazione 8 ottobre 2021 – Roma
8 Ottobre 2021 | Redazione
CONDIVIDI
E
Pillole sulla scienza spazzatura
1 Ottobre 2021 | Redazione
Pordenone: Tavola Rotonda LEV Libreria Editrice Vaticana su “Femminicidio e razzismo”
Con la Presidente di Maison Antigone Avv. Michela Nacca il 23 settembre sono presenti Francesca Di Giovanni Sottosegretario per i rapporti con gli Stati della Segreteria dello Stato Città del Vaticano, la Professoressa Francesca Medioli già docente di Italian Women’s History all’Università di Reading e la Avv. Penalista Rosanna Rovere, già presidente dell’Ordine degli avvocati di Pordenone, che ha moderato la Tavola.
La nostra Presidente si e’ soffermata sull’esito delle analisi di centinaia di casi giudiziari, sugli effetti distorsivi sulla Giustizia accertati e derivati dall’uso della pseudoteoria Pas/PA e di altre analoghe e collegate, sull’ esigenza indifferebile di tutelare i minori prevedendo il diritto di ascolto del minoredi qualsiasi eta’ da parte del Giudice, in specie in caso di rifiuto/paura verso un genitore, per capirne le cause ma in modo scevro da presunzioni irrazionali basate su pregiudizi instillati da pseudoteorie come la Pas/PA e loro corollari.
CONDIVIDI
E
Manifestazione 16 settembre 2021
16 Settembre 2021 | Redazione
Chiediamo che proseguano le indagini per dare autentica Giustizia a Noemi!
Maison Antigone aderisce nel 2020 alla staffetta per i 4 fratelli di Cuneo
CONDIVIDI
E
Manifestazione 3 settembre 2021 Roma a Montecitorio
3 Settembre 2021 | Redazione
CONDIVIDI
E
Agenzia Stampa DIRE: Maison Antigone invita le mamme rivittimizzate a segnalare i propri casi all’Onu
31 Luglio 2021 | Redazione
La nostra associazione ha invitato le mamme vittime di violenza istituzionale ad inviare i propri casi giudiziari all’ONU fornendo un fac simile da compilare e inviare entro oggi al Csw Communications Procedure, Commissione delle Nazioni Unite sullo status delle donne.
Cio’ in collegamento con il Report di 600 casi giudiziari dalla stessa Avv. Michela Nacca Presidente di Maison Antigone inviati all’ONU
Di seguito la notizia riportata dalla Agenzia Stampa DIRE
Invitiamo TUTTE LE MAMME RIVITTIMIZZATE CON I LORO FIGLI MINORI DALLE ISTITUZIONI distorte dalla junk science ( TEORIA PAS/ALIENAZIONE PARENTALE, la SINDROME DELLA MADRE MALEVOLA, le DIAGNOSI infondate di disturbo di personalità o del comportamento, la SINDROME DEI FALSI RICORDI o teorie analoghe), invitiamo tutti gli stessi ex minori vittimizzati, i loro familiari ed i loro legali, ma anche i giornalisti, i docenti, i pediatri, gli psicologi ed i professionisti testimoni di questa violenza istituzionale A SEGNALARE I CASI di cui sono stati testimoni o vittime alle seguenti MAIL
(chi non riuscisse ad inviare la mail sul seguente indirizzo usi anche csw@unwomen.org )
CSW Communications Procedure Human Rights Section UN Women 220 East 42nd Street, 17th Floor New York, NY 10017 USA
Segue il Comunicato Stampa ed un fac simile di segnalazione in lingua inglese-italiana
Avv. Michela Nacca
Presidente Maison Antigone
Fac simile di segnalazione
Segnalazione vittima di violenza istituzionale (DV by proxy) subita a causa della distorsione della giustizia causata dalla teoria Alienazione Parentale (ex Pas) o teorie analoghe
La sottoscritta (nome e cognome) nata a ….il …….residente in ……….mail…..PEC …..n. di cellulare…………….dichiara di ritenere di essere stata vittima, insieme al proprio/a/i figlio/a/i minore/i, di Violenza Istituzionalizzata all’intrno dei tribunali itlaiani, civili e/o penali, distorti dall’uso della teoria Alienazione Parentale (ex Pas) , della teoria Sindrome della Madre Malevola o di teorie affini o da queste derivate.
Dichiaro la mia disponibilita’ a testimoniare dinanzi la Vostra Commissione e ad inviare i fascicoli processuali che attestano quanto da me dichiarato, su Vostra richiesta.
firma
Report victim of institutional violence (DV by proxy) suffered because of the distortion of justice caused by the theory of Parental Alienation (formerly Pas) or similar theories
I, the undersigned (name and surname) born ……………in …. …….resident in ………. mail ….. PEC ….. n. of cell phone ……………. declare that I believe to have been a victim, along with my child(ren), of Institutionalized Violence (legal harassment or DV by proxy) within the Italian Courts, civil and / or criminal, distorted by the use of the theory of “Parental Alienation” (former “Pas”), the theory of “Malevolent Mother Syndrome” or related theories or derived from them.
I declare my willingness ‘to testify before your Commission and send the case files that prove what I said, at your request.
signature
Invio di segnalazione da parte di professionisti testimoni qualificati della violenza isituzionalizzata
I, the undersigned (name and surname), psychiatrist (or journalist, or lawyer, etc.) born ………in …. …….resident in ……….mail…..PEC ….. mobile phone…………….declare to be a qualified witness of Institutionalized Violence acted in the Italian courts, civil and / or criminal, distorted by the use of the theory of “Parental Alienation” (former “Pas”), the theory of “Malevolent Mother Syndrome” or similar theories or derived from these.
I declare my willingness ‘to testify before your Commission and send the case files that prove what I said, at your request.
signature
CONDIVIDI
E
Petizione: MANIFESTO CONGIUNTO CONTRO SOTTRAZIONI BAMBINI: CHIEDIAMO CONFRONTO CON MINISTRI
Siamo TESTIMONI DIRETTI della violenza istituzionale che viene agita dalle istituzioni, anche nei tribunali italiani distorti da pregiudizi culturali diffusi su donne e minori, rafforzati da pseudo teorie ascientifiche come la Alienazione Parentale ( gia’nominata Pas), la cd Sindrome della Madre Malevola, la cd. Sindrome di Medea, la cd Sindrome di Elettra o in altri diversi modi quest’unica pseutoteoria, costruita al fine di sminuire le denunce di violenza familiare e i racconti di abusi incestuosi, presentate da donne e minori, voglia essere ridenominata!
Se lo sei anche TU, METTICI LA FIRMA e conferma la tua disponibilita’ a testimoniare dinanzi le Commissioni a cio’ preposte!
Siamo pronte/i a TESTIMONIARE dinanzi le COMMISSIONI INTERNAZIONALI, EUROPEE E NAZIONALI, su migliaia di casi!
BASTA ABUSI INDOTTI DA INGIUSTIFICATE DISCRIMINAZIONI E STEREOTIPI CULTURALI SULLE DONNE.
BASTA VIOLENZA ISTITUZIONALE INDOTTA DA DISCRIMINAZIONI SUI MINORI E SULLE LORO MADRI PROTETTIVE, PER FAVORIRE UNA PATERNITA’ VIOLENTA, INADEGUATA E ABUSANTE !
Alla Commissione UN CEDAW-CSW – RELATORI SPECIALI Alla Commissione UE Grevio
Alla Commissione Parlamentare sulle case famiglia e affido minori
Siamo donne e uomini cittadini italiani indignati, Avvocate e Avvocati, Psicologhe e Psicologi, Educatrici ed Educatori, Pedagogiste e Pedagogisti, Assistenti Sociali, Docenti, Giornaliste e Giornalisti, Sindacaliste, Stiliste, Terapiste, Medici, Infermiere, Ostetriche, Parlamentari, Maestre, Operatrici e Operatori Socio Sanitari, appartenenti alle Forze dell’Ordine, Mamme e tanti bravi padri che condannano, insieme a noi, la violenza domestica e gli abusi incestuosi sui bambini.
SIAMO TUTTE/I VITTIME O TESTIMONI DIRETTI e spesso QUALIFICATI della VIOLENZA ISTITUZIONALE che viene agita – da anni – contro donne, bambini e adolescenti, con le loro madri protettive, nei Tribunali italiani fuorviati da pregiudizi rafforzati da una “scienza spazzatura” che rivittimizza le vittime di violenza e di abusi sessuali incestuosi, imbavagliandole, al solo scopo di negare la violenza maschile e tutelare relazioni genitoriali (in genere paterne) abusanti, inadeguate, violente e pericolose!
SIAMO STANCHE!
Vogliamo esprimere la nostra indignazione per ciò che, da anni ormai, sta divenendo anche in Italia la giustizia penale e civile, in caso di abusi sessuali su minori e violenza su donne e minori.
Tribunali civili e penali italiani stanno diventando sempre piu’ incapaci di dare ascolto e di proteggere i suoi cittadini piu’ indifesi: i bambini e gli adolescenti, vittime di quello che in Inghilterra e’ stato definito il “repugnant market”, ossia quel “mercato” – descritto da politici, attivisti per i diritti umani, studiosi e giornalisti investigatori inglesi – in cui “la domanda di genitori abusanti che vogliono mantenere il controllo sulle loro vittime incontra l’offerta di professionisti pronti a rispondere a queste richieste” determinando una formazione distorta del convincimento giudiziale.
Da anni assistiamo a:
* Procure che archiviano denunce presentate da donne… e Tribunali che assolvono imputati per maltrattamenti, stalking, minacce , violenza sessuale, soprattutto per abusi incestuosi sui figli , lesioni, nonostante testimoni e referti di pronto soccorso, audio di violenze e messaggi wap e messenger con minacce di danni o addirittura di morte, sintomi fisici e psichici degli abusi sessuali, sminuendo il senso e la gravita’ di denunce, prove e testimonianze.
* Reati non perseguiti e diritti di difesa annichiliti, violati, a causa della lunga durata delle indagini preliminari e dei processi.
* Procure che archiviano denunce e Tribunali che assolvono imputati nonostante anni di mancati pagamenti del mantenimento dei figli, fino a raggiungere somme di decine di migliaia di euro, applicando l’esimente della incapacita’ economica: nonostante la giovane eta’, la capacita’ e le elevate competenze professionali paterne, nonostante le prove della omissione dei pagamenti e dell’occultamento dei redditi, delle macchine costose guidate e del tenore di vita elevato condotto.
* Procure che archiviano puntualmente le denunce per falso ideologico e frode giudiziaria delle relazioni di CTU e SS, nonostante le prove di audio, video e/o ricca refertazione medica, sminuendone senso e gravita’ della violenza subita, a causa della ingiustizia agita, fino alla sua negazione.
*Giudici che, su indicazioni di CTU indottrinati alla junk scionce (P.Fink-APA) affidano o addirittura collocano bambini probabili o possibili o vittime certe di abusi e/o violenza proprio presso i loro padri abusanti, perché indottrinati all’idea che “le madri strumentalizzano” e comunque “la violenza è irrilevante” che “vale la presunzione di innocenza” e la “bigenitorialita’” sia il “the best interest of child” .
* Giudici che, pur dovendo decidere dell’affido del bambino, non indagano minimamente circa le denunce di violenza: perché tanto c’e’ chi ha detto loro che “le denunce sono quasi tutte false” ….e, comunque sia, visto che le violenze sono ormai considerate fuorviatamente “irrilevanti”, “irrilevante” diventa dunque anche l’indagine!
