27 Aprile a Tivoli “Patriarcato. Un modello sociale iniquo”

27 Aprile 2024 | Redazione

Con Il Laboratorio del Possibile e Pieranna Pischedda

Grazie per la presentazione https://www.facebook.com/plugins/post.php?href=https%3A%2F%2Fwww.facebook.com%2Flaboratoriodelpossibile%2Fposts%2Fpfbid0XhFvAZ4fJgAq4khVh6N4S7tSfuwDm9fcyUmeBxdVJHWbpE6xepWMUBraqB7FPnm4l&show_text=true&width=500&is_preview=true

L’Associazione Maison Antigone nasce nel 2017 per la volontà e il senso civico di un gruppo di donne (amiche, professioniste, ex vittime) impegnate a contrastare il fenomeno della Violenza Istituzionale nei confronti di donne e bambini.
La peculiarità di Maison Antigone è data dal suo approccio, che potremmo definire “sistemico” e multidimensionale, al fine di una ri/scrittura delle leggi (e delle conseguenti buone prassi) che hanno trasformato il nostro attuale diritto di famiglia in una “fabbrica” di discriminazioni e negazione degli stessi diritti che dovrebbe garantire.
A tale proposito, una parte significativa dell’attività, consiste nell’apertura di continui confronti con le Istituzioni, nazionali e internazionali; operatori dei tribunali; legislatore; comunità accademica.
Maison Antigone in questi anni, attraverso un’azione rigorosa di studio, ha disvelato e denunciato la violenza istituzionale post separativa agita nei nostri tribunali e stimolato la discussione sull’adozione di azioni riparative.
Lo ha fatto su più livelli: comunicazione social; petizioni; campagne mediatiche; interviste; convegni; conferenze stampa; consulenze e stesure di interrogazioni parlamentari; audizioni dinanzi Commissioni Parlamentari; sondaggi (nazionali e internazionali); rassegne di (centinaia) casi giudiziari (indirizzati a vari organismi ONU), con risultati lusinghieri (marzo 2022 condanna del CSW; 2023 la relazione di Reem Alsalem).
Dal 2019, la Presidente, Avv. Michela Nacca, coopera con Centri Accademici Internazionali, partecipando a Seminari e Studi (Univ.Ottawa, Bristol University, Università di Brasilia ecc) che disvelano le prassi giudiziarie discriminatorie agite (spesso inconsapevolmente) nei tribunali a danno di minori e madri che denunciano la violenza domestica e gli abusi sessuali; l’applicazione di alcune pseudo teorie, avallate da una parte della Psicologia Giuridica, che di fatto rinforzano tali pregiudizi.
Nel 2019-2020, Maison Antigone partecipa attivamente al dibattito accademico del World Health Organization (WHO) sulla non inclusione della Parental Alienation nell’ ICD 11 (classificazione internazionale delle malattie), bocciata definitivamente dall’OMS nel febbraio 2020.
Maison Antigone sostiene e collabora con vari associazioni di madri vittime di violenza domestica e/o istituzionale ed è una presenza fissa ai Congressi delle “Madri Strappate” organizzati da Femminicidio in Vita.
Maison Antigone, sarà con noi il 27.

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il 19 aprile 2024: Bibbiano, dubbi e assurdita’. A Reggio Emilia

19 Aprile 2024 | Redazione
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Intervista alla nostra Presidente

10 Aprile 2024 | Redazione
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Pubblicati da Isa Maggi per “Gli Stati Generali delle Donne” gli Atti del corso tenuto all’Universita’ di Pavia il 25 novembre 2023

23 Marzo 2024 | Redazione

Il 25 novembre 2023 la nostra Presidente partecipava al Corso organizzato da Isa Maggi de Gli Stati Generali delle Donne presso l’Universita’ di Pavia.

v. in https://www.maisonantigone.it/2023/11/25/universita-di-pavia-25-novembre-2023/

Ne davano notizia delle testate v. in https://www.donneierioggiedomani.it/pavia-25-novembre-violenzaprevenzione-protezionerispetto-educazione-politiche-integrate-la-giornata-sara-di-riflessione-e-di-formazione-per-leliminazione-della-violenza-contro-le-d

Gli Atti del corso, che hanno visto intervenire importanti Relatori, sono stati pubblicati e diffusi dal febbraio scorso da Isa, che ringraziamo fortemente per la sua passione, l’impegno e la professionalita’!

v. sotto per il download

Indice

Prefazione di Maria Pistorio, Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Pavia……………1

Relazioni di:

  1. Sandro Raimondi, Procuratore della Repubblica Trento, “Indagini e metodologia
    investigativa”
    ……………………………………………………………………………………………………………………………………..4
  2. Michela Nacca, Avvocata dello Stato Città del Vaticano, Presidente Maison Antigone,“Vittimizzazione e processi civili”……………………………………………………………………………………………….31
  3. Franca Mina, Avvocata, Foro di Torino, “Il diritto penale nei confronti delle donne”………56
  4. Gabriella Ferrari, responsabile del Processo Vigilanza, Ispettorato Territoriale del lavoro di Pavia, “Le molestie sui luoghi di lavoro: la vigilanza e le ispezioni”……………………………….64
  5. Alessia Ruzzeddu, Responsabile Diversità Equity Inclusione & Culture Management del Gruppo Autostrade per l’Italia, “Protocollo anti molestie nei luoghi di lavoro. Le azioni del sistema delle Imprese”…………………………………………………………………………………………………………..68
  6. Melina Martello, Comitato Scientifico degli Stati generali delle Donne, Psicologa, Ordine degli psicologi della Lombardia, “Misure di prevenzione e indicatori di rischio”……………73
  7. Elisabetta Camussi, Università di Milano Bicocca – Coordinatrice Comitato Pari Opportunità Ordine Psicologi della Lombardia e Presidente della Fondazione Professione Psicologica Adriano Ossicini, “Tra pari opportunità e violenza di genere: cosa resta alle donne?“…………………………………………………………………………………………………………………80
  8. Don Dario Crotti, Cappellano del carcere di Pavia, “La giustizia riparativa”……………………..85
  9. Isa Maggi, Stati Generali delle Donne, Il programma futuro…………………………..87

Grazie ad Isa ed a Gli Stati Generali delle Donne

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Maison Antigone partecipa al “Congresso Madri Strappate” di Femminicidio in Vita del 27 marzo 2024 presso la Sala delle Bandiere della Commissione e del Parlamento Europeo a Roma.

18 Marzo 2024 | Redazione

Siamo onorate di partecipare al Congresso “Madri Strappate” -edizione speciale- presso il Parlamento europeo a Roma, organizzato da Imma Cusmai di Femminicidio in Vita.

Per partecipare scrivete a: femminicidioinvita@journalist.com segnalando la Vostra presenza e includendo nome, cognome, città e recapito telefonico.

IMPORTANTE: nessuna richiesta verrà accettata se priva dei dati sopra richiesti.

DATA CONGRESSO:

MERCOLEDÍ 27 MARZO 2024 dalle ore 10 alle ore 13

PARLAMENTO EUROPEO Via IV Novembre 149 ROMA

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I dati italiani dello Studio internazionale condotto da Maison Antigone con l’Universita’ di Ottawa – Prof. Simon Lapierre

18 Marzo 2024 | Redazione

A novembre 2022 la nostra Presidente Avv. Michela Nacca procedeva alla partecipazione di un sondaggio internazionale, a cui aderivano moltissime donne italiane vittimizzate nei tribunali con i loro figli a causa della applicazione del costrutto Parental Alienation: Michela e’ stata parte attiva alla stessa elaborazione dei quesiti del sondaggio.

Oggi quei dati, gia’ anticipati all’ECDV2023 dal Prof. Simon Lapierre a settembre 2023, sono disponibili.

Alleghiamo lo studio, da cui emerge – fra molto altro – come in Italia il costrutto Parental Alienation venga ancora applicato nei tribunali italiani ma usando altre terminologie, comprese infondate diagnosi presenti nel DSM 5.

Per Maison Antigone la collaborazione con le migliori universita’ itnernazionali e la ricerca scientifica e’ fondamentale per riportare la scienza – quella fondata e validata veramente – nei Tribunali della famiglia e nelle Corti penali

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Italia ultima in Europa per occupazione femminile

13 Marzo 2024 | Redazione

In Italia le donne tra i 20 ed i 64 anni che lavorano sono neppure 1 su 2. Se si considera la popolazione femminile tra i 15 ed i 74 anni esattamente il 48% in base ai dati UE . Nel sud Italia i picchi di inoccupaziohne tuttavia sono ancora peggiori (70% in Sicilia)

Coloro che hanno un lavoro di qualità – in termini contrattuali e retributivi – sono tuttavia ancora meno, circa il 30%. La maggior parte delle donne italiane infatti lavora con contratti a tempo determinato o part time. In Germania il tasso di partecipazione femminile al lavoro è del 77%, in Francia del 65%, in Grecia del 56%.

Le donne inoccupate rappresentano un modello famigliare e a quanto pare continusano ad essere funzionali al funzionamento del nostro sistema di welfare svolgendo (gratis) quei compiti di cura – verso bambini, anziani, persone fragili – che toccherebbero allo Stato (non gratuitamente).

Tuttavia meno donne lavorano, meno ricchezza si produce, minori sono le risorse distribuite e inferiore e’ anche il tasso di natalita’: la bassa occupazione femminile è tra una delle principali cause della scarsa crescita italiana, economica, industriale e demografica. Tra tutti i Paesi europei, l’Italia è quello che ha il più basso tasso di natalità: 1,2 figli per donna contro una media europea di 1,6.

Gli studi internazionali dimostrano che le donne che lavorano tendono infatti ad avere più figli, perché possono contare su una maggiore stabilità finanziaria.

La presenza di infrastrutture adeguate, a partire dagli asili nido, accompagnata da un’equa ripartizione dei carichi parentali dovrebbe rimanere dunque la priorità.

v. dossier del Sole 24 ore in https://www.ilsole24ore.com/dossier/20230303-scelte-donne-AEpM3DxC

Maison Antigone a Bruxelles per manifestare contro la Direttiva che vuole limitare la Convenzione di Istanbul

8 Marzo 2024 | Redazione

Oggi 8 marzo la nostra componente giovane dell’associazione, con Eleonora Francica, e’ li a manifestrare a Bruxelles con migliaia di altre ragazze e donne provenienti da tutta Europa, contro la Direttiva che vuole limitare la Convenzione di Istanbul dando una definizione piu’ restrittiva dello stupro, del reato di molestie sessuali sul lavoro e di violenza assistita, che coinvolge i minori testimoni di violenza domestica.

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8 marzo 2024: la Vicepresidente di Maison Antigone Maria Grazia De Benedictis intervistata alla CNN

8 Marzo 2024 | Redazione

Maria Grazia De Benedictis, la Vicepresidente di Maison Antigone, ha accettato di rilasciare una intervista per la CNN: dopo un difficile periodo di discriminazione ha voluto fondare la nostra Associazione per aiutare altre donne: la sua storia e’ un esempio emblematico di resilienza ed empowerment!

vedi il video sul seguente link https://edition.cnn.com/videos/world/2024/03/08/exp-italy-violence-against-women-nadeau-pkg-030812aseg2-cnni-world.cnn

https://www.facebook.com/watch/?v=3665365487064866

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ALLEGHI NUMEROSE PROVE DELLA VIOLENZA SUBITA? SEI PUNITA

6 Febbraio 2024 | Redazione

Una madre e’ stata condannata a pagare circa 20.000 euro perche’ ha superato i limiti imposti dalla Legge riguardo gli atti difensivi (v. Decreto 110/2023 in https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2023/08/11/23G00120/sg ) con gravissima violazione del diritto di difesa.

Il decreto 7 agosto 2023, n. 110 “Regolamento per la definizione dei criteri di redazione, dei limiti e degli schemi informatici degli atti giudiziari con la strutturazione dei campi necessari per l’inserimento delle informazioni nei registri del processo, ai sensi dell’articolo 46 delle disposizioni per l’attuazione del codice di procedura civile” prevede limiti dimensionali degli atti del processo civile solo per le cause di valore inferiore a euro 500.000 (art.1) e non si applica ai procedimenti in materia di famiglia e di minori per loro natura di valore indeterminabile e quando correttamente sia stato indicato il valore della causa come indeterminabile nell’atto introduttivo dalla parte ricorrente.

La norma, che difficilmente reggerà a un vaglio di legittimità costituzionale, è chiara e non prevede interpretazioni estensive o “creative”.

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Maison Antigone all’Universita’ di Pavia il 25 novembre 2023-Lecturer

25 Novembre 2023 | Redazione

Grazie a Gli Stati Generali delle Donne e ad Isa Maggi per l’invito rivoltoci ad intervenire sulla Violenza Istituzionale o vittimizzazione secondaria attuata nei tribunali civili che si occupano di separazione, divorzio e affido minori, nell’ incontro formativo per giuristi e psicologi organizzato dalle ore 14,00 presso l’Universita’ di Pavia, Aula Foscolo. Un evento riconosciuto dai relativi Ordini con crediti formativi.

v. parte del nostro intervento al seguente link https://fb.watch/oySmKYAD9j/

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“BRUCIATE TUTTO!”

19 Novembre 2023 | Redazione

“Turetta non è un mostro, non è una eccezione …

è il figlio sano del Patriarcato e di una cultura dello stupro.

Di una società che rende normale il catcalling e la violenza sulle donne…

per Giulia bruciate tutto…

per Giulia fate la rivoluzione”

La sorella di Giulia Cecchettin, uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta, è lucidissima e perfettamente consapevole.

Ci inchioda alle responsabilità di tutti/e. Svelando la mentalita’ patriarcale di cui sono figli i femminicidi.

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Maison Antigone al XIV Congresso Madri Strappate di Femminicidio in Vita a Napoli.

8 Novembre 2023 | Redazione

L’8 novembre si e’ svolto il 14 Congresso Madri Strappate organizzato da Femminicidio In Vita di Imma Cusmai a Napoli (v. locandina sotto).

Tutte le madri potrebbero essere sottoposte a violenza istituzionale…nessuna esclusa, sia le madri vittime di violenze sia le mamme che semplicemente si oppongano ad una collocazione paritaria alternata inopportuna”

È un sistema che segue protocolli standardizzati e tutela soprattutto la relazione genitoriale paterna violenta e abusante”

In questo sistema proprio le madri protettive vengono considerate inadeguate, quando chiedono tutela per i figli “

“L’Italia è particolarmente attenzionata… innumerevoli le condanne ONU e UE all’ Italia…anche il Pulitzer Center ha voluto premiare una indagine giornalistica sui bambini allontanati da madri che hanno denunciato effettuata da giornalista italiana in USA”

Avv. Michela Nacca

Presidente Maison Antigone

👉V. Intervento Imma Cusmai In https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=354484766992148&substory_index=354484766992148&id=100068004772106

👉V. Intervento consigliere Flocco https://fb.watch/ochuVlzhtW/

👉v. Intervento dell’ On. Stefania Ascarihttps://fb.watch/oeSMYURCnz/

👉On. Veronica Giannone

👉v. Intervento dell’ On. Orietta Vanin in

https://fb.watch/ofdVwzDTBc/

👉On. Gilda Sportiello

👉v. Intervento Avv. Nacca Presidente Maison Antigone

👉 Assessora del Comune di Napoli

V. Intervento in https://fb.watch/ochGrYj41J/

Grazie alle mamme intervenute con le loro testimonianze.

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Il 6 novembre 2023 con le Donne Democratiche

6 Novembre 2023 | Redazione

Stasera alle 20.30 a #Vicenza, con Delizia Catrini e le Donne Democratiche.

Parleremo di #violenzaistituzionale :

– il #Report di 800 casi di Maison Antigone

– Il #Veneto fra le regioni maggiormente “colpite”.

– Esame di un caso specifico: l’Italia continua a disattendere indicazioni della CEDU anche quando specifiche del caso.

– Le condanne #ONU e #UE.

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Ho ucciso l’angelo del focolare. È stata legittima difesa

22 Ottobre 2023 | Redazione

di #VirginiaWoolf

“Mi accorsi che se volevo recensire dei libri, dovevo combattere contro un certo fantasma. E il fantasma era una donna, e quando imparai a conoscerla meglio la chiamai come la protagonista di una famosa poesia, la chiamai l’Angelo del focolare. Era lei che quando scrivevo una recensione si metteva in mezzo tra me e il mio foglio. Era lei che mi angustiava e mi faceva perdere tempo e mi tormentava a tal punto che alla fine la uccisi. Voi che appartenete a una generazione più giovane e più felice forse non capite che cosa intendo per Angelo del focolare. Proverò a descrivervela il più brevemente possibile. Era infinitamente comprensiva. Era estremamente accattivante. Era assolutamente altruista. Eccedeva nelle difficili arti del vivere familiare. Si sacrificava quotidianamente. Se c’era il pollo, lei prendeva l’ala; se c’era uno spiffero, ci si sedeva davanti lei; insomma era fatta in modo da non avere mai un pensiero, mai un desiderio per sé, ma preferiva sempre capire e compatire i pensieri e i desideri degli altri. E soprattutto(non occorre dirlo) era pudica. Il pudore era ritenuto la sua bellezza più grande, i suoi rossori il suo più bell’ornamento.

A quei tempi (gli ultimi della Regina Vittoria) ogni focolare aveva il suo Angelo. E quando incominciai a scrivere me la trovai davanti alle prime parole. L’ombra delle sue ali cadevano sulla mia pagina; sentivo nella stanza il fruscio delle sue gonne. Non appena presi in mano la penna per recensire il romanzo di quell’uomo famoso, insomma, lei mi scivolò alle spalle sussurrandomi:« Mia cara, sei una ragazza giovane. Stai scrivendo di un libro che è stato scritto da un uomo. Sii comprensiva; sii tenera, lusinga, inganna, usa tutte le arti e le astuzie del nostro sesso. Non far mai capire che sai pensare con la tua testa. E soprattutto, sii pudica». E fece come per guidare la mia penna. Ora voglio registrare l’unico gesto per cui mi assumo qualche credito, anche se di diritto il credito va dato a certi miei ottimi antenati che mi lasciarono una certa somma di denaro (facciamo cinquecento sterline l’anno?), sicché non mi trovavo nella necessità di dipendere esclusivamente dalle mie grazie per sopravvivere. Mi voltai e l’afferrai per la gola. Feci del mio meglio per ucciderla.

La mia giustificazione, se mi avesse trascinata in tribunale, sarebbe stata che avevo agito per legittima difesa. Non l’avessi uccisa, lei avrebbe ucciso me. Avrebbe succhiato la vita dai miei scritti. Perché, e me ne resi conto subito appena impugnata la penna, non si può recensire neppure un romanzo senza pensare con la propria testa, senza esprimere quella che secondo noi è la verità sui rapporti umani, sulla morale, sul sesso. E di tutti questi problemi, secondo l’Angelo del focolare, le donne non devono parlare liberamente e apertamente; le donne devono ammaliare, devono conciliare, devono, per dirla brutalmente, dire bugie se vogliono avere successo. Perciò, ogni volta che avvertivo l’ombra della sua ala sulla pagina, o la luce della sua aureola, afferravo il calamaio e glielo scagliavo contro.

Ce ne volle per farla morire. La sua natura fantastica le dava un vantaggio. È molto più difficile uccidere un fantasma che una realtà. Credevo di averla liquidata e invece eccola li di nuovo. Benché mi lusinghi di averla uccisa infine, fu una lotta durissima; che richiese del tempo che sarebbe stato più utilmente impiegato a imparare la grammatica greca; o a girare il mondo in cerca di avventure. Ma fu una vera esperienza; un’esperienza che doveva toccare a tutte le donne scrittrici a quell’epoca. Uccidere l’angelo del focolare faceva parte del mestiere di scrittrice”.

Tratto dal saggio “Professioni per le donne” ,

pubblicato all’ interno della raccolta “The death of the moth and other essays” (La morte della falena e altri saggi 1942) di Virginia Woolf

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Moda dell’Eta’ del Bronzo in Campania

7 Ottobre 2023 | Redazione

Bellissimo #copricapo femminile ritrovato nella zona vesuviana e risalente all’ Età del #Bronzo.

E’ visibile al #Museo storico archeologico di #Nola

….da visitare!❤️

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Maison Antigone al XIII CONGRESSO MADRI STRAPPATE di Femminicidio in Vita

7 Ottobre 2023 | Redazione

Se volete sapere cosa sia la Violenza Istituzionale venite Giovedi 12 ottobre 2023 ore 11,00 presso la Sala Refettorio della Camera dei Deputati, Palazzo San Macuto.

Maison antigone sara’ presente con l‘On.Stefania Ascari, la gia’. Senatrice Orietta Vanin, Femminicidio in Vita di Imma Cusmai, le giornaliste Federica D’Alessio, Rita Rapisardi e Silvia Mari. L’Avv. Penalista Giacomo Tranfo e il giornalista attivista Umberto Baccolo. Ovviamente testimonieranno le madri con le loro storie vere.

👉Quali i primi risultati del sondaggio internazionale condotto dall’ università di Ottawa in collaborazione con Maison Antigone e molti centri accademici internazionali?

👉Dove il meccanismo della tutela del minore e delle vittime di violenze e abusi domestici si inceppa?

👉Quali i numeri del reato di abuso sessuale incestuoso su minori?

👉In quali casi e perché i tribunali hanno allontanato coattivamente i figli minori da madri pur adeguate?

👉quali proposte legislative e non ?

👉Quali prassi giudiziarie potrebbero essere introdotte per risolvere l’emergenza umanitaria in corso nel nostro Paese a causa della costante mancata tutela per le vittime?

👉Cosa sta suggerendo il Congresso delle Camere Penali in corso a Firenze?

👉Quali le conseguenze della Riforma del Codice deontologico degli psicologi?

Queste le domande che porremo e le risposte che daremo al XIII Congresso Madri Strappate di Femminicidio in Vita a Roma, Sala Refettorio della Camera dei Deputati, Palazzo San Macuto ore 11.00 il 12 ottobre pv.

Prenotatevi scrivendo a

maisonantigone@gmail.com

Daremo

👉spunti
👉indicazioni
👉risposte

affinché la #magistratura, il #legislatore e la #comunitàaccademica possano eleminare la piaga della #violenzaistituzionale

Vi aspettiamo!

📌Per iscrivervi aggiungere il Vostro nome inviando l’adesione alla seguente mail ascari_s@camera.it

📌Oppure scrivendo a maisonantigone@gmail.com

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XII Congresso Madri Strappate a Vicenza il 29 settembre 2023

29 Settembre 2023 | Redazione

Maison Antigone e’ lieta di partecipare anche al XII Congresso Madri Strappate a Vicenza organizzato da Femminicidio in Vita e Movimentiamoci Vicenza .

👉Per sensibilizzare la società tutta

👉Perché le altre madri e gli uomini di buona volontà capiscano.

👉Perché la società professionale insorga.

👉Perché la politica apra gli occhi.

👉Perché la Comunità Accademica non rimanga indifferente!

Per queste e tante altre ragioni, noi ci siamo!

12° #CONGRESSO sulle “#MADRISTRAPPATE” – COMUNE DI VICENZA. Venerdì, 29 settembre 2023 dalle ore 15.00

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L’on. Stefania Ascari (Deputata, membro Giustizia e Antimafia e prima firmataria del Codice Rosso) interventi a distanza in base agli impegni istituzionali.

15.00 Imma Cusmai introduce il 12° congresso sulle Madri Strappate è lascia parola a Emanuela Natoli (presidente Associazione MovimentiAMOci Vicenza)

15.15 Nadia Somma – giornalista con un blog dedicato su Il fatto quotidiano e co-autrice del libro “SENZA MADRE”

15.25 Ida Grimaldi – avvocata del foro di Vicenza

15.40 Antonia Murgo – psicologa e psicoterapeuta

15.50 Manuela Bruschini – attivista del gruppo MaternaMente

16.00 Elisa Torresin – attivista per i diritti umani

16.10 avv. Michela Nacca (Associazione Maison Antigone)

16.30 Nadia Mozenich – psicologa e psicoterapeuta

16.40 Mamma di Venezia

Daniele Mondello (compagno di lidia miljkovic)

Mihaela ( Mamma Vicenza )

Giulia stella (mamma Vicenza )

Chiara Zavaroni ( mamma Rimini)

17.05 Sandro Salvati, Prof. Tecnico informatico CTU=CTP

17.45 #Loredana (mamma di una mamma che è deceduta e che ha fatto ctu durante cancro) Storia dove non c’è stata pieta’

Laura Ruzza – collegamento da Roma

Alessia mamma – collegamento da Lecce

18.05 #EmanuelaNatoli leggerà una testimonianza per una mamma che adesso si trova in Sicilia perchè rischia prelievo del figlio in Veneto e non si può nominare)

18.15 dott.ssa #MarcellaParise – ex dirigente ulss Verona che ha seguito vittime)

18.45 #UmbertoBaccolo – giornalista

18.55 #Orietta Vanin (già Senatrice commissione Diritti Umani e Cultura del Senato – XVIII legislatura).

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Maison Antigone relaziona alla Presentazione del libro a cura del Comitato Giobbe “Bibbiano: dubbi e assurdità. Hanno ucciso Hansel e Gretel”.

11 Settembre 2023 | Redazione

v. qui il dibattito https://www.radioradicale.it/scheda/707006/presentazione-del-libro-a-cura-del-comitato-giobbe-bibbiano-dubbi-e-assurdita-hanno


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Si puo’ registrare?

31 Agosto 2023 | Redazione

Le conversazioni si possono registrare di nascosto ma solo se presenti e allo scopo difensivo di tutelare un proprio diritto in giudizio.

Cass. pen. S.U. n. 36747/2003,

Cass. Pen. n. 1250/2018,

Cass. Pen. n. 5259/2017

Cass. Pen. 27424/ 2014

Cass.pen. n. 31342/11

Cass. pen. n. 16986/2009

Ciao Michela!

11 Agosto 2023 | Redazione

Michela, che ha accarezzato la malattia più oscura,.quella mortale, senza averne paura, senza giudicarla ma vivendola come occasione di libertà.

Lei che ci ha regalato un lascito enorme, come scrittrice, attivista e come donna.

Lei che è si.e’ fatta pietosa accabadora delle paure, dei pregiudizi, di se stessa.

Ciao Michela♥️💔

#MichelaMurgia

#RIP

#maisonantigone

#accabadora

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Immagini campagne mediatiche Maison Antigone

7 Luglio 2023 | Redazione

Maison Antigone

10 settembre alle ore 11:44  ·

😡Ci dicono di denunciare al primo accenno di #violenza, #lesioni, #stalking, #maltrattamenti (ma solo se questi sono reiterati eh) #abusi.sessuali ecc.perche’ abbiamo #DIRITTO ad esser protette dallo Stato. Abbiamo DIRITTO alla vita, alla salute, alla integrità fisiche, a non subire abusi. Anche se agiti in famiglia.

Questo è l’ideale.

Ciò che ci dice la #Legge e la #pubblicitàprogresso che gira sui canali TV e i #media.

È ciò che afferma la #ConvenzionediIstanbul e la #Costituzione.

Poi ci sta la attuazione pratica della Legge e delle Convenzioni…

Ci sta la realtà:

👉La #violenzapsicologica per i tribunali proprio NON ESISTE.

👉 più dell’80% delle denunce sporte dalle donne per #maltrattamenti vengono archiviate

👉Tra il 90% ed il 99% delle denunce sporte dalle madri per #abusi sessuali incestuosi paterni viene archiviato.

👉nel 96% dei casi di #affido dei #minori la #violenza (compresa quella non archiviata, nonostante le condanne ed i rinvii a Giudizio) viene ignorata dai Giudici (report Commissione Femminicidio.

🛑Risultato?

Forse qualche #donna su centinaia viene effettivamente protetta, dopo la denuncia iniziale, anche talvolta oltre i sei mesi iniziali. Ma solo se il #violento non è il #padre dei suoi figli.

Se #madri, certamente queste donne MAI verranno ascoltate né protette dai tribunali civili.

Né loro, né i loro #figli.

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BASTA prenderci in giro!

30 Giugno 2023 | Redazione

Purtroppo e’ necessario dirlo. Milioni di euro spesi per le campagne contro la violenza sulle donne, affinche’ queste denuncino.

Ma tutto sembra inutile!

I Femminicidi non diminuiscono (a differenza degli omicidi di mafia) e, se sei madre, denunciando rischi l’allontanamento dei figli minori!

<—Campagna antiviolenza 20 dicembre 2021

(sotto) campagna antiviolenza sui minori del 1988

https://www.youtube.com/watch?v=wlZQ9drZUhs (sopra) video dei Carabinieri che invita a denunciare la violenza domestica, del 25 novembre 2022

<—-Campagna #liberapuoi dell’aprile 2020

(sotto) Ca,pagna Libera Puoi del 2019 Dipartimento per le pari opportunità – Presidenza del Consiglio dei Ministri

<—- Campagna Ministero della Salute

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ONU: È necessaria una riforma urgente per proteggere donne e bambini dalla violenza durante le battaglie giudiziali per l’affidamento

24 Giugno 2023 | Redazione

vai all’articolo in https://news.un.org/en/story/2023/06/1138057

23 giugno 2023 Diritti umani

I sistemi dei tribunali familiari in tutto il mondo sono influenzati da un “pregiudizio di genere profondamente radicato” che sta lasciando donne e bambini vulnerabili alla violenza e “immensa sofferenza”, ha detto venerdì un esperto indipendente di diritti umani delle Nazioni Unite .

“La tendenza dei tribunali della famiglia a respingere la storia della violenza domestica e degli abusi nei casi di custodia, in particolare quando madri e/o bambini hanno avanzato accuse credibili di abusi domestici, compreso il controllo coercitivo, l’abuso fisico o sessuale è inaccettabile, ha affermato Reem Alsalem , relatore speciale delle Nazioni Unite sulla violenza contro le donne, in un  rapporto  al Consiglio dei diritti umani di Ginevra giovedì.

Una storia di violenza da parte del partner contro le donne viene spesso trascurata nei tribunali della famiglia e dell’affidamento condiviso o l’autorità genitoriale, trattata come sentenza contumaciale, indipendentemente dalla prospettiva del bambino.

Quando le decisioni sull’affidamento vengono prese a favore del genitore che afferma di essere alienato senza considerare sufficientemente le opinioni del minore , la resilienza del minore interessato può essere compromessa.

“Il bambino potrebbe anche continuare a essere esposto a danni permanenti “, ha detto la signora Alsalem. Ha anche sottolineato il fallimento dei processi di custodia dei figli nell’usare approcci sensibili ai bambini che si concentrano sull’interesse superiore dei bambini.

Più difficile per le donne di minoranza

Il rapporto sottolinea che le donne appartenenti a minoranze affrontano ulteriori ostacoli quando vengono accusate di utilizzare “l’alienazione dei genitori”, in parte a causa delle maggiori barriere nell’accesso alla giustizia e degli stereotipi negativi.

L’alienazione genitoriale è definita come la situazione in cui un bambino rifiuta di avere una relazione con un genitore, a seguito di manipolazioni o falsità diffuse dall’altro genitore.

In alcuni sistemi giudiziari di famiglia, ad esempio nei sistemi giudiziari statali negli Stati Uniti, alcuni professionisti della salute mentale sostengono che l’alienazione dei genitori è una forma di abuso emotivo sui minori.

La relazione dell’esperto indipendente sostiene che l’uso del concetto infondato e non scientifico è altamente di genere.

Sebbene sia invocato sia contro i padri che contro le madri, è usato prevalentemente contro le madri, afferma il rapporto, con la donna accusata di rivoltare i figli contro il padre.

Le conseguenze di decisioni di affidamento prevenute possono essere dannose e irreversibili per gli interessati, portando a un continuum di violenza prima e dopo la separazione, ha affermato l’esperto.

‘Pseudo concetti’

Nonostante queste gravi conseguenze, l‘”alienazione parentale” e i relativi pseudo concetti sono incorporati e approvati nei sistemi legali di diverse giurisdizioni, anche tra i valutatori incaricati di riferire ai tribunali della famiglia sull’interesse superiore del minore.

Il rapporto della signora Alsalem fornisce anche raccomandazioni agli Stati e ad altre parti interessate per invertire il danno di lunga durata arrecato a individui, famiglie e società.

Ha affermato che la comunità internazionale ha bisogno di sviluppare una maggiore “coscienza collettiva” quando si considera la dimensione dei diritti umani della violenza a più livelli che molte madri e bambini subiscono quando utilizzano i sistemi giudiziari familiari.

La protezione delle donne e dei bambini dalla violenza, un approccio incentrato sulla vittima e l’interesse superiore del bambino devono avere la precedenza su tutti gli altri criteri quando si stabiliscono accordi per l’affidamento e i diritti di visita“, ha affermato.

I relatori speciali e altri esperti in materia di diritti nominati dal Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite lavorano su base volontaria e non retribuita, non fanno parte del personale delle Nazioni Unite e lavorano indipendentemente da qualsiasi governo o organizzazione.

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Quale futuro per il welfare toscano? Maison Antigone partecipa ad un convegno a Firenze con la Assessora al welfare della Toscana

22 Giugno 2023 | Redazione

Il 26 giugno ore 18,00 vi aspettiamo a Firenze!

Sara’ presente la nostra Presidente Avv. Michela Nacca con l’Assessora della Regione Toscana Serena Spinelli , l’Antropologa Emerita Cretella, Daniele Donnini di Compagno è il Mondo organizzatore dell’evento, Paola Pieri di MaternaMente , la giornalista collegata da NY Eleonora Francica Post Grad. Fellow e autrice della indagine investigativa sui bambini italiani strappati alle madri protettive pubblicata e premiata dal Pulitzer Center Stolen Children: A Story of Institutional Violence in Italy,

Modera Ivana Palomba Assessora di Scandicci.

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IL RACKMAN CENTER E MOLTI SCIENZIATI RISPONDONO AL VILE ATTACCO IN ATTO DA GIORNI CONTRO REEM ALSALEM! MAISON ANTIGONE E’ FRA LORO.

20 Giugno 2023 | Redazione

Vi è in corso da giorni ed in queste ore un violento attacco diffamatorio ad personam verso la Relatrice Speciale UN Reem Alsalem, che sta per presentare dinanzi il Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite il proprio Report del 13 aprile 2023, pubblicato il 12 maggio, e di cui vi avevamo data tempestiva notizia lo stesso giorno .

Nel Report la Relatrice Speciale UN denuncia la gravità della distorsione della Giustizia italiana e di tutti gli altri Paesi occidentali dove per anni è imperversata e imperversa- ancor oggi sebbene sotto altre definizioni – la “#pseudoteoria” “#junkscience” (Paul Fink) #ParentalAlienation.

William #Bernet in persona ha chiesto ai suoi seguaci di bombardare di mail tutti i rappresentanti di tutti i Paesi Membri dell’ONU.

Anche movimenti italiani lo stanno facendo!

Il Rackman Center e vari scienziati ed esperti internazionali si sono uniti ed hanno sottoscritto un documento importante a difesa del Report UN di Reem Alsalem e a sostegno della stessa Relatrice.

Maison Antigone è fra loro!

V. La dichiarazione del Rackman Center in 🔽https://rackmancenter.com/…/collective-expert-academic…/

Maison Antigone invita tutti a firmare il documento di sostegno a #ReemAlsalem predisposto dalla nostra Presidente al link sotto 🔽 : una petizione di sostegno di cui vi avevamo gia’ dato notizia alcuni giorni fa e che verrà recapitata a Reem Alsalem il 22 giugno sera

https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLScJelPb3wtZsVRtbJAx19kH7avBik8MuT3jWub8G_SdEDsxYQ/viewform?fbclid=IwAR3DBcJ_fCfCnwbO8_MTk3S5L1xx2djJvg552SfuOf7aubVg_oAzQtJxnR4

La Presidente di Maison Antigone Avv. Michela Nacca ha altresì preparato un ulteriore ampio documento a.sostegno della Relazione di Reem Alsalem che sta venendo recapitato al Rappresentante italiano e Vaticano.

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Partecipa alla Ricerca Scientifica sulla violenza coercitiva !

16 Giugno 2023 | Redazione

Sei stata o sei #vittima di #coercizione affinché rimanessi/tu rimanga #incinta?

Sei stata/sei vittima di #violenza psicologica o fisica affinché abortissi/tu abortisca?

SCRIVICI SU MESSENGER O SU maisonantigone@gmail.com E PARTECIPA AD UN IMPORTANTE STUDIO DI RICERCA ACCADEMICO CONDOTTO CON LA COLLABORAZIONE DI MAISON ANTIGONE!

#ricerca #universita #PhD#bristoluk#uk

#identificarelaviolenza #darenome #maisonantigone

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Oggi e’ il nostro Lutto! Minori allontanati alla madre e collocati presso il adre rinviato a giudizio per maltrattamenti

15 Giugno 2023 | Redazione

👉A Viterbo un #padre è rinviato a Giudizio per #maltrattamenti e ciò nonostante il #tribunale che fa? Colloca presso di lui i #figli#minori portandoli via alla madre!

Perché? Perché i #figli lo rifiutano, alias ne hanno #paura!