* Giudici indottrinati in Seminari, Convegni e Corsi formativi sulle pseudo teorie della “Parental Alienation” e su “false memorie”, che rafforzano le discriminazione su donne e minori, persuadendoli all’idea che le donne e le madri depositino quasi tutte denunce strumentali, false, e che i minori non siano capaci di testimoniare e ricordare violenze subite.
* Giudici che dunque finiscono per non ascoltare le donne e neppure i minori, nonostante sia un diritto costituzionale ed un obbligo giudizialefarlo (per i minori ex art. . 12 Convenzione NY 1989, art. 6 Convenzione Istanbul 2011, entrambi ratificate dall’Italia e dunque, in quanto tali, dal valore costituzionale ex art. 117.primo comma della Costituzione italiana -v. sentenze Corte Cost. n. 348 e n. 349 del 2007 )!
�Giudici che pensano di poter assolvere all’obbligo di ascolto del minore facendolo indirettamente, solo tramite CTU o educatori e assistenti sociali, spesso indottrinati alla stessa junk science che rafforza i pregiudizi su donne e minori.
* Giudici persuasi dalla psicologia giuridica di non esser all’altezza e di aver sempre e solo bisogno della relazione tecnica di uno psicologo giuridico o psichiatra forense, per ascoltare un minore o per valutare la sua attendibilita’ o la stessa capacita’ genitoriale: uno di quei CTU convinti che la “violenza e’ irrilevante” e che “le denunce delle madri siano quasi tutte false” o che e’ comunque persuaso della essenzialita’ della relazione paterna, sebbene pericolosa, sicche’ ignorera’ la violenza perche’ “irrilevante” e dunque mediabile!
�Gudici che delegano l’ascolto forse per evitare di porre domande che implicherebbero risposte sulla violenza subita … lasciando il compito a chi è disposto ad ignorarle? Perche’ tanto la violenza paterna “e’ irrilevante”!
�Giudici che avallano acriticamente l’operato di assistenti sociali, educatori e CTU, Tutori e Curatori che, ignorando la violenza domestica e gli abusi incestuosi denunciati e raccontati dai bambini, finiscono per OCCULTARE gli abusi subiti dai minori…, perche’ fuorviatamente convinti che la violenza – specie se paterna – sia “irrievante” e che la “bigenitorialita’” – alias la relazione paterna – costituisca il vero e quasi unico the best interest of child…e cio’ sempre…anche se si tratta di un padre abusante!
* Giudici che, in violazione della Costituzione e della Convenzione di Istanbul, dispongono la mediazione anche in casi di violenza, tra abusante e vittime: una mediazione magari mascherata attraverso incontri protetti, incontri in CTU e percorsi infiniti alla genitorialita’ o ridefinita coordinazione genitoriale!
*Giudici che impongono percorsi alla genitorialita’ alle madri protettive ma non ai padri abusanti!
* Giudici che impongono la “cura” del reset ai bambini che hanno paura del padre violento… ma non al genitore violento!
* Giudici che dispongono TSO di reset su minori vittime probabili, possibili o certe di violenza e abusi incestuosi!
�Giudici che, incuranti dei traumi che provocheranno, con l’uso delle forze dell’ordine allontanano e incarcerano in case famiglia, per mesi e anni, bambini anche piccolissimi, e adolescenti, impedendo loro ogni contatto con le madri protettive, i parenti e gli amici, togliendo loro persino i telefoni cellulari, affinche’ vengano “resettati” e riallineati ai padri: padri che essi rifiutano perché terrorizzati e di cui raccontano abusi.
* Giudici che dispongono o lasciano applicare ad enti affidatari il reset ai bambini: una riprogrammazione di stampo militare che usa ogni mezzo per far si che il bambino accetti di vivere con i padre di cui ha paura.
�Giudici che procedono ad ablazione del minore – che racconta abusi paterni – prima dell’incidente probatorio, inquinandone inevitabilmente i risultati.
�Incidenti probatori condotti a distanza di anni dalla denuncia per abusi sessuali su minori, determinando cosi la scontata archiviazione della denuncia e la denegata giustizia!
�Giudici della custodia che, dinanzi casi di violenza domestica o abusi su minori pur evidenti e provati, persino nonostante condanne gia’ passate in giudizato, preferiscono incaricare CTU per valutare le capacità genitoriali …ma sotto indagine finiscono solo le capacita’ materne! Perche’ quelle paterne vengono sempre presunte, visto che la violenza paterna “e’ irrilevante” !
�Giudici che pretendono che le madri – anche se vittime – diventino “resilienti” alla violenza paterna: ossia siano o diventino “capaci” di imporre la figura paterna violenta al figlio che ne è vittima!(v. ad es. Cass.civile 9143/2020).
�Giudici che dinanzi madri “non resilienti” alla violenza, e pur in presenza di piu’ rinvii a Giudizio – o persino condanne!- reputando solo esse “pregiudizievoli” e dunque pericolose, sicche’ ASSURDAMENTE puniscono queste madri e soprattutto i figli minori, con la ablazione degli stessi, al fine di imporre la relazione del padre pur con 3 rinvii a Giudizio per maltrattamenti ecc (Cass. 9143/2020).
�Giudici che dinanzi le denunce per abuso sessuale su minore lasciano che sia un CTU a decidere dell’ascolto del minore, anche se si tratta di bambini intelligenti di 6, 7, 10 o dodicenni perfino se quattrodicenni.
�I Bambini disabili vengono considerati sempre e solo incapaci di testimoniare, a prescindere… e per questo rappresentano gli obiettivi primari dei pedocriminali!
�Giudici incaricati di decidere dell’affido dei minori che impongono su richiesta paterna delle valutazioni in CTU senza senso a dodicenni, tredicenni, quattrodicenni, quindicenni, sedicenni e persino diciassettenni che hanno denunciato abusi paterni e violenze domestiche … CTU che serviranno SOLO ad essere STRUMENTALIZZATE nel parallelo procedimento penale (SEMPRE IN RITARDO STRATEGICO!).
�Giudici convinti dalla Psicologia Giuridica e dalla Parental Alienation che la violenza e gli abusi incestuosi paterni siano meno pericolosi per la sicurezza dei loro figli e meno pregiudizievoli alla sana crescita dei bambini delle mamme protettive: perche’ i padri, anche quelli pedocriminali, sono sempre reputati necessari alla “sana formazione” del minore!
� Giudici che si schierano dietro la formula “Il penale non entra nel civile“..ma solo quando i fatti raccontati, il rinvio a Giudizio o la condanna riguardano il padre!
�Giudici persuasi assurdamente dalla junkscience che le madri protettive siano dunque le uniche da allontanare: perche’ colpevoli di ostacolare la relazione paterna. Mentre i padri abusanti, persino se condannati in Cassazione, non solo non sono pregiudizievoli per la sana e sicura crescita dei figli ma sempre considerati non ostacolanti la relazione materna, l’unica evidentemente sacrificabile a prescindere.
�Giudici che condannano le madri protettive a somme incredibili – cosi come suggeriva Gardner – finendo per fiaccarne la capacità difensiva e violarne i diritti di difesa. Anche quando sono state chiamate in Giudizio
�Giudici che chiedono alle mamme di ritirare le denunce per dimostrare la “parent friendly”- la disponibilita’ alla relazione con l’altro genitore, anche quando abusante – salvo poi considerare surrettiziamente, ingiustificatamente e abusivamente quel ritiro della denuncia come prova della intenzione strumentalizzante materna!
�Giudici che difendono strenuamente la bigenitorialita’, ma solo se coincide con la relazione paterna!
� Giudici che costringono i bambini a vivere e incontrare, persino pernottare con i loro abusanti, anche se condannati, pluricondannati o rinviati a Giudizio. Per la violenza “e’ irrilevante”.
� Giudici che, dopo aver strappato bambini di due anni alle loro madri protettive affidandoli a padri inadeguati, violenti e persino condannati, impediscono ogni relazione materna per anni e anni “per non turbare il minore”.
� Giudici che si affidano a CTU incompetenti circa la violenza domestica e gli abusi incestuosi…o semplicemente anaffettivi.
Giudici che continuano ad incaricare CTU che si siano dimostrati gia’ ampiamente incompetenti e inadeguati al ruolo.
�Giudici che ammoniscono le madri perché, vittime dell’ennesima violenza del padre dei loro figli, non avrebbero comunicato allo stesso padre violento il luogo segreto dove la Questura le ha “protette”! Ma non condannano ne’ ammoniscono ne’ sospendono gli incontri con il padre, per la violenza che ha continuato sfacciatamente ad agire….
�Giudici che si lasciano convincere da CTU che l‘allattamento sia un sintomo patologico…nonostante l’OMS raccomandi l’allattamento sia per il benessere psicologico che fisico del bambino!
�Giudici che dispongono la ablazione del bambino dalla madre, ritenuta inadeguata, “ostacolante”, sol perche’ e’ stata costretta a trasferirsi o richiedere un trasferimento per motivi professionali.
�Giudici che accettano acriticamente le conclusioni di CTU che diagnosticano la Parental Alienation o la sindrome della “madre malevola” o “sindrome di Medea” – tutte “sindromi” infondate, non riconosciute dalla Comunita’ Accademica Internazionale e costruite pregiudizialmente contro le madri – senza alcun argomento di prova fattuale fondante!
�Giudici che incaricano CTU condannati per peculato.
* Giudici che incaricano sempre gli stessi CTU, senza alcun tipo di rotazione.
* Giudici che non ricusano CTU in stretti rapporti con la CTP e/o l’Avvocato paterno.
�Giudici e CTU che considerano la violenza sessuale agita come una normale erotizzazione del rapporto coniugale, o la violenza sui minori come normale o giustificabile metodo pedagogico.
Giudici e CTU che riconoscono l’addebito della separazione per maltrattamenti domestici del padre: fatti che invece vengono ignorati dalle Procure e le cui denunce sono archiviate.
�Giudici che non indagano ne’ rilevano la sparizione di prove documentali allegate nei loro fascicoli dalle madri
* Giudici che non valutano la degnita’ di un padre che minaccia di morte la madre, ai fini del riconoscimento del minore.
�Giudici che puniscono le madri perche’ non agiscono violenza sui figli affinche’ incontrino il loro padre abusante.
�Gidici che non perseguono assistenti sociali, Tutori e CTU nonostante relazioni che falsano i racconti dei fatti (con prove) reinterpretando agiti di violenza paterni come meri atteggiamenti caratteriali.
�Giudici che applicano la “pseudoteoria” Parental Alienation nonostante ormai SAPPIANO che e’ stata bocciata da decenni dalla Comunita’ Accademica Internazionale, mai inclusa sia nel DSM che nell’ICD, indicata come PERICOLOSA perche’ GRAVEMENTE FUORVIANTE E RIVITTIMIZZANTE LE VITTIME DI VIOLENZA DOMESTICA E ABUSI!
�Giudici che comminano risarcimenti di poco piu’ di 1.000 euro a favore di una donna e madre vittima di maltrattamenti e gravi lesioni (con condanna penale)….e di 20.000 euro a madri colpevoli di aver esercitato i propri diritti di difesa o per azioni necessarie ed anzi doverose ma incredibilmente ritenute dal Tribunale temerarie, o come risarcimento ad un padre in quanto sia stato ritenuto “alienato” o ostacolato nella sua relazione genitoriale a causa della Pas/Pa (senza condanne ne’ prove ma con una diagnosi in CTU di nessuna validita’ medico-psichiatrico-psicologica, ne’ scientifica e neppure giuridica)!
�Giudici incapaci di leggere le dinamiche della violenza intima e che si lasciano STRUMENTALIZZARE dai violenti, avallando le loro irrazionali, ripetute pretese giudiziali, contribuendo allo stalking giudiziario e ad una ulteriore violenza economica su madri e minori.
�Giudici che, anche dinanzi i gravi sintomi da disturbo post traumatico di cui i bambini allontanati dalle loro madri iniziano a soffrire – bambini che prima era intelligenti e sani – sono ancora a disposti a dare credito ai soliti “esperti”, che dopo aver prescritto la ablazione poi travisano tali sintomi con diagnosi distorte o che comunque evitano di considerare ed evidenziare nella stessa ablazione il trauma all’origine dei disturbi!
Tutto cio’ avviene
– Nonostante la nostra Costituzione e, tra gli altri , in particolare i suoi articoli 2,3, 29-30-31, 111 della Cost..
– Nonostante Convenzione internazionali e comunitarie ratificate dall’Italia (tra gli altri la Convenzione ONU sui diritti politici delle donne del 1953 , Convenzione CEDAW del 1979 e Convenzione ONU sui diritti del fanciullo del 1989, Dichiarazione sull’eliminazione della violenza contro le donne UN del 1993, Convenzione di Istanbul UE del 2011 e la Conv. UE Lanzarote).
– Nonostante legislazioni ad hoc predisposte.
– Nonostante direttive del CSM contrarie all’uso – nei tribunali – di teorie come la Parental Alienation, in quanto infondate, distorsive e rivittimizzanti su donne e minori.
– Nonostante chiare sentenze di Cassazione e, da ultima, la requisitoria del 15 marzo scorso della Sostituta Procuratrice Generale Dottoressa Francesca Ceroni, e l’Ordinanza Cass. ….pubblicata il 17 maggio scorso che implicitamente considera “nazista” la teoria sottostante la Pas e quella analoga cd. Sindrome della Madre Malevola.
– nonostante le molteplici condanne della CEDAW (2011 e 2017) e del Grevio del gennaio 2020 (v. in https://rm.coe.int/grevio-report-italy-first-baseline-evaluation/168099724e ), sulle discriminazioni e rivittimizzazioni di donne e minori nei tribunali italiani a causa di stereotipi, rafforzati da teorie ascientifiche come la Parental Alienation e altre derivate o pseudoteorie analoghe.
– Nonostante le bocciature della “junk science” Parental Alienation sia da parte del DSM (nel 2010-2013) che dell’OMS circa le ripetute richieste di inclusione nelI’ICD 11 , tutte rifiutate.
– Nonostante la costante bocciatura delle pseudoteorie Parental Alienation e da essa derivate, o analoghe, da parte dell’intera Comunita’ Accademica Internazionale, sulla ascientificita’ della Parental Alienation, strategia processuale tesa a imbavagliare donne e minori rivittimizzandoli ( v. quanto sottoscritto da centinaia di Accademici internazionali ed inviato all’OMS nel 2019 affinche’ non accettasse le richieste di inclusione nell’ICD 11 in http://www.learningtoendabuse.ca/collective-memo-of-concern-to-WHO-about-parental-alienation.html ).
– Nonostante innumerevoli studi accademici e istituzionali abbiano dimostrato che le denunce delle donne, in specie quelle delle madri, non siano affatto da presumersi strumentali o infondate o false, men che meno che quelle infondate siano la maggioranza!( sul mito delle false denunce delle donne madri v. quanto riassunto in https://www.maisonantigone.it/blog/?le-strategie-processuali-degli-uomini-violenti ).
– Nonostante la recente condanna dei tribunali italiani da parte del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa: organo che ha esaminato, nell’ambito della cosiddetta procedura d’esecuzione delle sentenze della Corte europea dei diritti umani, le informazioni fornite dal governo italiano per rimediare alle carenze che hanno condotto alla condanna del Paese nel 2017 nel caso Talpis, stante il tasso eccessivamente elevato di procedure per violenza domestica che in Italia termina in un «non luogo a procedere» durante le indagini preliminari. Nonostante l’ulteriore analoga sentenza di Condanna della CEDU…..
– Nonostante l’esistenza di innumerevoli studi scientifici seri che da tempo denunciano la discriminazione delle donne e dunque la negazione della violenza domestica e abusi incestuosi da parte della societa’ e delle stesse istituzioni , compresi i media ed i tribunali italiani.
Si vedano a tal proposito gli studi della Professoressa Patrizia Romito che mettono in luce le connessioni esistenti tra vari tipi di violenze sulle donne e i meccanismi e le strategie di occultamento della violenza, agite anche nei tribunali, in Romito P., Un silenzio assordante La violenza occultata su donne e minori (2005), e v. in Romito, P., Folla, N. e Melato, M. (2017) La violenza sulle donne e sui minori. Una guida per chi lavora sul campo. Nuova Edizione, Carocci. –
Si vedano studi universitari che evidenziano e provano una pericolosa ed aggravata negazione culturale e sociale della violenza maschile contro le donne – agita anche nei media – attraverso processi di “an-estetizzazione” , “occultamento simbolico” dell’autore (v. studi Giomi e Magaraggia (2017) “romanticizzazione” della violenza (Gius, Lalli 2014; Giomi 2013) normalizzazione (Liebler et al. 2016) ed erotizzazione degli abusi (Taylor, 2014;Durham 2012; Masanet et al. (2018),si veda il Report sugli stessi programmi Rai redatto dall’Universita’ Roma Tre in https://www.rai.it/dl/doc/1586512843025_2017%20Analisi%20dei%20contenuti%20-%20Monitoraggio%20della%20Figura%20Femminile%20nei%20programmi%20Rai.pdf
Si leggano gli stessi Report delle FFOO e del Ministero dell’Interno che evidenziano come, nonostante diminuiscano gli omicidi in genere, aumentino invece i femminicidi, mentre le donne e madri vittime di violenza domestica e maltrattamenti dimostrano sempre meno fiducia nelle istituzioni, con diminuzione delle denunce dei cd “reati spia”! v. in https://www.interno.gov.it/sites/default/files/2021-03/report_2021_-_donne_vittime_di_violenza.pdf
Denunciamo peraltro il GRAVE DANNO ERARIALE CHE TUTTO CIO’ COMPORTA ALLO STATO ITALIANO ED A NOI CITTADINI!
Abbiamo migliaia di casi processuali e di documenti processuali che provano quanto scriviamo, parola per parola!
Ogni nostro fascicolo processuale contiene almeno – e come minimo – 2 o 3 situazioni di DENEGATA GIUSTIZIA e rivittimizzazione delle vittime di violenza domestica!
Siamo STANCHI/E di vedere la Giustizia italiana accecata da pregiudizi infondati e rafforzati ad arte da una cultura misogina, contro le donne ed i minori.
Siamo STANCHE/I di vedere i nostri tribunali FUORVIATI E MANIPOLATI ESSI STESSI DALLA “SCIENZA SPAZZATURA” (P.Fink) che rafforza quei pregiudizi, con gravi effetti distorsivi: tribunali indotti a violare la Costituzione e diritti fondamentali di minori e donne.
Siamo STANCHE/I di vedere i bambini ed i poveri ragazzi MASSACRATI nei e dai Tribunali perche’ rimproverati di non esser divenuti “resilienti” alla violenza paterna.
STANCHE/I di vedere MADRI ridotte all’imbavagliamento, alla povertà economica ed al furto della maternità …
STANCHE di vedere madri sfiduciate che rinunciano a denunciare e accettano separazioni consensuali in cui rinunciano ad ogni diritto per se’ e per i figli, esponendosi ad ulteriori rivittimizzazioni.
STANCHE/I di vedere i bambini rivittimizzati da quelle istituzioni da cui dovrebbero essere protetti, nonostante le denunce materne.
STANCHE/I di vedere la nostra Costituzione VIOLATA e la Convenzione di Istanbul IGNORATA o addirittura FUORVIATA nel suo vero senso!
Chiediamo, pretendiamo un IMMEDIATO CAMBIO DI ROTTA e che la Giustizia torni, in Italia, ad essere degna del suo nome!
Noi ci mettiamo il nome e cognome chiedendo alle Commissioni a cui ci rivolgiamo di venire ascoltate come TESTIMONI DI VIOLENZA ISTITUZIONALE… E TU?
Michela Nacca Avv. e Presidente “Maison Antigone”Movimento #TheCourtsaidItaly” – Maria Grazia De Benedictis, cofondatrice Segr. “Maison Antigone” Simona D’Aquilio Avv. e Vicepresidente “MaisonAntigone” Raffaella Bocci pedagogista e giornalista, Direttivo Maison Antigone Marzia Lazzerini giornalista Direttivo Maison Antigone Maria Letizia D’Amore direttivo Maison Antigone
Giovanna Ferrari, madre di una vittima di femminicidio…………….
Salvatore Pitruzzello Docente Universitario in USA Assuntina Morresi Professoressa Universitaria Giulia De Sarlo Docente Universitaria Maria Ferrara Docente Universitaria
Laura Massaro, Presidente “Comitato Madri Unite contro la Violenza Istituzionale” Bruna Rucci Psicologa CTP e Responsabile “Punto Ascolto Medusa” Girolamo Andrea Coffari di Gilferrato Presidente Movimento per l’Infanzia Giada Giunti “Verità Altre” Stefania Anarkikka Spano’ autrice femminista Michela Cericco “La Goccia Magica” Paola Pieri “MaternaMente” Emanuela Natoli Presidente di “MovimentiAMOci Vicenza” Elisa Mariani, fondatrice e segretaria di “MovimentiAMOci Vicenza” Siassina Natalia Associazione VITARU Rossana Ciambelli Associazione TerradiLei Marinella Canu “Luna e Sole onlus” Ilaria Moroni Movimento “Insieme per le donne” Grazia Biondi Presidente Manden – Diritti civili e legalità Rosaria Battaglia Presidente Ass PENTA Sala Alberto, Presidente Associazione Piccolo Alan ONLUS. Laura Di Mascolo, psicoterapeuta, Collettivo Donne In-Curanti. Rosa Di Matteo Presidente Arcidonna Napoli Marie Helene Benedetti Presidente Associazione Asperger Abruzzo Francesca Totò Comitato per la legalità e l’anticorruzione OdV
Psichiatri/Psicologhe: Andrea Mazzeo Psichiatra e CTP Sara Cafarotti (Progetto Medusa) – Silvia Masserini – Raffaella Biferale – Simona Adelaide Martini – Valentina Testa – Antonia Murgo – Anna Maria Liberata – Manuela Guidobaldi mamma e consulente legale/ psicologica – Valentina Arcidiacono, Criminologo clinico e Consulente del Ministero della Giustizia – Nadia Mozenich psicologa-psicoterapeuta
Giornaliste/i: Lucia Ottavi Giornalista e Direttrice de la Testata “Il Coraggio delle Donne” – Silvia Mari Giornalista Agenzia Stampa DIRE – Silvia Ferreri Giornalista – Federica D’Alessio Giornalista – Barbara Rachetti Giornalista – Emanuela Valente Giornalista e blogger – Flavia Landolfi Giornalista – Valeria Scafetta Giornalista e blogger – Claudia Baldini Divulgatrice e direttrice della testata ” l’Arte del comunicare” – Giada Giunti, Giornalista e mamma vittima di diagnosi di Pas – Nadia Somma giornalista
seguono centinaia di ulteriori firme di donne e uomini, di madri vittime di violenza istituzionale e spesso di violenza domestica, gia’ apposte….
SE SEI STATA VITTIMA O TESTIMONE DI QUESTE INGIUSTIZIE AGGIUNGI ANCHE LA TUA!