V. Articolo di Silvia Mari nel Link sotto

https://www.dire.it/…/922522-la-mamma-non-vede…/…

👉Omar Favaro, l’omicida di Novi Ligure, colui che uccise con decine di coltellate un bambino di 11 anni e sua madre, sarebbe stato ritenuto padre idoneo da una CTU redatta in sede civile, nonostante sia stato denunciato dalla moglie per abusi e maltrattamenti.

https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=283247254087513&id=100072067226719

https://www.lastampa.it/cronaca/2023/06/04/news/omar_ex_moglie_assassino_novi_ligure-12840058/?ref=fbpp

👉 A Vicenza un uomo nel 2021 ha ucciso a martellate la moglie. La pena tuttavia gli è stata ridotta a 24 anni e, udite udite, gli è stata revocata la decadenza della sua responsabilità genitoriale inizialmente dichiarata! Ritenuto anche lui #Padreidoneo!!!!!

https://www.ilgazzettino.it/…/uccide_moglie_coltellate…

Tutto ciò potrebbe sembrare una #BARZELLETTA…. UN #ASSURDO

UNA #FANTASIA#PERVERSA… UNA #DISTOPIA

INVECE È LA SOLITA #REALTÀ DEI NOSTRI #TRIBUNALI!

Quale logica ci sta dietro queste scelte irrazionali, DISUMANE, VERGOGNOSE dei nostri Giudici?

Sempre la solita #SCIENZASPAZZATURA, quella che non si nomina più ma si continua ad applicare nei tribunali italiani ! La #pseudoteoria#alienazioneparentale, secondo la quale allontanare un genitore abusante creerebbe ai bambini più danni degli abusi incestuosi o dei maltrattamenti genitoriali a cui sarebbe di nuovo sottoposto!

E quindi ?

Quindi la scelta dei Giudici è che i bambini sia meglio metterli col padre a rischio nuovi abusi piuttosto che con la madre che ne chiede un allontanamento protettivo!

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X Congresso Madri Strappate – Firenze

13 Giugno 2023 | Redazione

Maison Antigone sara’ presente al X Congresso Madri Strappate organizzato da Imma Cusmai di Femminicidio in Vita

Perché il #Pulitzer Center ha voluto sostenere, premiare e pubblicare in prima pagina un servizio giornalistico investigativo sui “prelievi coatti” di bambini italiani da madri protettive che avevano denunciato violenze o abusi?

Perché la #RelatriceSpeciale#UN#ReemAlsalem ha presentato un Rapporto in cui condanna i tribunali che ancora il costrutto “#AlienazioneParentale” non dando ascolto né protezione ai minori terrorizzati da genitori violenti?

Perché i #giudici continuano a nominare consulenti aderenti al costrutto pseudoscientifico #PAS, sostenendo la “bigenitorialità obbligatoria” anche quando ci si separa da uomini “narcisisti”, violenti, disinteressati alla nascita dei figli con accertata volontà di aiutare all’aborto?

Perché in alcune #CTU le diagnosi sono sempre a sfavore delle madri vittime di Violenza che chiedono di proteggere i figli?

Perché vengono attribuite psico-patologie inesistenti al fine di negare i racconti di violenza?

Perché questa apparente “esigenza” di salvare genitori inadeguati (in genere padri) a cui vengono condonate invece “patologie importanti”?

Perché quando esiste “violenza domestica” e “violenza assistita” non si aiutano madri né i figli a ritrovare la serenità perduta anziché obbligarli a “mediare” con il violento? Quanto guadagnano curatori e tutor?

Sulla base di quali studi e competenze vengono nominati?

Perché si eseguono #TSO di Stato a bambini, anche molto piccoli e persino a sedicenni che non vogliono frequentare genitori violenti?

Possibile che a “quasi tutte le madri” che chiedono di separarsi dalla violenza vengano riscontrati disturbi della personalità?

Perché i “genitori violenti” non vengono obbligati a ritirare le denunce come spesso invece viene chiesto alle madri “per abbassare la conflittualità” ? Come mai il “diritto alla #bigenitorialità” termina quando i figli vengono collocati nella casa paterna?

Perché genitori incattiviti dalla separazione troveranno il collocamento (che gestiscono come fosse “esclusivo”) e le madri vengono emarginate? Perché le donne non possono spostarsi per lavoro e invece chi usa violenza, “durante e dopo la separazione” è permesso tutto?

Perché gli avvocati delle mamme vengono spesso perseguitati e minacciati?

Perché in CTU si usa occultare le “mancanze” del genitore violento e si depositano solo alcune parti delle registrazioni in fase peritale?

Perché bisogna avere “resilienza” davanti a dei crimini psicologici così efferati?

Queste sono le domande che abbiamo ricevuto in questi ultimi mesi da madri che vivono un “Femminicidio in Vita”. Così Imma Cusmai, organizzatrice della 10 ° congresso sulle Madri Strappate che si terrà a Firenze presso la “Sala Affreschi” di Regione Toscana.

https://l.facebook.com/l.php?u=https%3A%2F%2Fwww.litalianonews.it%2Fperche-il-pulitzer-center-ha-voluto-sostenere-premiare-e-pubblicare-in-prima-pagina-un-servizio-giornalistico-investigativo-sui-prelievi-coatti-di-bambini-italiani-da-madri-protettive-che-avevano%2F&h=AT3FIz-rFtL63Mkr0WnlTFCKaUxiYBUXSIr7zGUcXhLtIg28JfbpKwHC9tsuhc4hOHB3jQbchg7Fw_RleJ3gCSV44zNFKlfMcr0hxdDbpXydboQMNw1pAdYPjl6BT3WeDCKgkMjC4d2365NW0_7IAKlLgc1shyUfjtr_&tn=-UK-R&c[0]=AT0pBS5KinFmLnXYQH59_CgA7usWG7eh4JKLgk7mkXHlEUcl4uMnHrklQCSpwEEFGNBsIn0FMUrunBF0g2Iu9TgEMuIh2tI3JsE1XH82L7XCQgbU266gLVlKb0PBDunZyfZAf6BmkNb-0cNc4PoIX7yaIeA7x46cjM1kH8aURzjHPu3vW2BmfHpyNc5Hgvbh7rK4CrTwxKyEBvpQ5SguGhwBW8NRYMrR96zX

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Bibbiano, Maison Antigone: “Assoluzione Foti riabilita la credibilità in Tribunale dei minori che raccontano abusi”

7 Giugno 2023 | Redazione

L’avvocata ricorda che questa sentenza riabilita in sostanza la credibilità della parole dei bambini nelle aule di giustizia

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Maison Antigone interviene alla rappresentazione teatrale”LA MALARAZZA”

7 Giugno 2023 | Redazione

“Ieri sera abbiamo assistito ad un interpretazione da brividi, che ha toccato le note più profonde del problema della #violenza sulle #donne, che nel tempo ha ancora i connotati ben precisi di un #patriarcato ancora purtroppo radicato nel tessuto della nostra era… da un dramma di #riscatto e #protesta datato anni 50 ‘la Storia di Rosa Balistreri ,cantante di #musicapopolare siciliana, interpretato magistralmente da Rosy Lo Calio, autrice anche del testo come protagonista e circondata da un corollario di giovani #attori strepitosi: da Diadra Selvaggio nella parte dell’amica che la spinge alla fuga…”

di Maria Letizia D’Amore

Maison Antigone e’ stata presente alla rappresentazione teatrale “La Malarazza” di #EraCruna, insieme all’Onorevole #CinziaLeone alla nostra amica #Milagros♥️

Grazie Aurea Caritate e #eracruna per averci invitate!

https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=279091731169732&id=100072067226719

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Maison Antigone: “Assoluzione Foti riabilita la credibilita’ in tribunale dei minori che raccontano abusi”

7 Giugno 2023 | Redazione

leggi articolo e la nostra intervista in https://www.dire.it/07-06-2023/919153-bibbiano-maison-antigone-assoluzione-foti-riabilita-la-credibilita-in-tribunale-dei-minori-che-raccontano-abusi/

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Parliamo di Bibbiano!

29 Maggio 2023 | Redazione

Oggi partecipiamo volentieri ad un convegno che ripercorre #Bibbiano.

In un senso..ma anche nell’altro.
Quel senso mai riferito né ascoltato dai media.
Perché ci sono due “scuole” di #psicologiagiuridica che si vanno scontrando da anni nei tribunali di tutto il mondo e che trovano in #Bibbiano e nell’Italia il loro #acme.
Quella scuola che non fa parlare i minori, specie se raccontano abusi incestuosi, ché li vorrebbe mantenere nelle loro famiglie abusanti e con i loro padri incestuosi (statisticamente prevalenti), NON CERTO tutelando e non rispettando le madri protettive, sia chiaro: ossia parliamo della scuola della Pas/PA, dei suoi costrutti derivati e collegati, compreso quello della #bigenitorialita‘ violenta ed “a tutti i costi” per intenderci. La psicologia giuridica che è stata pluricondannata, con il suo reset ed i suoi cd esperti, anche nell’ultimo Report della Relatrice Speciale ONU Reem Alsalem. E prima ancora dal.CSW (UN) nel 2022, dalla CEDAW, dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite, dal GREVIO e dal Parlamento europeo.

E poi c’ è quella psicologia che invece ritiene i bambini credibili e vuole proteggerli. Avallata dalle Convenzioni Internazionali di NY , Istanbul e Lanzarote, dalla Costituzione e dai Diritti Umani. Dalla Comunità scientifica internazionale, dal DSM 5 e dall’OMS, dall’APA e dalle più importanti associazioni di Psichiatri, Psicologi e Pediatri di tutti i Paesi

Avv. Michela Nacca
Presidente Maison Antigone

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Il nostro nuovo sito!

2 Maggio 2023 | Redazione

Finalmente oggi il nostro sito, “frizzato” dal settembre 2020, riparte !

Abbiamo cercato di recuperare tutti i vecchi contenuti dal giugno 2017 (il lavoro e’ ancora in progress) e soprattutto abbiamo tentato di inserire cio’ che e’ stato fatto da Maison Antigone dal settembre 2020 ad oggi.

Convegni, tavole rotonde, audizioni, interrogazioni parlamentari, nuove iniziative con altre associazioni, ma soprattutto Sondaggi di livello nazionale ed internazionale effettuati in collaborazione con centri universitari di tutti i Paesi, nonche’ Report, segnalazioni a vari organismi ONU …. e tanto tanto altro!

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13 aprile 2023 – VIII CONGRESSO SULLE MADRI STRAPPATE. Bologna

13 Aprile 2023 | Redazione

Abbiamo partecipato all‘8 Congresso sulle Madri Strappate organizzato da Femminicidio in Vita di Imma Cusmai, insieme all’On.le Stefania Ascari, alle gia’ Senatrici Orietta Vanin e Michela Montevecchi e alla Consigliera Ilaria Dal Zovo

v. diretta facebook al seguente link https://fb.watch/j-H-enIQnV/

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Dalla nostra sede Vi auguriamo Buona Pasqua 2023

9 Aprile 2023 | Redazione
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Comunicato Stampa: Rimane a casa con la mamma il bambino di Napoli

31 Marzo 2023 | Redazione

Il bambino raccontanto dalla giornalista Silvia Mari dell’Agenzia Stampa DIRE il 22 febbraio scorso , per il quale l’Associazione Maison Antigone aveva prontamente preparato una interrogazione parlamentare presentata dall’On. Maria Cecilia Guerra, non verra’ piu’ allontanato dalla mamma, accusata ingiustamente di essere la causa del rifiuto paterno, come richiesto dalla Curatrice, dai servizi sociali e dalla CTU.

v. interrogazione al seguente link https://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=4/00581&ramo=CAMERA&leg=19

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COMUNICATO STAMPA: UN ALTRO BAMBINO PORTATO VIA. Un altro “stupro” (P.Crepet)

25 Marzo 2023 | Redazione

UN ALTRO BAMBINO E’ STATO PORTATO VIA ALLA MAMMA IN QUESTI GIORNI, PERCHE’ RIFIUTA IL PADRE.

Anche in questo caso la donna e’ stata presunta colpevole del rifiuto.

v. articolo in https://www.ilcoraggiodelledonne.it/index.php/rubriche/diritto-di-essere-un-bambino/item/1031-un-altro-bambino-portato-via-quest-oggi-un-altro-stupro-p-crepet?fbclid=IwAR1_AtEyf8BtiEIDgFg9kN7g1shCRTE_bWb1C6r_kNHj6xz6h8KSMqRU7D0

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Musica: VIETATO MORIRE di Ermal Meta

19 Marzo 2023 | Redazione

A #Sanremo 2017Ermal Meta ha narrato la storia di #violenzadomestica della #madre e propria.

Ha narrato il #lupo in casa. Il loro volto segnato dai pugni e le ossa rotte.

Lui che dovette diventare già grande nonostante ancora avesse solo i pantaloncini.

Sua madre che gli insegnò l’#amore ripetendogli:”l’amore non colpisce in faccia mai

Per salvarlo fu lei che smise di sognare l’impossibile…

Ermal Meta si è salvato ed è diventato ciò che egli oggi è, un grande della #musica, solo perché la #mamma ha messo il mare tra loro ed il #padreviolento…!

Se fosse stato “riallineato” (#reset) Ermal Meta oggi sarebbe morto …o ferito gravemente…o distrutto psicologicamente.

O lui stesso sarebbe diventato un lupo.

Perché i violenti non salvano mai…

⬇️ VIETATO MORIRE

“Ricordo quegli occhi pieni di vita

E il tuo sorriso ferito dai pugni in faccia

Ricordo la notte con poche luci

Ma almeno là fuori non c’erano i lupi

Ricordo il primo giorno di scuola

29 bambini e la maestra Margherita

Tutti mi chiedevano in coro

Come mai avessi un occhio nero

La tua collana con la pietra magica

Io la stringevo per portarti via di là

E la paura frantumava i pensieri

Che alle ossa ci pensavano gli altri

E la fatica che hai dovuto fare

Da un libro di odio ad insegnarmi l’amore

Hai smesso di sognare per farmi sognare

Le tue parole sono adesso una canzone

Cambia le tue stelle, se ci provi riuscirai

E ricorda che l’amore non colpisce in faccia mai

Figlio mio ricorda

L’uomo che tu diventerai

Non sarà mai più grande dell’amore che dai

Non ho dimenticato l’istante

In cui mi sono fatto grande

Per difenderti da quelle mani

Anche se portavo i pantaloncini

La tua collana con la pietra magica

Io la stringevo per portarti via di là

Ma la magia era finita

Restava solo da prendere a morsi la vita

Cambia le tue stelle, se ci provi riuscirai”

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I diritti dei minori

17 Marzo 2023 | Redazione

Per la #Cassazione

👉Dai 12 anni in poi i #minori non possono essere costretti ad incontrare i #nonni.

👉Dai 14 anni non possono essere costretti ad incontrare un #padre di cui hanno paura.

Cassazione sez.civile Ordinanza n. 20107 del 7 ottobre 2016

👉Dagli 11/12 anni si presume la #capacità di #discernimento dei minori il cui #ascolto giudiziale, ai fini della decisione circa il loro affido e la collocazione, deve essere obbligatorio, ad VALIDITATEM.

V. Ordinanze Cassazione n.10776/2019,

n. 6129/2015

n.19327/ 2015;

E v.. Cass. S.U. n. 22238/ 2009

👉 Con Ordinanza n. 752/15, la Suprema Corte di Cassazione ha chiarito che non si può mettere in discussione l’idoneità e l’attendibilità delle dichiarazioni di un minore esclusivamente in ragione della sua età, sottolineando come il Giudice può valutare la capacità di discernimento del bambino con meno di 12 anni SENZA RICHIEDERE uno specifico e relativo accertamento tecnico (CTU).

👉Per la Cassazione è preferibile che i figli in età scolare e soprattutto prescolare seguano la mamma, se essa si trasferisce in un’altra città.

V.. Cassazione, sez civile, Ordinanza n. 21054 del 1° luglio 2022,

V. Cassazione, sez. Civile, Ordinanza n. 9633 del 12 maggio 2015, con cui la Suprema Corte ha chiarito come il giudice non possa imporre a nessuno dei coniugi di rinunciare ad un trasferimento, neanche se questo implica il conseguente trasferimento dei minori che gli sono stati affidati collocati con sentenza di separazione, privilegiando così la tutela della relazione dei minori con il caregiver primario.

In senso analogo vedasi anche Cassazione n. 18087/2016

Ma i #tribunali di merito, #CTU e #servizisociali spesso continuano a fare come gli pare…🤬🤬🤬

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LA RELATRICE SPECIALE UN CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE E BAMBINE

15 Marzo 2023 | Redazione

Nel 2022 la Relatrice Speciale UN sulla violenza e le discriminazioni contro donne e ragazze ha chiesto di inviarle Report e segnalazioni sui casi di vittimizzazione secondaria (o violenza istituzionale come spesso l’ abbiamo chiamata) attuata nei tribunali penali e della famiglia a causa della applicazione di categorie psicologiche destituite di fondamento scientifico, irrazionali ed infondate, fra cui la Pas o Alienazione Parentale e la Sindrome della Madre Malevola rappresentano solo un esempio.

Maison Antigone entro la deadline del 15 dicembre 2022 ha inviato un Report di 800 casi e le relazioni dettagliate su 50 casi specifici.

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QUANTE VOLTE VI È CAPITATO DI NON ESSERE CREDUTE DAI MEDICI?

14 Marzo 2023 | Redazione

Le donne e le ragazze?Mai credute…sempre sottovalutate…

Isteriche, egocentriche, superficiali, bisognose di attenzioni, alienanti o alienate…

Non solo nelle aule dei #tribunali ma anche nelle stanze dei #medici e dei #prontosoccorso.

⭕Raccontateci le vostre storie su

👇maisonantigone.ricerca@gmail.com

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I numeri della violenza

14 Marzo 2023 | Redazione

C’È QUALCOSA CHE NON QUADRA!

Il 30% delle donne nel mondo è o è stata vittima di maltrattamenti e abusi sessuali

Eppure le denunce per violenze e abusi vengono archiviate nel 80-90% dei casi e anche oltre.

In Italia dai 1900 omicidi l’anno negli anni ’90 si e’ scesi a 310 nel 2022. Ma i femminicidi rimangono costanti (122 nel 2022)! (inaugurazione anno giudiziario 2023 Procuratore Gen. Curzio)

La stragrande maggioranza degli #abusisessuali su #minori viene commessa dagli #UOMINI.

Ma per le #CTU ed i #tribunali civili della custodia e penali di molti Paesi nel 90- 99% dei casi le #denunce delle #madri sarebbero solo STRUMENTALI arrivando presto alla archiviazione della denuncia per abusi sessuali su minori e l’affido al padre denunciato e salvato.

Quindi:

O NEI TRIBUNALI OGGI VI SONO PERSONE FACILMENTE RAGGIRABILI…

O PEDOCRIMINALI

FATE VOBIS

.
Gli uomini risultano essere il:

👉92% degli imputati per omicidio
👉98,7% degli autori di stupri
👉83,1% degli autori di incidenti stradali mortali
👉87% dei responsabili di abusi su minori
👉93,6% degli imputati per pornografia minorile
👉95,5% della popolazione mafiosa
👉87,5% degli imputati per rissa
👉93, 4%degli spacciatori
👉95,4 % dei carcerati

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PIÙ TASSE PER I MASCHI VIOLENTI!!!

14 Marzo 2023 | Redazione



Secondo i dati evidenziati in questo testo, “Il costo della virilità”, a causa del comportamento delinquenziale maschile -in genere – l’Italia spende 98 miliardi l’anno.

Solo a causa della violenza domestica maschile la spesa annuale italiana si aggirerebbe sui 49 miliardi, secondo l’EIGE.

La finanziaria del 2023 è di 35 miliardi.

Quest’anno dunque il nostro debito pubblico sarebbe aumentato di ben 63 miliardi per colpa dei maschi delinquenti e violenti.

Forse sarebbe il caso di proporre una tassazione fiscale maggiorata in base al genere?

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14 Marzo 2023 | Redazione

Aderiamo alla campagna della associazione argentina di Panuellos Amarillos a sostegno di una ragazza abusata in famiglia che chiede Giustizia!

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ALIENATION DISTRACTION TACTIC

14 Marzo 2023 | Redazione

E’ la strategia processuale difensiva usata genralmente da padri che vengono accusati di abusi e maltrattamenti e basta sulla pseudoteoria Pas/Pa

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Manifestazione 12 marzo 2023 a Roma Piazza SS Apostoli

11 Marzo 2023 | Redazione

Noi siamo pronte….contro L’#OMERTÀ che ci vogliono imporre.

☂️Per la #mamma morta ieri senza aver potuto rivedere suo #figlio, senza che il #tribunale abbia mosso seriamente un dito affinche’ cio’ avvenisse…

☂️Per il #bambino che ne soffrirà per sempre…

☂️Per sua #sorella, impotente…

☂️Per le altre #mamme che si sono ammalate, per quelle che sono morte e quelle che si sono suicidate o sono state suicidate dai loro #aguzzini grazie a questo #sistema giudiziale #pasista#bigenitorialista#nazista

☂️Per la mamma di Napoli che sta tentando di proteggere suo figlio, #colpevole di non aver ancora dimenticato gli #abusipaterni

☂️Per questo bambino che potrebbe venire allontanato dalla #madre da un giorno all’ altro, per essere riallineato con un padre temuto #abusante

☂️Per le migliaia di altre madri che già hanno visto i loro figli presi di forza, contro la loro volontà, portati via come #delinquenti solo perché rifiutavano i padri…solo perché volevano vivere con le loro madri…solo perché avevano #paura

☂️Per le madri che sono oggi in #trincea, a migliaia, accusate ingiustamente di essere #ostative, #alienanti, #orbitanti, #simbiotiche ecc…al solo scopo di imbavagliare loro ed i loro figli

☂️Per quelle madri a cui è imposto il #silenzio

perché è grazie al SILENZIO che questo sistema di #CRIMINALITÀ e #BUSINESS ILLECITO ORGANIZZATO è potuto prosperare.

Noi ci saremo…E voi?

Dalle 15 alle 18 in Piazza Santi Apostoli a Roma

#maisonantigone#leombrelline#12Marzo2023#violenzaistituzionale #AbusidiPotere #discriminazioni #madri #violenzadigenere #minori

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Comunicato Stampa: La mamma “Anna” per la quale avevamo scritto la interrogazione parlamentare urgente, depositata dall’Onorevole Maria Cecilia Guerra, non ce l’ha fatta.

11 Marzo 2023 | Redazione

La #mamma “Anna” per la quale avevamo scritto la interrogazione parlamentare urgente, depositata dall’Onorevole Maria Cecilia Guerra, non ce l’ha fatta.

v. interro0gazione parlamentare urgente in https://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=2/00041&ramo=CAMERA&leg=19

È morta stamani senza rivedere il #figlio. E’ morta nell’angoscia di non aver piu’ potuto riabbracciare il suo bambino.

La notizia ci e’ stata comunicata poco dopo le 6 del mattino dalla Direttrice del Centro Antiviolenza che la seguiva.

v. notizie rilanciate in https://www.lastampa.it/cronaca/2023/03/11/news/se_il_marito_vieta_laddio_del_figlio_alla_mamma_che_muore_di_cancro-12687722/

https://www.tg24.info/frosinone-e-morta-la-donna…/…

https://www.dire.it/…/882495-morta-la-mamma-di…/

A novembre scorso questa mamma aveva tentato di partecipare al nostro #sondaggio internazionale. Ci aveva scritto. Ci aveva detto quanto stesse male. Ci aveva raccontato la sua storia attraverso una sua email.

La sua testimonianza è giunta all’#ONU, nonostante tutto.

Perché il Tribunale, il PM ed i servizi sociali – sempre così solerti a difesa della bigenitorialita’quando si tratta di padri (anche di padri pedofili) – non si sono mossi?

Perché?????

Alcuni giorni fa avevamo chiesto un aiuto urgente ad alcune trasmissioni televisive famose: Chi l’ha Visto? e Le Iene. Affinché fossero loro ad arrivare prima di un Giudice che aveva deciso all’ultima udienza di “riservarsi”.

Una di loro ci ha risposto.

Oggi ci assicura che continueranno il loro servizio giornalistico nonostante questa mamma non potrà più riabbracciare il suo #bambino.

Un figlio che nella sua vita futura continuerà a tremare ripensando alla mamma ed alla sofferenza provata mentre il Giudice “si riservava”.

Che Dio vi perdoni…perché noi non possiamo farlo!

#maisonantigone

Avv. Michela Nacca

Presidente Maison Antigone

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Intervista con Chiara Rai “Officina Stampa”

9 Marzo 2023 | Redazione

Il 9 marzo 2023 ore 18.00, per la Rubrica “L’Approfondimento” la nostra Presidente Avv. Michela Nacca viene intervistata dalla giornalista Chiara Rai. Con la partecipazione della mamma Laura Ruzza.

v. in https://fb.watch/jb8I-MCkEq/

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Camera dei Deputati – L’esigenza di tutela di donne e minori nell’ambito dei procedimenti civili e penali 8 marzo 2023

8 Marzo 2023 | Redazione

Sala Matteotti di Palazzo Theodoli a Roma dalle 10,00 alle 13,00

abbiamo partecipato al Convegno, invitate dalle Associazioni organizzatrici Aurea Caritate e Avv/ Avv. Bellomo.

v. qui l’intervento dell’ Avv. M.Nacca https://www.facebook.com/giada.giunti.7/posts/pfbid02fNihvYLUDQGkm5o1Mgmmzwo16VzLuFgm93JSKmGHq6J5VAZbYi98jVyw8ne39jtxl

cliccate sul seguente link per l’intervento di Anthea di Benedetto https://www.facebook.com/giada.giunti.7/videos/1235161947375747

v.articoloi su Paese Roma https://www.paeseroma.it/attualita/2023/02/28/camera-dei-deputati-convegno-in-occasione-della-festa-della-donna-urgenti-tutele-per-donne-e-minori/

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Maison Antigone sta creando una rete di Avvocati che lavorino in squadra, per ogni Regione Stay tuned!

7 Marzo 2023 | Redazione

Cerchiamo professioniste e professionisti grandi …
Non scimmie del loro ideale.
(Friedrich Nietzsche)

Le mamme vengono massacrate economicamente.
Prima dagli ex violenti, poi dal sistema processuale che devono affrontare per lunghi anni, al fine di proteggere i loro figli.

Non tutte riescono a trovare avvocati preparati, determinati e speciali.

E la differenza si vede …
Sappiamo tutto ciò da anni ed il recente sondaggio internazionale condotto da Maison Antigone in collaborazione con centri universitari di tutto il mondo, ha messo in luce questo gap.

Vogliamo dunque creare squadre di Avvocati e CTP preparati e determinati in ogni Regione italiana, isole comprese, se possibile presso ogni circoscrizione di tribunale.
Perché per attuare una buona difesa, a costi non esorbitanti aumentati dalle lunghe distanze, la prossimità è tutto.

Ma vogliamo anche avvocati e professionisti pronti a lavorare veramente in squadra, insieme a Maison Antigone.
Per il bene dei bambini e delle madri che andranno a rappresentare, ma anche per azioni giudiziarie internazionali, class action, interrogazioni parlamentari, progetti di legge, azioni mediatiche e politiche, per realizzare progetti di formazione e molto molto altro.

PERCHÉ SE È VERO CHE “PER CRESCERE UN BAMBINO CI VUOLE UN VILLAGGIO”
PER PROTEGGERLO È NECESSARIA L’INTERA NAZIONE!

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Un articolo importante in prima pagina sul Pulitzer Center sui bambini portati via dalle loro madri protettive italiane By Eleonora Francica. Italy’s kidnapped children — a story of institutional violence

4 Marzo 2023 | Redazione

v. il video di presentazione del servizio di Eleonora Francica

https://www.instagram.com/reel/CpX3orSPTm6/?igshid=YmMyMTA2M2Y=

Stolen children – a story of institutional violence” è il risultato del mio reportage sulla violenza agita dalle istituzioni italiane contro i minori coinvolti in casi di custodia definiti dai tribunali ad “alta conflittualità”. Una storia che mette in evidenza la necessità di riformare le leggi italiane sull’infanzia.Eleonora Francica

My project, “Stolen Children,” is featured on the Pulitzer Center on Crisis Reporting webpage.It is an achievement to know that this dramatic issue affecting the Italian juvenile legal system is being read internationally. Knowing that awareness is being spread about this underreported reality is an honor.To read the whole project on the Pulitzer Center’s website, click here“: https://pulitzercenter.org/people/eleonora-francica

Il mio progetto, “Bambini rubati”, è presente sulla pagina web Pulitzer Center on Crisis Reporting È una conquista sapere che questa drammatica questione che riguarda il sistema giuridico minorile italiano viene letta a livello internazionale. Sapere che si diffonde consapevolezza su questa realtà sottosegnalata è un onore.

Per leggere l’intero progetto sul sito del Centro Pulitzer clicca qui: https://pulitzercenter.org/people/eleonora-francica?fbclid=IwAR3fgPZ36afhGJR7yTmMMCn0TA9b0qMfMdXn-L8q_qsx4mc9Ho7wqFMJ0qM

Per leggere la storia, clicca qui: https://pulitzercenter.org/…/italys-kidnapped-children…

L’articolo e’ stato pubblicato da Politico il 4 marzo 2023 e dal Pulitzer Center

Not just in the U.S.: an Italian commission has found (at least) 230 Italian children were forcibly removed by law enforcement from their safe moms, most accused of “alienation” bc the children refused to go to their fathers, many of whom were abusive. In Italy the resistant child is taken into foster care temporarily and then frequently the custody is switched to the fathers from the mothers.From POLITICO Europe: “According to the Italian Foster Care Commission, there are no laws in Italy that directly authorize the forced removal of minors by law enforcement — not even in “high-conflict” family court cases. And the only law, according to Giannone, that does regulate forced removals applies only when a child is at risk of abandonment or death. Those are the cases in which social services are allowed to take a child with assistance from law enforcement — but only when there is “necessity and urgency.” However, in the cases the commission was able to examine in detail, “necessity and urgency” was never present. Paolo Crepet, an Italian psychiatrist and sociologist, says changes have to be made to Italy’s child law system, seeing such court-ordered removals as tantamount to authorized kidnapping. According to him, one of the big challenges in this regard will be stocking the courts with judges trained in child psychology [and abuse] — the removals of both Giovanni and Davide were ordered by a court w honorary judges who didn’t even have law degrees and who support the disputed theory of parental alienation. “All Family Courts should have a line beyond which they cannot go: You don’t do violence to a child. Let’s find another solution,” Crepet said. According to him, when a child is violently ripped from their environment in these ways, “they suffer enormous violence. Danielle Pollack

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Violenza di genere e stereotipi – Convegno presso Aula consiliare di Castiglione della Pescaia 25 febbraio 2023

25 Febbraio 2023 | Redazione

Abbiamo partecipato come Relatrici al Convegno organizzato dalla Presidente dell’Ass. il Mosaico, Antonella Rossi, insieme alla Antropologa Emerita Cretella ed alla presenza della Sindaca di Castiglione della Pescaia Elena Nappi e di moltissimi concittadini

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Comunicato Stampa. Maison Antigone con On. Maria Cecilia Guerra (Articolo UNo) presenta una interrogazione parlamentare urgente sul caso del bambino a rischio sottrazione materna raccontato ieri dalla Agenzia Stampa DIRE

25 Febbraio 2023 | Redazione

Maison Antigone con On. Maria Cecilia Guerra (Articolo UNo) presenta una interrogazione parlamentare urgente sul caso del bambino a rischio sottrazione materna raccontato ieri dalla Agenzia Stampa DIRE

v. articolo in https://www.dire.it/22-02-2023/875545-bimbo-riferisce-alla-ctu-gli-abusi-papa-tutto-archiviato-e-distrutto-il-referto-del-tampone-anale/?fbclid=IwAR1F8ho8lPb5Cy5KCIJNW2hpGoN3T0-hSkh_f__ffqGWbO-0r043hBN1usg

v. interrogazione in https://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=4/00581&ramo=CAMERA&leg=19

v. comunicazione in https://www.facebook.com/plugins/post.php?href=https%3A%2F%2Fwww.facebook.com%2Fmaisonantigone%2Fposts%2Fpfbid02B4X17rKBrEVxuTGJi7dVVq2aw2ndLpgixvXA6iWdsfWcXYYvgCRGz9ziyNZMbKEol&show_text=true&width=500

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Bimbo riferisce alla Ctu gli abusi del papà, tutto archiviato e distrutto il referto del tampone anale

22 Febbraio 2023 | Redazione

Per tribunale il problema è la mamma. Nacca: “Report di 800 casi in cui sistema nega la pedofilia”

di Silvia Mari

Agenzia Stampa DIRE

Pubblicato:22-02-2023 12:44

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Tre libri per Natale: tre storie di Violenza Istituzionale raccontati da Erica Patti, Lucie Huskova ed Elena Sorba

20 Dicembre 2022 | Redazione

#unlibropernatale #levittimeparlano#resetdistato#maisonantigone #violenzapaterna#alienazioneparentale#cedu#violenzaistituzionale#vittime#discriminazione

Questo Natale volete leggere o far leggere dei libri che aprano gli occhi sulla realtà dei nostri tribunali civili e penali che si occupano di affido, di violenza domestica e abusi su minori?

E allora prendete questi libri.

⭕Con il senno di poi

di Erica Patti

⭕ La mangiatrice di sole

di Lucie Huskova

⭕ Back to Mum

di Elena Sorba

Sono le vittime che raccontano in prima persona storie di ordinaria violenza istituzionale.

Un viaggio nella follia della In- Giustizia italiana.

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Convegno con la CRI 25 novembre 2022

25 Novembre 2022 | Redazione

Liete di essere state ospiti come relatrici del Convegno organizzato a Roma dalla Croce Rossa Italia

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CONVEGNO 19 SETTEMBRE 2022 Cattive pratiche giudiziarie e vittimizzazione suppletiva alla sede della Commissione Europea

19 Settembre 2022 | Redazione

Il 19 settembre 2023 partecipiamo con la Prof.sa Rita Ferri a questo ulteriore interessante Convegno su Cattive pratiche giudiziarie e vittimizzazione suppletiva

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Focus sulla Pas 17 settembre 2022 Firenze

17 Settembre 2022 | Redazione
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Convenzione di Istanbul approvata dall’UE.

7 Settembre 2022 | Redazione

Ora prendono avvio nuovi strumenti di contrasto!

https://www.consilium.europa.eu/en/press/press-releases/2023/06/01/combatting-violence-against-women-council-adopts-decision-about-eu-s-accession-to-istanbul-convention/

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La nostra battaglia contro il ddl Pillon

6 Settembre 2022 | Redazione

aggiornato al marzo 2024

Oltre a partecipare alle manifestazioni in piazza organizzate nel 2018-2019 da altre associazioni piu’ importanti della nostra ...

-Oltre all’attivita’ intensa e via social condotta da Maison Antigone contro il ddl Pillon fin dal deposito del ddl

-abbiamo scritto numerosi articoli critici su vari blog

– Siamo state ammesse in audizione dinanzi la 2 Commissione Giustizia del Senato lamentando la possibile violazione degli accordi Stato- Chiesa sui contenuti del ddl (in quanto non viene rispettato il principio solidaristico che lega ex coniugi e soprattutto nel rapporto tra genitori e  figli, introducendo una normativa discriminante sia donne che minori) contestando anche la collocazione paritaria alternata come dannosa (v. in mio articolo in blog personale https://studiolegaledonne.webnode.it/l/la-pas-non-esiste/ a tal riguardo ) e condannando l’introduzione dei principi misogini e discriminanti propri della pseudoteoria Parental Alienation (Pas/PA) e la previsione che la Parental Alienation divenisse  reato (proposta contenuta nel ddl 45 firmato da DE POLI ,  collegato al ddl Pillon ) .

Il ddl Pillon non tutelava affatto la famiglia tradizionale ne’ il bene delle donne ne’ quello dei minori

Sul reato di Pas, proposto anche dalla Onorevole Bongiorno tempo prima, avevamo gia’ scritto

 v. in  https://studiolegaledonne.webnode.it/l/testo-del-ddl-735-cd-pillon/

Riguardo l’ audizione, avvenuta il 15 gennaio 2019,  si fa accenno  sul  nostro sito al seguente link https://www.maisonantigone.it/interpellanze-interrogazioni-parlamentari/

E v. anche in https://www.youtube.com/watch?v=nph8j0qirm0

La relazione che depositammo  e’ ancora oggi visibile al seguente link del Senato https://www.senato.it/application/xmanager/projects/leg18/attachments/documento_evento_procedura_commissione/files/000/001/008/Maison_Antigone.pdf

La relazione fu annunciata sul nostro sito associativo, sui social  e nel blog

https://studiolegaledonne.webnode.it/l/la-nostra-relazione-contro-la-shared-physical-custody/

Rilasciammo interviste sulla nostra presa di posizione contro il ddl Pillon 

v. in  https://www.radiocusanocampus.it/it/michela-natta-ddl-pillon e   https://www.tag24.it/228005-ddl-pillon-2/

 v. anche  in   https://www.dire.it/12-02-2019/295707-ddl-pillon-maison-antigone-unici-tutelati-saranno-i-maltrattanti/

Nel febbraio 2019 effettuammo una Conferenza Stampa sui contenuti della relazione che depositammo in occasione della audizione del 15 gennaio 2019

v. in https://www.maisonantigone.it/2019/02/12/conferenza-stampa/  , 

la Agenzia di Stampa DIRE rilancio’ il nostro intervento

v. link sopra  https://www.dire.it/12-02-2019/295707-ddl-pillon-maison-antigone-unici-tutelati-saranno-i-maltrattanti/   

Presto fu  evidente la disfatta del fronte Pillon, perche’ la Binetti  – che pur era stata firmataria del ddl 45 collegato al Pillon, prese anche lei le distanze –  come la nostra Presidente Avv. M.Nacca scrisse in un articolo sul suo blog v. in  https://studiolegaledonne.webnode.it/l/la-disfatta-dei-sostenitori-della-alienazione-genitoriale-e-della-shared-physical-custody/

Altr interviste vennero rilasciate alla Agenzia stampa DIRE,   finalizzate a sensibilizzare criticamente sui temi contenuti nel ddl Pillon.

Un articolo di febbraio 2019 metteva in guardia i cattolici anche dal Forum Famiglie di Verona, presentato come evento ecclesiastico sebbene in realta’ non lo fosse affatto 

rilanciata da https://ventunesimodonna.blogspot.com/2019/03/lavvocata-della-sacra-rota-contro-il.html

e soprattutto da F che v. in https://drive.google.com/file/d/1ud4uAjdmXn_On4KaCFuKgDXxesoHxUFd/view   

Un’altra intervista anche piu’ approfondita, sulla stessa linea, metteva in evidenza l’attivita’ di Bannon dietro il Congresso di Verona (ma anche implicitamente dietro il ddl Pillon) : l’intervista ora non e’ piu’ visibile, ecco il link da cui si accedeva   https://www.lindro.it/bannon-a-360-dalla-ue-alla-cina-al-vaticano-da-oltretevere-prime-sciabolate/?fbclid=IwAR0MSZWNkEbtiOGMiMd9vRFYTq3KHwpXjnyWxBPwHpBk3EbfSPKtSjGDsuM

Una intervista che metteva in possibile relazione Bannon, movimenti destrorsi e conservatori americani russi, lega, ddl Pillon, anche alla luce di indagini giornalistiche condotte da Report : secondo il nostro parere infatti il ddl 735 e collegati costitui un attacco alla democrazia, attuato con armi non convenzionali da movimenti ideologici conservatori. 

Accennammo cio’ nella  relazione depositata in audizione dinanzi la 2 Commissione Giustizia del Senato  di gennaio 2019.

Ma soprattutto ne parlo’ la nostra Presidente per la prima volta ad ottobre 2018 sul suo blog in  https://studiolegaledonne.webnode.it/l/e-in-atto-un-attacco-alla-magistratura-ed-al-parlamento/

Seguirono commenti sprezzanti da parte di conservatori , che confermarono fossimo sulla strada giusta v. in   https://www.rossoporpora.org/rubriche/italia/854-congresso-di-verona-avvenire-sepolro-da-una-colata-di-vergogna.html?fbclid=IwAR2uCfs36IQmJuw3IyT_ehCGNO-ss75UjF_NBYlucV2WA2uyRzPtmtLuWVM

Vedi articolo di Federica D’Alessio che colse il tema in https://www.glistatigenerali.com/famiglia_questioni-di-genere/le-madri-che-dallitalia-sfidano-le-politiche-della-galassia-sovranista/?fbclid=IwAR3fTVPOjc8KvvYMXWykkt5x30YbAa_5ItiwXEHBotM2jseb87mjLrWXOm8

Sul suo blog gia’ Michela aveva rilanciato alcune notizie su Bannon attenzionando la sua figura e la strategia https://studiolegaledonne.webnode.it/l/bannon-e-lattacco-politico-sociale-alleuropa/

e messo in evidenza la manipolazione della comunicazione nel ddl Pillon  v. in   https://studiolegaledonne.webnode.it/l/riforma-pilloon-l-attacco-alla-democrazia-dei-nuovi-agitatori-politici-e-sociali-la-manipolazione-della-realta-e-della-comunicazione/

v. in blog  https://studiolegaledonne.webnode.it/l/l-avvocata-della-sacra-rota-contro-il-congresso-di-verona-altro-che-cattolicesimo-manipolano-il-vangelo/

La nostra Presidente fu intervistata di nuovo a marzo dalla DIRE su tale tema, ma l’intervista non e’ piu’ visibile ad oggi…. per fortuna l’intervista fu trascritta nel blog indicando il link, ed e’ dunque ancora visibile   v. in https://studiolegaledonne.webnode.it/l/per-il-patriarcato-la-donna-in-carriera-e-sempre-una-madre-inadeguata/

v. altro articolo sul blog Studio legale

https://studiolegaledonne.webnode.it/l/e-se-il-mother-shaming-divenisse-legge/

v. un articolo critico anche sulla coordinazione genitoriale proposta dal ddl Pillon

https://studiolegaledonne.webnode.it/l/questo-e-un-semplice-post/

v. altro articolo critico sulla collocazione paritaria alternata contenuta nel ddl Pillon di ottobre 2018 https://studiolegaledonne.webnode.it/l/la-pas-non-esiste/

Premettiamo che il sito di Maison Antigone e il blog Studio Legale Donne contenevano anche altri articoli. Ma sono andati perduti in modo inspieganbile (crediamo  a causa di attacchi hacker).

Come detto fu intensissima l’attivita’ su fb, tanto che fummo vittime di una shit storm.

v. intervento su invito della CGIL contro il ddl Pillon in https://www.cgilarezzo.it/il-decreto-pillon-e-il-falso-mito-della-bigenitorialita-perfetta-iniziativa-8-marzo-alla-cgil/

v. articolo di Federica Ginesu, premiatohttps://www.glistatigenerali.com/questioni-di-genere/la-violenza-istituzionale-che-separa-madri-e-figli/

v. anche la Federica D’Alessio e Rita Rapisardi, che verranno premiate nel 2022 per l’indagine giornalistica in tre parti che ha indagato  sui temi del ddl Pillon , in cui principale intercistata e’ la nostra Presidente v. in

https://27esimaora.corriere.it/21_novembre_26/pas-alienazione-parentale-bigenitorialita-trappola-madri-figli-vittime-violenza-sentenze-b4380fd2-4ea9-11ec-b469-c1722a8a0160.shtml

https://27esimaora.corriere.it/21_dicembre_08/alienazione-parentale-bigenitorialita-una-riforma-diritto-civile-parte-donne-34e43b14-4f5f-11ec-9b93-c93a5c51cd9e.shtml

https://27esimaora.corriere.it/21_dicembre_08/alienazione-parentale-bigenitorialita-una-riforma-diritto-civile-parte-donne-34e43b14-4f5f-11ec-9b93-c93a5c51cd9e.shtml

Contemporaneamente cioe’ fin dai primi mesi del  2019 inizio’ l’attivita’ della noistra Presidente sulla piattaforma dell’OMS dove si stava discutendo tra esperti l’inserimento o meno della Pas/PA nell’ICD 11    (se fosse stata accolta il ddl Pillon avrebbe ottenuto validita’ dall’OMS in modo indiretto, attraverso la validazione della Pas/PA!).

Fino a febbraio 2020, cioe’ fino a che la Pas/PA fu definitivamente esclusa come voce dell’ICD 11, la nostra Presidente si collego’ tutti i giorni, per ore, sulla piattaforma predisposta dall’OMS per controbattere le argomentazioni  di “esperti” pro pas/pa da tutto il mondo. In inghese. Presentando  argomentazioni giuridiche e scientifiche. 

In quel contesto avemmo opportunita’ di conoscere e farci conoscere molti professori ed attivisti di tutti i Paesi che come noi contrastavano l’inserimento della Pas/Pa nell’ICD 11. Da quel momento collaboriamo (Simon Lapierre dell’Univ. di Ottawa, Jean Mercer, Joan Meier, Adrienne Barnett (UK) , Gwenola Sueur ecc ecc).

Altri italiani presenti sulla piattaforma furono il Pediatra Vezzetti e lo psicologo Pingitore, che presentarono varie proposte di inserimento a favore della Parental Alienation.

Mentre in italia gia’ si diceva che la Pas/PA fosse stata accettata dall’OMS, in realta’ tutte le proposte vennero via via rigettate.

La nostra Presidente dette notizia quasi quotidianamente di queste bocciature tramite articoli sul suo blog – rilanciati sui social –  smentendo clamorosamente i sostenitori della Pas/Pa italiani.

v. articoli sul blog Studio Legale Donne   in

https://studiolegaledonne.webnode.it/l/lettera-indirizzata-alloms-e-sottoscritta-173-docenti-ricercatori-e-organismi-internazionali-affinche-la-alienazine-parentale-non-sia-inserita-nellicd-11/

https://studiolegaledonne.webnode.it/l/la-guerra-dei-30-anni-attacco-a-dsm-e-icd/

https://studiolegaledonne.webnode.it/l/la-pas-ricambia-pelle-e-diventa-lo-strumento-per-il-ripristino-della-patria-potesta/

https://studiolegaledonne.webnode.it/l/la-battaglia-sull-alienazione-genitoriale-imperversa-sullicd/

https://studiolegaledonne.webnode.it/l/la-parental-alienation-viene-definitivamente-esclusa-dal-icd-11/

https://studiolegaledonne.webnode.it/l/il-team3-del-who-decreta-lesclusione-e-lascinetificita-della-pa-ma-il-w-bernet-non-ci-sta-per-quali-motivi/

https://studiolegaledonne.webnode.it/l/la-parental-alienation-e-fuori-dallicd-11-anche-come-problema-relazionale/

https://studiolegaledonne.webnode.it/l/la-parental-alienation-fuori-da-icd-11-anche-come-distubo-e-semplice-fenomeno-o-comportmento-e-scienza-spazzatura-e-la-comunita-accademica-internazionale-lo-ribadisce-per-lennesima-volta/

Abbiamo organizzato e partecipato a convegni sul tema: v. ad es. in Cassazione https://studiolegaledonne.webnode.it/l/un-convegno-critico-sulla-alienazione-parentale/

realizzando webinar settimanali durante la pandemia e lockdown, nel 2020-2021, per non rimanere inerti: v. Maison Antigone on air.

Questa e’ solo una delle tantissime interviste rilasciate sul tema della Pas/PA usato nei tribunali italiani ormai anche senza piu’ nominarla

nel 2021 la nostra Presidente presento’ una petizione per la costituzione di una Commissione di inchiesta sui bambini sottratti alle mamme

Evidenziando che i sostenitori della Pas/PA hanno stimato che i bambini/ragazzi  europei alienati sarebbero ben 50 milioni : un repugnant market amplissimo che potrebbe corrispondere al numero dei   minori abusati   https://www.dire.it/23-09-2020/506259-il-caso-delle-sorelline-di-torino-maison-antigone-vittime-di-un-sistema-che-tortura/?fbclid=IwAR24US_1H8efb0R4WKikoDOjuL2PxT8vI3aMEcqNFesuT7Fn4YdtRLJ-5EQ

sul repugnant market si vedano i seguneti articoli

https://studiolegaledonne.webnode.it/l/follow-the-money-il-metodo-falcone-ed-il-repugnat-market/

https://studiolegaledonne.webnode.it/l/il-repugnant-market-50-milioni-i-bambini-europei-che-entreranno-nel-tritarcarne-del-business-legato-alla-junk-science/

Per le nostre battaglie abbiamo usato e usiamo moltissimo il profilo fb  di Maison Antigone, quotidianamente, v. il sitowww.maisonantigone.it, v. il bloghttps://studiolegaledonne.webnode.it/contrastiamo-la-cd-alienazione-genitoriale-o-pas/p-cxnzi1mg/8/

Il blog https://protective-mothers-italy.webnode.it/  che gestisce l’Avv. Michela Nacca ed in cui sono inserite storie di minori allontanati grazie alla applicazione della pseudoteoria PA, continiene l’unico Archivio dei bambini italiani strappati, la bibliografia italiana pro pas ecc.

Sul blog Il Coraggio delle Donne, Michela tieneuna REubrica in cui racconta storie internazionali di casi giudiziari distorti dalla applicazione del costrutto PA: storie simili a quelle itlaiane in https://www.ilcoraggiodelledonne.it/index.php/rubriche/diritto-di-essere-un-bambino

Tutto cio’ e’ utile per sensibilizzare la societa’, la politica ma anche l’accademia su questi temi.

Dal 2020 collaboriamo con varie univerita’ del mondo per contrastare l’utilizzo della teoria PAS/PA e le prassi giudiziarie distorte da quella teoria ispirate. nonche’ per denunciare i gravi effetti distorsivi di tutto cio’.

Con la collaborazione dell’Universita’ di Ottawa la nostra Presidente ha elaborato e somministrato un sondaggio internazionale nel novembre  2023, i cui risultati sono stati  esposti all’ECDV2023 in Islanda a settembre 2023.

L’Avv. M. Nacca nel 2023 ha collaborato in un altro studio condotto dalla Bristol University anche questo esposto all‘ECDV2023

Su tutto cio’ Michela ha tenuto una lezione nell’aprile 2022 alla Columbia University su richiesta del prof. Ari Goldman

Michela ha altresi tenuto una lezione all’Universita’ di Brasilia a settembre 2023 insieme ad Eleonora Francica che si e’ occupata del tema vincendo un bando del Pulitzer Center come giornalista

Il 25 novembre 2023 all’ Universita’ di Pavia sugli stessi temi ha tenuto un intervento e lo stesso all’Universita’ Parhenope di Napoli l’8 marzo 2024 e ugualmente il 14 marzo 2024 alla Bristol University, anche con Eleonora Francica e Anthea di Benedetto Presidente di Aurea Caritate.

Il 26 novembre 2023 Michela era stata gia’ invitata a tenere una lezione alla Universita’ di Lubiana, delegata con Maria Grazia Apollonio dalla Dottoressa Maria Chiara Feresin.

Il ddl pillon non e’ stato approvato ma in sostanza viene applicato lo stesso tramite le prassi giudiziarie che sono state attuate uniformente  negli anni, nei processi, rafforzate  anche grazie alla riforma Cartabia, solo in parte protettiva.

Prassi giudiziarie distorsive e distorcenti, ispirate al costrutto Pas/PA, sono comuni a tutti i  Paesi del mondo.

Recentemente la nostra Presiente ha curato un saggio, intitolato Guarda Come una Donna, edito da Armando editore.

Nel capitolo “L’Inferno a piccoli passi” Michela ha raccontato il suo percorso e in parte anche della lotta al ddl Pillon.

Nel capitolo successivo, a firma di Maria Grazia De Benedictis cofondatrice di Maison Antigone, abbiamo riportato quanto in parte fatto da Maison Antigone (non solo circa le varie audizioni, interviste, convegni, interrogazioni parlamentari  ecc ma anche indicando le segnalazioni di report all’ONU)

L’8 marzo e’ stata mandata in onda una intervista della CNN a Maria Grazia, come ex vittima di violenza, citando Maison Antigone

v. in https://edition.cnn.com/2024/03/09/europe/italy-grapples-patriarchy-femicide-shock-intl/index.html

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E cio’ e’ solo una parte del lavoro svolto da Maison Antigone!

Manifestazione 22 giugno 2022 Roma

23 Giugno 2022 | Redazione

Maison Antigone sempre presente con le madri in marcia contro la vittimizzazione secondaria!

https://www.facebook.com/giada.giunti.7/videos/1366829907154623

Audizione Maison Antigone dinanzi la Commissione Parlamentare di inchiesta su attivita’ illecite connesse a Comunita’ di tipo famigliare che accolgono minori

22 Giugno 2022 | Redazione

Il 22 giugno 2022 la nostra Presidente Avv. Michela Nacca e’ stata audita dalla Commissione Parlamentare di inchiesta su attivita’ illecite connesse a Comunita’ di tipo famigliare che accolgono minori, duante la quale abbiamo indicato i rischi di una sistematica distorzione della Giustizia italiana a causa di teorie della psicologia che accolgono e acutizzzano stereotipi contro le madri. Durante l’audizione abbiamo ribadito la necessita’ di introdurre un diritto di ascolto giudiziale del minore al di sotto della eta’ attuale di 12 anni, analogamente a come fatto in Spagna grazie alla Legge Rhodes.



V. un brevissimo accesso alla nostra audizione a pag. 43-44 della Relazione Conclusiva sull’attivita’ svolta dalla Commissione, approvata dalla stessa Commissione nella seduta del 15 settembre 2022

https://www.camera.it/leg18/491?idLegislatura=18&categoria=023&tipologiaDoc=documento&numero=031&doc=intero&fbclid=IwAR3yGz-pJsUEgDdBi8gSaSw0x-naoW2lg27wM-i34Os5C5hup9eZd6fSjBA


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Campagna Mediatica contro la Violenza Istituzionale

15 Giugno 2022 | Redazione

Molte Mamme protettive stanno venendo costrette dai tribunali, in modo diretto o indiretto, a chiudere i loro profili social da cui hanno iniziato a denunciare la violenza istituzionale subita a causa della distorsione indotta da teorie della psicologia giuridica infondate, quale la Alienazione Parentale (gia’ definita PAS) ed altre analoghe o da quella derivate.

Una violenza istituzionale agita in Italia, nei e dai tribunali italiani, in modo EViDENTE….cosi PALESEMENTE da essere stati condannati – per questa discriminazione e violenza agita su donne e minori nei tribunali italiani – già dalla CEDAW nel 2011 e di nuovo nel 2017.
Nel 2018 dalle Relatrici Speciali dell’ONU e UE.
Nel 2020 dal GREVIO
Nel 2020 – 2021 e 2022 dalla Corte EDU.
Nel 2021 da uno studio della Università Tuscia che ha confermato accademicamente quanto viene denunciato da tali organismi.

IL 17 marzo 2022 la condanna e’ giunta dalla CSW e ancora dalla Relatrice speciale contro la violenza su donne e bambine dell’ONU
Ma già nel 2007 e di nuovo nel 2011 la Professoressa Romito dell’Università di Trieste aveva palesato tutto ciò, ulteriormente approfondito da studi della Dottoressa Feresin negli ultimi anni.
Nel giugno 2021 e di nuovo nel aprile 2022 i Report della “Commissione Parlamentare dI inchiesta sul Femminicidio e altre forme di violenza sulle Donne” hanno confermato la natura sistemica di queste violenze istituzionali. Ribadite a settembre 2022 anche dalla Commissione parlamentare di inchiesta su affidi e case famiglia.

Maison Antigone dal 2017, grazie alla collaborazione di singole madri che dal 2019 hanno fondato comitati e movimenti, sostiene fortemente e amplifica le denunce di Violenza Istituzionale, affinché queste madri vengano ascoltate su quanto subito nei e dai tribunali italiani.

Una violenza che colpisce qualunque madre protettiva: casalinghe ma anche docenti, ricercatrici universitarie, psicologhe, insegnanti e giornaliste, medici e pediatre, dirigenti di aziende, commercialiste, avvocate e persino magistrate!

Centinaia le segnalazioni giunte a vari organismi ONU grazie alle nostre campagne mediatiche, petizioni, Report annuali (il primo nel 2021, il secondo nel 2022).




PS abbiamo scelto la foto di Frida: una mamma punita dal tribunale a pagare oltre 40.000 euro solo per aver esercitato i suoi legittimi diritti di opposizione a pretese altrui, dinanzi i tribunali e le istituzioni italiane, nonché per aver chiesto aiuto dai pregiudizi subiti.

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Webinar “DA VITTIMA A CARNEFICE. TRA PAS E VIOLENZA ISTITUZIONALE. Il caso di Laura R e di suo figlio M., vittime di violenza istituzionale” con Federica D’Alessio, giornalista

7 Giugno 2022 | Redazione

https://www.facebook.com/103959492134956/videos/1929065570612470/

Un webinar importante con Laura Ruzza, la Senatrice Leone, il Dottor Andrea Mazzeo, la Dottoressa M.S. Pignotti, F. De Vito, Br. Rucci, Avv. D’Aquilio

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Indirizzi forensi

2 Giugno 2022 | Redazione

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Convegno 27 maggio 2022 Roma – Sede della Commissione Europea a Roma

27 Maggio 2022 | Redazione

Il 27 maggio nella SALA SPAZIO EUROPA della SEDE DELLA COMMISSIONE EUROPEA / ROMA, sotto l’alto Patrocinio del Parlamento Europeo, abbiamo partecipato ad un Convegno in cui si è affrontato il tema della violenza istituzionalizzata e della vittimizzazione secondaria.

L’intero convegno e’ stato ripreso dalle telecamere di Radio Radicale v. in https://www.radioradicale.it/scheda/669647/vittimizzazione-secondaria-criticita-passate-e-attuali-e-prospettive-future-alla-luce

di seguito un riassunto dell’evento da parte della giornalista Giada Giunti https://www.paeseroma.it/attualita/2022/05/26/rita-ferri-convegno-vittimizzazione-secondaria-contro-donne-e-dei-minori-27-maggio-presso-sede-commissione-europea-a-roma/

https://www.facebook.com/giada.giunti.7/videos/3328987867346616

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Incontro Ministro della Salute R. Speranza

21 Maggio 2022 | Redazione

Oggi siamo state a lungo ricevute dal Ministro della Salute Roberto Speranza riguardo la vittimizzazione secondaria in atto nel nostro Paese e nei tribunali italiani a causa della applicazione di pseudoteorie come la Pas/Alienazione Genitoriale, Sindrome della Madre Malevola ecc.

Abbiamo portato il caso di Laura Ruzza e suo figlio, sensibilizzando il Ministro sulla situazione di questo bambino.

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Convegno 20-21 maggio 2022 Macerata

20 Maggio 2022 | Redazione

Onorate di aver aperto il 20 maggio 2022 questo importante Convegno organizzato da Movimento per l’Infanzia

https://www.facebook.com/cristina.parolisi/videos/1039372143366647

https://www.facebook.com/cristina.parolisi/videos/5135879499825594

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23 aprile 2022 Convention Articolo Uno – Roma

23 Aprile 2022 | Redazione

Agenzia Stampa DIRE: Mamma Grazia: “Io ostativa, i miei figli al padre rinviato a giudizio per maltrattamenti”

20 Aprile 2022 | Redazione

SPECIALE ‘MAMME CORAGGIO’ | Nacca: “Ricordiamo le vicende Paitoni, Danho e Barakat”

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Convegno 31 marzo 2022 Casa Internazionale delle Donne

31 Marzo 2022 | Redazione

Il video del convegno, organizzato dalla Prof.ssa Rita Ferri, e’ consultabile sul sito di Radio Radicale (assenti Avv. S. D’Aquilio e Br.Rucci) https://www.radioradicale.it/scheda/664296/da-il-diritto-ad-avere-diritti-a-il-diritto-alla-effettivita-della-tutela-contro-la

https://www.casainternazionaledelledonne.org/eventi/da-il-diritto-ad-avere-diritti-a-il-diritto-alla-effettivita-della-tutela-contro-la-cattiva-giurisdizione-e-la-incongrua-difesa/
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Agenzia Stampa DIRE: “Nacca: e’ prassi di Tortura”

29 Marzo 2022 | Redazione
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Laura Massaro vince in Cassazione!

24 Marzo 2022 | Redazione
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Convegno 19 marzo 2022 Firenze

19 Marzo 2022 | Redazione

Sabato 19 marzo 2022 dalle ore 10.00 saremo con il Segretario Generale di Articolo Uno Toscana, l’Antropologa Emerita Cretella, la Giornalista Esmeralda Rizzi e Isabella Mancini di Nosotras, per continuare a parlare della #discriminazione e della #violenza che subiscono #donne e #bambini in ambito istituzionale e nei #tribunali.
Bisogna sviscerare il fenomeno, capirne le cause, le caratteristiche, le strategie, l’estensione e le implicazioni, nonché l’evoluzione, per poterlo estirpare.

Sabato 19 marzo 2022
a Firenze, insieme a:

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Comunicato Stampa – Il 17 marzo 2022 il CSW (ONU) su segnalazione di Maison Antigone condanna l’Italia per la Violenza Istituzionale dovuta alla “pseudoteoria” Parental Alienation

18 Marzo 2022 | Redazione

A fine luglio 2021 avevamo inviato un Report di 600 casi giudiziari raccolti e selezionati in anni di lavoro – senza fondo alcuno ne’ altri tipi di risorse – nonche’ tramite una campagna mediatica e social avevamo chiesto alle mamme, ad altre associazioni ed ai loro legali di segnalare insieme a noi al CSW dell’ONU (la Commission on the Status of Women) i loro casi processuali di violenza istituzionale (rivittimizzazione) dovuti alla applicazione, nei tribunali Italiani, della pseudoteoria #alienazioneparentale o di teorie e costrutti analoghi. Avevamo indicato l’esatto indirizzo mail e le modalità della segnalazione.

V. il nostro Comunicato al seguente link 👇https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=3099208943640889&id=1989200131308448

L’invito era stato riportato anche dalla Agenzia stampa Dire

https://www.dire.it/31-07-2021/658694-maison-antigone-invita-mamme-rivittimizzate-segnalare-propri-casi-onu/

In centinaia hanno subito risposto al nostro appello!

Il 17 marzo 2022 , grazie al lavoro incessante di esperte internazionali con cui collaboriamo da anni, la Commissione ONU sullo Status delle Donne (CSW) si è espressa unitariamente contro la teoria #AlienazioneParentale: è una strategia processuale difensiva, distorcente la realtà e rivittimizzante, a tutela di uomini maltrattanti, utilizzata in tutto il Mondo!

v. il Panel in https://s3-eu-west-1.amazonaws.com/upload.teamup.com/2487162/6R0kDAGFRieJms0pc3Kw_FlyerProposal_SRVAW-20side-20event-20CSW-2066_Edited.pdf

In questi stessi giorni è stata firmata da Presidente USA Biden la Kayden’sLaw ( la LeggeKayden, dal nome di #Kayden Mancuso: una bambina americana uccisa dal padre a sette anni perché rimasta inascoltata, insieme alla mamma, in quanto considerate “alienanti”.

Una legge, quella intitolata a Kayden (v. La sua storia e’ stata raccontata dalla nostra Presidente in Il Coraggio delle Donne In 👇https://www.ilcoraggiodelledonne.it/…/398-kayden…) , che ora in tutti gli Stati USA aumenta i criteri di protezione dei #minori nei casi di #affido, tutelandoli da padri pericolosi e dalla applicazione della pseudoteoria Pas/Pa, chiedendo ai Giudici che non vengano incaricati piu’ nei tribunali i cd “esperti della alienazione parentale”.

Le pseudoteorie della #psicologiagiuridica , come la alienazione parentale, sono una piaga giuridica da ESTIRPARE anche nei #tribunali italiani per il benessere e la tutela dei #bambini. A tal fine abbiamo organizzato una #staffetta social internazionale il 25 novembre 2021 a cui hanno partecipato anche associazioni ed esperti dall’Argentina

v. In👇https://fb.watch/bSSg05Y9oY/

La nostra Eleonora Francica ha scritto un resoconto degli interventi all’ONU, intervistando li a NY, dove Eleonora lavora come giornalista per una testata italoamericana con sede all’ONU, Danielle Pollack, Prof.Joan Meier, Prof. Ruth Kaddari: esperte che hanno lavorato fortemente per questi risultati!

Avv. Michela Nacca

Presidente Maison Antigone

v. Articolo in inglese 👇

v. articolo in italiano

https://lavocedinewyork.com/onu/2022/03/18/la-commissione-onu-sullo-status-delle-donne-unita-contro-lalienazione-parentale/

👇

La Commissione ONU sullo Status delle Donne unita contro l’alienazione parentale

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25 novembre 2021 – Staffetta Internazionale via web per le donne vittime di violenza istituzionale

25 Novembre 2021 | Redazione


Un progetto ideato e realizzato da Avv. Michela Nacca – Maison Antigone


Il 25 novembre 2021 dalle ore 10,00 del mattino fino oltre la mezzanotte trasmetteremo una staffetta di eventi in diretta fb, virtualmente collegati, per denunciare tutte insieme la discriminazione e la violenza istituzionale contro le donne e e i minori.

Parteciperanno, oltre Maison Antigone: il Comitato Madri UniteThe Court Said ItalyAgenzia di stampa DIRE -Progetto Medusa – Protective Mothers Italy Verità Altre @Cisl.ArezzoIl coraggio delle DonneArticolo UNO l’Arte del Comunicare Fondazione Carlo Rambaldi – Noi Orfani Speciali – @OVO Osservatorio contro la Violenza Osterica e La Goccia MagicaV NewsSTATI GENERALI DELLE DONNEFemminicidio in VitaLos pañuelos amarillos con Colomba Nasca (Argentina) – Vitaru Italia.Витару Италия – Coletivo Voz Materna dal Brasile- @NeveraloneSoldiersPadri in Movimento

v. il nostro video di introduzione in https://www.facebook.com/watch/?v=2966282786965610


– ore 10.00 -11;00 avvio con Maison Antigone

https://www.facebook.com/maisonantigone/videos/444722347085967

– ore 11.00-12.00 Arte del Comunicare di Claudia Baldini

– ore 12 – 13 Stati Generali delle Donne con Isa Maggi

– ore 13- 13.45 CISL con Silvia Russo

– ore 13,45 -14.15 video Fondazione Rambaldi e di
Los pañuelos amarillos con Colomba Nasca (Argentina)


– ore 14.00-14,30 Agenzia Stampa Dire con Silvia Mari

– ore 14.15-14.30 Manifestazione in diretta con Giada Giunti

– ore 14.30-15.10 Femminicidio in Vita e Padri in Movimento

– ore 15.10-16,00 Comitato Madri Unite Contro la Violenza Istituzionale e Progetto Medusa

– ore 16.00-16.10 Associazione Vitaru (Ass di Donne Russe)

– ore16.15-17.15 Maison Antigone intervista On.li Giannone e Muroni, Daniela Rambaldi .

https://www.facebook.com/maisonantigone/videos/205078111809227

– ore 17.15-17.30 dalla Manifestazione con Giada Giunti

– ore 17.30 – 18,10 Articolo Uno Toscana

– ore 18.10-18.50 Il Coraggio delle Donne con Lucia Ottavi

– ore 19.00-19.45 V News con Giulia Schiff e Ass. Never Alone Soldiers (USA)

https://www.youtube.com/watch?v=HHvonifDk8Q

– ore 19.45- 20.30 Comitato Madri Unite e Progetto Medusa

-ore 20.30-21.00 Ovo e Goccia Magica su “La Violenza Ostetrica e demonizzazione dell’allattamento in CTU”

– ore 21.00-23.00 Noi Orfani Speciali

– ore 24.00 Coletivo Voz Materna dal Brasile

Tutti gli eventi saranno trasmessi in diretta e condivisi dalla pagina fb di Maison Antigone

“… Dal primo gennaio al 7 novembre di quest’anno in Italia sono stati registrati 247 omicidi, con 103 vittime donne (una ogni tre giorni), di cui 87 uccise in ambito familiare/affettivo. Di queste, 60 sono morte per mano per mano del partner o dell’ex partner… “

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Comunicato Stampa: Chiediamo una Commissione Parlamentare di inchiesta sui rischi traumatici degli allontanamenti disposti dalle Autorita’ Giudiziarie su minori a a motivo del loro “rifiuto” paterno e una Commissione sugli abusi sessuali incestuosi su minori

3 Novembre 2021 | Redazione

Il 27 luglio 2021 lanciavamo una petizione al fine di confrontrci con Ministri e Parlamento, affinche’ venisse istituita una commissione parlamentare di inchiesta

https://www.change.org/p/ministro-della-giustizia-marta-cartabia-manifesto-congiunto-contro-la-sottrazione-dei-bambini-in-base-alla-junk-science-pas-pa

di seguito il testo della Petizione elaborata dalla nostra Presidente, a cui hanno aderito anche Il Comitato Madri Unite e Progetto Medusa

Mentre ieri sera avveniva l’ennesimo prelievo coatto di un bambino di 7 anni, per giunta epilettico: uno dei tanti casi in cui una madre dopo ben 6 denunce e’ rimasta del tutto inascoltata,  oggi ci accingiamo a manifestare per questo e centinaia di altri minori, compreso il figlio di Laura Massaro, nei pressi del Ministero di Giustizia, a Piazza Cairoli Roma, dalle 11,00 alle 13,00, insieme al Comitato delle Madri Unite contro la Violenza Istituzionale ed il Progetto Medusa.

v. video degli interventi che si stanno tenendo ora in corso  sul seguente link  https://www.facebook.com/ProgettoMedusa/videos/342231247570926

.

Abbiamo stamani  inviato una PEC ai Ministri della Giustizia e della Salute, del MIUR e della Istruzione per un confronto immediato, affinche’ avviino ispezioni urgenti in tribunali, case famiglia, centri specializzati, Universita’, istituti di scuola media secondaria per os.


In un lungo ed articolato documento, ricco di fonti e riferimenti anche scientifici, denunciamo l’uso strumentale patriarcale della Legge 54/2006 e dell’art.337 quater cc combinato con il 330 cc: una normativa  che oggi permette la criminalizzazione delle madri che denunciano violenze e abusi, subendo la decadenza della loro responsabilita’ genitoriale, la perdita dell’affido e della collocazione , per il solo fatto consequenziale di aver richiesto l’affido esclusivo del minore.

Una richiesta materna di senso protettivo viene cosi trasformata e reinterpretata dalla teoria parental alienation in un sintomo di ostativita’/alienazione genitoriale!

Una junk science, come fu definita da Paul Fink, Psichiatra, Professore Universitario  e Presidente dell’APA americana  !

I casi non sono pochi, rari e dunque eccezionali ma centinaia ogni anno!

Maison Antigone da anni  sta raccogiendo questo Archivio di bambini tolti alle loro mamme ingiustamente!

Attraverso i racconti delle stesse madri 

https://protective-mothers-italy.webnode.it/le-madri-raccontano-la-violenza-istituzionale/?fbclid=IwAR3WECjpCN8MIp5Sup6BV0I7sH4IYieB2CKXpz4ZL-sIkUEEGshbCJy1Zl4

Attraverso le notizie di stampa (v. in https://protective-mothers-italy.webnode.it/storie-dallitalia/ )

Grazie alle interpellanze dell’Onorevole Giannone 

v. in https://protective-mothers-italy.webnode.it/v-le-interpellanze-interrogazioni-a-risposta-scritta-interpellanze-urgenti-in-ordine-cronologico-presentate-dallonorevole-giannone-su-vari-casi-di-madri-allontanate-dai-loro-figli-dai-tribunali-a-causa-delle-loro-denunce/

Tutto cio’ dimostra che si tratta di un fenomeno massivo e sistematico, cosi come ha confermato la CEDAW dal 2011 e di nuovo nel 2017 condannando l’Italia, il GREVIO nel gennaio 2020, l’organo esecutivo della Corte Edu nell’ottobre 2020 e da ultimo il Report della Commissione Femminicidio.


Terminiamo il Manifesto chiedendo:


– la revoca immediata di provvedimenti di ablazione del figlio di Laura Massaro e di altri bambini/ragazzi : provvedimenti  basati su junk science

–  il ritorno di minori gia’ allontanati da madri protettive per le stesse ragioni.

Allontanamenti traumatici, illegittimi giuridicamente e scientificamente, dei trattamenti sanitari su minori celati e giammai validati.


– che i minori, nei casi in cui vi siano denunce per abusi e violenza domestica, a qualsiasi eta’ vengano direttamente ascoltati da Giudici dell’affido – Giudici formati circa gli abusi sessuali e la violenza domestica, con ascolti videoregistrati, senza deleghe a CTU e servizi sociali, ad educatori, tutori o curatori.
Perche’ i diritti dei minori non possono trasformarsi in strumenti utili al loro imbavagliamento!


– Chiediamo che venga rispettato l’art.31 della Costituzione italiana che pone una tutela speciale circa la relazione materna, nella consapevolezza scientifica del valore biologico e psicologico di questa relazione per la sana crescita dei bambini: non si tratta di una norma costituzionale che discrimina i padri a favore delle madri ma di una norma di rango costituzionale che tutela in primis l’infanzia su ogni adultocentrismo!


– la riforma della legge 54/2006 e dell’art. 337 quater cc


– Chiediamo che i Giudici ed i Magistrati, gli Avvocati, i Tutori ed i Curatori, gli Assistenti Sociali, gli educatori, gli Psicologi Giuridici e Psichiatri forensi, i CTU inseriti negli Albi dei tribunali civili e penali italiani, coinvolti in procedimenti civili di affido dei minori e penali circa reati di violenza domestica e abuso sessuale su minori, siano formati nella violenza domestica, cosi come richiesto dalla Commissione Parlamentare di inchiesta sul Femminicidio (v. Report in http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/DF/361580.pdf ) ma che vengano formati anche circa gli abusi sessuali su minori e i motivi di ascientificita’ e incostituzionalita’ della Pas e di teorie analoghe da quella derivate.


– Chiediamo che, cosi come gia’ avvenuto in Australia, vengano esclusi sia da tale attivita’ formativa, nel punto precedente indicata, sia dagli Albi dei CTU tutti quegli psicologi giuridici e psichiatri forensi che per anni hanno scritto, insegnato diffuso e diagnosticato/valutato la Pas, e teorie analoghe, determinando cosi la vittimizzazione o rivittimizzazione di bambini e adolescenti.

– Chiediamo che il Ministro della Istruzione e della Ricerca verifichi in quali Universita’ pubbliche e private negli ultimi 20 anni siano stati effettuati Corsi, Master, Convegni, internship ecc sulla Pas e teorie analoghe, adottando provvedimenti conseguenti.


– Chiediamo che l’ Ordine nazionale dei Medici, quello degli Psicologi e degli Assistenti sociali, il CNF si pronuncino definitivamente contro la pseudoteoria Pas, la Sindrome della Madre Malevola e contro quelle teorie da esse derivate.


– Chiediamo che allo stesso modo si pronuncino i Ministri della Giustizia, della Salute, del MIUR e della Istruzione.


I minori sono soggetti di diritto non oggetti, come queste pratiche aberranti, inumane e degradanti li hanno ridotti, nei tribunali italiani, li dove Gloria, Federico, Marianna, i fratelli Pontin e Iacovone, le sorelle Capasso avrebbero voluto ricevere ascolto, giustizia e protezione.


Ci rifiutiamo come società civile di accettare che vengano ancora emessi dall’autorità giudiziaria provvedimenti violativi della Costituzione, delle norme del diritto nazionale e internazionale, della Convenzione di Istanbul e delle Convenzioni nazionali e internazionali sui diritti dei fanciulli, per di piu’ non giustificate – ed anzi considerate pericolose e traumatiche dalla scienza ufficiale – e che non tengano conto delle problematiche fisiche, mediche, nonche’ delle motivazioni dei minori che ne sono oggetto.