CONDIVIDI
E
Interrogazione parlamentare con l’On.Muroni
13 Luglio 2021 | Redazione
Insieme all’Onorevole Veronica Giannone, la Sen. Valente, l’On.Ascari ecc. ecc. oggi abbiamo anche l’On. Rossella Muroni accanto alle mamme vittme di VI.
Presentata Interrogazione parlamentare per un’altra madre, rivittimizzata con i suoi figli minori dai tribunali romani a causa della JUNK SCIENCE e di una concezione anticostituzionale della bigenitorialita’, applicando una “cura” essa stessa VIOLENTA e ANTICOSTITUZUONALE!
Maison Antigone sempre presente e pronta a collaborare con le istituzioni che denunciano la MALAGIUSTIZIA in difesa di #donne e #minori vittime delle distorsioni processuali.
Comunicato Stampa: Sostegno a Laura Massaro e suo figlio. Provvedimento nazista e incostituzionale
4 Giugno 2021 | Redazione
4 giugno 2021
Maison Antigone esprime piena solidarietà a Laura Massaro e suo figlio, colpito in data odierna da un Decreto di ablazione con previsione di completo sradicamento dalla madre.
Un Decreto le cui determinazioni finali appaiono “naziste” e incostituzionali alla luce degli artt 2, 3, 30 e 31 , 111 della Costituzione Italiana, alla luce della della Convenzione di NY sui diritti umani e della Convenzione di NY sui diritti del Fanciullo del 1989, della Convenzione europea di Strasburgo del 1996 e di Istanbul del 2011, per l’ art. 24 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea del 2000.
Anche la Convenzione dell’Aja sulla sottrazione internazionale dei minori del 1980 fissa il dovere per il giudice di sentire il minore, prima di procedere alla sua eventuale riconsegna al genitore da cui e’ stato separato! (v. la requisitoria della Sostituta Procuratrice Generale presso la Cassazione Dottoressa Ceroni del 15 marzo scorso ( https://studiolegaledonne.webnode.it/…/una…/ ).
Una decisione che non tiene conto:
della volontà di un ragazzo ormai infradodicenne, che da sempre dice di voler rimanere a vivere con la madre, dove si sente ed è oggettivamente sereno, felice, costantemente amato, protetto e curato. Un ragazzo particolarmente intelligente e bravo a scuola dunque assolutamente in grado di saper riferire le proprie intenzioni e ragioni.
Del mancato ascolto del ragazzo violando quanto stabilisce la Convenzione di NY del 1989 e quanto impone ad validitatem la Convenzione europea di Strasburgo.
Della condizione medica del ragazzo e dei gravi rischi di salute che una ablazione forzata ed un internamento coatto con sradicamento materno, contrari alla sua volontà, inevitabilmente comporterebbero.
Dei danni provocati in genere nei bambini e ragazzi dalle ablazioni e sradicamenti (parentectomie) dal genitore di riferimento: danni neurologici, psichici, fisici, comportamentali. Danni ampiamente dimostrati dalla comunità accademica internazionale e del tutto apparentemente ignorati dai Giudici né, come temiamo, conosciuti,o se conosciuti non riferiti da chi ha valutato e richiesto la ablazione.
Delle argomentazioni che già la Corte di Appello di Roma aveva espresso dinanzi a precedente analogo Decreto di ablazione dello stesso minore, stigmatizzando la mancata valutazione e bilanciamento dei costi-benefici e dei rischi medici che oggettivamente, ragionevolmente e prevedibilmente deriverebbero dalla ablazione e dallo sradicamento del figlio di Laura, costituendo per lui una tortura ed una violenza inaudita ingiustificabile.
Del fatto che la Pas/Pa e la sua “cura“, consistente appunto nella ablazione e sradicamento materno – su cui si basa il Decreto che ha raggiunto il figlio di Laura – costituiscono appunto delle PSEUDOTEORIE del tutto destituite da OGNI fondamento scientifico, definite da tutta la Comunità Accademica Internazionale e da numerose Corti Supreme di molti Paesi come IL PIÙ GROSSO CUMULO DI SPAZZATURA, PERICOLOSE, DI PER SÉ VIOLENTE violando esse DIRITTI UMANI, RIVITTIMIZZANTI I MINORI CHE LE SUBISCONO (v. in https://www.learningtoendabuse.ca/collective-memo-of… ). Una pratica sadica e di una violenza immane che non ha dignità minima di poter essere.definita “cura”.
– Del fatto che anche la giurisprudenza prevalente della Cassazione italiana nega da oltre 20 anni la validità del costrutto sottostante la pseudoteoria Alienazione Parentale, evidenziandone la pericolosità per i minori: fin dal 1999 in ambito penale e poi di nuovo nel 2009 (Cass. Penale 4946/2009), avendo gli Ermellini ribadito esplicitamente e più specificamente la condanna alla junk science anche nel 2013 e di nuovo nel 2016, nel 2017, nel 2019 e da ultimo nel 2021, quando la Parental Alienation e le sue camaleontiche trasformazioni terminologiche nonche le sue previsioni di falsa e violenta “cura” sono state considerate addirittura teorie naziste https://studiolegaledonne.webnode.it/…/la-teoria-sulla…/ . Teorie che in Usa vengono considerate “apice della follia” (https://studiolegaledonne.webnode.it/…/apice-della…/ ) in Argentina vengono addirittura bandite da tv e radio dalle autorità nazionali ( https://studiolegaledonne.webnode.it/…/in-argentina-il…/) mentre in Italia se ne fanno oggetto di intervista alla Rai ( https://studiolegaledonne.webnode.it/…/una-lettera-di…/). – Teorie cioè le cui “cure” (parentectomia), altrettanto infondate, violano i diritti essenziali e costituzionali dei minori che le subiscono: violazioni che il Decreto che colpisce il figlio di Laura appare del tutto ignorare.
– Non tiene conto della prevalente Giurisprudenza di Cassazione che costantemente ribadisce che la volontà del minore infradodicenne debba essere ascoltata direttamente dal Giudice, a pena di nullità, e che prevalga il suo interesse a permanere nella sua abitazione, con il genitore che costituisce suo riferimento, se risulti con lui vivere serenamente, ben curato, stimolato nei suoi interessi e felice, non trovando giustificazione alcuna la pratica violenta, nazista e persecutoria della “parentectomia”. Come nel caso del figlio di Laura.
– Non tiene conto della Cassazione civ., III sez., Ordinanza n° 24649/2019 che recita «… agire in giudizio o anche solo resistere sostenendo delle tesi che sono palesemente in contrasto con un orientamento giurisprudenziale oramai consolidato della Corte di Cassazione costituisce colpa grave e legittima il giudice ad emettere una condanna nei confronti del soggetto per responsabilità aggravata» Per questi e moltissimi altri motivi siamo dalla parte di Laura e del suo ragazzo, che DEVE ESSERE FINALMENTE ASCOLTATO e non sottoposto ad alcun tipo di restrizione della sua libertà, ne’ alla perdita della sua casa e delle sue relazioni affettive familiari, ne’ alla sua stabilita’ e quitidianita’ di vita, perché questi sono suoi DIRITTI ESSENZIALI E COSTITIZIONALI LA CUI VIOLAZIONE È INACCETTABILE!
Avv. Michela Nacca Presidente Maison Antigone
#LauraMassaro #MaisonAntigone #PasisJunkScience
CONDIVIDI
E
Affidamento dei figli: cos’è l’alienazione parentale. Quando le madri vengono ingiustamente messe sotto accusa – La Repubblica
24 Maggio 2021 | Redazione
di Stefania Medetti
La Parental Alyenation Syndrome, teoria secondo cui le donne manipolerebbero i figli per allontanarli dal padre, è stata elaborata negli anni 80 dallo psichiatra americano Richard Gardner e continua a essere rigettata dall’ambiente scientifico. Eppure viene spesso chiamata in causa durante i procedimenti di affido nei casi di separazione. Se da una parte si invitano le donne a denunciare gli abusi domestici, quindi, dall’altra le denunce possono essere utilizzate per allontanare le madri dai bambini. Una forma di violenza istituzionale su cui la Commissione di Inchiesta sul Femminicidio si avvia a fare luce
24 maggio 2021
CONDIVIDI
E
Donna Moderna: “Abusi in famiglia: troppi bambini allontanati dalle mamme” Barbara Rachetti ci intervista
Sono centinaia le mamme che denunciano la sottrazione dei figli dopo la denuncia di violenza contro il marito. Non sono errori giudiziari ma il risultato di un drammatico cortocircuito che avviene tra giudici, servizi sociali e case famiglia. Alla base, la teoria infondata dell’alienazione parentale. Sta indagando la Commissione femminicidio ed è pronta una proposta di legge
Siamo TESTIMONI DIRETTI della #violenza istituzionale che viene agita nelle istituzioni, anche nei tribunali italiani, distorti da pregiudizi culturali diffusi su #donne e #minori, rafforzati da teorie ascientifiche come la Alienazione Parentale, la cd Sindrome della Masdre Malevola, la Sindrome di Medea e di Elettra !
Una Violenza Istituzionale agia contro i minori e le loro madri protettive ma anche contro lo Stato stesso, provocando un gravissimo danno erariale, sulla base di una “scienza spazzatura” di una vera e propria “frode scientifica, giuridica e giudiziaria” cosi come e’ gia’ stata riconosciuta in USA !
Se anche TU sei testimone di questa grave distorsione della Giudiztizia italiana a danno di bambini e madri protettive, METTICI LA #FIRMA e conferma la tua disponibilita’ a testimoniare dinanzi la Commissione Femminicidio, la Commissione CEDAW e Grevio!
Siamo pronte/i a TESTIMONIARE dinanzi le COMMISSIONI NAZIONALI, EUROPEE ED INTERNAZIONALI, su migliaia di casi!
BASTA #VIOLENZA ISTITUZIONALE INDOTTA DA DISCRIMINAZIONI SUI MINORI E SULLE LORO MADRI PROTETTIVE, PER FAVORIRE UNA PATERNITA’ VIOLENTA, INADEGUATA E ABUSANTE !
Alla Commissione UN CEDAW – CSW – Relatori Speciali
Alla Commissione UE Grevio
Siamo donne e uomini cittadini italiani indignati, Avvocate e Avvocati, Psicologhe e Psicologi, Educatrici ed Educatori, Pedagogiste e Pedagogisti, Assistenti Sociali, Docenti, Giornaliste e Giornalisti, Sindacaliste, Stiliste, Terapiste, Medici, Infermiere, Ostetriche, Parlamentari, Maestre, Operatrici e Operatori Socio Sanitari, appartenenti alle Forze dell’Ordine, Mamme e tanti bravi padri che condannano, insieme a noi, la violenza domestica e gli abusi incestuosi sui bambini.
SIAMO TUTTE/I VITTIME O TESTIMONI DIRETTI e spesso QUALIFICATI della VIOLENZA ISTITUZIONALE che viene agita – da anni – contro donne, bambini e adolescenti, con le loro madri protettive, nei Tribunali italiani fuorviati da pregiudizi rafforzati da una “scienza spazzatura” che rivittimizza le vittime di violenza e di abusi sessuali incestuosi, imbavagliandole, al solo scopo di negare la violenza maschile e tutelare relazioni genitoriali (in genere paterne) abusanti, inadeguate, violente e pericolose!
SIAMO STANCHE!
Vogliamo esprimere la nostra indignazione per ciò che, da anni ormai, sta divenendo anche in Italia la giustizia penale e civile, in caso di abusi sessuali su minori e violenza su donne e minori: una Giustizia inesistente e distorta, con prassi finalizzate solo ad alimentare una filiera di professionisti pagati dallo Stato, Tutori e Curatori per i minori, CTU e CTP, case famiglia e centri terapeutici da 200,00 euro al giorno per ogni bambino internato , difesa legale, corsi formativi ecc ecc.