Avv. Michela Nacca Presidente MAISON ANTIGONE

hanno aderito

COMITATO MADRI UNITE CONTRO LA VIOLENZA ISTITUZIONALE
PROGETTO MEDUSA

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Maison Antigone e Verita’ Altre chiedono ad agosto 2021 e di nuovo ad ottobre un Decreto Legge urgente per dire stop agli allontanamenti coatti ed il ritorno a casa dei minori allontanati a causa del costrutto PA

13 Ottobre 2021 | Redazione

Il 30 agosto 2021 e poi di nuovo il 12 ottobre 2021 abbiamo partecipato a due manifestazioni durante le quali abbiamo letto la richiesta di un Decreto Legge urgente, scritta dalla nostra Presidente Avv. Michela Nacca ed a cui ha aderito Verita’ Altre di Giada Giunti e succesivamente, ad ottobre successivo, anche il Comitato Madri Unite e Progetto Medusa, affinche’ vengano sospesi tutti i provvedimenti di allontanamento dei minori in via di esecuzione e revocati quelli gia’ eseguiti, sulla base del costrutto Parental Alienation o Sindrome della Madre Malevola, in qualsiasi modo ridenominati. Per intenderci tutti quesi casi in cui il rifiuto di contatto di un minore venga giustificato con la presunta manipolazione da parte del genitore preferito.

La nostra Presidente ha letto la richiesta dinanzi Montecitorio, durante una manifestazione accanto a madri private dei loro figli. Una richiesta ripetuta il 12 ottobre successivo insieme alle madri strappate dai loro figli. Una richiesta riproposta poi anche nella manifestazione del giugno 2022. https://www.paeseroma.it/attualita/2022/06/12/pas-minori-allontanati-le-mamme-a-santi-apostoli-il-16-giugno-per-chiedere-un-decreto-legge-urgente/

Nel frattempo il 6 ottobre 2021 anche il Parlamento Europeo si pronunicava contro i provvedimenti di allontanamento dei minori fondati sul costrutto PAS/PA

https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/A-9-2021-0254_IT.html

il 30 luglio 2021 Maison Antigone – dopo l’importante manifestazione a cui per la prima volta avevano aderito anche associazioni importanti comela CGL e Differenza Donna https://www.dire.it/17-06-2021/645469-a-piazza-montecitorio-il-grido-di-mamme-e-figli-sui-bambini-non-si-passa/ – aveva invitato le mamme a segnalare i loro casi giudiziari all’ONU, a cui Maisone Antigone ha inviato un Report di 600 casi.

Di seguito il testo per la richiesta del Decreto Legge Urgente

Premesso che:

–          la Convenzione di New York del 1989 sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, ratificata nel ’91, stabilisce, all’articolo 3, che «in tutte le decisioni relative ai fanciulli, (…) l’interesse superiore del fanciullo deve avere una considerazione preminente». L’articolo 12 garantisce al minore «il diritto di esprimere liberamente la sua opinione su ogni questione che lo interessa», prevedendo «la possibilità di essere ascoltato in ogni procedura giudiziaria o amministrativa che lo concerne»;

–          la convenzione di Istanbul del 2011, all’articolo 5, obbliga gli Stati ad astenersi da qualsiasi atto di violenza verso le donne, prevedendo all’articolo 31 «al momento di determinare i diritti di custodia e di visita dei figli, siano presi in considerazione gli episodi di violenza che rientrano nel campo di applicazione della presente Convenzione»;

–          la Convenzione di Strasburgo sui diritti dei fanciulli adottata nel 1996,  ratificata e resa esecutiva in Italia con Legge 20 marzo 2003, n. 77 stabilisce, nel combinato disposto degli articoli 3 e 6, il diritto del minore ad essere informato e di esprimere la propria opinione nei procedimenti che lo riguardano, imponendo all’autorità giudiziaria di permettergli di esprimere la propria opinione e tenerla in debito conto;

–          il codice civile, all’articolo 315-bis, riconosce il diritto del fanciullo – che abbia compiuto i dodici anni, o anche di età inferiore se capace di discernimento – ad essere ascoltato in tutte le questioni che lo riguardano;

–          Le linee guida del comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa per una giustizia a misura di bambino così riportano:  “un sistema giudiziario a misura di minore protegge il giovani dalle difficoltà, si assicura che abbiano voce in capitolo, tiene di debita considerazione le loro parole  di essere consultato ed ascoltato nei procedimenti che coinvolgono e lo riguardano. In particolare si dovrebbe dare il giusto riconoscimento alle opinioni del minore … dovrebbe essere riconosciuto il dovuto peso ai loro punti di vista e alle loro opinioni .. i minori dovrebbero essere trattati con attenzione, sensibilità, e rispetto nel corso di qualsiasi procedimento o causa, prestando particolare attenzione alla loro situazione personale, al loro benessere, ai loro bisogni specifici e nel pieno rispetto della loro integrità fisica e psicologica .. i minori dovrebbero essere considerati clienti a pieno titolo con i loro diritti, e gli avvocati che li rappresentano dovrebbero farsi portavoce della loro  opinione …diritto di essere ascoltato e di esprimere la propria opinione … dovrebbero essere utilizzate e considerate come prove ammissibili le tecniche di assunzione quali registrazioni audio o video …dovrebbero essere redatti e utilizzati verbali di audizione….le dichiarazioni e le prove di un minore non dovrebbero mai essere presunte invalide o inattendibili per il solo motivo dell’età” …l’articolo 3 della Convenzione Europea sull’esercizio del diritto dei minori (serie dei trattati europei n. 160) combina il diritto di essere ascoltato.. i minori hanno il diritto di esprimere la loro opinione liberamente, senza pressioni e manipolazioni …per ovvie ragioni si dovrebbero prendere accordi specifici per la raccolta di prove specialmente di minori vittime di reati … permettere di testimoniare via audio, video o mediante collegamento tv… evitare il contatto visivo o di altro di tipo tra la vittima ed il presunto colpevole (linee guida 68) …come si è già precisato l’età non dovrebbe essere un ostacolo al diritto del minore di partecipare pienamente al procedimento giudiziario. Secondo la linea guida 73 non si dovrebbe presumere che le loro testimonianze siano invalide o inaffidabili semplicemente in ragione delle loro età”.
Con legge 27 maggio 1991, n. 176, l’Italia ha ratificato e dato esecuzione alla Convenzione internazionale sui diritti del fanciullo, stipulata a New York dai Paesi aderenti all’ONU il 20 novembre 1989  che, all’articolo 3, comma 1, recita: “In tutte le decisioni relative ai fanciulli, di competenza sia delle istituzioni pubbliche o private di assistenza sociale, dei tribunali, delle autorità amministrative o degli organi legislativi, l’interesse superiore del fanciullo deve essere una considerazione preminente”.

PREMESSO

Che la teoria Pas (Parental Alienation Syndrome) oggi ridenominata Parental Alienation o in altri modi (“simbiosi”, conflitto di lealtà fedeltà, ostatività alla relazione paterna, manipolazione materna ecc) teorizzata dallo Psichiatra americano Richard Gardner nel 1985, per lunghi anni insegnata in corsi formativi per Giudici ed Avvocati della famiglia, ad assistenti sociali, mediatori, psicologi giuridici e psichiatri forensi italiani, in realtà non è mai stata accettata dalla Comunità Accademica internazionale, per la sua irrazionalità’ e infondatezza scientifica, che viceversa fin dagli inizi degli anni essa e’ stata  attenzionata più volte e ritenuta “infondata scientificamente”, considerata “pericolosa” perche’  gravemente “fuorviante”  la formazione del convincimento giudiziale, in quanto “rivittimizzante donne e minori già vittime di violenza ed abusi”. In una parola trattandosi di  una “junk science” (Paul Fink) ossia scienza spazzatura.

Atteso
che già nel 2012 e di nuovo nel 2020 il Ministero della Salute italiano, rispondendo ad interpellanze parlamentari, ha  ribadito  la ascientificità della teoria Pas e di conseguenza il pericolo di rivittimizzazione a cui vengono esposti i minori, nei procedimenti in cui essa viene applicata e la sua “cura” attuata (cura consistente nella parentectomia materna e nel reset psichico del bambino che deve essere riallineato al padre rifiutato).

Considerato che i protocolli o prassi attuate dai tribunali italiani nella applicazione della ‘cura” alla Pas/Alienazione Parentale non sono, né potevano, essere validate scientificamente: ne’ dalla comunità accademica ne’ dal Ministero della Salute italiana. Cosi come desumibile da risposta fornita nel giugno scorso alla Presidente di Maison Antigone via PEC.
Atteso che la Cassazione fin dal 2013 ne ribadiva l’infondatezza scientifica e dunque la non applicabilità in sede giudiziaria e ciò riferendosi sia alla Pas sia allo stesso costrutto in altro modo definito ad es. “conflitto di fedeltà “ (v. Cass. Sez. civile Ordinanza n. 7041/2013).
Atteso che tale arresto veniva confermato da ulteriori ordinanze di Cassazione (v. ad es. Cassazione civile, sez. I, sentenza 16/05/2019 n° 13274), fino ad arrivare alla Ordinanza  n. 13217/2021 della Corte di Cassazione prima sezione civile del 22 gennaio 2021 e depositata in cancelleria il 17 maggio 2021,  che revocando l’affido superesclusivo attribuito ad un padre dalle Corti di merito, nonché’ revocando il divieto di contatto con la madre reputata alienante,  considera pregiudizievole e nazista la teoria Pas e altre teorie analoghe  (la Sindrome della Madre Malevola ecc) nonché’ la loro applicazione processuale (e di conseguenza non può che considerare altrettanto nazista e incostituzionale la “cura” della ablazione e del  reset su minore che essa comporta).
Considerate le Condanne già ricevute dal sistema Giustizia italiano da parte della CEDAW nel 2011 e di nuovo nel 2017, nonché’ dal GREVIO nel gennaio 2020 circa la grave distorsione provocata dall’utilizzo della teoria Pas e di teorie analoghe : distorsioni che inducono Giudici ad archiviare denunce pur fondate di violenza domestica e abusi incestuosi sporte dalle madri, e suggerisce di  non considerare credibili i racconti di abuso dei minori ritenendoli perlopiù indotti da manipolazioni materne, e dunque ad esitare in decisioni di assoluzione o archiviazioni errate, nonché’ in determinazioni di affido  di minori a padri pericolosi, presunti violenti o abusanti, persino anche quando condannati, con rivittimizzazione ed esposizione a pericoli oggettivi degli stessi minori.
Vista la Requisitoria del sostituto procuratore generale della Corte di Cassazione dottoressa Francesca Ceroni depositata il 15 marzo 2021 in udienza, che denuncia la incostituzionalità della teoria Pas, la sua utilizzazione nonché’ applicazione (attraverso la ablazione dei minori dalle madri considerate alienanti, con sradicamento del loro rapporto, istituzionalizzazione dei minori e reset psicologico finalizzato al riallineamento del padre rifiutato).
Attesi gli esiti della indagine condotta dalla Commissione Parlamentare di inchiesta sul Femminicidio e altre forme di violenza sulle donne, già in parte pubblicati in un Report del giugno 2021 e confermativi della deviazione in atto della Giustizia italiana a causa della applicazione della teoria Pas e altre teorie analoghe in CTU mirate alla valutazione della capacità di testimoniare dei minori e alla  valutazione della idoneità genitoriale.

Tutto ciò premesso e nonostante le  evidenze scientifiche contrarie alla teoria Pas ed alla sua “cura”(sradicamento materno e reset psichico del minore),  la teoria in questione continua ancora oggi ad essere utilizzata in ambito giudiziario, da circa 20 anni a questa parte, con lo stratagemma di mere mutazioni nominalistiche – subentrate al fine di aggirare le condanne sopra richiamate – ma continuando ad applicarne pedissequamente i principi ed i criteri irrazionali, le prassi di cd. Cura della Pas/Pa: principi, criteri e prassi  distorte e violente, violative di diritti umani fondamentali dei minori, che rappresentano vere e proprie violenze private.
Infatti, sono ancora molti casi di bambini affidati ad un genitore potenzialmente pericoloso sulla base dell’uso della PAS, così come sono molti i casi di bambini inviati alle comunità rieducative e privati delle loro libertà fondamentali e delle loro esigenze più essenziali.

I sottoscritti, propongono al Governo di adottare un decreto legge immediato finalizzato a

  1. revocare con effetto immediato provvedimenti di ablazione di minori emessi – già attuati o attuandi  – sulla base di teorie quali la Pas, Alienazione Parentale e altre analoghe o da quelle derivate, con previsione di ritorno immediato nella abitazione materna.
  2.  Considerare come fattispecie di reato rientrante nella “violenza privata su minori” le  relazioni di CTU, assistenti sociali, Tutori e Curatori nonché  provvedimenti giudiziari finalizzati a sottrazioni dei minori e loro  istituzionalizzazioni  decise sulla base di valutazioni  orientate alla teoria Pas o da altre teorie  analoghe o da quella derivate.
  3. Chiediamo che il Decreto si richiami esplicitamente al rispetto delle Convenzioni europee di Istanbul e Lanzarote, nonché ai principi fondamentali della Costituzione Italiana di cura e protezione dei minori dalla violenza domestica e dagli abusi sessuali.
  4. Attesi tutti i costi sopportati e le spese affrontate dalle vittime di Violenza Istituzionale dovuta alla applicazione della teoria Pas nei tribunali italiani ( o teorie a quella analoghe) chiediamo che il Decreto Legge preveda  indennizzi  per risarcimento danni per quelle madri e  quei minori a cui –  pur vittime di violenza domestica ed abusi documentati o comprovati da testimonianze o certificati di pronto soccorso – siano stati negati i loro diritti di Giustizia e difesa, per madri e minori che non siano stati ascoltati o i cui racconti siano stati pregiudizialmente sviliti grazie alla teoria Pas o teorie analoghe, o  che siano stati sottoposti coattivamente a procedure mediative  o di  coordinamento genitoriale con i loro abusanti, a istituzionalizzazioni forzate,  a CTU e valutazioni fuorvianti che abbiano messo in dubbio,  ostacolato o comportato lo sradicamento del loro rapporto, sulla base della teoria Pas o di altre teorie analoghe o da questa derivate.
  5. Chiediamo la immediata epurazione dagli Albi  dei Consulenti Tecnici di Ufficio di tutti quegli Psicologi e Psichiatri nonché’ Pedagogisti, Mediatori , Assistenti Sociali, Criminologi ecc  che hanno sostenuto la teoria Pas (e altre analoghe o da essa derivate) scrivendo su di essa, insegnandola, diffondendola e applicandola.
  6. Accogliendo la petizione della Associazione Maison Antigone, chiediamo l’acquisizione e l’indagine da parte della Procura Generale di Roma e del CSM di tutti i  1.500 i fascicoli processuali già acquisiti dalla Commissione Parlamentare sul Femminicidio: si tratta di altrettanti casi processuali in cui potrebbero essere state commessi gravissime violazioni di diritti fondamentali e processuali di difesa di minori,  violazioni della loro libertà e della loro  salute attraverso la applicazione di prassi di istituzionalizzazione e reset non supportate scientificamente e infondate, che potrebbero rappresentare reati di violenza privata agite su quei minori e, in quanto tali, procedibili d’ufficio.
  7. Chiediamo infine l’intervento della  Corte dei Conti ai fini della verifica di eventuali danni erariali allo Stato, derivanti dalla applicazione nei processi penali e civili della teoria Pas, o di altre teorie analoghe o da essa derivate.

Non possiamo infatti non considerare  i funesti effetti collaterali che mettono in pericolo i minori, la salute pubblica, non esclusa la  credibilità, affidabilità e la stessa fiducia riposta dai cittadini nello Stato e nei suoi Tribunali,  per la ininterrotta trasgressione dei diritti umani, violati a causa della applicazione in ambito giudiziario della teoria Pas e di altre teorie e prassi processuali e non,  da quella derivate.
Si chiede ciò alla luce della  devastazione della esistenza di madri e figli, sottoposte a vere e proprie torture giudiziarie per molti anni, con notevole dispendio di risorse economiche non solo private ma statali,  grazie alla applicazione della teoria Pas e di altre teorie analoghe o da quella derivate, nonché’ a causa di  provvedimenti e prassi processuali da quelle ispirate.
Minori   espropriati alla loro famiglia, in cui essi sono cresciuti ed in cui vogliono vivere, in cui si sentono protetti ed amati, istituzionalizzati per mesi ed anni in nome di un principio di bigenitorialità fuorviato e fuorviante che in realtà difende solo la relaziona paterna coercitiva e  violenta, e non quella materna.
Non di secondaria importanza  sono i danni materiali ed economici derivati dai costi per difendere i propri diritti vitali e naturali, nonché, gli ingenti danni esistenziali e relazionali derivanti dagli allontanamenti dei figli da mamme adeguate e protettive.
Per non parlare dei danni erariali, derivati dai  costi di rette giornaliere per i minori portati via a madri in realtà idonee, affatto pericolose  e chiusi in case famiglia o centri educativi:  istituzionalizzazioni costosissime  finalizzate alla cura di  “reset”, imposte  dalle teorie ascientifiche Pas /Alienazione parentale e teorie analoghe o da quelle derivate.
Chiediamo che venga considerato anche l’eventuale  danno  erariale già denunciato a settembre 2020  dalla presidente dell’Ass. Maison Antigone: danni erariali   derivati da “studi empirici sulla Alienazione Parentale” annunciati nel maggio 2020 dal Ministro Speranza, che tuttavia si preannunciano  del tutto ascientifici, atteso che la proposta di inserire la “Alienazione Parentale” nell’ICD 11  è stata già ampiamente e ripetutamente bocciata dall’OMS non solo in quanto Sindrome, ma anche  eventualmente intesa come Disturbo, come Disordine o anche come “Problema relazionale caregiver-child”. Tutte proposte formulate e rigettate dall’OMS.

Avv. Michela Nacca Presidente Maison Antigone

Avv. Carlo Priolo ass. Verita’ Altre Giada Giunti”

Manifestazione 8 ottobre 2021 – Roma

8 Ottobre 2021 | Redazione
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Pillole sulla scienza spazzatura

1 Ottobre 2021 | Redazione

Pordenone: Tavola Rotonda LEV Libreria Editrice Vaticana su “Femminicidio e razzismo”

23 Settembre 2021 | Redazione

Il 23 settembre 2021 siamo state onorate di essere stata invitate e di aver partecipato a Pordenone al Convegno organizzato dalla Libreria Editrice Vaticana che, in collaborazione consueta con la Segreteria di Stato Vaticana e sotto l’Alto Patrocinio del Pontificio consiglio per la Cultura, la Pontificia Universita’ Lateranense ed altri, ha aperto la kermesse di incontri e convegni per l’anno 2021-2022 “Ascoltare, Leggere, Crescere” giunta alla sua 15 edizione.

Con la Presidente di Maison Antigone Avv. Michela Nacca il 23 settembre sono presenti Francesca Di Giovanni Sottosegretario per i rapporti con gli Stati della Segreteria dello Stato Città del Vaticano, la Professoressa Francesca Medioli già docente di Italian Women’s History all’Università di Reading e la Avv. Penalista Rosanna Rovere, già presidente dell’Ordine degli avvocati di Pordenone, che ha moderato la Tavola.

v. brochure in https://www.euro-eventi.it/wp-content/uploads/2021/09/ALC2021_programma_web-DEF.pdf

v. notizie in

https://www.agensir.it/quotidiano/2021/9/21/comunicazioni-sociali-gli-appuntamenti-della-xv-edizione-della-rassegna-dincontri-con-leditoria-religiosa-ascoltare-leggere-crescere/

https://www.ilpopolopordenone.it/Pordenone/Ascoltare-Leggere-Crescere-capire-l-oggi-attraverso-gli-esperti

https://www.ilpopolopordenone.it/Pordenone/Ascoltare-Leggere-Crescere-il-23-si-parla-di-femminicidio

https://www.ilfriuli.it/articolo/cultura/a-pordenone-la-15esima-edizione-di-ascoltare-leggere-crescere/6/250871

https://www.agensir.it/quotidiano/2021/9/21/comunicazioni-sociali-gli-appuntamenti-della-xv-edizione-della-rassegna-dincontri-con-leditoria-religiosa-ascoltare-leggere-crescere/

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Audizione 21 settembre 2021 dinanzi la II Commissione Giustizia su Affidamento Minori

21 Settembre 2021 | Redazione

La nostra Presidente Avv. Michela Nacca e’ stata audita dinanzi ;a 2 Commissione Giustizia

segui audizione in v. in https://webtv.camera.it/evento/18966

e in https://www.camera.it/leg18/824?tipo=C&anno=2021&mese=09&giorno=21&view=&commissione=02&pagina=#

La nostra Presidente si e’ soffermata sull’esito delle analisi di centinaia di casi giudiziari, sugli effetti distorsivi sulla Giustizia accertati e derivati dall’uso della pseudoteoria Pas/PA e di altre analoghe e collegate, sull’ esigenza indifferebile di tutelare i minori prevedendo il diritto di ascolto del minore di qualsiasi eta’ da parte del Giudice, in specie in caso di rifiuto/paura verso un genitore, per capirne le cause ma in modo scevro da presunzioni irrazionali basate su pregiudizi instillati da pseudoteorie come la Pas/PA e loro corollari.

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Manifestazione 16 settembre 2021

16 Settembre 2021 | Redazione

Chiediamo che proseguano le indagini per dare autentica Giustizia a Noemi!

15 Settembre 2021 | Redazione

Staffetta per i 4 fratelli di Cuneo

7 Settembre 2021 | Redazione

Maison Antigone aderisce nel 2020 alla staffetta per i 4 fratelli di Cuneo

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Manifestazione 3 settembre 2021 Roma a Montecitorio

3 Settembre 2021 | Redazione
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Agenzia Stampa DIRE: Maison Antigone invita le mamme rivittimizzate a segnalare i propri casi all’Onu

31 Luglio 2021 | Redazione

La nostra associazione ha invitato le mamme vittime di violenza istituzionale ad inviare i propri casi giudiziari all’ONU fornendo un fac simile da compilare e inviare entro oggi al Csw Communications Procedure, Commissione delle Nazioni Unite sullo status delle donne.

Cio’ in collegamento con il Report di 600 casi giudiziari dalla stessa Avv. Michela Nacca Presidente di Maison Antigone inviati all’ONU

Di seguito la notizia riportata dalla Agenzia Stampa DIRE

v. comunicato stampa in https://www.maisonantigone.it/2021/07/31/412/

Pubblicato:31-07-2021

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COMUNICATO STAMPA: MAMME RIVITTIMIZZATE SEGNALATE AL CSW!

31 Luglio 2021 | Redazione

(pubblicato sulla piattaforma social fb il 31 luglio 2021 – v. in https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=3099208943640889&id=1989200131308448 )

Invitiamo TUTTE LE MAMME RIVITTIMIZZATE CON I LORO FIGLI MINORI DALLE ISTITUZIONI distorte dalla junk science ( TEORIA PAS/ALIENAZIONE PARENTALE, la SINDROME DELLA MADRE MALEVOLA, le DIAGNOSI infondate di disturbo di personalità o del comportamento, la SINDROME DEI FALSI RICORDI o teorie analoghe),
invitiamo tutti gli stessi ex minori vittimizzati, i loro familiari ed i loro legali, ma anche i giornalisti, i docenti, i pediatri, gli psicologi ed i professionisti testimoni di questa violenza istituzionale A SEGNALARE I CASI di cui sono stati testimoni o vittime alle seguenti MAIL

cp-csw@unwomen.org della COMMISSIONE Un CSW Commission Status Women

(chi non riuscisse ad inviare la mail sul seguente indirizzo usi anche csw@unwomen.org )

CSW Communications Procedure
Human Rights Section
UN Women
220 East 42nd Street, 17th Floor
New York, NY 10017 USA

Segue il Comunicato Stampa ed un fac simile di segnalazione in lingua inglese-italiana

Avv. Michela Nacca

Presidente Maison Antigone

Fac simile di segnalazione

Segnalazione vittima di violenza istituzionale (DV by proxy) subita a causa della distorsione della giustizia causata dalla teoria Alienazione Parentale (ex Pas) o teorie analoghe

La sottoscritta (nome e cognome) nata a ….il …….residente in ……….mail…..PEC …..n. di cellulare…………….dichiara di ritenere di essere stata vittima, insieme al proprio/a/i figlio/a/i minore/i, di Violenza Istituzionalizzata all’intrno dei tribunali itlaiani, civili e/o penali, distorti dall’uso della teoria Alienazione Parentale (ex Pas) , della teoria Sindrome della Madre Malevola o di teorie affini o da queste derivate.

Dichiaro la mia disponibilita’ a testimoniare dinanzi la Vostra Commissione e ad inviare i fascicoli processuali che attestano quanto da me dichiarato, su Vostra richiesta.

firma

Report victim of institutional violence (DV by proxy) suffered because of the distortion of justice caused by the theory of Parental Alienation (formerly Pas) or similar theories

I, the undersigned (name and surname) born ……………in …. …….resident in ………. mail ….. PEC ….. n. of cell phone ……………. declare that I believe to have been a victim, along with my child(ren), of Institutionalized Violence (legal harassment or DV by proxy) within the Italian Courts, civil and / or criminal, distorted by the use of the theory of “Parental Alienation” (former “Pas”), the theory of “Malevolent Mother Syndrome” or related theories or derived from them.

I declare my willingness ‘to testify before your Commission and send the case files that prove what I said, at your request.

signature

Invio di segnalazione da parte di professionisti testimoni qualificati della violenza isituzionalizzata

I, the undersigned (name and surname), psychiatrist (or journalist, or lawyer, etc.) born ………in …. …….resident in ……….mail…..PEC ….. mobile phone…………….declare to be a qualified witness of Institutionalized Violence acted in the Italian courts, civil and / or criminal, distorted by the use of the theory of “Parental Alienation” (former “Pas”), the theory of “Malevolent Mother Syndrome” or similar theories or derived from these.

I declare my willingness ‘to testify before your Commission and send the case files that prove what I said, at your request.

signature

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Petizione: MANIFESTO CONGIUNTO CONTRO SOTTRAZIONI BAMBINI: CHIEDIAMO CONFRONTO CON MINISTRI

29 Luglio 2021 | Redazione

Petizione: VOGLIAMO TESTIMONIARE SULLA VIOLENZA ISTITUZIONALE AGITA NEI TRIBUNALI SU DONNE E MINORI

23 Luglio 2021 | Redazione

Con la presente Petizione elaborata dalla nostra Presidente Avv. Michela Nacca e lanciata su change.org il 23 aprile 2021 chiediamo di poter testimoniare, insieme alle centinaia e centinaia di vittime e professioniste e professionisti, dinanzi la CEDAW ed altri organismi ONU e UE riguardo la costante rivittimizzazione agita nei tribunali su donne ed i loro figli minori che denunciano violenze domestiche e abusi sessuali.

v. https://chng.it/5YprFPF2

ecco il testo della petizione

#ChildrenLivesMatter
#KidsforCash
#RepugnantMarket


Siamo TESTIMONI DIRETTI della violenza istituzionale che viene agita dalle istituzioni, anche  nei tribunali italiani distorti da pregiudizi culturali diffusi su donne e minori, rafforzati da  pseudo teorie ascientifiche come la Alienazione Parentale ( gia’nominata Pas), la cd Sindrome della Madre Malevola, la cd. Sindrome di Medea,  la cd Sindrome di Elettra o in altri diversi modi quest’unica pseutoteoria, costruita al fine di sminuire  le denunce di violenza familiare  e i racconti di abusi incestuosi, presentate da donne e minori, voglia essere ridenominata!

Se lo sei anche TU, METTICI LA FIRMA e conferma la tua disponibilita’ a testimoniare dinanzi le Commissioni a cio’ preposte!

Siamo pronte/i a TESTIMONIARE dinanzi le COMMISSIONI INTERNAZIONALI, EUROPEE E NAZIONALI, su migliaia di casi!

BASTA ABUSI INDOTTI DA INGIUSTIFICATE DISCRIMINAZIONI E STEREOTIPI CULTURALI SULLE DONNE.

BASTA VIOLENZA ISTITUZIONALE INDOTTA DA DISCRIMINAZIONI SUI   MINORI E SULLE LORO MADRI PROTETTIVE,  PER  FAVORIRE UNA PATERNITA’ VIOLENTA, INADEGUATA E ABUSANTE !

Alla Commissione UN CEDAW-CSW – RELATORI SPECIALI
Alla  Commissione UE Grevio

Alla Commissione Parlamentare sulle case famiglia e affido minori

Siamo donne e uomini cittadini italiani indignati, Avvocate e Avvocati, Psicologhe e Psicologi, Educatrici ed Educatori, Pedagogiste e Pedagogisti, Assistenti Sociali, Docenti, Giornaliste e Giornalisti, Sindacaliste, Stiliste, Terapiste, Medici, Infermiere, Ostetriche, Parlamentari, Maestre, Operatrici e Operatori Socio Sanitari, appartenenti alle Forze dell’Ordine, Mamme e tanti bravi padri che condannano, insieme a noi, la violenza domestica e gli abusi incestuosi sui bambini.

SIAMO TUTTE/I   VITTIME O TESTIMONI DIRETTI e spesso QUALIFICATI della VIOLENZA ISTITUZIONALE che viene agita – da anni –  contro donne, bambini e adolescenti, con le loro madri protettive, nei Tribunali italiani fuorviati da pregiudizi rafforzati da una “scienza spazzatura” che rivittimizza le vittime di violenza e di abusi sessuali incestuosi, imbavagliandole, al solo scopo di negare la violenza maschile e tutelare relazioni genitoriali (in genere paterne) abusanti, inadeguate, violente e pericolose!

SIAMO STANCHE!

Vogliamo esprimere la nostra indignazione per ciò che, da anni ormai, sta divenendo anche in Italia la giustizia penale e civile, in caso di abusi sessuali su minori e violenza  su donne e minori.

Tribunali civili e penali italiani stanno diventando sempre piu’  incapaci di dare ascolto e di proteggere i suoi cittadini piu’ indifesi: i bambini e gli adolescenti, vittime di quello che in Inghilterra e’ stato definito il “repugnant market”, ossia quel “mercato” – descritto da politici, attivisti per i diritti umani,  studiosi e giornalisti investigatori inglesi –  in cui  “la domanda di genitori abusanti che vogliono mantenere il controllo sulle loro vittime incontra l’offerta di professionisti pronti a rispondere a queste richieste” determinando  una formazione distorta del convincimento giudiziale.

Da anni assistiamo a:

* Procure che archiviano  denunce presentate da donne… e Tribunali che assolvono imputati per maltrattamenti, stalking, minacce , violenza sessuale, soprattutto per abusi incestuosi sui figli ,  lesioni, nonostante testimoni e referti di pronto soccorso, audio di violenze e messaggi wap e messenger con minacce di danni o addirittura di  morte, sintomi fisici e psichici degli abusi sessuali, sminuendo il senso e la gravita’ di denunce, prove e testimonianze.

* Reati non perseguiti e diritti di difesa annichiliti, violati,  a causa della lunga durata delle indagini preliminari e dei processi.

* Procure che archiviano denunce e  Tribunali che assolvono imputati nonostante  anni di mancati pagamenti del mantenimento dei figli, fino a raggiungere somme di decine di migliaia di euro, applicando l’esimente della incapacita’ economica: nonostante la giovane eta’, la capacita’  e le elevate competenze professionali paterne, nonostante le prove della  omissione dei pagamenti e dell’occultamento dei redditi, delle macchine costose guidate e del tenore di vita elevato condotto.

* Procure che archiviano puntualmente le denunce per falso ideologico e frode giudiziaria delle relazioni di CTU e SS,  nonostante le prove di audio,   video e/o ricca refertazione medica, sminuendone senso e gravita’ della violenza subita, a causa della ingiustizia agita, fino alla sua negazione.

*Giudici che, su indicazioni di CTU indottrinati alla junk scionce (P.Fink-APA)  affidano o addirittura collocano bambini probabili o possibili o vittime certe di abusi  e/o violenza proprio presso i loro padri abusanti, perché indottrinati all’idea che “le madri strumentalizzano” e comunque  “la violenza è irrilevante” che “vale la presunzione di innocenza” e la “bigenitorialita’” sia il “the best interest of child” .

mentre nella stessa Costituzione Italiana e circa l’affido dei minori e’ vero il contrario, cosi come da ultimo ribadito il 15 marzo 2021 nella requisitoria della Sostituta Procuratrice Generale Dottoressa Ceroni dinanzi la Cassazione !

* Giudici che, pur dovendo decidere dell’affido del bambino, non indagano minimamente circa le denunce di violenza:  perché tanto c’e’ chi ha detto loro che “le denunce sono quasi tutte false” ….e, comunque sia, visto che le violenze sono ormai considerate fuorviatamente “irrilevanti”, “irrilevante” diventa dunque anche l’indagine !

* Giudici indottrinati in Seminari, Convegni e Corsi formativi sulle pseudo teorie della “Parental Alienation” e su “false memorie”, che rafforzano le discriminazione su donne e minori, persuadendoli  all’idea che le donne e le madri depositino quasi tutte denunce strumentali, false, e che i minori non siano capaci di testimoniare e ricordare violenze subite.

* Giudici che dunque finiscono per non ascoltare le donne e neppure  i minori, nonostante sia un  diritto costituzionale ed un obbligo giudiziale farlo (per i minori ex art. . 12 Convenzione NY 1989, art. 6 Convenzione Istanbul 2011, entrambi ratificate dall’Italia e dunque, in quanto tali, dal valore costituzionale ex art. 117.primo comma  della Costituzione italiana -v. sentenze Corte Cost. n. 348 e n. 349 del 2007 )!

�Giudici che pensano di poter assolvere all’obbligo di ascolto del minore facendolo indirettamente, solo  tramite CTU o educatori e assistenti sociali, spesso indottrinati alla stessa junk science che rafforza i pregiudizi su donne e minori.

* Giudici  persuasi dalla psicologia giuridica di non esser  all’altezza e di aver sempre e solo bisogno della relazione tecnica di uno psicologo giuridico o psichiatra forense,  per ascoltare  un minore o per valutare la sua attendibilita’ o la stessa capacita’ genitoriale: uno di quei CTU convinti che la “violenza e’ irrilevante” e che “le denunce delle madri siano quasi tutte false” o che e’ comunque persuaso della essenzialita’ della relazione paterna, sebbene pericolosa, sicche’ ignorera’ la violenza perche’ “irrilevante” e dunque mediabile!

�Gudici che delegano l’ascolto forse per evitare di porre domande che implicherebbero  risposte sulla violenza subita …  lasciando il compito a chi è disposto ad ignorarle? Perche’ tanto la violenza paterna “e’ irrilevante”!

�Giudici che avallano acriticamente l’operato di assistenti sociali, educatori e CTU, Tutori e Curatori che, ignorando la violenza domestica e gli abusi incestuosi denunciati e raccontati dai bambini, finiscono per OCCULTARE gli abusi subiti dai minori…, perche’ fuorviatamente convinti che la violenza – specie se paterna – sia “irrievante” e che la “bigenitorialita’” – alias la relazione paterna – costituisca il vero e quasi unico the best interest of child…e cio’  sempre…anche se si tratta di un padre abusante!

* Giudici che, in violazione della Costituzione e della Convenzione di Istanbul,  dispongono la mediazione anche in casi di violenza, tra abusante e vittime: una mediazione  magari mascherata attraverso incontri protetti, incontri in CTU e percorsi infiniti alla genitorialita’ o ridefinita  coordinazione genitoriale!

*Giudici che impongono  percorsi alla genitorialita’ alle madri protettive ma non ai padri abusanti!

* Giudici che impongono la “cura” del reset ai bambini che hanno paura del padre violento… ma non al genitore violento!

* Giudici che dispongono TSO di reset  su minori vittime probabili, possibili o certe di violenza e abusi incestuosi!

�Giudici che, incuranti dei traumi che provocheranno, con l’uso delle forze dell’ordine allontanano e incarcerano in case famiglia, per mesi e anni, bambini anche piccolissimi, e adolescenti, impedendo loro ogni contatto con le madri protettive, i parenti e gli amici, togliendo loro persino i telefoni cellulari, affinche’ vengano “resettati” e riallineati ai padri: padri che essi rifiutano perché terrorizzati e di cui raccontano abusi.

* Giudici che dispongono o lasciano applicare ad enti affidatari il reset ai bambini: una riprogrammazione di stampo militare che usa ogni mezzo per far si che il bambino  accetti di vivere con i padre di cui ha paura.

�Giudici che procedono ad ablazione del minore – che racconta abusi paterni – prima dell’incidente probatorio, inquinandone inevitabilmente i risultati.

�Incidenti probatori condotti a distanza di anni dalla denuncia per abusi sessuali su minori, determinando cosi la scontata archiviazione della denuncia e la denegata giustizia!

�Giudici della custodia che, dinanzi casi di violenza domestica o abusi su minori pur evidenti e provati, persino nonostante condanne gia’ passate in giudizato, preferiscono incaricare CTU per valutare le capacità genitoriali …ma sotto indagine finiscono solo le capacita’  materne! Perche’ quelle paterne vengono sempre presunte, visto che la violenza paterna “e’ irrilevante” !

�Giudici che pretendono che le madri – anche se vittime – diventino “resilienti” alla violenza paterna: ossia siano o diventino “capaci” di imporre la figura paterna violenta al figlio che ne è vittima!(v. ad es. Cass.civile  9143/2020).

�Giudici che dinanzi madri “non resilienti” alla violenza, e pur in presenza di piu’ rinvii a Giudizio – o persino condanne!-  reputando solo esse “pregiudizievoli” e dunque pericolose, sicche’  ASSURDAMENTE  puniscono queste madri e soprattutto i figli minori, con la ablazione degli stessi, al fine di imporre la relazione del padre pur con 3 rinvii a Giudizio per maltrattamenti ecc   (Cass. 9143/2020).

�Giudici che dinanzi le denunce per abuso sessuale su minore lasciano che sia un  CTU a decidere dell’ascolto del minore,  anche se si tratta di bambini  intelligenti di 6, 7, 10 o dodicenni perfino se quattrodicenni.

�I Bambini disabili vengono considerati sempre e solo incapaci di testimoniare, a prescindere… e per questo rappresentano gli obiettivi primari dei pedocriminali!

�Giudici incaricati di decidere dell’affido dei minori che  impongono su richiesta paterna delle valutazioni in CTU senza senso a dodicenni, tredicenni, quattrodicenni, quindicenni, sedicenni e persino diciassettenni che hanno denunciato abusi paterni e violenze domestiche … CTU che serviranno SOLO ad essere STRUMENTALIZZATE nel parallelo procedimento penale (SEMPRE IN RITARDO STRATEGICO!).

Giudici convinti dalla Psicologia Giuridica e dalla Parental Alienation che la violenza e gli abusi incestuosi paterni  siano meno pericolosi per la sicurezza dei loro figli e meno pregiudizievoli alla sana crescita dei bambini delle mamme protettive: perche’ i padri, anche quelli pedocriminali, sono sempre reputati necessari alla “sana formazione” del minore!

� Giudici che si schierano dietro la formula “Il penale non entra nel civile“..ma solo quando i fatti raccontati,  il rinvio a Giudizio o la condanna riguardano il padre!

�Giudici persuasi assurdamente dalla junkscience che le madri protettive siano dunque le uniche da allontanare: perche’ colpevoli di ostacolare la relazione paterna. Mentre  i padri abusanti, persino se condannati in Cassazione, non solo non sono pregiudizievoli per la sana e sicura crescita dei figli ma sempre considerati non ostacolanti la relazione materna, l’unica evidentemente sacrificabile a prescindere.

�Giudici che condannano le madri protettive a somme incredibili – cosi come suggeriva Gardner – finendo per  fiaccarne la capacità difensiva e violarne i diritti di difesa. Anche quando sono state chiamate in Giudizio

�Giudici che chiedono alle mamme di ritirare le denunce per dimostrare la “parent friendly”- la disponibilita’ alla relazione con l’altro genitore, anche quando abusante –  salvo poi considerare surrettiziamente, ingiustificatamente e abusivamente  quel ritiro della denuncia come prova della intenzione  strumentalizzante materna!

Giudici che difendono strenuamente la bigenitorialita’, ma solo se coincide con la relazione paterna!

� Giudici che costringono i bambini a vivere e incontrare, persino pernottare  con i loro abusanti, anche se condannati, pluricondannati o rinviati a Giudizio. Per la violenza “e’ irrilevante”.

� Giudici che, dopo aver strappato bambini di due anni alle loro madri protettive affidandoli a padri inadeguati, violenti e persino  condannati, impediscono ogni relazione materna per anni e anni “per non turbare il minore”.

� Giudici che si affidano a CTU incompetenti circa la violenza domestica e gli abusi incestuosi…o semplicemente anaffettivi.

Giudici che continuano ad incaricare CTU che si siano dimostrati gia’ ampiamente incompetenti e inadeguati al ruolo.

�Giudici che ammoniscono le madri perché, vittime dell’ennesima violenza del padre dei loro figli, non avrebbero comunicato allo stesso padre violento il luogo segreto dove la Questura le ha “protette”! Ma non condannano ne’ ammoniscono ne’ sospendono gli incontri con il padre, per la violenza che ha continuato sfacciatamente ad agire….

�Giudici che si lasciano convincere da CTU che l‘allattamento sia un sintomo patologico…nonostante l’OMS raccomandi l’allattamento sia per il benessere psicologico che fisico del bambino!

�Giudici che dispongono la ablazione del bambino dalla madre, ritenuta  inadeguata, “ostacolante”,  sol perche’ e’ stata costretta a trasferirsi o richiedere un trasferimento per motivi professionali.

�Giudici che accettano acriticamente le conclusioni di CTU che diagnosticano la Parental Alienation o la sindrome della “madre malevola” o “sindrome di Medea” – tutte “sindromi” infondate, non riconosciute dalla Comunita’ Accademica Internazionale  e costruite pregiudizialmente contro le madri – senza alcun argomento di prova fattuale fondante!

�Giudici che incaricano CTU condannati per peculato.

* Giudici che incaricano sempre gli stessi CTU, senza alcun tipo di rotazione.

* Giudici che non ricusano CTU in stretti rapporti con la CTP e/o l’Avvocato paterno.

�Giudici e CTU che considerano la violenza sessuale agita come una normale erotizzazione del rapporto coniugale, o la violenza sui minori come normale o giustificabile metodo pedagogico.

Giudici e CTU che riconoscono l’addebito della separazione per maltrattamenti domestici del padre: fatti che invece vengono ignorati dalle Procure e le cui denunce sono archiviate. 

�Giudici che non indagano ne’ rilevano  la sparizione di prove documentali allegate nei loro  fascicoli dalle madri

* Giudici che non valutano la degnita’ di un padre che minaccia di morte la madre, ai fini del riconoscimento del minore. 

�Giudici che puniscono le madri perche’ non agiscono violenza sui figli affinche’ incontrino  il loro padre abusante.

�Gidici che non perseguono assistenti sociali, Tutori e CTU nonostante relazioni che falsano i racconti dei fatti (con prove) reinterpretando agiti di violenza paterni come meri atteggiamenti caratteriali.

�Giudici che applicano la “pseudoteoria” Parental Alienation nonostante ormai SAPPIANO che e’ stata bocciata da decenni dalla Comunita’ Accademica Internazionale, mai inclusa sia nel DSM che nell’ICD, indicata come PERICOLOSA perche’ GRAVEMENTE FUORVIANTE E RIVITTIMIZZANTE LE VITTIME DI VIOLENZA DOMESTICA E ABUSI!

�Giudici Onorari e CTU  in situazioni di non terzieta’, che pur segnalate tuttavia vengono ignorate. https://www.linkiesta.it/2015/08/quasi-200-giudici-hanno-interessi-nelle-strutture-a-cui-affidano-i-min/?fbclid=IwAR3pOBHhpER2usGeXN8oRlrOvcJzHY8Ho836-xkWhQGDaqGM36bVlBHE3kg     

�Giudici che comminano risarcimenti di poco piu’ di 1.000 euro a favore di una donna e madre vittima di maltrattamenti e gravi lesioni (con condanna penale)….e di 20.000 euro a madri colpevoli di aver esercitato i propri diritti di difesa o per azioni necessarie ed anzi doverose ma incredibilmente ritenute dal Tribunale temerarie, o come risarcimento ad un padre in quanto sia stato ritenuto “alienato” o ostacolato nella sua relazione genitoriale a causa della Pas/Pa  (senza condanne ne’ prove ma con una diagnosi in CTU di nessuna validita’ medico-psichiatrico-psicologica, ne’ scientifica e neppure giuridica)!

�Giudici incapaci di leggere le dinamiche della violenza intima e che si lasciano STRUMENTALIZZARE dai violenti, avallando le loro irrazionali, ripetute pretese giudiziali, contribuendo allo stalking giudiziario e ad una ulteriore violenza economica su madri e minori.

�Giudici che, anche dinanzi i gravi sintomi da disturbo post traumatico di cui i bambini allontanati dalle loro madri iniziano a soffrire – bambini che prima era intelligenti e sani – sono ancora a disposti a dare credito ai soliti “esperti”, che dopo aver prescritto la ablazione poi travisano tali sintomi con diagnosi distorte o che comunque evitano di considerare ed  evidenziare nella stessa ablazione il trauma all’origine dei disturbi!

Tutto cio’ avviene

– Nonostante la nostra Costituzione e, tra gli altri ,  in particolare i  suoi articoli 2,3,  29-30-31, 111 della  Cost..

– Nonostante Convenzione internazionali e comunitarie ratificate dall’Italia (tra gli altri la Convenzione ONU sui diritti politici delle donne del 1953 , Convenzione CEDAW del 1979  e Convenzione ONU  sui diritti del fanciullo del 1989, Dichiarazione sull’eliminazione della violenza contro le donne UN del 1993,  Convenzione di Istanbul UE del 2011 e la Conv. UE  Lanzarote).

– Nonostante legislazioni ad hoc predisposte.

– Nonostante direttive del CSM contrarie all’uso – nei tribunali – di teorie come la Parental Alienation, in quanto infondate, distorsive e rivittimizzanti su  donne e minori.

– Nonostante chiare sentenze di Cassazione e, da ultima, la requisitoria del 15 marzo scorso della Sostituta Procuratrice Generale Dottoressa Francesca Ceroni, e l’Ordinanza Cass.  ….pubblicata il 17 maggio scorso che implicitamente considera “nazista”  la teoria sottostante la Pas e quella analoga cd. Sindrome della Madre Malevola.

– nonostante le molteplici condanne della CEDAW (2011 e 2017) e del Grevio del gennaio 2020 (v. in  https://rm.coe.int/grevio-report-italy-first-baseline-evaluation/168099724e ), sulle discriminazioni e rivittimizzazioni di donne e minori nei tribunali italiani a causa di stereotipi,  rafforzati da teorie ascientifiche come la Parental Alienation e altre derivate o pseudoteorie analoghe.

– Nonostante le bocciature della “junk science” Parental Alienation  sia da parte del DSM (nel 2010-2013) che dell’OMS circa le ripetute richieste di inclusione nelI’ICD 11 , tutte rifiutate.

– Nonostante la costante bocciatura delle pseudoteorie Parental Alienation e da essa derivate, o analoghe, da parte  dell’intera Comunita’ Accademica Internazionale, sulla ascientificita’ della Parental Alienation, strategia processuale tesa a imbavagliare donne e minori rivittimizzandoli (  v. quanto sottoscritto da centinaia di Accademici internazionali ed inviato all’OMS nel 2019 affinche’ non accettasse le richieste di inclusione nell’ICD 11  in  http://www.learningtoendabuse.ca/collective-memo-of-concern-to-WHO-about-parental-alienation.html ).

– Nonostante innumerevoli studi accademici e istituzionali abbiano dimostrato che le denunce delle donne, in specie quelle delle madri, non siano affatto da presumersi strumentali o infondate o false, men che meno che quelle infondate siano la maggioranza!( sul mito delle  false denunce delle donne madri v. quanto riassunto in  https://www.maisonantigone.it/blog/?le-strategie-processuali-degli-uomini-violenti ).

– Nonostante la recente condanna dei tribunali italiani  da parte del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa: organo che ha esaminato, nell’ambito della cosiddetta procedura d’esecuzione delle sentenze della Corte europea dei diritti umani, le informazioni fornite dal governo italiano per rimediare alle carenze che hanno condotto alla condanna del Paese nel 2017 nel caso Talpis, stante il tasso eccessivamente elevato di procedure per violenza domestica che in Italia termina in un «non luogo a procedere» durante le indagini preliminari. Nonostante l’ulteriore analoga sentenza di Condanna della CEDU…..

– Nonostante l’esistenza di innumerevoli  studi scientifici seri che da tempo denunciano la discriminazione delle donne e dunque la negazione della violenza domestica e abusi incestuosi da parte della societa’ e delle stesse istituzioni , compresi i media ed i tribunali italiani.

Si vedano a tal proposito gli  studi della Professoressa Patrizia Romito che mettono  in luce le connessioni esistenti tra vari tipi di violenze sulle donne e i meccanismi e le strategie di occultamento della violenza, agite anche nei tribunali, in Romito P., Un silenzio assordante La violenza occultata su donne e minori (2005),  e v. in Romito, P., Folla, N. e Melato, M. (2017) La violenza sulle donne e sui minori. Una guida per chi lavora sul campo. Nuova Edizione, Carocci. –

Si veda  il recente studio della Universita’ della Tuscia “STEP” in  https://www.ilmessaggero.it/mind_the_gap/news/violenza_donne_stereotipi_vittime_due_volte_sociologa_flaminia_sacca_ricerca_universita_tuscia-5528307.html 

Si vedano   studi universitari che evidenziano e provano una    pericolosa ed aggravata  negazione culturale e sociale della violenza maschile contro le donne – agita anche nei media –  attraverso processi di “an-estetizzazione” ,  “occultamento simbolico” dell’autore  (v. studi Giomi e Magaraggia (2017) “romanticizzazione” della violenza (Gius, Lalli 2014; Giomi 2013) normalizzazione (Liebler et al. 2016) ed erotizzazione degli abusi (Taylor, 2014;Durham 2012; Masanet et al. (2018), si veda il Report sugli stessi  programmi Rai redatto dall’Universita’ Roma Tre in https://www.rai.it/dl/doc/1586512843025_2017%20Analisi%20dei%20contenuti%20-%20Monitoraggio%20della%20Figura%20Femminile%20nei%20programmi%20Rai.pdf 

Si leggano gli stessi Report delle FFOO e del Ministero dell’Interno che evidenziano come, nonostante diminuiscano  gli omicidi in genere,  aumentino invece i femminicidi, mentre  le donne e madri vittime di violenza domestica e maltrattamenti dimostrano  sempre meno  fiducia nelle istituzioni, con diminuzione delle denunce dei cd “reati spia”!  v. in https://www.interno.gov.it/sites/default/files/2021-03/report_2021_-_donne_vittime_di_violenza.pdf

Si veda il  REPORT del Sole24h https://staticpaperappv2.blob.core.windows.net/publication/df8960fb4dddb0a13f2092a13768feb6/pdf/full.pdf

Denunciamo peraltro il GRAVE DANNO ERARIALE CHE TUTTO CIO’ COMPORTA ALLO STATO ITALIANO ED A NOI CITTADINI!

Abbiamo migliaia di casi processuali e  di documenti processuali che provano quanto scriviamo, parola per parola!

Ogni nostro fascicolo processuale contiene almeno –  e come minimo – 2 o 3 situazioni  di DENEGATA GIUSTIZIA e rivittimizzazione delle vittime di violenza domestica!

Siamo STANCHI/E di vedere la Giustizia italiana accecata  da pregiudizi infondati e rafforzati ad arte da una cultura misogina, contro le donne ed i minori.

Siamo STANCHE/I di vedere i nostri tribunali FUORVIATI E MANIPOLATI ESSI STESSI DALLA “SCIENZA SPAZZATURA” (P.Fink) che rafforza quei pregiudizi, con gravi effetti distorsivi: tribunali indotti a violare la Costituzione e diritti fondamentali di minori e donne.

Siamo STANCHE/I di vedere i bambini ed i poveri ragazzi MASSACRATI nei e dai Tribunali perche’ rimproverati di non esser divenuti “resilienti” alla violenza paterna.

STANCHE/I  di vedere MADRI ridotte all’imbavagliamento, alla povertà economica ed al furto della maternità …

STANCHE di vedere madri sfiduciate che rinunciano a denunciare e accettano separazioni consensuali in cui rinunciano ad ogni diritto per se’ e per i figli, esponendosi ad ulteriori rivittimizzazioni.

STANCHE/I di vedere i bambini rivittimizzati   da quelle istituzioni da cui dovrebbero essere protetti, nonostante le denunce materne.

STANCHE/I  di vedere la nostra Costituzione VIOLATA e la Convenzione di Istanbul IGNORATA o addirittura FUORVIATA nel suo vero senso!

Chiediamo, pretendiamo un IMMEDIATO CAMBIO DI ROTTA e che la Giustizia torni, in Italia, ad essere degna del suo nome!

Noi ci mettiamo il nome e cognome chiedendo alle Commissioni a cui ci rivolgiamo di venire ascoltate come TESTIMONI DI VIOLENZA ISTITUZIONALE… E TU?

Michela Nacca Avv. e Presidente “Maison Antigone”Movimento #TheCourtsaidItaly” –
Maria Grazia De Benedictis, cofondatrice Segr. “Maison Antigone”
Simona D’Aquilio Avv. e Vicepresidente “MaisonAntigone”                             Raffaella Bocci pedagogista e giornalista, Direttivo Maison Antigone              Marzia Lazzerini giornalista Direttivo Maison Antigone                                      Maria Letizia D’Amore direttivo Maison Antigone

Giovanna Ferrari, madre di una vittima di femminicidio…………….

Onorevole Veronica Giannone
Onorevole Rossella Muroni                                                                               Emerita Cretella Antropologa Segreteria Toscana Art.Uno                                Silvia Russo CISL Arezzo

Salvatore Pitruzzello Docente Universitario in USA Assuntina Morresi Professoressa Universitaria Giulia De Sarlo Docente Universitaria Maria Ferrara Docente Universitaria

Laura Massaro, Presidente “Comitato Madri Unite contro la Violenza Istituzionale” Bruna Rucci Psicologa CTP e Responsabile “Punto Ascolto Medusa”        Girolamo Andrea Coffari di Gilferrato Presidente Movimento per l’Infanzia              Giada Giunti “Verità Altre”
Stefania Anarkikka Spano’ autrice femminista
Michela Cericco “La Goccia Magica”
Paola Pieri “MaternaMente”                                                                                    Emanuela Natoli Presidente di “MovimentiAMOci Vicenza”                                      Elisa Mariani, fondatrice e segretaria di “MovimentiAMOci Vicenza”                       Siassina Natalia Associazione VITARU                                                                   Rossana Ciambelli Associazione TerradiLei                                                      Marinella Canu “Luna e Sole onlus”
Ilaria Moroni Movimento “Insieme per le donne”                                              Grazia Biondi Presidente Manden – Diritti civili e legalità                                                                                                             Rosaria Battaglia Presidente Ass PENTA
Sala Alberto, Presidente Associazione Piccolo Alan ONLUS.
Laura Di Mascolo, psicoterapeuta, Collettivo Donne In-Curanti.
Rosa Di Matteo Presidente Arcidonna Napoli
Marie Helene Benedetti Presidente Associazione Asperger Abruzzo
Francesca Totò Comitato per la legalità e l’anticorruzione OdV

Psichiatri/Psicologhe:  Andrea Mazzeo Psichiatra e CTP
Sara Cafarotti (Progetto Medusa) – Silvia Masserini – Raffaella Biferale – Simona Adelaide Martini –  Valentina Testa  – Antonia Murgo  –
Anna Maria Liberata  – Manuela Guidobaldi mamma e consulente legale/ psicologica – Valentina Arcidiacono, Criminologo clinico e Consulente del Ministero della Giustizia – Nadia Mozenich psicologa-psicoterapeuta

Maria Esposito, sociologa, Napoli

Avvocate/i : Elisabetta Arrabito  Monica Restanio Barbara Ramazzotti  Beatrice Ruggiero  (Progetto Medusa) Michela Canciani  Monica Sciarroni  Alessandra Pardo  Emanuela Fanelli  Gemma Bracco  Marina Bocci  Valerie Josephine Intilla Domenico Buono  Eleonora Tulli  Rossella Rizza  Cristina Pirozzi  Maria Antonietta Labianca

Giornaliste/i: Lucia Ottavi Giornalista e Direttrice de la Testata “Il Coraggio delle Donne” – Silvia Mari Giornalista Agenzia Stampa DIRE – Silvia Ferreri Giornalista – Federica D’Alessio Giornalista – Barbara Rachetti Giornalista – Emanuela Valente Giornalista e blogger – Flavia Landolfi Giornalista – Valeria Scafetta Giornalista e blogger – Claudia Baldini Divulgatrice e direttrice della testata ” l’Arte del comunicare” – Giada Giunti, Giornalista e mamma vittima di diagnosi di Pas – Nadia Somma giornalista

seguono centinaia di ulteriori firme di donne e uomini, di madri vittime di violenza istituzionale e spesso di violenza domestica, gia’ apposte….

SE SEI STATA VITTIMA O TESTIMONE DI QUESTE INGIUSTIZIE  AGGIUNGI ANCHE LA TUA!

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Interrogazione parlamentare con l’On.Muroni

13 Luglio 2021 | Redazione

Insieme all’Onorevole Veronica Giannone, la Sen. Valente, l’On.Ascari ecc. ecc. oggi abbiamo anche l’On. Rossella Muroni accanto alle mamme vittme di VI.

Presentata Interrogazione parlamentare per un’altra madre, rivittimizzata con i suoi figli minori dai tribunali romani a causa della JUNK SCIENCE e di una concezione anticostituzionale della bigenitorialita’, applicando una “cura” essa stessa VIOLENTA e ANTICOSTITUZUONALE!

Maison Antigone sempre presente e pronta a collaborare con le istituzioni che denunciano la MALAGIUSTIZIA in difesa di #donne e #minori vittime delle distorsioni processuali.

https://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=4/09782&ramo=CAMERA&leg=18

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23 giugno 2021 intervista di Carmine Gazzanni sulla RAI “Anni 20 Estate – Sulla pelle dei bambini”

23 Giugno 2021 | Redazione

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F – Puo’ una mamma manipolare suo figlio?

22 Giugno 2021 | Redazione
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Manifestazione 17 giugno 2021

17 Giugno 2021 | Redazione

Donna Moderna: “Quei bambini tolti alle mamme ingiustamente” Barbara Rachetti ci intervista.

10 Giugno 2021 | Redazione

Comunicato Stampa: Sostegno a Laura Massaro e suo figlio. Provvedimento nazista e incostituzionale

4 Giugno 2021 | Redazione

4 giugno 2021

Maison Antigone esprime piena solidarietà a Laura Massaro e suo figlio, colpito in data odierna da un Decreto di ablazione con previsione di completo sradicamento dalla madre.

Un Decreto le cui determinazioni finali appaiono “naziste” e incostituzionali alla luce degli artt 2, 3, 30 e 31 , 111 della Costituzione Italiana, alla luce della della Convenzione di NY sui diritti umani e della Convenzione di NY sui diritti del Fanciullo del 1989, della Convenzione europea di Strasburgo del 1996 e di Istanbul del 2011, per l’ art. 24 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea del 2000.

Anche la Convenzione dell’Aja sulla sottrazione internazionale dei minori del 1980 fissa il dovere per il giudice di sentire il minore, prima di procedere alla sua eventuale riconsegna al genitore da cui e’ stato separato! (v. la requisitoria della Sostituta Procuratrice Generale presso la Cassazione Dottoressa Ceroni del 15 marzo scorso ( https://studiolegaledonne.webnode.it/…/una…/ ).

Una decisione che non tiene conto:

  • della volontà di un ragazzo ormai infradodicenne, che da sempre dice di voler rimanere a vivere con la madre, dove si sente ed è oggettivamente sereno, felice, costantemente amato, protetto e curato. Un ragazzo particolarmente intelligente e bravo a scuola dunque assolutamente in grado di saper riferire le proprie intenzioni e ragioni.
  • Del mancato ascolto del ragazzo violando quanto stabilisce la Convenzione di NY del 1989 e quanto impone ad validitatem la Convenzione europea di Strasburgo.
  • Della condizione medica del ragazzo e dei gravi rischi di salute che una ablazione forzata ed un internamento coatto con sradicamento materno, contrari alla sua volontà, inevitabilmente comporterebbero.
  • Dei danni provocati in genere nei bambini e ragazzi dalle ablazioni e sradicamenti (parentectomie) dal genitore di riferimento: danni neurologici, psichici, fisici, comportamentali. Danni ampiamente dimostrati dalla comunità accademica internazionale e del tutto apparentemente ignorati dai Giudici né, come temiamo, conosciuti,o se conosciuti non riferiti da chi ha valutato e richiesto la ablazione.
  • Delle argomentazioni che già la Corte di Appello di Roma aveva espresso dinanzi a precedente analogo Decreto di ablazione dello stesso minore, stigmatizzando la mancata valutazione e bilanciamento dei costi-benefici e dei rischi medici che oggettivamente, ragionevolmente e prevedibilmente deriverebbero dalla ablazione e dallo sradicamento del figlio di Laura, costituendo per lui una tortura ed una violenza inaudita ingiustificabile.
  • Del fatto che la Pas/Pa e la sua “cura“, consistente appunto nella ablazione e sradicamento materno – su cui si basa il Decreto che ha raggiunto il figlio di Laura – costituiscono appunto delle PSEUDOTEORIE del tutto destituite da OGNI fondamento scientifico, definite da tutta la Comunità Accademica Internazionale e da numerose Corti Supreme di molti Paesi come IL PIÙ GROSSO CUMULO DI SPAZZATURA, PERICOLOSE, DI PER SÉ VIOLENTE violando esse DIRITTI UMANI, RIVITTIMIZZANTI I MINORI CHE LE SUBISCONO (v. in https://www.learningtoendabuse.ca/collective-memo-of… ). Una pratica sadica e di una violenza immane che non ha dignità minima di poter essere.definita “cura”.
  • – Del fatto che anche la giurisprudenza prevalente della Cassazione italiana nega da oltre 20 anni la validità del costrutto sottostante la pseudoteoria Alienazione Parentale, evidenziandone la pericolosità per i minori: fin dal 1999 in ambito penale e poi di nuovo nel 2009 (Cass. Penale 4946/2009), avendo gli Ermellini ribadito esplicitamente e più specificamente la condanna alla junk science anche nel 2013 e di nuovo nel 2016, nel 2017, nel 2019 e da ultimo nel 2021, quando la Parental Alienation e le sue camaleontiche trasformazioni terminologiche nonche le sue previsioni di falsa e violenta “cura” sono state considerate addirittura teorie naziste https://studiolegaledonne.webnode.it/…/la-teoria-sulla…/ . Teorie che in Usa vengono considerate “apice della follia” (https://studiolegaledonne.webnode.it/…/apice-della…/ ) in Argentina vengono addirittura bandite da tv e radio dalle autorità nazionali ( https://studiolegaledonne.webnode.it/…/in-argentina-il…/) mentre in Italia se ne fanno oggetto di intervista alla Rai ( https://studiolegaledonne.webnode.it/…/una-lettera-di…/). – Teorie cioè le cui “cure” (parentectomia), altrettanto infondate, violano i diritti essenziali e costituzionali dei minori che le subiscono: violazioni che il Decreto che colpisce il figlio di Laura appare del tutto ignorare.
  • – Non tiene conto della prevalente Giurisprudenza di Cassazione che costantemente ribadisce che la volontà del minore infradodicenne debba essere ascoltata direttamente dal Giudice, a pena di nullità, e che prevalga il suo interesse a permanere nella sua abitazione, con il genitore che costituisce suo riferimento, se risulti con lui vivere serenamente, ben curato, stimolato nei suoi interessi e felice, non trovando giustificazione alcuna la pratica violenta, nazista e persecutoria della “parentectomia”. Come nel caso del figlio di Laura.
  • – Non tiene conto della Cassazione civ., III sez., Ordinanza n° 24649/2019 che recita «… agire in giudizio o anche solo resistere sostenendo delle tesi che sono palesemente in contrasto con un orientamento giurisprudenziale oramai consolidato della Corte di Cassazione costituisce colpa grave e legittima il giudice ad emettere una condanna nei confronti del soggetto per responsabilità aggravata» Per questi e moltissimi altri motivi siamo dalla parte di Laura e del suo ragazzo, che DEVE ESSERE FINALMENTE ASCOLTATO e non sottoposto ad alcun tipo di restrizione della sua libertà, ne’ alla perdita della sua casa e delle sue relazioni affettive familiari, ne’ alla sua stabilita’ e quitidianita’ di vita, perché questi sono suoi DIRITTI ESSENZIALI E COSTITIZIONALI LA CUI VIOLAZIONE È INACCETTABILE!

Avv. Michela Nacca Presidente Maison Antigone

#LauraMassaro
#MaisonAntigone
#PasisJunkScience

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Affidamento dei figli: cos’è l’alienazione parentale. Quando le madri vengono ingiustamente messe sotto accusa – La Repubblica

24 Maggio 2021 | Redazione

di Stefania Medetti

Affidamento dei figli: cos'è l'alienazione parentale. Quando le madri vengono ingiustamente messe sotto accusa

La Parental Alyenation Syndrome, teoria secondo cui le donne manipolerebbero i figli per allontanarli dal padre, è stata elaborata negli anni 80 dallo psichiatra americano Richard Gardner e continua a essere rigettata dall’ambiente scientifico. Eppure viene spesso chiamata in causa durante i procedimenti di affido nei casi di separazione. Se da una parte si invitano le donne a denunciare gli abusi domestici, quindi, dall’altra le denunce possono essere utilizzate per allontanare le madri dai bambini. Una forma di violenza istituzionale su cui la Commissione di Inchiesta sul Femminicidio si avvia a fare luce

24 maggio 2021

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Donna Moderna: “Abusi in famiglia: troppi bambini allontanati dalle mamme” Barbara Rachetti ci intervista

23 Aprile 2021 | Redazione

23 04 2021

Barbara Rachetti

Sono centinaia le mamme che denunciano la sottrazione dei figli dopo la denuncia di violenza contro il marito. Non sono errori giudiziari ma il risultato di un drammatico cortocircuito che avviene tra giudici, servizi sociali e case famiglia. Alla base, la teoria infondata dell’alienazione parentale. Sta indagando la Commissione femminicidio ed è pronta una proposta di legge

https://www.donnamoderna.com/news/societa/bambini-portati-via-assistenti-sociali-alienazione-parentale

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Maison Antigone ON Air : 13 aprile 2021 – Bullismo e corresponsabilità educativa – Rosy Guido e Maurizio Colangelo

13 Aprile 2021 | Redazione

v. webinar in

https://www.facebook.com/maisonantigone/videos/2927287510886001

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Chiediamo di essere ascoltate!

8 Aprile 2021 | Redazione

Ed ora abbiamo trasformato in Petizione la nostra richiesta!!

Continuiamo a FIRMARE TUTTI!

Segui link http://chng.it/dgGGR4jk

#ChildrenLivesMatter

#KidsforCash

#RepugnantMarket

#metticilafirma

#testimonidirettidiviolenzaistituzionale

#testimoniditortura

Siamo TESTIMONI DIRETTI della #violenza istituzionale che viene agita nelle istituzioni, anche nei tribunali italiani, distorti da pregiudizi culturali diffusi su #donne e #minori, rafforzati da teorie ascientifiche come la Alienazione Parentale, la cd Sindrome della Masdre Malevola, la Sindrome di Medea e di Elettra !

Una Violenza Istituzionale agia contro i minori e le loro madri protettive ma anche contro lo Stato stesso, provocando un gravissimo danno erariale, sulla base di una “scienza spazzatura” di una vera e propria “frode scientifica, giuridica e giudiziaria” cosi come e’ gia’ stata riconosciuta in USA !

Se anche TU sei testimone di questa grave distorsione della Giudiztizia italiana a danno di bambini e madri protettive, METTICI LA #FIRMA e conferma la tua disponibilita’ a testimoniare dinanzi la Commissione Femminicidio, la Commissione CEDAW e Grevio!

Siamo pronte/i a TESTIMONIARE dinanzi le COMMISSIONI NAZIONALI, EUROPEE ED INTERNAZIONALI, su migliaia di casi!

BASTA #ABUSI INDOTTI DA INGIUSTIFICATE #DISCRIMINAZIONI E #STEREOTIPI CULTURALI SULLE DONNE.

BASTA #VIOLENZA ISTITUZIONALE INDOTTA DA DISCRIMINAZIONI SUI MINORI E SULLE LORO MADRI PROTETTIVE, PER FAVORIRE UNA PATERNITA’ VIOLENTA, INADEGUATA E ABUSANTE !

Alla Commissione UN CEDAW – CSW – Relatori Speciali

Alla Commissione UE Grevio

Siamo donne e uomini cittadini italiani indignati, Avvocate e Avvocati, Psicologhe e Psicologi, Educatrici ed Educatori, Pedagogiste e Pedagogisti, Assistenti Sociali, Docenti, Giornaliste e Giornalisti, Sindacaliste, Stiliste, Terapiste, Medici, Infermiere, Ostetriche, Parlamentari, Maestre, Operatrici e Operatori Socio Sanitari, appartenenti alle Forze dell’Ordine, Mamme e tanti bravi padri che condannano, insieme a noi, la violenza domestica e gli abusi incestuosi sui bambini.

SIAMO TUTTE/I VITTIME O TESTIMONI DIRETTI e spesso QUALIFICATI della VIOLENZA ISTITUZIONALE che viene agita – da anni – contro donne, bambini e adolescenti, con le loro madri protettive, nei Tribunali italiani fuorviati da pregiudizi rafforzati da una “scienza spazzatura” che rivittimizza le vittime di violenza e di abusi sessuali incestuosi, imbavagliandole, al solo scopo di negare la violenza maschile e tutelare relazioni genitoriali (in genere paterne) abusanti, inadeguate, violente e pericolose!

SIAMO STANCHE!

Vogliamo esprimere la nostra indignazione per ciò che, da anni ormai, sta divenendo anche in Italia la giustizia penale e civile, in caso di abusi sessuali su minori e violenza su donne e minori: una Giustizia inesistente e distorta, con prassi finalizzate solo ad alimentare una filiera di professionisti pagati dallo Stato, Tutori e Curatori per i minori, CTU e CTP, case famiglia e centri terapeutici da 200,00 euro al giorno per ogni bambino internato , difesa legale, corsi formativi ecc ecc.

Una filiera che lungi dal contenere la conflittualita’ familiare e sociale , nonche’ proessuale, sembrerebbe aliemantarla esponenzialmente, cosi come si evince dai numeri: basti pensare ai minori affidati ai ss in pochi anni passati dai 20.000 ai 403.000, e quelli internati in case famiglia, arrivati a ben 135.000.

I Tribunali civili e penali italiani stanno diventando sempre piu’ incapaci di dare ascolto e proteggere i suoi cittadini piu’ indifesi: i bambini e gli adolescenti, vittime di quello che in Inghilterra e’ stato definito il “repugnant market”, ossia quel “mercato” – descritto da politici, attivisti per i diritti umani, studiosi e giornalisti investigatori inglesi – in cui “la domanda di genitori abusanti che vogliono mantenere il controllo sulle loro vittime incontra l’offerta di professionisti pronti a rispondere a queste richieste” determinando una formazione distorta del convincimento giudiziale.

Un sistema che nega la vera violenza e gli abusi incestuosi, ma criminalizza la mera conflittualita’ e persino gli atteggiamenti dei genitori protettivi che denunciano la violenza e gli abusi sessuali incestuosi, chiedendo alle Istituzioni protezione per i figli!

Da anni assistiamo a:

👉 Procure che archiviano denunce querele presentate da donne, soprattutto se madri, ma anche se depositate da pediatri e insegnanti che segnalano abusi paterni su minori … e Tribunali che assolvono imputati per maltrattamenti, stalking, minacce , violenza sessuale sulle donne e abusi incestuosi paterni su minori o lesioni, nonostante testimoni e referti di pronto soccorso, audio di violenze e messaggi wap e messenger con minacce di danni o addirittura di morte, sminuendone il senso e la gravita’, sintomi di abusi sessuali e lesioni puntualmente scambiati per “sempici curiosita’ sessuali” in bambini di pochi anni, per “eritemi da pannolino” o “lesioni da stipsi”, nonostante i racconti di violenza chiari e costanti dei bambini.

👉 Reati non perseguiti e diritti di difesa annichiliti, violati, a causa della lunga durata delle indagini preliminari e dei pregiudizi o false idee distorte derivate da teorie ascientifiche come la pas/pa, al cd “sindrome della madre malevola” di “Elettra” ecc ecc.

👉 Procure che archiviano denunce e Tribunali che assolvono imputati nonostante anni di mancati pagamenti del mantenimento dei figli, fino a raggiungere somme di decine di migliaia di euro, applicando l’esimente della incapacita’ economica: nonostante la giovane eta’, la capacita’ e le elevate competenze professionali paterne, nonostante le prove della omissione dei pagamenti e dei redditi, delle macchine costose guidate e del tenore di vita elevato condotto…e Tribunali Ordinari nonche’ Tribunali per i Minori che non valutano i costanti mancati pagamenti del mantenimento come una forma di inadeguatezza genitoriale.

👉 Procure che archiviano puntualmente le denunce per falso ideologico e frode giudiziaria delle relazioni di CTU e s.s. diagnosticanti la Pas o comunque non corrispondenti ai fatti, nonostante le prove di audio, video e/o ricca refertazione medica, sminuendone senso e gravita’ della violenza istituzionale in tal modo agita – attraverso l’ingiustizia subita – fino alla sua negazione.