Una filiera che lungi dal contenere la conflittualita’ familiare e sociale , nonche’ proessuale, sembrerebbe aliemantarla esponenzialmente, cosi come si evince dai numeri: basti pensare ai minori affidati ai ss in pochi anni passati dai 20.000 ai 403.000, e quelli internati in case famiglia, arrivati a ben 135.000.
I Tribunali civili e penali italiani stanno diventando sempre piu’ incapaci di dare ascolto e proteggere i suoi cittadini piu’ indifesi: i bambini e gli adolescenti, vittime di quello che in Inghilterra e’ stato definito il “repugnant market”, ossia quel “mercato” – descritto da politici, attivisti per i diritti umani, studiosi e giornalisti investigatori inglesi – in cui “la domanda di genitori abusanti che vogliono mantenere il controllo sulle loro vittime incontra l’offerta di professionisti pronti a rispondere a queste richieste” determinando una formazione distorta del convincimento giudiziale.
Un sistema che nega la vera violenza e gli abusi incestuosi, ma criminalizza la mera conflittualita’ e persino gli atteggiamenti dei genitori protettivi che denunciano la violenza e gli abusi sessuali incestuosi, chiedendo alle Istituzioni protezione per i figli!
Da anni assistiamo a:
Procure che archiviano denunce querele presentate da donne, soprattutto se madri, ma anche se depositate da pediatri e insegnanti che segnalano abusi paterni su minori … e Tribunali che assolvono imputati per maltrattamenti, stalking, minacce , violenza sessuale sulle donne e abusi incestuosi paterni su minori o lesioni, nonostante testimoni e referti di pronto soccorso, audio di violenze e messaggi wap e messenger con minacce di danni o addirittura di morte, sminuendone il senso e la gravita’, sintomi di abusi sessuali e lesioni puntualmente scambiati per “sempici curiosita’ sessuali” in bambini di pochi anni, per “eritemi da pannolino” o “lesioni da stipsi”, nonostante i racconti di violenza chiari e costanti dei bambini.
Reati non perseguiti e diritti di difesa annichiliti, violati, a causa della lunga durata delle indagini preliminari e dei pregiudizi o false idee distorte derivate da teorie ascientifiche come la pas/pa, al cd “sindrome della madre malevola” di “Elettra” ecc ecc.
Procure che archiviano denunce e Tribunali che assolvono imputati nonostante anni di mancati pagamenti del mantenimento dei figli, fino a raggiungere somme di decine di migliaia di euro, applicando l’esimente della incapacita’ economica: nonostante la giovane eta’, la capacita’ e le elevate competenze professionali paterne, nonostante le prove della omissione dei pagamenti e dei redditi, delle macchine costose guidate e del tenore di vita elevato condotto…e Tribunali Ordinari nonche’ Tribunali per i Minori che non valutano i costanti mancati pagamenti del mantenimento come una forma di inadeguatezza genitoriale.
Procure che archiviano puntualmente le denunce per falso ideologico e frode giudiziaria delle relazioni di CTU e s.s. diagnosticanti la Pas o comunque non corrispondenti ai fatti, nonostante le prove di audio, video e/o ricca refertazione medica, sminuendone senso e gravita’ della violenza istituzionale in tal modo agita – attraverso l’ingiustizia subita – fino alla sua negazione.
Giudici che non riconoscono lo stalking giudiziario agito da uomini maltrattanti ne’ il senso violento dei procedimenti di affido esclusivo da questi uomini avanzati e troppo spesso ottenuti grazie alla teoria Pas/Pa, anche nonostante rinvii a Giudicio e condanne plurime https://www.raiplayradio.it/…/Donne-denunciate-le…
Giudici che su indicazioni di CTU, indottrinati alla junk scionce (P.Fink-APA), affidano o collocano bambini probabili o possibili o vittime certe di abusi e/o violenza proprio presso i loro padri abusanti, rinviati a giudizio e persino condannati, perché indottrinati all’idea che “le madri strumentalizzano” e comunque “la violenza è irrilevante” che “vale la presunzione di innocenza” e che il “the best interest of child” sia nella “bigenitorialita’” del solo padre.
mentre nella stessa Costituzione Italiana e circa l’affido dei minori e’ vero il contrario, cosi come da ultimo ribadito il 15 marzo 2021 nella requisitoria della Sostituta Procuratrice Generale Dottoressa Ceroni dinanzi la Cassazione !
Giudici che, pur dovendo decidere dell’affido del bambino, non indagano minimamente circa le denunce di violenza: perché tanto c’e’ chi ha detto loro che “le denunce sono quasi tutte false” ….e, comunque sia, visto che le violenze sono ormai considerate fuorviatamente “irrilevanti”, “irrilevante” diventa dunque anche l’indagine !
Giudici indottrinati in Seminari, Convegni e Corsi formativi sulle pseudo teorie della “Parental Alienation” e su “false memorie”, che rafforzano le discriminazione su donne e minori, persuadendoli all’idea che le donne e le madri depositino quasi tutte denunce strumentali, false, e che i minori non siano capaci di testimoniare e ricordare violenze.
Giudici che dunque finiscono per non ascoltare le donne e neppure i minori, nonostante sia un diritto costituzionale ed un obbligo giudiziale farlo (per i minori ex art. 12 Convenzione NY 1989, art. 6 Convenzione Istanbul 2011, entrambi ratificate dall’Italia e dunque, in quanto tali, dal valore costituzionale ex art. 117.primo comma della Costituzione italiana -v. sentenze Corte Cost. n. 348 e n. 349 del 2007 )!
Giudici che pensano di poter assolvere all’obbligo di ascolto del minore facendolo indirettamente, solo tramite CTU o educatori e assistenti sociali, spesso indottrinati alla stessa junk science che rafforza i pregiudizi contro donne e minori e che finiscono per ripetere una versione soggettiva e trasformata di quanto riferito dal minore, con il fine di salvaguardare la “bigenitorialita’” del solo padre, anche se maltrattante e pericoloso.
Giudici persuasi dalla psicologia giuridica di non esser all’altezza o di aver sempre e solo bisogno della relazione tecnica di uno psicologo giuridico o psichiatra forense, per ascoltare un minore o valutare la capacita’ genitoriale: uno di quei CTU convinti che la “violenza e’ irrilevante” e che “le denunce delle madri siano quasi tutte false” o che e’ comunque persuaso della essenzialita’ della relazione paterna, sebbene pericolosa, sicche’ ignorera’ la violenza perche’ “irrilevante” e dunque mediabile, mentre considerara’ pericolosa e prova di “grave inadeguatezza genitoriale” la stessa richiesta materna di protezione, la stessa denuncia e la conseguente richiesta di affido esclusivo, pur oggettivamente provate e giustificate!
Gudici che delegano l’ascolto forse per evitare di porre domande che implicherebbero risposte sulla violenza subita … lasciando il compito a chi è disposto ad ignorarle? Perche’ tanto la violenza paterna “e’ irrilevante”!
Giudici che avallano acriticamente l’operato di assistenti sociali, educatori e CTU, nominando Tutori e Curatori che, ignorando la violenza domestica e gli abusi incestuosi denunciati e raccontati dai bambini, finiscono per OCCULTARE gli abusi subiti dai minori…, perche’ fuorviatamente convinti che la violenza – specie se paterna – sia “irrievante” e che la “bigenitorialita’” – alias la relazione paterna – costituisca il the best interest of child sempre…anche se si tratta di un padre abusante!
Giudici che, in violazione della Costituzione e della Convenzione di Istanbul, dispongono la mediazione anche in casi di violenza, tra abusante e vittime: una mediazione ridefinita coordinazione genitoriale, o mascherata attraverso incontri protetti, incontri in CTU cd trasformative e percorsi infiniti alla genitorialita’!
Giudici che impongono percorsi alla genitorialita’ alle madri protettive ma non ai padri abusanti!
Giudici che impongono la “cura” del reset ai bambini che hanno paura del padre violento… ma non al genitore violento!
Giudici che, incuranti dei gravi traumi che provocheranno, con l’uso delle forze dell’ordine allontanano e incarcerano in case famiglia o strutture educative, per mesi e anni, bambini anche piccolissimi, e adolescenti, impedendo loro ogni contatto con le madri protettive, i parenti e gli amici, togliendo loro persino i telefoni cellulari, affinche’ vengano “resettati” e riallineati ai padri: padri che essi rifiutano perché terrorizzati e di cui raccontano abusi, che rimangono ignorati.
Giudici che dispongono o lasciano applicare ad enti affidatari il reset ai bambini: una riprogrammazione di stampo militare che usa ogni mezzo per far si che il bambino accetti di vivere con i padre di cui ha paura, fino a provocarneml’identificazione e dunque il perpetuarsi della violenza.
Giudici che procedono ad ablazione del minore – che racconta abusi paterni – prima dell’incidente probatorio in ambito penale, inquinandone inevitabilmente i risultati.
Incidenti probatori condotti a distanza di anni dalla denuncia per abusi sessuali su minori, cosi da essere scontata l’archiviazione della denuncia per il lungo tempo trascorso, il rischio manipolazione o alterazione dei ricordi, e la conseguente denegata giustizia!
Giudici della custodia che, dinanzi casi di violenza domestica o abusi su minori pur evidenti e provati, persino nonostante condanne gia’ passate in giudizato, preferiscono incaricare CTU per valutare le capacità genitoriali …ma sotto indagine finiscono solo le capacita’ materne! Perche’ quelle paterne vengono sempre presunte, visto che la violenza paterna “e’ irrilevante” !
Giudici che pretendono che le madri – anche se vittime – diventino “resilienti” alla violenza paterna: ossia siano o diventino “capaci” di imporre la figura paterna violenta al figlio che ne è vittima!(v. ad es. Cass.civile 9143/2020).
Giudici che dinanzi madri “non resilienti” alla violenza, e pur in presenza di piu’ rinvii a Giudizio – o persino condanne!- reputando solo esse “pregiudizievoli” e dunque pericolose, sicche’ ASSURDAMENTE puniscono queste madri e soprattutto i figli minori, con la ablazione degli stessi, al fine di imporre la relazione del padre pur con 3 rinvii a Giudizio per maltrattamenti ecc (Cass. 9143/2020).
Giudici che dinanzi le denunce per abuso sessuale su minore lasciano che sia un CTU a decidere dell’ascolto del minore, anche se si tratta di bambini intelligenti di 6, 7, 10 o dodicenni perfino se quattrodicenni o sedicenni.
I Bambini disabili vengono considerati sempre e solo incapaci di testimoniare, a prescindere… e per questo rappresentano gli obiettivi primari dei pedocriminali!
Giudici incaricati di decidere dell’affido dei minori che impongono su richiesta paterna delle valutazioni in CTU senza senso a dodicenni, tredicenni, quattrodicenni, quindicenni, sedicenni e persino diciassettenni che hanno denunciato abusi paterni e violenze domestiche … CTU che serviranno SOLO ad essere STRUMENTALIZZATE nel parallelo procedimento penale (SEMPRE IN RITARDO STRATEGICO!).
Giudici convinti dalla Psicologia Giuridica e dalla Parental Alienation che la violenza e gli abusi incestuosi paterni siano meno pericolosi per la sicurezza dei loro figli e meno pregiudizievoli alla sana crescita dei bambini rispetto alle mamme protettive: perche’ i padri, anche quelli pedocriminali, sono sempre reputati necessari alla “sana formazione” del minore, ma non le madri che denunciano perche’ “non resilienti” al Pater Familias!
Giudici che si schierano dietro la formula “Il penale non entra nel civile”..ma solo quando i fatti raccontati, i rinvii a Giudizio o le condanne riguardano il padre! Perche’ alle madri invece nulla e’ perdonato o giustificato!
Giudici persuasi assurdamente dalla junkscience che le madri protettive siano dunque le uniche da allontanare: perche’ colpevoli di ostacolare la relazione paterna. Mentre i padri abusanti, persino se condannati in Cassazione, non solo non sono pregiudizievoli per la sana e sicura crescita dei figli ma sempre considerati non ostacolanti la relazione materna, l’unica evidentemente sacrificabile a prescindere.
Giudici che condannano le madri protettive a somme incredibili – cosi come suggeriva Gardner – finendo per fiaccarne la capacità difensiva e violarne i diritti di difesa. Anche quando in realta’ si sono solo difese, essendo state chiamate in Giudizio dallo stalking giudiziario paterno.
Giudici che chiedono alle mamme di ritirare le denunce per dimostrare la “parent friendly”- la disponibilita’ alla relazione con l’altro genitore- salvo poi considerare surrettiziamente, ingiustificatamente e abusivamente quel ritiro della denuncia come prova della intenzione strumentalizzante materna della stessa denuncia!
Giudici che difendono strenuamente la bigenitorialita’, ma solo se coincide con la relazione paterna!
Giudici che costringono i bambini a vivere e incontrare, persino pernottare con i loro abusanti, anche se condannati, pluricondannati o rinviati a Giudizio.
Giudici che, dopo aver strappato bambini di due anni alle loro madri protettive affidandoli a padri inadeguati, violenti e persino condannati, impediscono ogni relazione materna per anni e anni “per non turbare il minore”.
Giudici che si affidano a CTU incompetenti circa la violenza domestica e gli abusi incestuosi…o semplicemente anaffettivi.
Giudici che continuano ad incaricare CTU che si siano dimostrati gia’ ampiamente incompetenti e inadeguati al ruolo.
Giudici che ammoniscono le madri perché, vittime dell’ennesima violenza del padre dei loro figli, non avrebbero comunicato allo stesso padre violento il luogo segreto dove la Questura le ha “protette”! Ma non condannano ne’ ammoniscono ne’ sospendono gli incontri con il padre, nonostante la violenza che ha continuato sfacciatamente ad agire anche durante ghli incontri protetti….
Giudici che si lasciano convincere da CTU che l’allattamento sia un sintomo patologico da condannare e stigmatizzare interrompendolo… nonostante l’OMS raccomandi l’allattamento sia per il benessere psicologico che fisico del bambino!
Giudici che dispongono la ablazione del bambino dalla madre, ritenuta inadeguata, “ostacolante”, sol perche’ e’ stata costretta a trasferirsi o richiedere un trasferimento per motivi professionali.
Giudici che accettano acriticamente le conclusioni di CTU che diagnosticano la Parental Alienation o la sindrome della “madre malevola” o “sindrome di Medea” – tutte “sindromi” infondate, non riconosciute dalla Comunita’ Accademica Internazionale e costruite pregiudizialmente contro le madri – senza alcun argomento di prova fattuale fondante!
Giudici che incaricano CTU condannati per peculato, omicidio colposo per grave negligenza, rinviati a Giudizio o condannati per falso ideologico o abuso edilizio.
Giudici che incaricano sempre gli stessi CTU, senza alcun tipo di rotazione.
Giudici che non ricusano CTU in stretti rapporti con la CTP e/o l’Avvocato paterno o con lo stesso padre.
Giudici e CTU che considerano la violenza sessuale agita come una normale erotizzazione del rapporto coniugale, o la violenza sui minori come normale o giustificabile metodo pedagogico, cosi come suggerito loro da CTU distorcenti.
Giudici e CTU che riconoscono l’addebito della separazione per maltrattamenti domestici del padre: fatti che contemporaneamente, negli stessi casi, invece vengono ignorati dalle Procure e le cui denunce sono archiviate.
Giudici che non indagano ne’ rilevano la puntuale ripetuta sparizione di prove documentali allegate nei fascicoli dalle madri
Giudici che non valutano la indegnita’ di un padre che minaccia di morte la madre, ai fini del riconoscimento del minore.
Giudici che ammettono il riconoscimento di padri anche a distanza di molti anni dalla nascita, nonostante il loro abbandono e l’indifferenza, fino ad attribuirgli l’affido esclusivo del figlio, sebbene siano perfetti estranei per il minore.
Giudici che puniscono le madri perche’ non agiscono violenza sui figli affinche’ incontrino il loro padre abusante.
Gidici che non perseguono assistenti sociali, Tutori e CTU nonostante relazioni che falsano i racconti dei fatti (con prove) reinterpretando agiti di violenza paterni come meri atteggiamenti caratteriali.
Giudici che applicano la “pseudoteoria” Parental Alienation nonostante ormai SAPPIANO che e’ stata bocciata da decenni dalla Comunita’ Accademica Internazionale, mai inclusa sia nel DSM che nell’ICD, indicata come PERICOLOSA perche’ GRAVEMENTE FUORVIANTE E RIVITTIMIZZANTE LE VITTIME DI VIOLENZA DOMESTICA E ABUSI…in una parola NAZISTA (Cass. Civ. 13217/2021)!
Giudici che comminano risarcimenti di poco piu’ di 1.000 euro a favore di una donna e madre vittima di maltrattamenti e gravi lesioni (con condanna penale)….e di 20.000 euro a favore di un padre ritenuto “alienato” (senza condanne ne’ prove ma con una diagnosi in CTU di nessuna validita’ medico-psichiatrico-psicologica, ne’ scientifica e neppure giuridica)!
Giudici incapaci di leggere le dinamiche della violenza intima e della coercizione narcisista, che si lasciano STRUMENTALIZZARE dai violenti, avallando le loro irrazionali, ripetute pretese giudiziali, contribuendo allo stalking giudiziario e ad una ulteriore violenza economica su madri e minori.
Giudici che, anche dinanzi i gravi sintomi da disturbo post traumatico di cui i bambini allontanati dalle loro madri iniziano a soffrire – bambini che prima era intelligenti e sani – sono ancora a disposti a dare credito ai soliti “esperti”, che dopo aver prescritto la ablazione poi travisano tali sintomi con diagnosi distorte o che comunque evitano di considerare ed evidenziare nella stessa ablazione il trauma all’origine dei disturbi!
Giudici, FFOO, CTU, Assistenti Sociali, Tutori e Curatori che hanno cosi non impedito omicidi e nuovi abusi o violenze su bambini
– Nonostante la nostra Costituzione e, tra gli altri , in particolare i suoi articoli 2, 3, 29-30-31, 111 della Cost..
– Nonostante Convenzione internazionali e comunitarie ratificate dall’Italia (tra gli altri la Convenzione ONU sui diritti politici delle donne del 1953 , Convenzione CEDAW del 1979 e Convenzione ONU sui diritti del fanciullo del 1989, Dichiarazione sull’eliminazione della violenza contro le donne UN del 1993, Convenzione di Istanbul UE del 2011 e la Conv. UE Lanzarote, Convenzione Aja).
– Nonostante legislazioni nazionali ad hoc predisposte.
– Nonostante direttive del CSM contrarie all’uso – nei tribunali – di teorie come la Parental Alienation, in quanto infondate, distorsive e rivittimizzanti donne e minori.
– Nonostante chiare sentenze di Cassazione e, da ultime, la requisitoria del 15 marzo scorso della Sostituta Procuratrice Generale Dottoressa Francesca Ceroni, e la Ordinanza 13217/2021 della Cassazione.
– Nonostante le molteplici condanne della CEDAW (2011 e 2017) e del Grevio del gennaio 2020 (v. in https://rm.coe.int/grevio-report-italy-first…/168099724e ), sulle discriminazioni e rivittimizzazioni di donne e minori nei tribunali italiani a causa di stereotipi, rafforzati da teorie ascientifiche come la Parental Alienation e altre derivate o pseudoteorie analoghe.
Nonostante condanne da parte della CEDU per le sentenze dischiminatorie emesse dai tribunali italiani nei riguardi delle donne
– Nonostante le bocciature della “junk science” Parental Alienation sia da parte del DSM (nel 2010-2013) che dell’OMS, giammai incluso nelI’ICD 11 (nel 2019-2020).
– Nonostante la costante bocciatura delle pseudoteorie Parental Alienation e da essa derivate, o analoghe, da parte dell’intera Comunita’ Accademica Internazionale, sulla ascientificita’ della Parental Alienation, strategia processuale tesa a imbavagliare donne e minori rivittimizzandoli ( v. quanto sottoscritto da centinaia di Accademici internazionali ed inviato all’OMS nel 2019 affinche’ non accettasse le richieste di inclusione nell’ICD 11 in http://www.learningtoendabuse.ca/collective-memo-of… ).
– Nonostante innumerevoli studi accademici e istituzionali abbiano dimostrato che le denunce delle donne, in specie quelle delle madri, non siano affatto da presumersi strumentali o infondate o false, men che meno che quelle infondate siano la maggioranza!( sul mito delle false denunce delle donne madri v. quanto riassunto in https://www.maisonantigone.it/blog/… ).
– Nonostante la recente condanna dei tribunali italiani da parte del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa: organo che ha esaminato, nell’ambito della cosiddetta procedura d’esecuzione delle sentenze della Corte europea dei diritti umani, le informazioni fornite dal governo italiano per rimediare alle carenze che hanno condotto alla condanna del Paese nel 2017 nel caso Talpis, stante il tasso eccessivamente elevato di procedure per violenza domestica che in Italia termina in un «non luogo a procedere» durante le indagini preliminari.
– Nonostante l’esistenza di innumerevoli studi scientifici seri che da tempo denunciano la discriminazione delle donne e dunque la negazione della violenza domestica e abusi incestuosi da parte della societa’ e delle stesse istituzioni.
Si vedano a tal proposito gli studi della Professoressa Patrizia Romito che mettono in luce le connessioni esistenti tra vari tipi di violenze sulle donne e i meccanismi e le strategie di occultamento della violenza, agite anche nei tribunali, in Romito P., Un silenzio assordante La violenza occultata su donne e minori (2005), e v. in Romito, P., Folla, N. e Melato, M. (2017) La violenza sulle donne e sui minori. Una guida per chi lavora sul campo. Nuova Edizione, Carocci. –
Si vedano studi universitari che evidenziano e provano una pericolosa ed aggravata negazione culturale e sociale della violenza maschile contro le donne – agita anche nei media – attraverso processi di “an-estetizzazione” , “occultamento simbolico” dell’autore (v. studi Giomi e Magaraggia (2017) “romanticizzazione” della violenza (Gius, Lalli 2014; Giomi 2013) normalizzazione (Liebler et al. 2016) ed erotizzazione degli abusi (Taylor, 2014;Durham 2012; Masanet et al. (2018),, si veda il Report sugli stessi programmi Rai redatto dall’Universita’ Roma Tre in https://www.rai.it/…/1586512843025_2017%20Analisi%20dei…
Si leggano gli stessi Report delle FFOO e del Ministero dell’Interno che evidenziano come, nonostante diminuiscano gli omicidi in genere, aumentano i femminicidi, mentre le donne e madri vittime di violnza domestica e maltrattamenti dimostrano sempre meno fiducia nelle istituzioni, con diminuzione delle denunce dei cd “reati spia”! v. in https://www.interno.gov.it/…/report_2021_-_donne…
Nonostante siano sempre piu’ numerosi i media, le testate giornalistiche, le agenzie di Stampa, i giornalisti freelancer e investigativi ed i documentaristi che denunciano la grave CRISI DEL SISTEMA GIUSTIZIA LEGATO AI MINORI.