👉Giudici che non riconoscono lo stalking giudiziario agito da uomini maltrattanti ne’ il senso violento dei procedimenti di affido esclusivo da questi uomini avanzati e troppo spesso ottenuti grazie alla teoria Pas/Pa, anche nonostante rinvii a Giudicio e condanne plurime https://www.raiplayradio.it/…/Donne-denunciate-le…

👉Giudici che su indicazioni di CTU, indottrinati alla junk scionce (P.Fink-APA), affidano o collocano bambini probabili o possibili o vittime certe di abusi e/o violenza proprio presso i loro padri abusanti, rinviati a giudizio e persino condannati, perché indottrinati all’idea che “le madri strumentalizzano” e comunque “la violenza è irrilevante” che “vale la presunzione di innocenza” e che il “the best interest of child” sia nella “bigenitorialita’” del solo padre.

mentre nella stessa Costituzione Italiana e circa l’affido dei minori e’ vero il contrario, cosi come da ultimo ribadito il 15 marzo 2021 nella requisitoria della Sostituta Procuratrice Generale Dottoressa Ceroni dinanzi la Cassazione !

https://www.dire.it/…/627023-denuncia-per-14-volte…/…

https://www.thesocialpost.it/…/padova-giudice-affidato…

https://www.unionesarda.it/…/bimbo-di-due-anni…

https://www.savonanews.it/…/pietra-ligure-bimbo…

https://responsabilecivile.it/conflittualita…/…

https://www.sistemapenale.it/…/maltrattamenti…

https://www.savonanews.it/…/pietra-ligure-bimbo…

https://www.thesocialpost.it/…/padova-giudice-affidato…

https://27esimaora.corriere.it/…/padre-pedofilo…/…

https://www.perugiatoday.it/…/violenza-famiglia-in-fuga…

https://tribunatreviso.gelocal.it/…/filmava-e-vendeva…

https://www.maisonantigone.it/blog/…

https://www.reggioreport.it/…/perseguitata-dal-mio…/…

https://ilquotidianoditalia.it/picchiata-violentata…

https://27esimaora.corriere.it/…/ti-faccio-sfregiare…

https://www.dire.it/…/375477-ginevra-una-mamma-da-8…

👉 Giudici che, pur dovendo decidere dell’affido del bambino, non indagano minimamente circa le denunce di violenza: perché tanto c’e’ chi ha detto loro che “le denunce sono quasi tutte false” ….e, comunque sia, visto che le violenze sono ormai considerate fuorviatamente “irrilevanti”, “irrilevante” diventa dunque anche l’indagine !

https://fb.watch/59yqJyEeO6

https://27esimaora.corriere.it/…/ti-faccio-sfregiare…

👉 Giudici indottrinati in Seminari, Convegni e Corsi formativi sulle pseudo teorie della “Parental Alienation” e su “false memorie”, che rafforzano le discriminazione su donne e minori, persuadendoli all’idea che le donne e le madri depositino quasi tutte denunce strumentali, false, e che i minori non siano capaci di testimoniare e ricordare violenze.

👉Giudici che dunque finiscono per non ascoltare le donne e neppure i minori, nonostante sia un diritto costituzionale ed un obbligo giudiziale farlo (per i minori ex art. 12 Convenzione NY 1989, art. 6 Convenzione Istanbul 2011, entrambi ratificate dall’Italia e dunque, in quanto tali, dal valore costituzionale ex art. 117.primo comma della Costituzione italiana -v. sentenze Corte Cost. n. 348 e n. 349 del 2007 )!

👉Giudici che pensano di poter assolvere all’obbligo di ascolto del minore facendolo indirettamente, solo tramite CTU o educatori e assistenti sociali, spesso indottrinati alla stessa junk science che rafforza i pregiudizi contro donne e minori e che finiscono per ripetere una versione soggettiva e trasformata di quanto riferito dal minore, con il fine di salvaguardare la “bigenitorialita’” del solo padre, anche se maltrattante e pericoloso.

👉 Giudici persuasi dalla psicologia giuridica di non esser all’altezza o di aver sempre e solo bisogno della relazione tecnica di uno psicologo giuridico o psichiatra forense, per ascoltare un minore o valutare la capacita’ genitoriale: uno di quei CTU convinti che la “violenza e’ irrilevante” e che “le denunce delle madri siano quasi tutte false” o che e’ comunque persuaso della essenzialita’ della relazione paterna, sebbene pericolosa, sicche’ ignorera’ la violenza perche’ “irrilevante” e dunque mediabile, mentre considerara’ pericolosa e prova di “grave inadeguatezza genitoriale” la stessa richiesta materna di protezione, la stessa denuncia e la conseguente richiesta di affido esclusivo, pur oggettivamente provate e giustificate!

👉Gudici che delegano l’ascolto forse per evitare di porre domande che implicherebbero risposte sulla violenza subita … lasciando il compito a chi è disposto ad ignorarle? Perche’ tanto la violenza paterna “e’ irrilevante”!

👉Giudici che avallano acriticamente l’operato di assistenti sociali, educatori e CTU, nominando Tutori e Curatori che, ignorando la violenza domestica e gli abusi incestuosi denunciati e raccontati dai bambini, finiscono per OCCULTARE gli abusi subiti dai minori…, perche’ fuorviatamente convinti che la violenza – specie se paterna – sia “irrievante” e che la “bigenitorialita’” – alias la relazione paterna – costituisca il the best interest of child sempre…anche se si tratta di un padre abusante!

https://www.dire.it/…/627195-piemonte-il-ctu…/…

👉 Giudici che, in violazione della Costituzione e della Convenzione di Istanbul, dispongono la mediazione anche in casi di violenza, tra abusante e vittime: una mediazione ridefinita coordinazione genitoriale, o mascherata attraverso incontri protetti, incontri in CTU cd trasformative e percorsi infiniti alla genitorialita’!

👉Giudici che impongono percorsi alla genitorialita’ alle madri protettive ma non ai padri abusanti!

👉 Giudici che impongono la “cura” del reset ai bambini che hanno paura del padre violento… ma non al genitore violento!

👉 Giudici che dispongono TSO mascherati su minori vittime probabili, possibili o certe di violenza e abusi incestuosi!https://www.dire.it/…/627195-piemonte-il-ctu…/…

👉Giudici che, incuranti dei gravi traumi che provocheranno, con l’uso delle forze dell’ordine allontanano e incarcerano in case famiglia o strutture educative, per mesi e anni, bambini anche piccolissimi, e adolescenti, impedendo loro ogni contatto con le madri protettive, i parenti e gli amici, togliendo loro persino i telefoni cellulari, affinche’ vengano “resettati” e riallineati ai padri: padri che essi rifiutano perché terrorizzati e di cui raccontano abusi, che rimangono ignorati.

👉 Giudici che dispongono o lasciano applicare ad enti affidatari il reset ai bambini: una riprogrammazione di stampo militare che usa ogni mezzo per far si che il bambino accetti di vivere con i padre di cui ha paura, fino a provocarneml’identificazione e dunque il perpetuarsi della violenza.

👉Giudici che procedono ad ablazione del minore – che racconta abusi paterni – prima dell’incidente probatorio in ambito penale, inquinandone inevitabilmente i risultati.

👉Incidenti probatori condotti a distanza di anni dalla denuncia per abusi sessuali su minori, cosi da essere scontata l’archiviazione della denuncia per il lungo tempo trascorso, il rischio manipolazione o alterazione dei ricordi, e la conseguente denegata giustizia!

👉Giudici della custodia che, dinanzi casi di violenza domestica o abusi su minori pur evidenti e provati, persino nonostante condanne gia’ passate in giudizato, preferiscono incaricare CTU per valutare le capacità genitoriali …ma sotto indagine finiscono solo le capacita’ materne! Perche’ quelle paterne vengono sempre presunte, visto che la violenza paterna “e’ irrilevante” !

👉Giudici che pretendono che le madri – anche se vittime – diventino “resilienti” alla violenza paterna: ossia siano o diventino “capaci” di imporre la figura paterna violenta al figlio che ne è vittima!(v. ad es. Cass.civile 9143/2020).

👉Giudici che dinanzi madri “non resilienti” alla violenza, e pur in presenza di piu’ rinvii a Giudizio – o persino condanne!- reputando solo esse “pregiudizievoli” e dunque pericolose, sicche’ ASSURDAMENTE puniscono queste madri e soprattutto i figli minori, con la ablazione degli stessi, al fine di imporre la relazione del padre pur con 3 rinvii a Giudizio per maltrattamenti ecc (Cass. 9143/2020).

👉Giudici che dinanzi le denunce per abuso sessuale su minore lasciano che sia un CTU a decidere dell’ascolto del minore, anche se si tratta di bambini intelligenti di 6, 7, 10 o dodicenni perfino se quattrodicenni o sedicenni.

👉I Bambini disabili vengono considerati sempre e solo incapaci di testimoniare, a prescindere… e per questo rappresentano gli obiettivi primari dei pedocriminali!

👉Giudici incaricati di decidere dell’affido dei minori che impongono su richiesta paterna delle valutazioni in CTU senza senso a dodicenni, tredicenni, quattrodicenni, quindicenni, sedicenni e persino diciassettenni che hanno denunciato abusi paterni e violenze domestiche … CTU che serviranno SOLO ad essere STRUMENTALIZZATE nel parallelo procedimento penale (SEMPRE IN RITARDO STRATEGICO!).

👉Giudici convinti dalla Psicologia Giuridica e dalla Parental Alienation che la violenza e gli abusi incestuosi paterni siano meno pericolosi per la sicurezza dei loro figli e meno pregiudizievoli alla sana crescita dei bambini rispetto alle mamme protettive: perche’ i padri, anche quelli pedocriminali, sono sempre reputati necessari alla “sana formazione” del minore, ma non le madri che denunciano perche’ “non resilienti” al Pater Familias!

👉 Giudici che si schierano dietro la formula “Il penale non entra nel civile”..ma solo quando i fatti raccontati, i rinvii a Giudizio o le condanne riguardano il padre! Perche’ alle madri invece nulla e’ perdonato o giustificato!

👉Giudici persuasi assurdamente dalla junkscience che le madri protettive siano dunque le uniche da allontanare: perche’ colpevoli di ostacolare la relazione paterna. Mentre i padri abusanti, persino se condannati in Cassazione, non solo non sono pregiudizievoli per la sana e sicura crescita dei figli ma sempre considerati non ostacolanti la relazione materna, l’unica evidentemente sacrificabile a prescindere.

👉Giudici che condannano le madri protettive a somme incredibili – cosi come suggeriva Gardner – finendo per fiaccarne la capacità difensiva e violarne i diritti di difesa. Anche quando in realta’ si sono solo difese, essendo state chiamate in Giudizio dallo stalking giudiziario paterno.

👉Giudici che chiedono alle mamme di ritirare le denunce per dimostrare la “parent friendly”- la disponibilita’ alla relazione con l’altro genitore- salvo poi considerare surrettiziamente, ingiustificatamente e abusivamente quel ritiro della denuncia come prova della intenzione strumentalizzante materna della stessa denuncia!

👉Giudici che difendono strenuamente la bigenitorialita’, ma solo se coincide con la relazione paterna!

👉 Giudici che costringono i bambini a vivere e incontrare, persino pernottare con i loro abusanti, anche se condannati, pluricondannati o rinviati a Giudizio.

👉 Giudici che, dopo aver strappato bambini di due anni alle loro madri protettive affidandoli a padri inadeguati, violenti e persino condannati, impediscono ogni relazione materna per anni e anni “per non turbare il minore”.

https://www.dire.it/…/375477-ginevra-una-mamma-da-8…

👉 Giudici che si affidano a CTU incompetenti circa la violenza domestica e gli abusi incestuosi…o semplicemente anaffettivi.

👉Giudici che continuano ad incaricare CTU che si siano dimostrati gia’ ampiamente incompetenti e inadeguati al ruolo.

👉Giudici che ammoniscono le madri perché, vittime dell’ennesima violenza del padre dei loro figli, non avrebbero comunicato allo stesso padre violento il luogo segreto dove la Questura le ha “protette”! Ma non condannano ne’ ammoniscono ne’ sospendono gli incontri con il padre, nonostante la violenza che ha continuato sfacciatamente ad agire anche durante ghli incontri protetti….

👉Giudici che si lasciano convincere da CTU che l’allattamento sia un sintomo patologico da condannare e stigmatizzare interrompendolo… nonostante l’OMS raccomandi l’allattamento sia per il benessere psicologico che fisico del bambino!

👉Giudici che dispongono la ablazione del bambino dalla madre, ritenuta inadeguata, “ostacolante”, sol perche’ e’ stata costretta a trasferirsi o richiedere un trasferimento per motivi professionali.

👉Giudici che accettano acriticamente le conclusioni di CTU che diagnosticano la Parental Alienation o la sindrome della “madre malevola” o “sindrome di Medea” – tutte “sindromi” infondate, non riconosciute dalla Comunita’ Accademica Internazionale e costruite pregiudizialmente contro le madri – senza alcun argomento di prova fattuale fondante!

👉Giudici che incaricano CTU condannati per peculato, omicidio colposo per grave negligenza, rinviati a Giudizio o condannati per falso ideologico o abuso edilizio.

👉 Giudici che incaricano sempre gli stessi CTU, senza alcun tipo di rotazione.

👉 Giudici che non ricusano CTU in stretti rapporti con la CTP e/o l’Avvocato paterno o con lo stesso padre.

👉Giudici e CTU che considerano la violenza sessuale agita come una normale erotizzazione del rapporto coniugale, o la violenza sui minori come normale o giustificabile metodo pedagogico, cosi come suggerito loro da CTU distorcenti.

👉Giudici e CTU che riconoscono l’addebito della separazione per maltrattamenti domestici del padre: fatti che contemporaneamente, negli stessi casi, invece vengono ignorati dalle Procure e le cui denunce sono archiviate.

👉Giudici che non indagano ne’ rilevano la puntuale ripetuta sparizione di prove documentali allegate nei fascicoli dalle madri

👉 Giudici che non valutano la indegnita’ di un padre che minaccia di morte la madre, ai fini del riconoscimento del minore.

👉Giudici che ammettono il riconoscimento di padri anche a distanza di molti anni dalla nascita, nonostante il loro abbandono e l’indifferenza, fino ad attribuirgli l’affido esclusivo del figlio, sebbene siano perfetti estranei per il minore.

👉Giudici che puniscono le madri perche’ non agiscono violenza sui figli affinche’ incontrino il loro padre abusante.

👉Gidici che non perseguono assistenti sociali, Tutori e CTU nonostante relazioni che falsano i racconti dei fatti (con prove) reinterpretando agiti di violenza paterni come meri atteggiamenti caratteriali.

👉Giudici che applicano la “pseudoteoria” Parental Alienation nonostante ormai SAPPIANO che e’ stata bocciata da decenni dalla Comunita’ Accademica Internazionale, mai inclusa sia nel DSM che nell’ICD, indicata come PERICOLOSA perche’ GRAVEMENTE FUORVIANTE E RIVITTIMIZZANTE LE VITTIME DI VIOLENZA DOMESTICA E ABUSI…in una parola NAZISTA (Cass. Civ. 13217/2021)!

👉Giudici Onorari in situazioni di non terzieta’, che tuttavia vengono ignorate. https://www.linkiesta.it/…/quasi-200-giudici-hanno…/…

👉Giudici che comminano risarcimenti di poco piu’ di 1.000 euro a favore di una donna e madre vittima di maltrattamenti e gravi lesioni (con condanna penale)….e di 20.000 euro a favore di un padre ritenuto “alienato” (senza condanne ne’ prove ma con una diagnosi in CTU di nessuna validita’ medico-psichiatrico-psicologica, ne’ scientifica e neppure giuridica)!

👉Giudici incapaci di leggere le dinamiche della violenza intima e della coercizione narcisista, che si lasciano STRUMENTALIZZARE dai violenti, avallando le loro irrazionali, ripetute pretese giudiziali, contribuendo allo stalking giudiziario e ad una ulteriore violenza economica su madri e minori.

https://www.ilriformista.it/per-i-giudici-le-violenze…/…

👉Giudici che, anche dinanzi i gravi sintomi da disturbo post traumatico di cui i bambini allontanati dalle loro madri iniziano a soffrire – bambini che prima era intelligenti e sani – sono ancora a disposti a dare credito ai soliti “esperti”, che dopo aver prescritto la ablazione poi travisano tali sintomi con diagnosi distorte o che comunque evitano di considerare ed evidenziare nella stessa ablazione il trauma all’origine dei disturbi!

Giudici, FFOO, CTU, Assistenti Sociali, Tutori e Curatori che hanno cosi non impedito omicidi e nuovi abusi o violenze su bambini

https://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/…/ascea…

https://www.fanpage.it/…/ucciso-dal-padre-in-un…

https://www.msn.com/…/%C2%ABporto-avanti-il…/vi-BBUvqeK

https://www.ilfattoquotidiano.it/…/a-cremona…/5277534

https://www.ilfattoquotidiano.it/…/alessandria…/3822407

https://www.unionesarda.it/…/bimbo-di-due-anni…

https://tribunatreviso.gelocal.it/…/filmava-e-vendeva…

https://sosdonne.com/…/padre-ha-abusato-di-due…/…

https://www.dire.it/…/509302-video-lincontro…/…

https://mattinopadova.gelocal.it/…/strage-di…

https://www.triestecafe.it/…/shock-a-trieste-impazzato…

Tutto cio’ avviene

– Nonostante la nostra Costituzione e, tra gli altri , in particolare i suoi articoli 2, 3, 29-30-31, 111 della Cost..

– Nonostante Convenzione internazionali e comunitarie ratificate dall’Italia (tra gli altri la Convenzione ONU sui diritti politici delle donne del 1953 , Convenzione CEDAW del 1979 e Convenzione ONU sui diritti del fanciullo del 1989, Dichiarazione sull’eliminazione della violenza contro le donne UN del 1993, Convenzione di Istanbul UE del 2011 e la Conv. UE Lanzarote, Convenzione Aja).

– Nonostante legislazioni nazionali ad hoc predisposte.

– Nonostante direttive del CSM contrarie all’uso – nei tribunali – di teorie come la Parental Alienation, in quanto infondate, distorsive e rivittimizzanti donne e minori.

– Nonostante chiare sentenze di Cassazione e, da ultime, la requisitoria del 15 marzo scorso della Sostituta Procuratrice Generale Dottoressa Francesca Ceroni, e la Ordinanza 13217/2021 della Cassazione.

– Nonostante le molteplici condanne della CEDAW (2011 e 2017) e del Grevio del gennaio 2020 (v. in https://rm.coe.int/grevio-report-italy-first…/168099724e ), sulle discriminazioni e rivittimizzazioni di donne e minori nei tribunali italiani a causa di stereotipi, rafforzati da teorie ascientifiche come la Parental Alienation e altre derivate o pseudoteorie analoghe.

Nonostante condanne da parte della CEDU per le sentenze dischiminatorie emesse dai tribunali italiani nei riguardi delle donne

– Nonostante le bocciature della “junk science” Parental Alienation sia da parte del DSM (nel 2010-2013) che dell’OMS, giammai incluso nelI’ICD 11 (nel 2019-2020).

– Nonostante la costante bocciatura delle pseudoteorie Parental Alienation e da essa derivate, o analoghe, da parte dell’intera Comunita’ Accademica Internazionale, sulla ascientificita’ della Parental Alienation, strategia processuale tesa a imbavagliare donne e minori rivittimizzandoli ( v. quanto sottoscritto da centinaia di Accademici internazionali ed inviato all’OMS nel 2019 affinche’ non accettasse le richieste di inclusione nell’ICD 11 in http://www.learningtoendabuse.ca/collective-memo-of… ).

– Nonostante innumerevoli studi accademici e istituzionali abbiano dimostrato che le denunce delle donne, in specie quelle delle madri, non siano affatto da presumersi strumentali o infondate o false, men che meno che quelle infondate siano la maggioranza!( sul mito delle false denunce delle donne madri v. quanto riassunto in https://www.maisonantigone.it/blog/… ).

– Nonostante la recente condanna dei tribunali italiani da parte del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa: organo che ha esaminato, nell’ambito della cosiddetta procedura d’esecuzione delle sentenze della Corte europea dei diritti umani, le informazioni fornite dal governo italiano per rimediare alle carenze che hanno condotto alla condanna del Paese nel 2017 nel caso Talpis, stante il tasso eccessivamente elevato di procedure per violenza domestica che in Italia termina in un «non luogo a procedere» durante le indagini preliminari.

– Nonostante l’esistenza di innumerevoli studi scientifici seri che da tempo denunciano la discriminazione delle donne e dunque la negazione della violenza domestica e abusi incestuosi da parte della societa’ e delle stesse istituzioni.

Si vedano a tal proposito gli studi della Professoressa Patrizia Romito che mettono in luce le connessioni esistenti tra vari tipi di violenze sulle donne e i meccanismi e le strategie di occultamento della violenza, agite anche nei tribunali, in Romito P., Un silenzio assordante La violenza occultata su donne e minori (2005), e v. in Romito, P., Folla, N. e Melato, M. (2017) La violenza sulle donne e sui minori. Una guida per chi lavora sul campo. Nuova Edizione, Carocci. –

Si veda il recente studio della Universita’ della Tuscia “STEP” in https://www.ilmessaggero.it/…/violenza_donne_stereotipi…

Si vedano studi universitari che evidenziano e provano una pericolosa ed aggravata negazione culturale e sociale della violenza maschile contro le donne – agita anche nei media – attraverso processi di “an-estetizzazione” , “occultamento simbolico” dell’autore (v. studi Giomi e Magaraggia (2017) “romanticizzazione” della violenza (Gius, Lalli 2014; Giomi 2013) normalizzazione (Liebler et al. 2016) ed erotizzazione degli abusi (Taylor, 2014;Durham 2012; Masanet et al. (2018),, si veda il Report sugli stessi programmi Rai redatto dall’Universita’ Roma Tre in https://www.rai.it/…/1586512843025_2017%20Analisi%20dei…

Si leggano gli stessi Report delle FFOO e del Ministero dell’Interno che evidenziano come, nonostante diminuiscano gli omicidi in genere, aumentano i femminicidi, mentre le donne e madri vittime di violnza domestica e maltrattamenti dimostrano sempre meno fiducia nelle istituzioni, con diminuzione delle denunce dei cd “reati spia”! v. in https://www.interno.gov.it/…/report_2021_-_donne…

Nonostante siano sempre piu’ numerosi i media, le testate giornalistiche, le agenzie di Stampa, i giornalisti freelancer e investigativi ed i documentaristi che denunciano la grave CRISI DEL SISTEMA GIUSTIZIA LEGATO AI MINORI.

Si veda il REPORT del Sole24h https://staticpaperappv2.blob.core.windows.net/…/full.pdf

Denunciamo peraltro il GRAVE DANNO ERARIALE CHE TUTTO CIO’ COMPORTA ALLO STATO ITALIANO ED A NOI CITTADINI!

Abbiamo migliaia di casi processuali e di documenti processuali che provano quanto scriviamo, parola per parola!

Ogni nostro fascicolo processuale contiene almeno 2 o 3 situazioni di DENEGATA GIUSTIZIA e rivittimizzazione delle vittime di violenza domestica!

Siamo STANCHI/E di vedere la Giustizia italiana accecata da pregiudizi infondati e rafforzati ad arte da una cultura ed una teoria misogina, contro le donne ed i minori, creata ad arte per rafforzare questi pregiudizi e disotrcere il convincimento giudiziale: ovviamente parliamo della teoria Alienazione Paternetale, gia’ nominata Pas o in altri modi.

Siamo STANCHE/I di vedere i nostri tribunali FUORVIATI E MANIPOLATI ESSI STESSI DALLA “SCIENZA SPAZZATURA” (P.Fink cosi defini la Pas/Pa) che enfatizza e ammanta si falsa scientificita’ quei pregiudizi, con gravi effetti distorsivi: tribunali indotti a violare la Costituzione e diritti fondamentali di minori e donne ritenendo di applicare delle terapie psicologiche necessarie, che in realta’ rappresentano solo un modo violento e coercitivo per imporre relazioni abusanti, che rischiano di innescare -questi si – gravi disagi psichici nei minori sottoposti a parentectomia materna, reset e riallineamento, che niente e’ se non l’attivazione della Sindrome di Stoccolma.

Siamo STANCHE/I di vedere i bambini ed i poveri ragazzi MASSACRATI nei e dai Tribunali perche’ rimproverati di non esser divenuti “resilienti” alla violenza paterna (Cass. 9143/2020).

STANCHE/I di vedere MADRI ridotte all’imbavagliamento, alla povertà economica ed al furto della maternità …

STANCHE di vedere madri sfiduciate che rinunciano a denunciare e accettano separazioni consensuali in cui rinunciano ad ogni diritto per se’ e per i figli, esponendosi ad ulteriori rivittimizzazioni.

STANCHE/I di vedere i bambini rivittimizzati da quelle istituzioni da cui dovrebbero essere protetti, nonostante le denunce materne.

STANCHE/I di vedere la nostra Costituzione VIOLATA e la Convenzione di Istanbul IGNORATA o addirittura FUORVIATA nel suo vero senso!

Chiediamo, pretendiamo un IMMEDIATO CAMBIO DI ROTTA e che la Giustizia torni, in Italia, ad essere degna del suo nome!

Noi ci mettiamo il nome e cognome chiedendo alle Commissioni a cui ci rivolgiamo di venire ascoltate come #TESTIMONIDIVIOLENZAISTITUZIONALE… E TU?

Michela Nacca Presidente “Maison Antigone”

Maria Grazia De Benedictis, cofondatrice Segr. “Maison Antigone”

Simona D’Aquilio Vicepresidente “Maison Antigone” cofondatrice

Raffaella Bocci, Giornalista e Pedagogista Direttivo “Maison Antigone”

Marzia Lazzerini Giornalista Direttivo “Maison Antigone”

Maria Letizia D’Amore Direttivo “Maison Antigone

Onorevole Veronica Giannone

Onorevole Rossella Muroni

Emerita Cretella Antropologa Segreteria Toscana Art.Uno

Silvia Russo CISL Arezzo

Laura Massaro, Presidente e fondatrice “Comitato Madri Unite contro la Violenza Istituzionale”, mamma e vittima di VI

Frida Bertolini, cofondatrice Comitato Madri Unite contro la Violenza Istituzionale, mamma, insegnante e Dottoressa di ricerca universitaria.

Bruna Rucci Psicologa CTP e Responsabile “Punto Ascolto Medusa”

Girolamo Andrea Coffari di Gilferrato Presidente Movimento per l’Infanzia

Giada Giunti “Verità Altre”

Michela Cericco “La Goccia Magica”

Paola Pieri “MaternaMente” Emanuela Natoli “MovimentiAMOci Vicenza” Elisa Mariani “MovimentiAMOci Vicenza”

Siassina Natalia Associazione VITARU

Rossana Ciambelli

Grazia Biondi Presidente Manden – Diritti civili e legalità

Stefania Anarkikka Spano’ autrice femminista

Associazione TerradiLei Marinella Canu “Luna e Sole onlus”

Ilaria Moroni Movimento “Insieme per le donne” Rosaria Battaglia Presidente Ass PENTA

Sala Alberto, Presidente Associazione Piccolo Alan ONLUS.

Laura Di Mascolo, psicoterapeuta, Collettivo Donne In-Curanti.

Rosa Di Matteo Presidente Arcidonna Napoli

Marie Helene Benedetti Presidente Associazione Asperger Abruzzo

Francesca Toto Comitato per la legalità e l’anticorruzione OdV

Salvatore Pitruzzello Docente Universitario in USA

Assuntina Morresi Professoressa Universitaria Giulia De Sarlo Docente Universitaria Maria Ferrara Docente Universitaria

Maria Esposito, sociologa, Napoli

Lorenzo Stipa Avvocato

Beatrice Ruggiero Avvocata

Marco Maialetti Avv. Penalista

Elisabetta Arrabito Avvocata

Monica Restanio Avvocata Barbara Ramazzotti Avvocata

Michela Canciani Avvocata

Monica Sciarroni Avvocata

Alessandra Pardo Avvocata

Emanuela Fanelli Avvocata

Gemma Bracco Avvocata

Marina Bocci Avvocata

Valerie Josephine Intilla Avvocata

Domenico Buono Avvocato penalista

Eleonora Tulli Avvocata

Rossella Rizza Avvocata Cristina Perozzi Avvocata

Maria Antonietta Labianca,Avvocata

Lucia Ottavi Giornalista e Direttrice de la Testata “Il Coraggio delle Donne”

Silvia Mari Giornalista Agenzia Stampa DIRE

Silvia Ferreri Giornalista Federica D’Alessio Giornalista

Barbara Rachetti Giornalista

Emanuela Valente Giornalista e blogger

Flavia Landolfi Giornalista Valeria Scafetta Giornalista e blogger www.traccevolanti.com.

Claudia Baldini Divulgatrice e direttrice della testata

” l’Arte del comunicare”

Giada Giunti, Giornalista e mamma vittima di diagnosi di Pas

Nadia Somma giornalista de Il Fatto Quotidiano

Andrea Mazzeo Psichiatra e CTP

Silvia Masserini Psicologa Psicoterapeuta

Raffaella Biferale Psicologa

Simona Adelaide Martini – Psicologa e Psicoterapeuta Valentina Testa, Psicologa Antonia Murgo Psicologa Psicoterapeuta

Anna Maria Liberata Psicologa

Manuela Guidobaldi mamma e consulente legale/ psicologica

Valentina Arcidiacono Criminolog e Consulente del Ministero della Giustizia.

Nadia Mozenich psicologa-psicoterapeuta

Annamena Mastroianni Pedagogista

Giovanna Ferrari, madre di una vittima di femminicidio

Eliana Di Gennaro Ostetrica e Mamma

Clara Pozzi Counselor Professionista

Francesca Biasi Educatrice e Mamma

Manuela Mandorino Educatrice

Maria Assunta Pasca Educatrice e Mamma

Antonietta Rubanu madre e infermiera

Stefania Olivieri Oss

Carvana Zaira insegnante di sostegno e mamma

Zaira Carvana insegnante e mamma

Federica Mauro, Mamma e Animatrice servizi all’Infanzia

Antonietta Rubanu Madre e Infermiera

Federica Mauro, mamma e animatrice servizi all’Infanzia

Nathaly Ayala Leon Infermiera e Mamma

Vittoria Camboni Insegnante

Roberta Tornielli, Educatrice d’infanzia e Mamma vittima di violenza istituzionale

Mihaela Nicuta, Infermiera

Simona Chiarilli ingegnera e mamma

Sara Conti

Sabrina Rocchi

Federica Zanoli

Pasca Giuseppe nonno Marti Pasqualina nonna

Tina Rossi Mamma vittima di PAS

Laura Lai

Anna Paola Loi

Adalia Manias

Marta De Vitali Mamma

Roberta Stifano vittima di violenza fisica e psicologica

Stefania De agro’

Elena Purichea Mamma e Vittima di DV e VI

Simona Ricci Odontoiatra e Mamma

Caterina Gallori

Benedetta Malvolti

Valeria Pulieri, vittima di violenza domestica e violenza ist.

Paola Pieri

Giorno Caporaletti

Michela De Matteis

Eleonora Fior Rosso

Valentina Pech Mamma e vittima di violenza istituzionale

Chiara Ciccarelli

Roberta Stifano vittima di violenza fisica e psicologica

Chiara Zavaroni

Chiara Fioletti

Erba Daniela

Alessandra Angeli

Marie Ange Vallainc Mamma e vittima di Violenza Istituzionale

Giuseppe Cangrande

Elena Stecchini

Cristina Caporilli

Trevisi Maria

Sonia Oriunto Mamma

Lorena Carboni Mamma, guerriera e Cantante

Zattra Francesca

Miguel Ayala Calderón

Marcella Bisello, madre e founder blog

Livia Poli

Neda Runich

Anna Santulli Mamma e nonna

Carmen Tassone

Cinzia Miatton madre e vittima di violenza

Mariana Leonte

Pisciotta samanta

Vince Enza

Moioli Ileana

Tamara Aisa

Laura Agosta

Emanuela Pennesi

Sara Grandioso Ostetrica

Alma Mamma dei 4 fratelli di Cuneo

Laura Borgogni

Silvia Angelini, Mamma

Valeria Guerreri

Pitaccolo Rosanna

Frida Bertolini

Del Frate Vanessa

Maria Rita Chionni

Marinella Zappi Mamma e Vittima di Violenza Istituzionale

Anna Di Maio

Giuseppe Cangrande

Laura Chionni

Bianca Vivaldi

Daniele Angeleri

Alessandra Grasselli, mamma e vittima di violenza istituzionale

Rasida Silveri nonna e vittima

Roberta Kim Selibara mamma

Patrizia De Matteis mamma

Michela De Matteis cittadina indignata

Paolo De Matteis cittadino indignato

Franca Fortunati cittadina indignata

Valentina Cavaliere cittadina indignata

Jacopo Fraticelli cittadino indignato

Raffaella Casavola nonna e cittadina indignata

Melania Ronchetti mamma

Sabrina Vezzaro Alessia D’Ettorre mamma e vittima

Sergio Longhi

Valeria Caggiano

Teodora Targhir

Giovanni Fraticelli

Francesca Gallarate Mamma vittima di Violenza Istituzionale

Gabriella Casavola cittadina indignata

Eleonora Ciani

Barbara Amati Mamma

Michela Ronchetti cittadina indignata

Emilia Terna

Sabrina Manzi Mamma

Giada Giunti mamma vittima di violenza istituzionale

Maurizio Granito cittadino indignato

Luca Ferrini cittadino indignato

Ezio Gigli cittadino indignato

Elisa Castiglioni cittadina indignata

Emanuela Reviglio cittadina indignata

Daniele Mori cittadino indignato

Tarducci Michele

V.P. Mamma vittima di violenza istituzionale

Sonia Bonifacio

Paola Moscatelli Mamma

Maria Assunta Piergentili

Monica De Gregorio cittadina indignata

Cinzia Fraire Revisore Contabile e cittadina indignata

Fabio Bertolini Luisella Marcon

Silvia Arlotti cittadina indignata

Silvana Vio

S.T. educatrice, counselor e mamma vittima di DV e VI

Monica De Gregorio cittadina indignata

Laura Smerieri

Giulia Morini cittadina indignata

Moira Pierbattista mamma indignata

Elisa Castiglioni

Tiziana Ciccone mamma vittima di violenza istituzionale

Marianna Salis cittadina indignata

Meri Teglia

Emanuela Peccatori mamma e commercialista

Michela Gobbi Educatrice Mamma vittima di maltrattamenti

Gabriella Stara cittadina indignata

Ilaria Moroni

Emilia Terna nonna do una bambina sottoposta ad ablazione e istituzionalizzazione, cittadina indignata

Anna di Maio cittadina indignata

Mariausilia Cannizzaro cittadina indignata

Ornella Scapellato cittadina indignata

Carmina Pedico cittadina indignata

Ornella Scapellato cittadina indignata

Simona Messori cittadina indignata

Alessandra Grasselli mamma

Alda Mura insegnante e cittadina indignata

Claudia Tonelli mamma

Stela Lleshi mamma

Alessandra Caroti mamma

Denise Orlando cittadina indignata

Lina Lo Pinto cittadina indignata

Anthea Di Benedetto cittadina indignata

Laura Crepaldi mamma vittima di Violenza Istituzionale

Yudelkys Serrot Nòrahc mamma

Roberta Diliddo mamma

Marinella Zappi

Deborah Delle Donne mamma e insegnante

Alfonzo Anna Giulia

Tamara Ronconi

Mario Manenti cittadino indignato

Emanuela Natoli Presidente di Movimentiamoci Vicenza

Santija Bieza mamma

Lolò Capparelli vittima di violenza istituzionale

Ornella Medda Educatrice cittadina indignata

Patrizia Medda Loi mamma accusata dalla ctu di conflitto di lealtà

Susanna Della Rosa mamma

Sabina Tomasella mamma

Elisa Ulissi mamma

Adriana Bartoli mamma

Jacqueline Veith mamma

Marion Veith nonna

Antonina Mililli mamma vittima di violenza istituzionale

Luana Valle mamma vittima di VI

Lorena Carbone mamma vittima di VI

Chiara Antonucci mamma e insegnante

Serena Perrone Mamma

Livia Celotti mamma

Nadia Caruso mamma e vittima di VI

Maya Schwaanhuyser Ferrari mamma

Elena Purichea mamma

Pina D’Acunzo mamma

Annalisa Piccininno mamma e vittima di VI

Mira Mirabella mamma

Michela Piserchia mamma

Giovanna Dell’Oste mamma

Samantha Postuma mamma

Milica Djikanovic mamma

Luisa Leone mamma

Barbara Maestrini mamma e cittadina indignata

Gloria Tartaglini mamma

Michela Beggio mamma

Antonella Fraire mamma

Cesare Mangianti cittadino indignato

Clem sbardolini nonna

Weruska Mannelli

Silvia Giolito Ippolito

Francesca Calamai, cittadina indignata

Salvo Migliorino , indignato

Jacqueline Monterosso , vittima di violenza Istituzionale , psicologica , economica , fisica

Sara Castiello mamma

Maria Vittoria Ligorio cittadina indignata

Elena Angiolo Mamma

Marzia Coppari Archeologa e Mamma

Antonella De Paolis nonna insegnante e vittima di VI

Treviso Maria

Clementina Sbardolini nonna

Emanuela Palmas mamma

Simona Messori mamma

Paola Dinice

Eosalba Marasco Mamma

Massari Laura

Tiziana Seva’ mamma

Michela Veggis vittima di stalking e VI

Mihaela Munteanu mamma e vittima di VI

Olga Povelato

Roberta del Re Educatrice socio pedagogica nonché madre rivittimizzata dal sistema

Paola Moscatelli mamma e vittima istituzionale.

Mogliani Barbara mamma

Nocera Simonetta nonna

Massaro Elio nonno

Deborah Merlo vittima

Chiara Benfante Vittima di VI

Paola Bagnoli vittima di VI

Giuliana Pellizzoni vittima di VI

Marotta Enza vittima di VI

Pisciotta Samanta Russo Laura testimone

Gerarda Carbone

Dellavilla Leila Maria vittima della giustizia italiana e francese. Ex cooperante.

Natalia Tokareva

Bonotti Elisa

Maurizio Muratori

M. F.

Loretta Scarazzati

Raffaella Martorana

Barbara Della Valle

Natalia Tokareva

Sacco Alessandra Lucia

Olivia Galipo

Marina Lepioshkina

Lucie Huskova

Frida Alberti

Raffaella Martorana

#testimoniditortura

#mettiamocilafirma

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9 Marzo 2021 | Redazione
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Il Tribunale Militare non ammette la costituzone di parte civile di Maison Antiogne e del Partito Radicale nel caso di Giulia Schiff: non si sarebbe trattato di Violenza sulle Donne!