Denunciamo peraltro il GRAVE DANNO ERARIALE CHE TUTTO CIO’ COMPORTA ALLO STATO ITALIANO ED A NOI CITTADINI!
Abbiamo migliaia di casi processuali e di documenti processuali che provano quanto scriviamo, parola per parola!
Ogni nostro fascicolo processuale contiene almeno 2 o 3 situazioni di DENEGATA GIUSTIZIA e rivittimizzazione delle vittime di violenza domestica!
Siamo STANCHI/E di vedere la Giustizia italiana accecata da pregiudizi infondati e rafforzati ad arte da una cultura ed una teoria misogina, contro le donne ed i minori, creata ad arte per rafforzare questi pregiudizi e disotrcere il convincimento giudiziale: ovviamente parliamo della teoria Alienazione Paternetale, gia’ nominata Pas o in altri modi.
Siamo STANCHE/I di vedere i nostri tribunali FUORVIATI E MANIPOLATI ESSI STESSI DALLA “SCIENZA SPAZZATURA” (P.Fink cosi defini la Pas/Pa) che enfatizza e ammanta si falsa scientificita’ quei pregiudizi, con gravi effetti distorsivi: tribunali indotti a violare la Costituzione e diritti fondamentali di minori e donne ritenendo di applicare delle terapie psicologiche necessarie, che in realta’ rappresentano solo un modo violento e coercitivo per imporre relazioni abusanti, che rischiano di innescare -questi si – gravi disagi psichici nei minori sottoposti a parentectomia materna, reset e riallineamento, che niente e’ se non l’attivazione della Sindrome di Stoccolma.
Siamo STANCHE/I di vedere i bambini ed i poveri ragazzi MASSACRATI nei e dai Tribunali perche’ rimproverati di non esser divenuti “resilienti” alla violenza paterna (Cass. 9143/2020).
STANCHE/I di vedere MADRI ridotte all’imbavagliamento, alla povertà economica ed al furto della maternità …
STANCHE di vedere madri sfiduciate che rinunciano a denunciare e accettano separazioni consensuali in cui rinunciano ad ogni diritto per se’ e per i figli, esponendosi ad ulteriori rivittimizzazioni.
STANCHE/I di vedere i bambini rivittimizzati da quelle istituzioni da cui dovrebbero essere protetti, nonostante le denunce materne.
STANCHE/I di vedere la nostra Costituzione VIOLATA e la Convenzione di Istanbul IGNORATA o addirittura FUORVIATA nel suo vero senso!
Chiediamo, pretendiamo un IMMEDIATO CAMBIO DI ROTTA e che la Giustizia torni, in Italia, ad essere degna del suo nome!
Noi ci mettiamo il nome e cognome chiedendo alle Commissioni a cui ci rivolgiamo di venire ascoltate come #TESTIMONIDIVIOLENZAISTITUZIONALE… E TU?
Michela Nacca Presidente “Maison Antigone”
Maria Grazia De Benedictis, cofondatrice Segr. “Maison Antigone”
Il Tribunale Militare non ammette la costituzone di parte civile di Maison Antiogne e del Partito Radicale nel caso di Giulia Schiff: non si sarebbe trattato di Violenza sulle Donne!
9 Marzo 2021 | Redazione
Siamo stati presenti in Aula mentre il tribunale militare rinviava a Giudizio per lesioni gli allievi piloti paricorso di Giulia Schiff, la soldatessa allieva pilota dell’Aeronautica Militare Italiana espulsa dall’Accademia di Pozzuoli, nei cui confronti avevamo gia’ espresso la nostra solidarieta’ a gennaio 2019 attivando una petizione su change.org.
Secondo il Collegio, di cui un componente appartenente alla stessa Aeronautica Militare, ha ritenuto non trattarsi di un caso di violenza sulle donne!
Eppure la discriminazione ed il trattamento inflitto a Giulia, provato con video ormai famoso, pare inequivocabile!
26 gennaio 2021 – Cosa sta accadendo ai nostri ragazzi? La responsabilita’ della famiglia, della scuola e dell’isolamento sociale. Dott.se V.Ciaravolo e L.Mirabelli
Agenzia Stampa DIRE – Il caso delle sorelline di Torino, Maison Antigone: “Vittime di un sistema che tortura”
21 Dicembre 2020 | Redazione
L’avvocata rotale e presidente dell’associazione Maison Antigone, Michela Nacca, commenta il caso di Alice e Giulia, le due sorelline di Torino mandate in casa famiglia
Potrebbero essere 50 milioni i bambini europei a rischio Reset. E’ quanto riterrebbe W. Bernet, sostenitore della Parental Alienation
Minori, storia di P.: “Domani ci portano in casa famiglia, per ctu io simbiotica”
Speciale mamme coraggio – La storia di P., mamma che vive vicino Parma con suo figlio di 6 anni, chiede aiuto dopo una decisione del Tribunale di Parma del 30 luglio 2020
– Bannon a 360° dalla UE alla Cina al Vaticano, da oltretevere prime sciabolateBannon, in viaggio in Italia, attacca Europa e Vaticano, intanto arriva una prima risposta dalle forze vaticane di Francesco che rigettano il Congresso Mondiale delle Famiglie
Maison Antigone On Air -15 dicembre 2020 – Violenza e Caporalato – Avv. Penalista Sergio Bellotti , Sociologo Marco Omizzolo, Raffaella Buonauguro FAI
15 Dicembre 2020 | Redazione
Martedi 15 dicembre una puntata importantissima.
Abbiamo parlato di Caporalato agrario e industriale. Di vecchie e nuove figure professionali sfruttate da agenzie interinali, cooperative, srl , aziende che si comportano come “caporali” sfruttando il lavoro altrui, di chi ha bisogno, di chi e’ POVERO.
Il sociologo Omizzolo ci ha parlato della sua indagine sotto copertura. raccontando la storia di migranti picchiati, segregati, sfruttati come schiavi nelle campagne italiane.
Abbiamo scoperto che la maggioranza di coloro che sono sfruttate sono soprattutto le donne: quelle piu’ ricattabili, soggiogabili, vulnerabili.
VIOLENZA FISICA , CAPORALATO E VIOLENZA NEL LAVORO SI INTERSECANO!
1 dicembre 2020 – Gli effetti della pandemia su donne e bambini, tra smatworking e dad. Dot.ssa 1 dicembre 2020 – Ciaravolo Psicologa e Psicoterapeuta, Alessia Pace insegnante , Katia Pacelli Psicologa Ass. Salvamamme, Di Pardo Caterina studentessa, Pierluigi Fratarcangeli insegnante e blogger
Maison Antigone On Air – 17 novembre 2020 – Quando l’amore inganna: come spiegare la violenza di genere agli adolescenti. Francesca Sapio e Martina Petrucci autrici del video per il 25 novembre 2020 di Maison Antigone
S.O.S WE CALL FOR HUMANITARIAN CORRIDORS TO RESCUSE CHILDREN AND THEIR PROTECTIVE MOTHERS!
La nostra Presidente rivolgendosi a l’Alto Commissariato UN per i Diritti Umani, alla Commissione ONU per i Diritti dell’Infanzia, alla Commissione Europea per i Diritti dell’infanzia, alla Commissione dell UE Grevio, alle Speciali Relatrici delle Nazioni Unites sulla violenza contro le donne ed i Minori, il 28 maggio 2020 ha chiesto l’avvio di corridoi umanitari per donne e minori che denunciano abusi sessuali su minori nonche’ violenze domestiche e nei tribunali non vengono credute sulla base di stereotipi e pregiudizi anche instillati da pseudoteorie, mentre esse rimangono in attesa di un rinvio a Giudizio o di una condanna che arrivera’ troppo tardi, o che spesso non arrivera’ (in assenza di indagini adeguate) e dunque con archiviazione delle denunce, ma non raramente nonostante la presenza di sentenze di condanna gia’ raggiunte!
WE CALL FOR HUMANITARIAN CORRIDORS TO RESCUSE CHILDREN AND THEIR PROTECTIVE MOTHERS!
di seguito il testo della petizione
WE CALL FOR HUMANITARIAN CORRIDORS TO RESCUSE CHILDREN AND THEIR PROTECTIVE MOTHERS!
WE ASK FOR THE INTERVENTION OF THE UN BLUE HELMETS
All’Alto Commissariato UN per i Diritti Umani
Alla Commissione ONU per i Diritti dell’Infanzia
Alla Commissione Europea per i Diritti dell’infanzia
Alla Commissione dell UE Grevio
Alle Speciali Relatrici delle Nazioni Unites sulla violenza contro le donne ed i Minori
CHIEDIAMO ALL’ONU E ALL’UE DI CREARE CORDONI UMANITARI AL FINE DI SALVARE BAMBINI E LE LORO MADRI OSTAGGIO DI SISTEMI GIUDIZIARI CHE IGNORANO LA VIOLENZA DOMESTICA E GLI ABUSI INCESTUOSI NON DIFENDENDO LE VITTIME.
CHIEDIAMO ALL’ONU E ALL’UE CHE DIANO AVVIO AD AZIONI VOLTE A CONTRASTARE LE PRASSI DI MALAGIUSTIZIA , DISCRIMINANTI MADRI E MINORI SPESSO GIA’ VITTIME DI VIOLENZA, CHE SI STANNO MOLTIPLICANDO NEI PAESI OCCIDENTALI ED IN ITALIA!
Riteniamo di dover segnalare la grave deriva giurisprudenziale che si sta delineando in Italia e che sta rendendo inevitabilmente le donne, madri di figli minori, impotenti dinanzi la violenza domestica e gli abusi perpetrati da partner, ex partner nonche’ padri violenti su loro stesse ed i loro bambini, destinati a rimanere senza adeguate protezioni anche dentro i tribunali italiani.
Intendiamo denunciare il grave attacco ai Principi supremi della Democrazia e della Giustizia, una grave violazione dei Diritti Umani ed un ripristino inaccettabile della violenza familiare quale normale condizione di vita imposta sui minori da una patria potestas violenta.
Gia’ vari ddl e proposte di riforma codiciale negli ultimi anni hanno tentato il ripristino della Patria Potestas, la sensibile riduzione delle pene previste in caso di maltrattamenti domestici (art. 572 c.p.), l’abrogazione del reato di abuso di mezzi di correzione e disciplina (art. 571 c.p.) e l’introduzione di un reato basato sulla PAS, ridenominata Parental Alienation o semplicemente Alienazione, ossia su un costrutto ascientifico, del tutto infondato e falso che , nelle intenzioni dei proponenti, dovrebbe essere esente da obblighi probatori, essendo considerata sufficiente una diagnosi psichiatrico/psicologica o semplicemente redatta da assistenti sociali di alienazione parentale, pronta a reinterpretare normalissimi comportamenti di amore e di protezione, significativi di disturbi post traumatici da stress indotti dalle stesse violenze domestiche, in presunti “criteri” e sintomi alienanti.
Non e’ stata necessaria una riforma legislativa ulteriore, per far si che nel tempo la Legge 54/2006 venisse reinterpretata ed applicata a difesa di uomini padri violenti, abusanti e maltrattanti.
La Giurisprudenza italiana appare oggi sempre piu’ tesa verso una difesa unica e ad oltranza della sola relazione genitoriale paterna, a detrimento di quella materna, e cio’ soprattutto quando il padre si dimostra fisicamente e psicologicamente violento sulla ex partner e sugli stessi figli minori, di cui si dispone l’affido: cio’ constatiamo da innumerevoli casi che giungono alla nostra attenzione, anche attraverso i media, nonostante condanne penali e rinvii a Giudizio per maltrattamenti, lesioni, stalking, abusi paterni sugli stessi minori: da parte di colui che, sempre piu’ spesso, viene delineato fuori e dentro i tribunali con caratteristiche del Pater familiae e di conseguenza difeso ad ogni costo.
572 sono i casi auditi dalla Commissione Femminicidio.
In realta’ essi sono molti di piu’ ed a decine giungono ogni settimana alla nostra attenzione!
Nel giro di pochi anni stiamo assistendo al tracollo della Giustizia civile protettiva per i minori e le madri, spesso gia’ vittime di violenza domestica, normata dalle Convenzioni Internazionali ed europee, nonche’ dai medesimi dettami costituzionali italiani.
Dapprima i tribunali di merito, negli ultimimissimi anni le Corti di Appello italiane sono state infatti indottrinate ad una “scienza spazzatura” che ritiene piu’ pericolose e piu’ inadeguate per i minori le madri protettive – quelle che denunciano le violenze domestiche subite e raccontate dai figli – che non i padri violenti denunciati e sempre piu’ spesso anche quando condannati , di cui si raccomanda invece il mantenimento a tutti i costi della relazione genitoriale ed al contempo di ostacolare fermamente la relazione materna, ritenuta per mero pregiudizio ostativa o alienante nonostante i rinvii a Giudizio e le prove testimoniali e documentali della violenza subita.
Secondo queste correnti ascientifiche, i motivi per i quali dover mantenere la relazione genitoriale tra figli minori ed il padre violento, persino quello abusante sessualmente, risiederebbero nel fatto che, senza tale relazione, i minori strutturerebbero disturbi di personalita’ depressione, disturbi di identita’ di genere, comportamenti antisociali.
Una affermazione senza alcuna logica ed alcun fondamento scientifico, che scambia i sintomi e le conseguenze di gravi abusi infantili, attribuendole in modo gravemente fuorviante al distacco dal genitore violento, ossia alla misura protettiva.
In nome di una “bigenitorialita’” inautentica, ossia di una mal interpretata in quanto incondizionata esigenza di mantenimento delle relazioni genitoriali post-separazione, in realta’ assistiamo dunque all’annichilimento della madre che denuncia la violenza: cio’ avviene non solo quando tali denunce vengano archiviate e mancano di prove inoppugnabili, ma anche quando queste prove esistono, anche quando sussistano rinvii a giudizio e persino condanne penali.
Cio’ a dimostrare che oggi nelle nostre Corti civili esiste un serio problema non piu’ di mera negazione, ma di vera e propria accettazione difensiva della violenza domestica, di negazione degli effetti deleteri della violenza domestica sulle vittime, in primis sui minori, nonche’ dunque di mancata protezione per le stesse vittime.
Da ultimo la stessa Corte di Cassazione italiana, fino ad oggi ultimo baluardo di Giustizia, con Ordinanza del 19 maggio u.s.,n.9343, ha anchessa definito in modo palesemente fuorviante, ossia “ad alta conflittualita’” , una relazione genitoriale che in realta’ ed a quanto risulta dagli atti processuali esaminati dall’Onorevole Giannone, dovrebbe essere considerata violenta: si e’ cosi determinata la disapplicazione della Convenzione di Istanbul e dell’art. 337 quater cc, per non parlare delle Convenzioni internazionali ed europee sul diritti del fanciullo .
Cio’ pur in presenza – in base a quanto risulta da articoli di giornale e dall’ interrogazione parlamentare della Onorevole Giannone Veronica – di una sufficientemente chiara situazione di aggressivita’/violenza paterna, attestata a anche da assistenti sociali, CTU, dal tutore del minore, da vari rinvii a Giudizio, da una invalidita’ grave e permanente della donna conseguente a quella violenza, nonche’ dalla paura medesima del minore: che, come dimostrato dalla seria ed esperta comunita’ scientifica ed accademica internazionale, costituisce il chiaro sintomo reattivo alla vittimizzazione di DV e abusi, non certo di “alienazione parentale” materna! Circostanze che, se confermate, sono state del tutto banalizzate dalla Giustizia Italiana. Una “violenza” che, nonostante sia stata negata a parole per non dover decidere di conseguenza, tuttavia viene confermata nei fatti, cioe’ negli stessi provvedimenti adottati dai tribunali di merito e confermati dalla Corte di Cassazione, attraverso quel provvedimento di collocazione del minore insieme con il padre in una struttura protetta: una protezione che, come spiegato puntualmente dalla Corte di Cassazione, e’ stata dovuta a proprio alla considerazione della personalita’ particolarmente aggressiva/coercitiva/violenta dell’uomo, che necessita di controllo, protezionhe e formazione !
Una misura che conferma la violenza paterna, esponendo a rischio il minore, salvo poi incoerentemente negarla per applicare alla madre restrizioni odiose ai suoi diritti genitoriali.
Tutto cio’ avviene mentre un’altra Corte civile, investita di decidere per l’affido di un altro bambino, ha imposto il bavaglio ad un’altra madre che ha continuato a denunciare le violenze subite da lei e dal figlio anche durante o in occasione degli incontri protetti,paventandone addirittura la sospensione della responsabilita’ genitoriale in quanto apparirebbe “non fiduciosa” verso il padre maltrattante (gia’ condannato e piu’ volte rinviato a Giudizio) dunque perche’ anch’essa immotivatamente ostacolante ossia “alienante”.
La contraddizione, l’incoerenza logica e giuridica, la violazione della Convenzione Internazionale per i Diritti del Fanciullo di NY e dell’UE, della Convenzione di Istanbul, nonche’ di varie norme costituzionali , ci appare evidente e pericolosa, perche’ questa mancata giustizia indurra’ le madri vittime a non denunciare piu’, i bambini vittime di abusi domestici a non essere piu’ protetti: entrambi condannati a vivere in un ambiente di degrado, di violenza, imparando essi stessi uno schema comportamentale, introiettato come “normale”, che li indurra’ ad agire in modo violento.
Lo scorso anno e’ stato rilevato che in soli 24 mesi, ben 1.400 sono state le coppie genitoriali separate con figli minori, definite ad “alta conflittualita” che, ignorando esigenze di protezione piu’ stringenti ed in violazione della Convenzione di Istanbul, sono state inviate dai Tribunali romani ai servizi sociali per un percorso mediativo.
Cio’ ci deve dare la misura del rischio di tracollo istituzionale e sociale a cui si sta andando incontro.
Avv. Michela Nacca Presidente Maison Antigone
3470409004
maisonantigone@gmail.com
CONDIVIDI
E
27 ottobre 2020 – UE e Affido. Un documento peggiore del ddl Pillon?
Quando una donna arriva al punto di chiedere aiuto, si aspetta di essere ASCOLTATA, CREDUTA ed AIUTATA!
Invece lei porterà sul corpo i segni dell’odio che le ha rovesciato addosso il suo ex …lei porterà nella memoria quell’odore di benzina…
lei ricorderà per sempre che per la sua salvezza la differenza l’ha fatta una “pozzanghera” !
CONDIVIDI
E
6 ottobre 2020 – I pericoli della Rete e la tutela dei Minori. Gianluca Lumare Ass. Peter Pan, Avv. Marco Maialetti, Dottor Mattia Lamberti Pedagogista
Quando questo film è uscito sulla piattaforma Netflix mi sono ripromessa di guardarlo senza leggere nessuna recensione o critica, prassi che seguo sempre quando devo guardare un film ma che, in questo caso specifico, era necessaria per avere una mia idea scevra da qualunque condizionamento esterno. La storia è quella di una ragazzina come tante, originaria del Senegal, la quale vive in un ambiente impregnato di tradizioni e veti che la madre di Amy, questo il nome della protagonista, accetta a testa bassa, apparentemente rassegnata al proprio ruolo di madrefattrice che cresce tre figli da sola, in Francia, mentre il marito è rimasto in Senegal per “affari” non meglio specificati. Non esiste, questo padre, se non in qualche sporadica telefonata e nelle continue menzioni che di lui fanno la mamma di Amy, la sua anziana zia e le altre donne della comunità senegalese. L’appartamento dove la bambina vive con la mamma e due fratellini è angusto ma si intravede subito una grande camera che nessuno può utilizzare, pena le ire della mamma. Amy non pone domande, già avvezza ad ubbidire abbassando lo sguardo. O, almeno, questo ci si aspetta da lei e questo lei rimanda alle donne adulte che la indottrinano sui doveri specifici di una donna: la bambina già si occupa dei fratelli minori, della casa, fa la spesa e cucina. Amy inizia anche a frequentare un istituto scolastico dove non riesce a fare davvero amicizia con nessuno ma osserva in silenzio un gruppo di ragazzine della sua età (11 anni) che sembrano molto unite fra loro, anche se leggermente bulle nei confronti di altri compagni di scuola. La bambina ne è attratta come una calamita. Un giorno, mentre si defila da una delle sessioni di preghiera impostale dal clan di donne di famiglia, intravede proprio una di quelle ragazzine, Angelica, nel vano lavanderia del loro condominio. È intenta a raccogliere il bucato dall’asciugatrice e, nel farlo, ascolta della musica e balla molto sinuosamente seguendo quel ritmo. Amy ne resta folgorata.
Questo la spingerà a cercare di attirare l’attenzione di Angelica e delle altre ragazzine del suo gruppo che sono impegnate a preparare una coreografia per partecipare ad un concorso di danza. Amy inizia, così, un percorso interiore assai burrascoso, a tratti doloroso per farsi accettare dal gruppo delle “Mignonnes”. Ci riuscirà grazie a delle sue personalissime modifiche della coreografia, che le ragazzine avevano inventato, introducendo un po’ di twerking e scimmiottando pose sexy. Non è questo il fulcro della storia, non è questo ballo il tema del film che bisogna guardare con il cuore aperto ed empatico verso Amy.
Mentre Amy prova la propria coreografia così provocatoria, mentre tenta disperatamente di farsi vedere, di farsi accettare dai pari, il proprio mondo familiare subisce un terremoto: la mamma che sembrava tanto sottomessa e convinta sostenitrice del ruolo della donna-madre silenziosa ed ubbidiente alle tradizioni, mostra un volto diverso e sofferente che Amy ignorava del tutto. Inizierà una deriva/evoluzione di questa piccola guerriera, che si muove fra bisogno di amore, quello materno, e voglia di crescere sovvertendo le strette regole medievali che vede applicate in casa adottando comportamenti completamente OPPOSTI a quelli che ci si aspetterebbe da lei in un crescendo quasi autodistruttivo. È la storia di qualcuno che cerca una propria identità, questo film, e giudicarlo dal ballo con movenze erotiche è sbagliato. Quel ballo estremo, anzi, dovrebbe insegnare qualcosa a noi adulti. Dovrebbe insegnarci che i nostri figli possono avere una vita sui social che noi ignoriamo del tutto, che possono cadere nei tranelli della ricerca di fama e successo ma, soprattutto, che anche quella che sembra una undicenne smaliziata e spregiudicata è solo una bambina che sta soffrendo e non sa a chi chiedere di lenire quella sofferenza. La conclusione del film riporta esattamente questo messaggio quando Amy, dipanato il nodo con la mamma, recuperata la propria identità, esce a giocare in strada con altri bambini, salta la corda dismettendo gli abiti da soubrette sexy ed indossando “solo” un meraviglioso sorriso di ritrovata felicità.