9 Marzo 2021 | Redazione

Siamo stati presenti in Aula mentre il tribunale militare rinviava a Giudizio per lesioni gli allievi piloti paricorso di Giulia Schiff, la soldatessa allieva pilota dell’Aeronautica Militare Italiana espulsa dall’Accademia di Pozzuoli, nei cui confronti avevamo gia’ espresso la nostra solidarieta’ a gennaio 2019 attivando una petizione su change.org.

Secondo il Collegio, di cui un componente appartenente alla stessa Aeronautica Militare, ha ritenuto non trattarsi di un caso di violenza sulle donne!

Eppure la discriminazione ed il trattamento inflitto a Giulia, provato con video ormai famoso, pare inequivocabile!

https://www.corriere.it/cronache/21_marzo_09/caso-schiff-cristoforetti-parmitano-testimonieranno-contro-l-ex-allieva-vittima-nonnismo-56538054-80d7-11eb-b4d9-f9ad19747109.shtml

https://m.dagospia.com/nonnismo-da-far-schiff-cristoforetti-e-parmitano-testimonieranno-vs-l-ex-allieva-dell-aeronautica-263479

https://nuovavenezia.gelocal.it/venezia/cronaca/2021/03/09/news/nonnismo-all-aeronautica-verso-l-alliva-di-mira-chiamato-in-causa-il-ministero-1.40005678

https://www.ilgazzettino.it/nordest/venezia/nonnismo_corso_piloti_denuncia_allieva-5821502.html

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Maison Antigone On Air: 9 marzo 2021 – L’ASCOLTO DEI MINORI NEI TRIBUNALI –

9 Marzo 2021 | Redazione

v. webinar in

https://www.facebook.com/maisonantigone/videos/246566917103116

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8 Marzo, in Cassazione sit-in con Laura Massaro

9 Marzo 2021 | Redazione

L’8 marzo abbiamo sfidato la pioggia e manifestato dinanzi la Cassazione contro la violenza istituzionale.

v. Articolo della Agenzia Stampa DIRE

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23 febbraio 2021 – Finche’ morte non vi separi? Violenza domestica, matrimonio concordatario e Sacra Rota. Facciamo chiarezza.

23 Febbraio 2021 | Redazione

v. webinar in https://www.facebook.com/maisonantigone/videos/432705504823897

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16 febbraio 2021 – La disparita’ salariale e la discriminazione delle donne nel mondo del lavoro – Avv. Lorenzo Stipa e Silvia Russo CISL Arezzo

16 Febbraio 2021 | Redazione

v. webinar in https://www.facebook.com/maisonantigone/videos/243177993947735

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2 febbraio 2021 – Il fenomeno delle baby Lolita. Un viaggio nello sfruttamento economico dell’infanzia ai tempi di internet – Dottoressa Marotta

2 Febbraio 2021 | Redazione

v. webinar in https://www.facebook.com/maisonantigone/videos/1350858985277451

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Stereotipi e Istituzioni – 29 gennaio 2021

29 Gennaio 2021 | Redazione

un altro importante appuntamento, organizzato da Marzia Lazzerini (membro di Maison Antigone).

v. webinar in https://www.facebook.com/maisonantigone/videos/1488450698027656

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26 gennaio 2021 – Cosa sta accadendo ai nostri ragazzi? La responsabilita’ della famiglia, della scuola e dell’isolamento sociale. Dott.se V.Ciaravolo e L.Mirabelli

26 Gennaio 2021 | Redazione

v. nel seguente link https://www.facebook.com/maisonantigone/videos/922175138527918

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19 gennaio 2021 – Codice Rosso e nuovi reati: luci e ombre della legge 69/2019. Avv. M. Maialetti e M.G. De Benedictis

19 Gennaio 2021 | Redazione

v. webinar in

https://www.facebook.com/maisonantigone/videos/184630176681826

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12 gennaio 2021 – La violenza ostetrica e ostacoli all’allattamento – Avv. A. Battisti Presidente OVO e Michela Cericco La Goccia Magica

12 Gennaio 2021 | Redazione

La Violenza Ostetrica

https://www.facebook.com/maisonantigone/videos/168457418366720

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5 gennaio 2021- “Non serve nascondersi” di Marco Proietti Mancini

5 Gennaio 2021 | Redazione

v. webinar in https://www.facebook.com/maisonantigone/videos/4224210694298065

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Buon Anno 2021 da Maison Antigone!

1 Gennaio 2021 | Redazione

29 dicembre 2020 – Assistenza legale gratuita alle donne vittime di violenza e maltrattamenti – con l’Onorevole V.Giannone e L.Massaro

29 Dicembre 2020 | Redazione

v. webinar in https://www.facebook.com/maisonantigone/videos/1793089890853739

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Maison Antigone On Air- 22 dicembre 2020 – “Finche’ non sorsi come madre” della Giornalista Vaticanista Debora Donnini

22 Dicembre 2020 | Redazione

Presnetazione del Libro di Debora Donnini

v. webinar in https://www.metainspiration.biz/antigone/wp-admin/post-new.php

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Agenzia Stampa DIRE – Il caso delle sorelline di Torino, Maison Antigone: “Vittime di un sistema che tortura”

21 Dicembre 2020 | Redazione

L’avvocata rotale e presidente dell’associazione Maison Antigone, Michela Nacca, commenta il caso di Alice e Giulia, le due sorelline di Torino mandate in casa famiglia

23 settembre 2020

di Annalisa Ramundo

Potrebbero essere 50 milioni i bambini europei a rischio Reset. E’ quanto riterrebbe W. Bernet, sostenitore della Parental Alienation

Minori, storia di P.: “Domani ci portano in casa famiglia, per ctu io simbiotica”

Speciale mamme coraggio – La storia di P., mamma che vive vicino Parma con suo figlio di 6 anni, chiede aiuto dopo una decisione del Tribunale di Parma del 30 luglio 2020

di Silvia Mari 02/08/2020

– Padre porta petardi al figlio durante un incontro protetto, per il Ctu la mamma è ostativa

SPECIALE MAMME CORAGGIO | Sul caso al lavoro la commissione femminicidi

di Silvia Mari  –  22 maggio 2020

– VIDEO | La storia di Anna: la ctu chiede affido condiviso con il padre che non c’è

La psicoterapeuta Rucci: “Il discorso della violenza non viene mai considerato”

di  Silvia Mari 6 marzo 2020

– L’alienazione genitoriale divide ancora: giudici, legali e Ctu a confronto

Il convegno promosso in Cassazione a Roma dalla Commissione Progetto Donna del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma

di Annalisa Ramundo – Agenzia Stampa DIRE –   5 novembre 2019

ASSOCIAZIONE MAISON ANTIGONE – MALTRATTAMENTI IN FAMIGLIA: MICHELA NACCA, « TROPPE DONNE CI CHIEDONO AIUTO PERCHé NON SI FIDANO DEI SERVIZI SOCIALI »

23 luglio 2019

https://www.agenziagiornalisticaopinione.it/opinionews/associazione-maison-antigone-maltrattamenti-in-famiglia-michela-nacca-troppe-donne-ci-chiedono-aiuto-perche-non-si-fidano-dei-servizi-sociali/

Torna a casa bimbo tolto alla mamma e portato in casa famiglia senza motivo

–  Angelo ha dormito con la madre, bimbo sottratto a famiglia a casa

19 luglio 2019

–  Lazio, i servizi sociali le tolgono il figlio e lo mettono in casa famiglia

“Dopo lo scandalo dell’Emilia Romagna, questo è un altro caso di discrezionalità ad opera di assistenti sociali senza scrupoli”

di Silvia Mari    28/06/2019

Quella “diagnosi” di alienazione genitoriale. L’appello a Mattarella: «Proteggete il mio bambino»

Di Flavia Landolfi e Manuela Perrone –    10 novembre 2018

https://alleyoop.ilsole24ore.com/2018/11/10/quella-diagnosi-di-alienazione-genitoriale-lappello-a-mattarella-proteggete-il-mio-bambino/?uuid=106_FNxrCeig&fbclid=IwAR0S5bW68AJslaKaPS31aWZnATfIQWVqN-tKWgsv8fwH1QM0shmZSaOSyAs&refresh_ce=1

–  Bannon a 360° dalla UE alla Cina al Vaticano, da oltretevere prime sciabolateBannon, in viaggio in Italia, attacca Europa e Vaticano, intanto arriva una prima risposta dalle forze vaticane di Francesco che rigettano il Congresso Mondiale delle Famiglie

https://www.lindro.it/bannon-a-360-dalla-ue-alla-cina-al-vaticano-da-oltretevere-prime-sciabolate/
https://www.lindro.it/bannon-a-360-dalla-ue-alla-cina-al-vaticano-da-oltretevere-prime-sciabolate/
https://www.lindro.it/bannon-a-360-dalla-ue-alla-cina-al-vaticano-da-oltretevere-prime-sciabolate/

L’avvocata della Sacra Rota contro il Congresso di Verona: “Altro che Cattolicesimo, manipolano il Vangelo”

https://ventunesimodonna.blogspot.com/2019/03/lavvocata-della-sacra-rota-contro-il.html

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Maison Antigone On Air -15 dicembre 2020 – Violenza e Caporalato – Avv. Penalista Sergio Bellotti , Sociologo Marco Omizzolo, Raffaella Buonauguro FAI

15 Dicembre 2020 | Redazione

Martedi 15 dicembre una puntata importantissima.

Abbiamo parlato di Caporalato agrario e industriale. Di vecchie e nuove figure professionali sfruttate da agenzie interinali, cooperative, srl , aziende che si comportano come “caporali” sfruttando il lavoro altrui, di chi ha bisogno, di chi e’ POVERO.

Il sociologo Omizzolo ci ha parlato della sua indagine sotto copertura. raccontando la storia di migranti picchiati, segregati, sfruttati come schiavi nelle campagne italiane.

Abbiamo scoperto che la maggioranza di coloro che sono sfruttate sono soprattutto le donne: quelle piu’ ricattabili, soggiogabili, vulnerabili.

VIOLENZA FISICA , CAPORALATO E VIOLENZA NEL LAVORO SI INTERSECANO!

v. webinar https://www.facebook.com/maisonantigone/videos/391325185412519

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1 dicembre 2020 – Gli effetti della pandemia su donne e bambini, tra smatworking e dad. Dot.ssa 1 dicembre 2020 – Ciaravolo Psicologa e Psicoterapeuta, Alessia Pace insegnante , Katia Pacelli Psicologa Ass. Salvamamme, Di Pardo Caterina studentessa, Pierluigi Fratarcangeli insegnante e blogger

1 Dicembre 2020 | Redazione

v. webinar in https://www.facebook.com/maisonantigone/videos/672404373440695

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24 novembre 2020 – Faccia a Faccia con la morte. Storie di violenze inaudite. Annamaria Spina attrice e autrice, Avv. Marco Maialetti

24 Novembre 2020 | Redazione

ce la fate a vedere sei minuti di violenze su donne?

pensate che vi sono donne che subiscono per mesi e anni queste ed altre violenze ben peggiori…

v. webinar in https://www.facebook.com/maisonantigone/videos/378858269871291

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Maison Antigone On Air – 17 novembre 2020 – Quando l’amore inganna: come spiegare la violenza di genere agli adolescenti. Francesca Sapio e Martina Petrucci autrici del video per il 25 novembre 2020 di Maison Antigone

17 Novembre 2020 | Redazione

v. video di Francesca Sapio e Martina Petrucci https://www.facebook.com/maisonantigone/videos/441993970155736

v. webinar in https://www.facebook.com/maisonantigone/videos/843618173072792

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Petizione: CHIEDIAMO CORRIDOI UMANITARI PER MADRI E BAMBINI RIVITTIMIZZATI NEI TRIBUNALI

15 Novembre 2020 | Redazione

v. petizione in https://www.change.org/p/sos-chiediamo-aiuto-all-onu-e-all-ue-per-la-protezione-dei-minori-nei-tribunali-di-tutti-i-paesi-occidentali-e-dell-italia

S​.​O​.​S WE CALL FOR HUMANITARIAN CORRIDORS TO RESCUSE CHILDREN AND THEIR PROTECTIVE MOTHERS!

La nostra Presidente rivolgendosi a l’Alto Commissariato UN  per i Diritti Umani, alla Commissione ONU per i Diritti dell’Infanzia, alla Commissione Europea per i Diritti dell’infanzia, alla Commissione dell UE Grevio, alle Speciali Relatrici delle Nazioni Unites sulla violenza  contro le donne ed i Minori, il 28 maggio 2020 ha chiesto l’avvio di corridoi umanitari per donne e minori che denunciano abusi sessuali su minori nonche’ violenze domestiche e nei tribunali non vengono credute sulla base di stereotipi e pregiudizi anche instillati da pseudoteorie, mentre esse rimangono in attesa di un rinvio a Giudizio o di una condanna che arrivera’ troppo tardi, o che spesso non arrivera’ (in assenza di indagini adeguate) e dunque con archiviazione delle denunce, ma non raramente nonostante la presenza di sentenze di condanna gia’ raggiunte!

WE CALL FOR HUMANITARIAN CORRIDORS TO RESCUSE CHILDREN AND THEIR PROTECTIVE MOTHERS!

di seguito il testo della petizione

WE CALL FOR HUMANITARIAN CORRIDORS TO RESCUSE CHILDREN AND THEIR PROTECTIVE MOTHERS!

WE ASK FOR THE INTERVENTION OF THE UN BLUE HELMETS

                                           All’Alto Commissariato UN  per i Diritti Umani

                                         Alla Commissione ONU per i Diritti dell’Infanzia

                                     Alla Commissione Europea per i Diritti dell’infanzia         

                                                             Alla Commissione dell UE Grevio

Alle Speciali Relatrici delle Nazioni Unites sulla violenza  contro le donne ed i Minori

CHIEDIAMO ALL’ONU E ALL’UE DI CREARE CORDONI UMANITARI AL FINE DI SALVARE BAMBINI E LE LORO MADRI OSTAGGIO DI SISTEMI GIUDIZIARI CHE IGNORANO LA VIOLENZA DOMESTICA E GLI ABUSI INCESTUOSI NON DIFENDENDO LE VITTIME.

CHIEDIAMO ALL’ONU E ALL’UE CHE DIANO AVVIO AD AZIONI VOLTE A CONTRASTARE LE PRASSI DI MALAGIUSTIZIA , DISCRIMINANTI MADRI E MINORI  SPESSO GIA’ VITTIME DI VIOLENZA, CHE SI STANNO MOLTIPLICANDO NEI PAESI OCCIDENTALI ED IN ITALIA!

Riteniamo di dover segnalare la grave deriva giurisprudenziale che si sta delineando in Italia e che sta rendendo  inevitabilmente le donne, madri di figli minori, impotenti dinanzi la  violenza domestica e gli abusi perpetrati da partner, ex partner nonche’ padri violenti su loro stesse ed i loro bambini, destinati a rimanere senza adeguate protezioni anche dentro i tribunali italiani.

Intendiamo denunciare il  grave attacco ai Principi supremi della Democrazia e della Giustizia, una grave violazione dei Diritti Umani ed un ripristino inaccettabile della violenza familiare quale normale condizione di vita imposta sui minori da una patria potestas violenta.

Gia’ vari ddl e proposte di riforma codiciale negli ultimi anni hanno  tentato il ripristino della Patria Potestas, la sensibile riduzione delle pene previste in caso di maltrattamenti domestici (art. 572 c.p.), l’abrogazione del reato di abuso di mezzi di correzione e disciplina (art. 571 c.p.) e l’introduzione di un reato basato sulla PAS, ridenominata Parental Alienation o semplicemente Alienazione, ossia su  un costrutto ascientifico, del tutto infondato e falso che , nelle intenzioni dei proponenti, dovrebbe essere  esente da obblighi probatori, essendo considerata sufficiente  una diagnosi psichiatrico/psicologica o semplicemente redatta da assistenti sociali   di alienazione parentale, pronta a reinterpretare normalissimi comportamenti di amore e di protezione, significativi di disturbi post traumatici da stress indotti dalle stesse violenze domestiche, in  presunti  “criteri” e sintomi alienanti.

Non e’ stata necessaria una riforma legislativa ulteriore, per far si che nel tempo la Legge 54/2006 venisse reinterpretata ed applicata a difesa di uomini padri violenti, abusanti  e maltrattanti.

La Giurisprudenza italiana appare oggi sempre piu’ tesa verso una difesa unica e ad oltranza della sola relazione genitoriale paterna, a detrimento di quella materna, e cio’ soprattutto  quando il padre si dimostra fisicamente e psicologicamente violento sulla ex partner e sugli stessi  figli minori, di cui si dispone l’affido: cio’ constatiamo da innumerevoli casi che giungono alla nostra attenzione, anche attraverso i media, nonostante condanne penali e rinvii a Giudizio per maltrattamenti, lesioni, stalking, abusi paterni sugli stessi minori: da parte di colui che, sempre piu’ spesso, viene delineato fuori e dentro i tribunali con caratteristiche del Pater familiae e di conseguenza difeso ad ogni costo.

572 sono i casi auditi dalla Commissione Femminicidio.

In realta’ essi sono molti di piu’ ed a decine giungono ogni settimana alla nostra attenzione!

Nel giro di pochi anni stiamo assistendo al tracollo della Giustizia civile protettiva per i minori e le madri, spesso gia’  vittime di violenza domestica, normata dalle Convenzioni Internazionali ed europee, nonche’ dai medesimi dettami costituzionali italiani.

Dapprima i tribunali di merito, negli ultimimissimi anni le Corti di Appello italiane sono state infatti indottrinate ad una “scienza spazzatura” che ritiene piu’ pericolose e piu’ inadeguate per i minori le madri protettive – quelle che denunciano le violenze domestiche subite e raccontate dai figli –  che non i padri violenti denunciati e sempre piu’ spesso anche quando  condannati , di cui si raccomanda invece il mantenimento a tutti i costi della relazione genitoriale ed al contempo di ostacolare fermamente la relazione materna, ritenuta per mero pregiudizio  ostativa o alienante nonostante i rinvii a Giudizio e le prove testimoniali e documentali della violenza subita.

Secondo queste correnti ascientifiche, i motivi per i quali dover mantenere la relazione genitoriale tra figli minori ed il padre violento, persino quello abusante sessualmente,  risiederebbero nel fatto che, senza tale relazione, i minori strutturerebbero disturbi di personalita’ depressione, disturbi di identita’ di genere, comportamenti antisociali.

Una affermazione senza alcuna logica ed alcun fondamento scientifico, che scambia i sintomi e le conseguenze di gravi abusi infantili, attribuendole in modo gravemente  fuorviante al distacco dal genitore violento, ossia alla misura protettiva.

In nome di una “bigenitorialita’” inautentica, ossia di una mal interpretata in quanto incondizionata esigenza di mantenimento delle relazioni genitoriali post-separazione, in realta’ assistiamo dunque all’annichilimento della madre che denuncia la violenza: cio’ avviene  non solo quando tali denunce vengano archiviate e mancano di prove inoppugnabili, ma anche quando queste prove esistono, anche quando sussistano rinvii a giudizio e persino condanne penali.

Cio’ a dimostrare che oggi nelle nostre Corti civili esiste un serio problema non piu’ di mera negazione, ma di vera e propria accettazione difensiva della violenza domestica, di negazione degli effetti deleteri della violenza domestica sulle vittime, in primis sui minori, nonche’ dunque di mancata protezione per le stesse vittime.

Da ultimo la stessa Corte di Cassazione italiana, fino ad oggi ultimo baluardo di Giustizia, con Ordinanza del 19 maggio u.s.,n.9343, ha anchessa definito in modo palesemente fuorviante, ossia  “ad alta conflittualita’” , una relazione genitoriale che in realta’ ed a quanto risulta  dagli atti processuali esaminati dall’Onorevole Giannone, dovrebbe essere considerata violenta:  si e’ cosi  determinata  la disapplicazione della Convenzione di Istanbul e dell’art. 337 quater cc, per non parlare delle Convenzioni internazionali ed europee sul diritti del fanciullo .

Cio’ pur in presenza – in base a quanto risulta da articoli di giornale e dall’ interrogazione parlamentare della Onorevole Giannone Veronica – di una sufficientemente chiara situazione di aggressivita’/violenza paterna, attestata a anche da assistenti sociali, CTU, dal tutore del minore, da vari rinvii a Giudizio, da una invalidita’ grave e permanente della donna conseguente a quella violenza, nonche’ dalla paura medesima del minore: che, come dimostrato dalla seria ed esperta comunita’ scientifica ed accademica internazionale, costituisce il  chiaro sintomo reattivo alla vittimizzazione di DV e abusi, non certo di “alienazione parentale” materna!
Circostanze che, se confermate, sono state del tutto banalizzate dalla Giustizia Italiana.
Una “violenza” che, nonostante sia stata negata a parole per non dover decidere di conseguenza, tuttavia viene confermata nei fatti, cioe’ negli stessi provvedimenti adottati dai tribunali di merito e confermati dalla Corte di Cassazione, attraverso quel provvedimento di collocazione del minore insieme con il padre in una struttura protetta: una protezione che, come spiegato puntualmente dalla Corte di Cassazione, e’ stata dovuta a proprio alla considerazione della  personalita’ particolarmente aggressiva/coercitiva/violenta  dell’uomo, che necessita di controllo, protezionhe  e formazione !

Una misura che conferma la violenza paterna, esponendo a rischio il minore,  salvo poi incoerentemente negarla per applicare  alla madre restrizioni odiose ai suoi diritti genitoriali.

Tutto cio’ avviene mentre un’altra Corte civile, investita di decidere per l’affido di un altro bambino, ha imposto il bavaglio ad un’altra madre che ha continuato a denunciare le violenze subite da lei e dal figlio anche durante o in occasione degli incontri protetti, paventandone addirittura la sospensione della responsabilita’ genitoriale in quanto apparirebbe “non fiduciosa” verso il padre maltrattante (gia’ condannato e piu’ volte rinviato a Giudizio) dunque perche’ anch’essa immotivatamente ostacolante ossia “alienante”.

La contraddizione, l’incoerenza logica e giuridica, la violazione della Convenzione Internazionale per i Diritti del Fanciullo di NY e dell’UE, della Convenzione di Istanbul, nonche’ di varie norme costituzionali , ci appare evidente e pericolosa, perche’ questa mancata giustizia indurra’ le madri vittime a non denunciare piu’, i bambini vittime di abusi domestici a non essere piu’ protetti: entrambi condannati a vivere in un ambiente di degrado, di violenza, imparando essi stessi uno schema comportamentale, introiettato come “normale”, che li indurra’ ad agire in modo violento.

Lo scorso anno e’ stato rilevato che in soli 24 mesi, ben 1.400 sono state le coppie genitoriali separate con figli minori, definite ad “alta conflittualita” che, ignorando esigenze di protezione piu’ stringenti ed in violazione della Convenzione di Istanbul, sono state inviate dai Tribunali romani ai servizi sociali per un percorso mediativo.

Cio’ ci deve dare la misura del rischio di tracollo istituzionale e sociale a cui si sta andando incontro.

Avv. Michela Nacca
Presidente Maison Antigone

3470409004

maisonantigone@gmail.com

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27 ottobre 2020 – UE e Affido. Un documento peggiore del ddl Pillon?

27 Ottobre 2020 | Redazione

v. webinar https://www.facebook.com/maisonantigone/videos/670107140568159

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Luciano Moia ci intervista: Nacca e Gulotta a confronto

25 Ottobre 2020 | Redazione
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Maison Antigone On Air – 20 ottobre 2020 – Da fuoco alla moglie, arrestato. Intervista a Maria Antonietta Rositani. Avv. Penalista Sergio Bellotti,

20 Ottobre 2020 | Redazione

v. webinar in https://www.facebook.com/maisonantigone/videos/827165591425782

v. video dell’assalto ad Antonietta https://www.facebook.com/maisonantigone/videos/352129059180531

Quando una donna arriva al punto di chiedere aiuto, si aspetta di essere ASCOLTATA, CREDUTA ed AIUTATA!

Invece lei porterà sul corpo i segni dell’odio che le ha rovesciato addosso il suo ex …lei porterà nella memoria quell’odore di benzina…

lei ricorderà per sempre che per la sua salvezza la differenza l’ha fatta una “pozzanghera” !

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6 ottobre 2020 – I pericoli della Rete e la tutela dei Minori. Gianluca Lumare Ass. Peter Pan, Avv. Marco Maialetti, Dottor Mattia Lamberti Pedagogista

16 Ottobre 2020 | Redazione

v. webinar https://www.facebook.com/maisonantigone/videos/673472370267301

v. video di presentazione https://www.facebook.com/maisonantigone/videos/2697988040473704

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13 ottobre 2020 – Intervista a Daniela Rambaldi. “La fondazione Rambaldi e il mio impegno per le donne”

13 Ottobre 2020 | Redazione

Cinema: “MIGNONNES” (CUTIES): ragazzine invisibili!

6 Ottobre 2020 | Redazione

di S. D’Aquilio

Quando questo film è uscito sulla piattaforma Netflix mi sono ripromessa di guardarlo senza leggere nessuna recensione o critica, prassi che seguo sempre quando devo guardare un film ma che, in questo caso specifico, era necessaria per avere una mia idea scevra da qualunque condizionamento esterno.
La storia è quella di una ragazzina come tante, originaria del Senegal, la quale vive in un ambiente impregnato di tradizioni e veti che la madre di Amy, questo il nome della protagonista, accetta a testa bassa, apparentemente rassegnata al proprio ruolo di madrefattrice che cresce tre figli da sola, in Francia, mentre il marito è rimasto in Senegal per “affari” non meglio specificati.
Non esiste, questo padre, se non in qualche sporadica telefonata e nelle continue menzioni che di lui fanno la mamma di Amy, la sua anziana zia e le altre donne della comunità senegalese.
L’appartamento dove la bambina vive con la mamma e due fratellini è angusto ma si intravede subito una grande camera che nessuno può utilizzare, pena le ire della mamma. Amy non pone domande, già avvezza ad ubbidire abbassando lo sguardo. O, almeno, questo ci si aspetta da lei e questo lei rimanda alle donne adulte che la indottrinano sui doveri specifici di una donna: la bambina già si occupa dei fratelli minori, della casa, fa la spesa e cucina.
Amy inizia anche a frequentare un istituto scolastico dove non riesce a fare davvero amicizia con nessuno ma osserva in silenzio un gruppo di ragazzine della sua età (11 anni) che sembrano molto unite fra loro, anche se leggermente bulle nei confronti di altri compagni di scuola. La bambina ne è attratta come una calamita.
Un giorno, mentre si defila da una delle sessioni di preghiera impostale dal clan di donne di famiglia, intravede proprio una di quelle ragazzine, Angelica, nel vano lavanderia del loro condominio. È intenta a raccogliere il bucato dall’asciugatrice e, nel farlo, ascolta della musica e balla molto sinuosamente seguendo quel ritmo. Amy ne resta folgorata.

Questo la spingerà a cercare di attirare l’attenzione di Angelica e delle altre ragazzine del suo gruppo che sono impegnate a preparare una coreografia per partecipare ad un concorso di danza.
Amy inizia, così, un percorso interiore assai burrascoso, a tratti doloroso per farsi accettare dal gruppo delle “Mignonnes”. Ci riuscirà grazie a delle sue personalissime modifiche della coreografia, che le ragazzine avevano inventato, introducendo un po’ di twerking e scimmiottando pose sexy.
Non è questo il fulcro della storia, non è questo ballo il tema del film che bisogna guardare con il cuore aperto ed empatico verso Amy.

Mentre Amy prova la propria coreografia così provocatoria, mentre tenta disperatamente di farsi vedere, di farsi accettare dai pari, il proprio mondo familiare subisce un terremoto: la mamma che sembrava tanto sottomessa e convinta sostenitrice del ruolo della donna-madre silenziosa ed ubbidiente alle tradizioni, mostra un volto diverso e sofferente che Amy ignorava del tutto.
Inizierà una deriva/evoluzione di questa piccola guerriera, che si muove fra bisogno di amore, quello materno, e voglia di crescere sovvertendo le strette regole medievali che vede applicate in casa adottando comportamenti completamente OPPOSTI a quelli che ci si aspetterebbe da lei in un crescendo quasi autodistruttivo.
È la storia di qualcuno che cerca una propria identità, questo film, e giudicarlo dal ballo con movenze erotiche è sbagliato. Quel ballo estremo, anzi, dovrebbe insegnare qualcosa a noi adulti. Dovrebbe insegnarci che i nostri figli possono avere una vita sui social che noi ignoriamo del tutto, che possono cadere nei tranelli della ricerca di fama e successo ma, soprattutto, che anche quella che sembra una undicenne smaliziata e spregiudicata è solo una bambina che sta soffrendo e non sa a chi chiedere di lenire quella sofferenza. La conclusione del film riporta esattamente questo messaggio quando Amy, dipanato il nodo con la mamma, recuperata la propria identità, esce a giocare in strada con altri bambini, salta la corda dismettendo gli abiti da soubrette sexy ed indossando “solo” un meraviglioso sorriso di ritrovata felicità.

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29 settembre 2020 – La storia di Laura Russo. Giovanna Zizzo

29 Settembre 2020 | Redazione

La testimonianza di Giovanna Zizzo, mamma di Laura Russo, che sabato scorso avrebbe compiuto 18 anni, se Il padre ad agosto 2014 non l’avesse uccisa.

Cominciamo così la nostra nuova avventura mediatica.

Per continuare a fare informazione e formazione nonostante il lockdown!

v. webinar in https://www.facebook.com/maisonantigone/videos

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“HO LASCIATO E DENUNCIATO IL MIO EX COMPAGNO PERCHE’ VIOLENTO, ABUSAVA DI ALCOOL E HA TUTTORIA UN PROCEDIMENTO PER DETENZIONE ILLECITA DI ARMI. MA ORA VOGLIONO LEVARMI MIA FIGLIA E AFFIDARLA AI SERVIZI SOCIALI”. IL RACCONTO DI MARIA*

14 Settembre 2020 | Redazione

di Marzia Lazzerini, Giornalista

“Chiedo alle istituzioni che ciò che sta accadendo a me e a mia figlia, possa essere indagato, e che possa essere verificata la correttezza degli operatori coinvolti nella consulenza tecnica depositata al giudice”.

Un altro grido di aiuto arrivato all’associazione Maison Antigone che da anni sta raccogliendo e studiando casi di donne che subiscono violenza istituzionale. Così viene chiamata quella violenza agita dalle istituzioni contro i soggetti che dovrebbe tutelare e che, in questo caso, consiste nel separare le madri dai figli all’interno di iter processuali che si attivano dopo che quelle stesse donne sopravvivono alle violenze da parte di mariti o compagni. Considerate quasi ree di aver denunciato rischiano di perdere o perdono l’affidamento dei loro bimbi. “Sono donne che hanno sofferto e subito fisicamente e psicologicamente e che quando si separano si ritrovano a lottare nelle aule di tribunale con il rischio di perdere i propri figli che hanno voluto proteggere” dichiara l’avv. Michela Nacca presidente dell’associazione. L’accusa alle madri è sempre la solita: pas, alienazione parentale o qualsiasi altro aggettivo, (madre manipolativa, adesiva, simbiotica, malevola) che da una parte non richiama esplicitamente la sindrome di alienazione parentale ma dall’altra è un chiaro riferimento alla teoria Gardneriana. La pas (sindrome di alienazione parentale) è infatti una teoria molto discussa, “chiaramente e ripetutamente condannata” mi spiega l’avv. Nacca, sviluppata dallo psichiatra americano Richard Gardner, mai entrata nel manuale diagnostico dei disturbi mentali, non riconosciuta dal Ministero della Salute e mai presa in considerazione dalla Cassazione. Tuttavia continua a comparire nelle aule dei tribunali all’interno dei processi per separazione, soprattutto quelli nei quali le donne hanno subito violenza. L’iter processuale finisce per condurre alla sottrazione dei bambini i quali vengono chiusi in case famiglia senza poter avere contatti con le madri.

Questo è quello che rischia di succedere a Maria la quale, dopo aver denunciato il proprio compagno e dopo una separazione violenta, rischia di vedere la propria bambina di nemmeno tre anni affidata ai servizi sociali.

“Ho dovuto affrontare una separazione conflittuale con il padre di mia figlia” – racconta Maria – “un uomo molto violento, che abusa di alcool, e che ho scoperto essere stato condannato per bancarotta fraudolenta, oltre che collegato ad un processo per omicidio. È un padre che ha tuttora in corso una indagine per detenzione illecita di armi”. Nel corso del tempo, mi continua a spiegare, continuano le violenze, aggressioni fisiche e abusi sessuali, “in gravidanza sono stata costretta a rivolgermi al pronto soccorso”. È in questo scenario che la donna, spinta anche dalla preoccupazione di voler proteggere sua figlia, all’epoca di solo un anno, decide di separarsi: i maltrattamenti erano iniziati anche sulla piccola.

Durante il processo, il Tribunale Ordinario concede al padre di incontrare la figlia due volte a settimana vincolando le visite alla presenza della nonna paterna a scopo di presidio e monitoraggio, disponendo contestualmente una Consulenza Tecnica di Ufficio (ctu) già richiesta dall’uomo insieme alla richiesta di affido della piccola ai servizi sociali.

La donna sperava che la consulenza tecnica potesse ristabilire equilibrio e verità nella ricostruzione dei fatti, che potesse garantire una sicura genitorialità condivisa e che potesse dare spazio anche all’ascolto della piccola che mi racconta “mostra costante disagio e malessere verso il padre”. La speranza è stata vana perché dopo un anno di test e visite domiciliari la consulenza tecnica ha definito la donna come una madre simbiotica e psicotizzante, nonché pregiudizievole per la figlia.

“Il padre, a differenza mia che nei test ho ottenuto punteggi nella norma, ha punteggi allarmanti che delineano un profilo di seria problematicità e psicopatologia”. Sembra infatti essere risultato discontrollato, aggressivo e ostinato a chiedere che la bimba fosse collocata prevalentemente, se non esclusivamente, presso di lui e affidata ai servizi sociali. Nonostante tutti i dati clinici contrari, viene comunque indicato come idoneo, adeguato e positivo per la bambina, perché sarebbe in grado di separarla da una madre adesiva e simbiotica. Ora Maria è in attesa della decisione del giudice: “Sono molto preoccupata per il futuro della piccola che ha appena compiuto 3 anni, per i danni psicologici che potrebbe subire e per la possibilità che possa essere collocata pariteticamente da un padre verso il quale manifesta serio malessere e senza contare che il padre è persona violenta e maltrattante. Mi chiedo perché non è mai stata effettuata una reale valutazione clinica dei dati emersi nella consulenza tecnica, sia del padre che miei, ma è stata data una interpretazione degli stessi che è assolutamente incongruente?”.

*Nome di fantasia

Agenzia Stampa DIRE: Minori, Maison Antigone a Speranza: “Studi su Pas ascientifici e fuorvianti”

11 Settembre 2020 | Redazione

Maison Antigone lancia così su Change.org una petizione contro la decisione del ministro della Salute, Roberto Speranza

Annalisa Ramundo 11 settembre 2020

https://www.dire.it/11-09-2020/501595-minori-maison-antigone-a-speranza-studi-su-pas-ascientifici-e-fuorvianti/?fbclid=IwAR0dW8CmhlWxzTorAIGjVvZrX_RzAFYlEJWXAWRAP7zhoalX0mTxHSnOQDg

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Maison Antigone On Air…insieme nonostante il lockdown!

8 Settembre 2020 | Redazione

Da martedi 29 settembre 2020 ore 17,30 parte il nostro programma televisivo in diretta tramite i nostri canali social e youtube. Su un progetto Live ideato e realizzato dalla Giornalista ed Autrice Raffella Bocci, con la collaborazione di tutto lo staff di Maison Antigone.

Interviste, servizi dall’Italia.

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LE MADRI PROTETTIVE ITALIANE INDICONO DELLE GIORNATE DI MANIFESTAZIONE NAZIONALE A CUI DOVREMMO PARTECIPARE TUTTI!

7 Settembre 2020 | Redazione

di Avv. M. Nacca

Dall’8 fino all’11 settembre 2020, le madri protettive italiane inizieranno 4 giorni di manifestazioni dinanzi i più importanti tribunali per i minori e tribunali ordinari italiani, denunciando le gravi ingiustizie che stanno subendo i loro figli. Ne hanno dato comunicazione il Comitato di Madri Unite contro la Violenza Istituzionale il movimento MovimentiAMOci, Maternamente, sostenute dal Collettivo Donne Incuranti, Terra di Lei ed altri.

Se avessimo a cuore il futuro della nostra società ed un minimo senso di Giustizia, non dovremmo rimanere indifferenti.

Dovremmo ascoltarle, indagare, leggere, capire ed approfondire cio’ che queste donne rivendicano.

Dovremmo tutti indistintamente  sostenerle e manifestare con loro!

Come da anni stiamo facendo noi di Maison Antigone, prima come singole professioniste, poi organizzate in Associazione ad hoc costituita.

Le donne che scenderanno nelle piazze dall’8 all’11 settembre nei prossimi giorni  saranno solo una piccola parte di coloro che in questi anni sono state rivittimizzate nei tribunali:  molte di loro, quelle i cui figli sono ormai maggiorenni, pur contattandoci ed esprimendoci piena solidarietà, tuttavia vogliono dimenticare. Molte altre, i cui procedimenti sono ancora in corso essendo i loro figli minorenni, temono le ritorsioni dei tribunali medesimi.

Si tratta certamente di Tribunali totalmente impreparati a riconoscere la Violenza Istituzionale (I.V.) – ridefinita anche come legal harassment o DV by proxy in altri Paesi  nonché  quella che è stata definita “scienza spazzatura” ed è alla base della distorsione della Giustizia italiana e della stessa I.V. su donne e minori.

All’estero ed in particolare in USA, li dove “pseudoscienza” e la conseguente Violenza Istituzionale sono nate ed attecchite per prime, sono oggetto non più sìlo di denuncia di madri, singoli Avvocati e Giudici, ma da decenni anche di intere associazioni professionali e di Docenti universitari, che ne hanno fatto il loro principale oggetto di studio: la PAS, la cd Sindrome di Alienazione Parentale che dal 2010, conseguentemente l’ennesimo rifiuto di inclusione nel DSM e ICD 11, è stata  ridefinita Disturbo di Alienazione Parentale, o Alienazione parentale, poi semplicemente Alienazione, per arrivare nell’attualità a molte altre definizioni,  che tuttavia non ne hanno cambiato mai la vera sostanza: ossia il fatto di essere una scienza spazzatura, basata su meri pregiudizi infondati, secondo i quali le madri in fase di separazione denuncerebbero falsamente i padri dei loro figli per Violenza Domestica (DV) e abusi sessuali incestuosi, manipolandone i ricordi e per soli scopi strumentali.

Scopi di cui le donne in realtà non avrebbero bisogno, stante il fatto che in ben oltre l’80% dei casi, non solo italiani, in sede di scelta dell’affido dei figli minori i genitori tendono naturalmente verso la maternal preference trovando il pacifico avallo giudiziale, mentre essa viene messa in discussione solo nel restante 15%-18%  dei casi:  guarda caso proprio quelli  che si intrecciano con situazioni di violenza e abusi sessuali incestuosi. Ed è proprio in quei casi minoritari di violenza infatti che la junk science viene applicata: è per questi casi che essa è stata ideata, in difesa di padri abusanti.

“PAS is a defense lawyer’s dream,” ha dichiarato Richard Ducote, un famoso Avvocato di New Orleans, La., che ha difeso per molti anni le madri in cause di affido per i minori, confrontandosi nei tribunali con Gardner e suoi sostenitori, fino a che nel 2003 scopri e rivelò come questi non fosse affatto un Professore della Columbia University, come da 25 anni amava accreditarsi dinanzi le Corti.

Già nel 2008 per il National Council on Juvenile and Family Court Judges (NCJFCJ) la Parental Alienation era unasoft science” (Bowles, Christian, Drew, & Yetter, 2008) ossia una “scienza DEBOLE”, di cui si sconsigliava l’applicazione nei tribunali. Nel  2009 Jeffrey Edleson, Director of the Minnesota Center Against Violence and Abuse, Professor e Director di Ricerca alla University of Minnesota School of Social Work  affermava: “PAS is essentially composed of unsubstantiated claims; there’s no science behind it.” (La PAS è essenzialmente composta da affermazioni infondate; non c’è scienza dietro).

La “junk science” fu cosi definita per la prima volta nel 2012 da Paul Fink, Professore universitario e  Psichiatra già  Presidente dell’APA (la più importante Associazione Psichiatri Americani) già Presidente del The Leadership Council on Child Abuse & Interpersonal Violence, fu a capo del Board che revisionò il DSM, determinando la non inclusione della Parental Alienation sia come Sindrome (PAS) che come Disturbo (PAD).

Lo stesso P. Fink, riguardo la tesi secondo qui la paura che I figli minori abusati manifestano verso i padri abusanti in realtà sarebbe spesso frutto di manipolazione materna, aggiunse che «Science tells us that the most likely reason that a child becomes estranged from a parent is that parent’s own behavior. Labels, such as PAS, serve to deflect attention away from those behaviors.»(«La scienza ci dice che la ragione più probabile per cui un bambino si allontana da un genitore è il comportamento di quel genitore. Le etichette, come PAS, servono a distogliere l’attenzione da questi comportamenti. »)

Conseguentemente e riferendosi alle evoluzioni meramente nominalistiche della PAS, fu riconosciuta come “pseudoteoria”, “pseudoscienza”, “parapsicologia” e “apice della follia” (Giudice Dollinger della Corte  Suprema di NY, sentenza del  18 dicembre 2018), probably the most unscientific piece of garbage I’ve seen in the field in all my time” (probabilmente il pezzo di spazzatura più antiscientifico che abbia visto sul campo in tutto il mio tempo.”) (John Conte of the University of Washington).

Essa è una pseudoteoria «discredited… scientific invalidity… have no grounding in reality» (National Council of Juvenile and Family Court Judges. NCJFC ); Il National Council of Juvenile and Family Court Judges riguardo la Parental Alienation ha spiegato :also diverts attention away from the behaviors of the abusive parent.” (trad. La pas distoglie anche l’attenzione dai comportamenti del genitore violento); « the PAS construct fails to meet scientific standards and should not be admissible in courts.” (Journal of Child Custody).

La Parental Alienation “It is a non-syndrome…PAS[is] no medical diagnosis whatsoever. You cannot confirm a syndrome simply by stating that it exists.(“È una non sindrome … PAS [ è] alcuna diagnosi medica. Non è possibile confermare una sindrome semplicemente affermando che esiste .“) afferma Robert Geffner PhD, President del “Family Violence & Sexual Assault Institute”, President of Institute on Violence, Abuse and Trauma Distinguished Research, Professor of Psychology Alliant International University, San Diego.

The family court system is supposed to work in the best interests of the child, but very infrequently does that happen…Families find themselves in the grip of a system that has no responsibility to them or to the children, that just kind of runs amok.“( trad. “Si suppone che il sistema giudiziario familiare funzioni nel migliore interesse del bambino, ma molto raramente accade… Le famiglie si trovano nella morsa di un sistema che non ha responsabilità nei loro confronti o nei confronti dei bambini, che semplicemente va in tilt”) ha dichiaratoSusan Wilde, psicologa ed esperta su abusi infantili a Berkeley.

L’uso della junk science è stato condannato ripetutamente  anche dalla APSAC, una importante Associazione americana che riunisce professionisti impegnati a lavorare contro abusi infantili, con a capo il Prof. Psichiatra David Corwin. Ad agosto 2019 l’APSAC ha smentito ufficialmente con un comunicato stampa pubblicato sul sito web, le voci dei sostenitori della Parental Alienation, secondo i quali l’APSAC avesse incluso l’Alienazione Genitoriale tra gli abusi infantili.

Anche la CEDAW ed il Grevio hanno ripetutamente condannato la Parental Alienation allertando i Paesi europei circa gli effetti distorsivi suscitati dal suo uso in ambito giudiziario, tali da mettere a rischio la sicurezza dei minori e delle loro madri.

Nel luglio 2020 l’Associazione Pediatri di base spagnoli AEPao ha chiesto l’esplicita condanna da inserire nella legge di riforma del sistema spagnolo degli affidi minorili, alla luce dei gravi danni conseguiti sui bambini alla sua applicazione nei tribunali.

Una spazzatura che, dopo la morte di Gardner, tuttavia è stata ulteriormente sviluppata ed utilizzata da W. Bernet e dal suo PASGroup, diffusa con grande capacità imprenditoriale in tutti gli Stati occidentali, con sostegno di Avvocati, Psichiatri e Psicologi forensi impegnati nella difesa processuale, in ambito civile e penale, di uomini abusanti e maltrattanti. Grazie a  W. Bernet essa ha trovato introduzione  in ambiti politici ed accademici di quart’ordine, non più dunque solo quelli giudiziari dei tribunali, trovando cosi una parvenza di scientificità, che comunque è rimasta del tutto infondata tanto da determinarne l’ennesima esclusione, stavolta anche dall’ICD 11.

La “scienza spazzatura”, approfittando della mancanza di competenza dei Giudici su temi scientifici di psicologia/psichiatria, ne è risultata comunque potenziata la dove fa più comodo ai suoi sostenitori: ossia  nei tribunali, rimanendo la più micidiale strategia processuale mai usata. Per la verità utilizzata ormai strategicamente non più solo a difesa di padri pedofili e violenti, ma nel tempo spacciata come rivendicazione generale di giusti e fondati diritti per tutti i padri, pur non essendolo. Nella sua applicazione pratica ciò si è tradotto con l’utilizzo della junk science  come viatico a sostegno di qualsiasi pretesa giudiziale, anche la più irrazionale e non adeguata al benessere dei bambini, rigorosamente paterna! Si, perché dalle testimonianze e dagli studi effettuati è chiaro che, quando venga utilizzata da madri protettive, essa non sortisca mai effetti! (v. a tal proposito studi della Prof. Sa USA Joan Meier e della Professoressa canadese Linda Neilson).

Una strategia dunque ideata al solo scopo di riaffermare lo strapotere misogino, violento e pedofilo  patriarcale, è divenuta bandiera dei gruppi che rivendicano i diritti maschili ritenuti compressi dalle rivendicazioni femministe: gli MRA. Gruppi che tuttavia continuano ad essere frequentati soprattutto da pedofili e uomini violenti, condannati penalmente per lesioni, maltrattamenti in famiglia e abusi sessuali incestuosi, cosi come scoperto dal giornalista francese Patric Jean,  infiltratosi in questi  movimenti dove, confermando le nostre deduzioni, ha trovato esplicita conferma che la PAS (oggi ridenominata Parental Alienation o in altro modo) sia nata proprio come strategia processuale in primis a difesa dei padri pedofili abusanti i loro figli, poi estesa anche agli uomini violenti ed infine anche a quei padri semplicemente immaturi che intendano affermare le loro esigenze egoistiche (v.  “La loi des Pères” libro pubblicato da Patric Jean).

La junk science ha fatto ben presto breccia anche nei tribunali e nelle università italiane, anche da noi inizialmente attraverso Avvocati e Psicologi/Psichiatri forensi impegnati nella difesa di padri denunciati per abusi sui loro figli, spacciata per scienza pacificamente confermata dalla comunità accademica internazionale e trovando per la verità per molto tempo solo l’opposizione accademica della Professoressa Romito, Docente  di Psicologia Sociale e di Comunità all’Università di Trieste.

Ciò che le madri si sono ritrovate a combattere nei tribunali è dunque un pericoloso costrutto ascientifica, che ha inquinato ed ancor oggi inquina il sistema giudiziale, accademico e la stessa attività legislativa italiana, dopo aver rovinato quello USA e di altri Paesi.

Quelle che scenderanno in piazza non sono dunque madri “pazze”, né madri “pericolose”, né violente!

Sono invece mamme che si sono trovate da anni a combattere contro un sistema giudiziale distorto, aggressivo,  prevenuto nei loro riguardi,   potente e tendenzialmente autoreferenziale, convertito ciecamente e ignorantemente alla junk science, convinto di trovarsi dinanzi a vera scienza (basti leggere le dichiarazioni della SINPIA, in cui si ritiene la PAS una teoria internazionalmente riconosciuta dal mondo accademico! v. sopra !).

Un sistema che difficilmente ammette di aver sbagliato!

In molti casi sono madri costrette a denunciare la violenza domestica subita e/o gli abusi paterni, anche sessuali incestuosi, rivelati dai loro bambini.

Donne e bambini rivittimizzati per anni nei tribunali e che quindi portano su di sé tutti i segni delle vittime di violenza: segni psichici come la depressione, i segni fisici delle patologie legate al sistema immunitario, infine la reattività anche impulsiva tipica di quelle vittime che ancora non sono uscite dalla spirale della violenza, non possono farlo proprio perché istituzionale, ma sanno riconoscerla!

L’assurda rivittimizzazione a cui queste donne ed i loro figli sono sottoposti si basa su pregiudizi culturali preesistenti, rafforzati dalla “scienza spazzatura”: madri che, dopo aver denunciato, anziché vedere protetti i loro bambini da padri abusanti, si sono incredibilmente ritrovate accusate di essere bugiarde, manipolatrici  o pazze, comunque pericolose per i loro figli. Infine, quando è stato impossibile definirle in tal maniera, si è finito per rimproverare loro di essere madri inadeguate in quanto vittime “non resilienti” alla violenza (v. Cassaz. Ordinanza 19 maggio 2020 n.9143)!

In tutti i casi la soluzione giudiziaria e’ stata sempre unica e sola: l’ablazione manu militari del minore dalla casa materna, inversione della collocazione e affido esclusivo al padre abusante, con o senza previa temporanea collocazione in strutture educative (case famiglia) in cui avviare il Reset psicologico, ritenuto legittimo solo sulla base del consenso informato prestato dal solo padre : un “riallineamento” basato molto probabilmente su minacce e ricatti, cosi come raccomandato dal Gardner e confermato da molte testimonianze di ex bambini e ragazzi che lo hanno subito!

A nulla è valsa la storia del sedicenne Nathan Grieco: oggetto, insieme ai due fratelli, di gravi violenze e abusi da parte del padre, proprio a causa della testimonianza processuale di Richard Gardner che diagnosticò nei 3 ragazzi la PAS, fu affidato proprio al padre abusante nonostante le denunce e le richieste di protezione della madre e le chiare conferme di abuso dei 3 ragazzi. Nathan si impiccò nella propria stanza lasciando un diario in cui descriveva gli abusi e si diceva disperato.

Prima e dopo di lui molti altri bambini e ragazzi, affidati ai padri abusanti, sono stati uccisi o si sono suicidati: Thomas Valva, Kyra Franchetti di NY, Kayden Mancuso di Filadelfia o Austin ed Athena Castillo di Baltimora, di Gabrielle White, delle tre figlie di Jessica Lenahan Gonzales e migliaia di altri in USA, Canada, Australia ed in Europa.

Oggi anche i tribunali civili italiani, compresa la Cassazione, evolvendo i principi insiti nella junk science fin dalla sua prima stesura gardneriana (i rapporti sessuali tra i padri ed i loro bambini non sono abusi… i bambini anche di un anno avvertirebbero una esigenza di avere rapporti sessuali… i bambini che sono stati iniziati precocemente al sesso dai padri dovrebbero ritenersi fortunati… ecc.) pretendono che le madri e soprattutto i loro figli minori, pur vittime riconosciute di violenza paterna, diventino “resilienti” a quella violenza: ossia non ostacolino, non contestino il padre-padrone, a cui implicitamente viene dunque di nuovo riconosciuto il diritto di poter esercitare violenza sui figli.

Per la  Ordinanza della Cassazione  Civ. n. 9143  del maggio 2020 è evidente che, a parere della Magistratura civile italiana, il padre padrone detenga lo jus corrigendi e lo jus abusandi sui propri figli e che questi debbano solo subire, spogliati dei loro diritti fondamentali alla sicurezza ed alla salute internazionalmente e costituzionalmente riconosciuti come prioritari rispetto ai “diritti di relazione genitoriale”, la cui priorità è stata tuttavia ribaltata dalla junk science!

La Cassazione impone dunque che le vittime non debbano avere la pretesa di proteggersi fuggendo dal padre padrone e rivolgendosi alle istituzioni…perche’ queste immancabilmente prima o poi riaffideranno il minore proprio al padre violento, considerando pericolosa solo la madre protettiva, colpevole di non riuscire ad insegnare ai figli ad accettare la violenza paterna, ad esser appunto “resiliente”!

Per non parlare di quei casi in cui l’ablazione ed il reset del bambino, che racconta di aver subito abusi paterni,  avviene “provvidenzialmente” – per l’abusante – a ridosso dell’incidente probatorio disposto in ambito penale. O dell’uso della CTU diagnosticante la PAS che, pur redatta nel procedimento civile di affido, viene depositata ed utilizzata in ambito penale determinando l’archiviazione delle denunce, senza lasciare spazio  ad ulteriori indagini e valutazione di prove.

Le madri che nei prossimi giorni scenderanno in piazza saranno dunque donne per lo più accusate SENZA PROVE di essere “alienanti”, di aver “inventato” o “strumentalizzato” le denunce, di aver “manipolato” i figli inducendo loro “false memorie” o pregiudizi verso i padri:  donne e minori condannati a priori e a prescindere, nonostante gravi ed evidenti prove dell’abuso paterno: nonostante in primis i racconti pienamente confermativi dei loro bambini e persino di ragazzi adolescenti, che non vengono ascoltati e, se ascoltati, non creduti!

Madri che vengono stigmatizzate come “alienanti” e minori considerati “fuorviati”  in base ad alcuna prova  ed anzi nonostante prove contrarie : certificazioni di pronto soccorso, testimonianze esterne, video, foto, attestazioni di centri antiviolenza, certificazioni di pediatri, psichiatri e psicologi clinici che descrivono tutti i sintomi fisici e psichici delle violenze subite. Prove che tuttavia rimangono del tutto ignorate o negate nelle relazioni di servizi sociali, CTU,Tutori e Curatori e, dunque, dai tribunali civili, in nome della cd “bigenitorialita”, in realtà “maschieramento” della patria potestas. Relazioni  e decisioni civili, inquinate da junk science, che finiscono per influenzare ed inquinare anche i procedimenti penali.

Tribunali della famiglia che oggi, pur cancellando il riferimento PAS. tuttavia continuano ad utilizzarne i principi e la sostanza:  primo fra tutti un distorto senso del principio di autonomia del giudizio civile, rispetto alla decisione penale (una distorsione del principio affermata anche in Cass. 9143/2020). Un principio che in realtà in ambito civile è posto a maggior protezione della vittima, per ovviare al rischio di esposizione dei minori nel caso in cui l’azione penale non  riuscisse  ad ottenere quel convincimento giudiziale necessario a superare la presunzione di innocenza dell’abusante (che tuttavia non esclude la sicura estraneità dell’accusato all’abuso accertato): un principio di autonomia che oggi viene dimenticato, se ciò conviene alla difesa del padre accusato di abusi, o viene usato ma in modo fuorviante, ossia a protezione dell’abusante e non più della vittima. Sicché anche se condannato penalmente, l’abusante mantiene intatti i diritti ai contatti genitoriali e da ultimo persino all’affido esclusivo!!

“We’re seeing terrible things happening in the family courts, and a lot of it seemed to be related to parental alienation defenses. I call it a defense because it’s usually raised by someone who’s accused of abuse, as a response to an abuse claim” (trad. Stiamo assistendo a cose terribili che accadono nei tribunali della famiglia e molte di queste sembrano essere legate alla difesa dell’alienazione genitoriale. La chiamo una difesa perché di solito viene sollevata da qualcuno che è accusato di abuso, come risposta a una denuncia di abuso.) ha affermato la Prof.sa Joan Mejer, della Georgetown University, esperta americana di Violenza istituzionale indotta dalla junk science.

Nelle piazze italiane scenderanno dunque madri e minori rivittimizzati dai tribunali civili perche’ inascoltati e ignorati, nonostante anche le ammissioni degli abusanti, i rinvii a Giudizio e persino plurime  condanne penali dei maltrattanti!!!!

“Protective mothers are some of our society’s most invisible

and most important heroes,

even while they are treated so often, in a bitter irony, as villains.” (‘Le madri protettive sono tra le pù  invisibili della nostra società e gli eroi più importanti, anche se sono trattati così spesso, con amara ironia, come cattivi”) ha detto Lundy Bancroft, esperto in DV.

Se fino al 2006 in Italia esisteva una indiscussa  maternal preference che in taluni casi poteva sfociare in evidenti ingiustizie a danno di bravi padri e pessime madri, da quell’anno e grazie alla L. 54/2006  assistiamo non ad una parificazione di trattamento tra padri e madri, nel rispetto delle esigenze infantili e della sicurezza dei minori vittime di violenza, ma all’introduzione di una marcata, automatica  e pericolosa paternal preference proprio in quel 15-18% circa di casi di separazione genitoriale in cui viene agita e denunciata la violenza! Casi di “alta conflittualita” come oggi sono stati ridefiniti, negando la realtà della violenza anche a livello terminologico, affinché non diventi facilmente rilevabile!

In base ai principi della junk science secondo i quali la relazione paterna costituirebbe il “ best interest of the child” – senza la quale il minore crescerebbe psicotico, depresso, delinquente o gay, v. quanto riferito in numerose CTU riferendosi a W. Bernet e autori italiani che ne hanno pedissequamente copiato gli scritti – essa dunque non viene mai  considerata pericolosa, anche quando gravemente maltrattante!

Nei tribunali oggi al padre non viene chiesto di dimostrare alcuna capacità genitoriale, egli ne gode a prescindere!

Al padre, anche se abusante e già condannato, nemmeno è chiesta una attitudine a favorire la relazione materna… solo quest’ultima, la madre, risulta dunque l’unica costantemente sacrificabile e aprioristicamente considerata inadeguata, su semplice e immotivata richiesta di controparte e senza alcun argomento a favore! stante non devono sorprenderci come anche in Italia ormai si moltiplichino storie di bambini che vengono costretti ad incontrare o venire affidati in via esclusiva  ai loro padri abusanti, già denunciati, rinviati a Giudizio e persino condannati.

Bambini destinati a vivere in un continuo stato di stress ansioso, che ingenera disturbi non solo psicologici ma anche danni fisici. Minori che, nel timore di poter essere soggetti “a rischio evolutivo” accanto ad una madre che vorrebbe proteggerli da una relazione paterna pericolosa, sempre più spesso finiscono per essere affidati in via esclusiva dai tribunali civili proprio ai padri maltrattanti, persino se condannati: uomini che di certo non favoriranno in alcun modo la relazione materna (per essi non vale la regola della “parent friendly”!), con il rischio che quei bambini – per volontà di Giudici impreparati a valutare i rischi della violenza istituzionale e della scienza spazzatura dilagata attraverso la psicologia giuridica – continuino a subire maltrattamenti psicologici o pesino fisici!

CIO’ CHE STA AVVENENDO SEMPRE PIU’ SPESSO NEI TRIBUNALI ITALIANI E’ QUANTO PILLON AVREBBE VOLUTO INTRODURRE PER LEGGE CON IL SUO DDL 735. LO STESSO CHE IL DDL 45 (DE POLI-BINETTI) il ddl 768 e IL DDL 837 AVREBBERO VOLUTO FARE ALTRETTANTO: introdurre una modalità violenta e maltrattante che assicuri il mantenimento del controllo delle vittime da parte di padri abusanti (per fortuna la grande minoranza dei padri, sia chiaro!). Cosi come fu riconosciuto anche dal CAM (Centro di Aiuto ai Maltrattanti) durante la loro audizione dinanzi la 2 Commissione Giustizia del Senato nell’ottobre 2018.

Un sistema distorto che oggi sta trovando piena applicazione giurisprudenziale SENZA ALCUN BISOGNO DI RIFORME LEGISLATIVE!

Ai sostenitori della junk science – siamo convinti che  molti di loro siano assolutamente inconsapevoli di cio’ che si nasconde realmente dietro la “scienza spazzatura” nonché persuasi della fondatezza scientifica di ciò che affermano, applicano e insegnano – è bastato “formare” alla junk science, con corsi ad hoc, Giudici, Avvocati, Assistenti Sociali, Tutori e Curatori, Psicologi e Psichiatri giuridici, Educatori, CTU e CT, persino operatori socio sanitari (in Calabria un Istituto di Istruzione Secondaria superiore aveva inserito la PAS nei suoi programmi didattici tanto da divenire argomento di domande all’esame di maturita’).

La morte di Federico Bakarat e della piccola Gloria di 2 anni in Italia, l’omicidio di Thomas Valva a NY, di Kyra Kayden e di altre migliaia di bambini nel mondo, per mano di padri abusanti a cui erano stati affidati o con cui era stato imposto giudizialmente di mantenere relazioni di contatto, è solo la conseguenza ultima e palese di questa junk science e della malagiustizia che le madri dal 8 all’11 settembre denunceranno.

50 milioni sarebbero i bambini europei che, secondo i sostenitori di questa junk science, dovrebbero esser considerati “alienati” dalle loro madri e dunque definitivamente e drasticamente allontanati da esse e riaffidati ai loro padri, non senza prima aver trascorso anni  nei tribunali, tra costosi ricorsi giudiziali,  ripetute ctu, controllati da servzi sociali, coordinatori genitoriali, tutori e curatori, in percorsi di reset o riallineamento a padri abusanti!

Si tratta di dichiarazioni e dati forniti da membri del  PASGroup (di cui deteniamo documenti probatori, che erano stati mesi fa  pubblicati anche sul web), che ci indicano la dimensione dell’allarme sociale che queste storie, queste manifestazioni e le stesse dichiarazioni dei sostenitori della junk science dovrebbero attenzionare.

50 milioni di bambini e ragazzi minorenni europei: questo il loro target!

Questo il loro business… e questo il numero di bambini che, se nessuno li fermerà, saranno coinvolti nell tritacarne giudiziario allestito, portando con se’ altrettante madri, nonni, fratelli e gli stessi padri!

Ed è per questo che dovremmo tutti scendere in piazza con queste madri… se veramente ci stesse a cuore il futuro non solo dei loro bambini, ma anche quello dei nostri eventuali futuri figli, nipoti e quello della nostra società intera.

Noi non possiamo lasciare i tribunali ostaggio di questa “scienza spazzatura” che rivittimizza le madri e  soprattutto i minori.

Riguardo alcune storie delle Madri Protettive italiane che manifesteranno si leggano i seguenti link tratti dal sito di Maison Antigone:

v. le interviste di Marzia Lazzerini:

v. le storie raccontate da Raffaella Bocci:

v. le storie raccontate da Agenzia Stampa Dire, Silvia Mari e Annalis Ramundo,

v. Alcune storie indirizzate a Maison Antigone e pubblicate sul nostro sito:

v. in particolare le storie:

v. le interpellanze parlamentari e interrogazioni:

leggi le nostre riflessioni in merito alla junk science, agli studi americani e canadesi che l’hanno disvelata come “scienza spazzatura” e “apice della follia”:

vedi le nostre petizion a sostegno della madri protettive e di denuncia della distorsione in atto della Giustizia italiana a causa della spazzatura ascientifica:

A tal proposito si vedano anche questi articoli:

Agenzia Stampa DIRE- Maison Antigone all’Onu: “Tribunali disumani, si creino corridoi umanitari per mamme e bambini”

4 Settembre 2020 | Redazione

“Bisogna agire in fretta per il bimbo di Parma” sostiene con forza Michela Nacca, avvocata e presidente di Maison Antigone

Pubblicato:04-09-2020

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Avvio di Maison Antigone ON AIR

2 Settembre 2020 | Redazione

Da settembre 2020 prende avvio Maison Antigone On Air: interviste condotte da Raffella Bocci in diretta trasmesse dal nostro canale social Facebook, ogni martedi!

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Agenzia Stampa DIRE- Minori, due sorelle di Torino divise in comunità diverse. Maison Antigone: “Ascoltatele”

10 Agosto 2020 | Redazione

di Annalisa Ramundo 10/08/2020

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Petizione: I 6 MINORI PIEMONTESI, ALLONTANATI DAL TRIBUNALE DI TORINO DALLE LORO CASE E COLLOCATI IN DIVERSE CASE-FAMIGLIA, VENGANO ASCOLTATI E TORNINO SUBITO CON LE LORO MADRI

28 Luglio 2020 | Redazione

di Avv. M. Nacca

12–16 minuti

https://www.change.org/p/presidente-tribunale-torino-6-minori-di-torino-hanno-il-diritto-di-essere-ascoltati-e-rispettati-dal-tribunale?recruiter=34598318&utm_source=share_petition&utm_campaign=petition_show&utm_medium=whatsapp&utm_content=washarecopy_23754486_it-IT%3A3&recruited_by_id=1bc99510-152b-0130-7d94-3c764e049b13


In pochi giorni, sono giunte alla nostra Associazione le richieste di aiuto di 6 minori: tutti piemontesi, tutti sottratti alle loro case, alle loro madri protettive, alle loro vite, alla loro normalità, essendo stati collocati contro la loro volontà e dal tribunale di Torino in distinte case famiglia, sconosciute alle loro mamme. Chissà invece se note ai loro padri…

Quale la colpa di questi 6 minori, che chiedono di tornare a vivere con le loro mamme, rimanendo tuttavia del tutto inascoltati dai Giudici?

Essi avrebbero accusato i loro padri di abusi e violenze ed avrebbero chiesto di poter vivere con l’unico genitore che li fa sentire protetti: le madri.

Donne che, proprio per il bene dei loro figli nonché personale, si sono separate da uomini violenti e hanno avuto il coraggio di denunciare alle autorità competenti!

Questa sarebbe  la sola colpa degli uni e delle altre!

Ma se da una parte le istituzioni dicono alle donne di non subire, denunciando le violenze domestiche, dall’altra le stesse istituzioni, schizofrenicamente, le puniscono… e con loro anche i figli minori!

I primi 4 minori di cui parliamo sono fratelli, tutti tra i 16 ed i 6 anni, di Cuneo.
Così come riferito anche dai media, essi non avrebbero voluto ritrattare i loro racconti di abusi, che sarebbero stati agiti dal padre e, per tale motivo, sarebbero stati interrotti tutti i loro contatti: dapprima con la mamma e, da ultimo, anche fra loro, ridivisi in strutture diverse e senza possibilità di chiamarsi. Specie da quando hanno fatto sapere, 11 giorni fa circa, che avessero iniziato uno sciopero della fame: così “come Nelson Mandela” avevano scritto su un foglio, in un messaggio di aiuto.

Si tratta di minori che ci stanno insegnando cosa significhi difendere fino in fondo se stessi ed i loro diritti, i valori di Giustizia in cui evidentemente credono, nonostante la paura di ritorsioni.
Bambini che sono giunti a tanto per ottenere quei diritti essenziali  che ogni persona merita, per farsi ascoltare direttamente dai Giudici e rispettare nelle loro volontà. Senza intermediari che reinterpretino arbitrariamente ed inautenticamente il loro pensiero e le loro intenzioni.

Gli altri 2 minori che ci hanno contattate direttamente sono ragazze: 15 e quasi 14 anni. Coetanee ai due fratelli maggiori di Cuneo. Anche loro piemontesi.
Inviano un messaggio ed i loro numeri di telefono. Raccontano anch’esse di comportamenti violenti paterni: dapprima rivolti solo contro la madre e, come sembrerebbe, tali da richiedere l’intervento in Pronto Soccorso. Violenze che da ultimo avrebbero coinvolto esse stesse.

Anche queste minorenni scrivono di voler vivere con la madre. Ma visto che pure la loro madre ha denunciato, continuando a chiedere di mettere in protezione le loro figlie, nei giorni scorsi sono state allontanate anziché dal padre proprio da quest’ultima e dalla loro casa, per decisione di una CTU e del Tribunale di Torino, che hanno reputato la donna inidonea, in quanto essa sarebbe consciamente o inconsciamente ostativa verso la relazione paterna.

Così come gia’ avvenuto per la mamma dei 4 fratelli di Cuneo.

Tutto ciò avviene nonostante entrambi i padri di queste/i ragazze/i sarebbero stati rinviati a Giudizio e nonostante le due madri, denunciando, vengano riconosciute dai loro figli come genitori protettivi e adeguati. Genitrici che rendono felici e fanno sentire al sicuro i loro figli.

Minori che peraltro tanto bambini non sono più… ma ciò nonostante rimangono inascoltati e non considerati dai Giudici , così come le loro madri!

Eppure convenzioni internazionali ed europee, precise norme italiane prevedono il diritto/dovere per i Giudici di ascoltare e rispettare i minori. Specie in casi di violenza.

Quella di questi 6 bambini piemontesi tuttavia non è una storia isolata.

Non si tratta di eccezioni o di errori giudiziari, perché in tutta Italia casi analoghi si ripetono a centinaia, forse migliaia: in ogni Tribunale ordinario, ogni Tribunale per i Minorenni, in ogni Corte di Appello italiana. Ogni giorno continuano ad arrivarci richieste di aiuto da tutta Italia!
Persino la Cassazione, con la Ordinanza 9143/2020 del maggio scorso, ha confermato la ablazione di un bambino dalla propria madre protettiva, con collocazione in struttura educativa insieme al padre violento, in quanto la donna sarebbe “non resiliente” alle violenze paterne e dunque, secondo gli ermellini , finirebbe per essere lei ad influenzare negativamente la relazione genitoriale padre-figlio…. non il padre medesimo con ben 3 rinvii a giudizio per maltrattamenti!

Maison Antigone da tempo sta segnalando la grave deriva giurisprudenziale che si sta delineando in Italia e che sta rischiando di rendere inevitabilmente le donne, madri di figli minori, o impotenti complici della violenza domestica e degli abusi perpetrati da’ padri violenti sui loro bambini… o vittime rivittimizzate dalle stesse istituzioni!

MADRI e bambini che, a causa di schizofreniche decisioni giudiziali, se denunciano la violenza domestica e gli abusi rischiano ormai di rimanere senza adeguate protezioni e tutele efficaci da parte della Giustizia italiana, venendo i minori riaffidati proprio ai padri violenti!

Intendiamo denunciare quello che a nostro parere costituisce un grave attacco ai Principi supremi della Democrazia e della Giustizia, una grave violazione dei Diritti Umani ed un ripristino inaccettabile della potestà paterna violenta e abusante.

Del resto già vari ddl e proposte di riforma codiciale, presentate negli ultimi anni, hanno tentato il ripristino esplicito della potestà genitoriale, sbilanciata a favore di quella paterna, insieme alla pretesa di sensibile riduzione delle pene previste in caso di maltrattamenti domestici (art. 572 c.p.) e l’introduzione di una nuova fattispecie di reato, cd di “alienazione”, basata su di un costrutto ascientifico, nelle intenzioni dei proponenti esente da obblighi probatori, se non di una infondata diagnosi psichiatrico/psicologica di “alienazione parentale” (infondata in quanto basata sul nulla ascientifico) espressa da CTU addomesticati alla “junk science”: una cd scienza spazzatura (P. Fink 2012) pronta a reinterpretare normalissimi comportamenti materni di amore e di protezione, o atteggiamenti significativi di disturbi da stress post traumatico indotti dalle stesse violenze domestiche subite, in presunti “criteri” e sintomi di “alienazione” , “ostatività” o dipendenza.

Non e’ stata necessaria una riforma legislativa, proposta nel 2018 dal ddl 735 e dal ddl 45, per far si che la Legge 54/2006 venisse reinterpretata ed applicata a difesa soprattutto di padri violenti, abusanti e maltrattanti.

La Giurisprudenza italiana infatti appare oggi sempre più tesa verso la difesa unica e ad oltranza della sola relazione genitoriale paterna,  a detrimento di quella materna. Ciò avviene proprio quando il padre si dimostra fisicamente e psicologicamente violento sulla ex partner e sugli stessi figli minori, di cui si dispone l’affido.

Constatiamo quanto detto da innumerevoli casi che giungono alla nostra attenzione, direttamente o attraverso i media, nonostante condanne penali e rinvii a Giudizio per maltrattamenti, lesioni, stalking, abusi sessuali paterni sugli stessi figli minori.

Nel giro di pochi anni stiamo assistendo al rischio di un tracollo della Giustizia civile italiana, non più adeguatamente protettiva per i minori e le madri vittime di violenza domestica, la cui tutela é pur normata da Convenzioni Internazionali ed europee, nonché da norme costituzionali italiane.

Dapprima i tribunali di merito, negli ultimissimi anni anche le Corti di Appello italiane, sono state infatti indottrinate ad una “scienza spazzatura” che ritiene più pericolose e più inadeguate, come genitori, le madri protettive : quelle che denunciano le violenze domestiche subite e gli abusi sessuali incestuosi. Quella junk science che al contempo non ritiene pericolosi i padri violenti, di cui si raccomanda invece il mantenimento a tutti i costi della relazione genitoriale, prevedendo al contempo l’urgenza di ostacolare istituzionalmente e fermamente la relazione materna “non resiliente” alle violenze maschili, definita ingiustificatamente ostativa o alienante il padre.

Si tratta di una deriva giurisprudenziale che viola diritti umani fondamentali e sempre più spesso si applica non solo in caso di archiviazione delle denunce per insufficienza della prova, ma anche quando le prove testimoniali e documentali della violenza sono evidenti, chiare, nonché quando seguono uno o più rinvii a Giudizio e persino quando si arrivi a delle condanne penali del padre abusante!

La violenza paterna nei tribunali civili oggi rimane sempre più spesso ignorata, non considerata o non valutata come pericolosa: sia dai servizi sociali, che dagli educatori, dalle CTU ed infine dagli stessi Giudici.
E ciò in base a delle precise correnti psicologiche.

Secondo queste correnti , del tutto ascientifiche, i motivi per i quali dover mantenere la relazione genitoriale tra figli minori ed il padre violento, persino quello abusante sessualmente, risiederebbero nel fatto che, senza tale relazione, i minori strutturerebbero disturbi di personalità, depressione, disturbi di identità di genere, comportamenti antisociali.

Una affermazione senza alcuna logica ed alcun fondamento scientifico, che artatamente scambia i sintomi e le conseguenze di gravi abusi infantili, attribuendole in modo gravemente fuorviante al distacco del minore dal genitore violento, ossia alla misura protettiva e non alla vera causa: la violenza!

In nome di un principio di “bi-genitorialità” inautentico – ossia di una mal interpretata in quanto incondizionata esigenza di mantenimento delle relazioni genitoriali paterne post-separazione – in realta’ assistiamo all’annichilimento sia della madre che denuncia la violenza, sia della volontà nonché dei diritti dei bambini, che confermano quelle denunce.
E ciò avviene anche quando la verità di quelle denunce sia stata accertata con condanne penali: e questa è la riprova che la teoria della “alienazione parentale” non miri a disvelare e ostacolare le conseguenze di quelle eventuali e rare denunce strumentali che potrebbero essere avviate, ma sia finalizzato in verità  ad inquinare un sistema giudiziale, in modo cosi profondo e radicale, da giungere a tutelare i criminali e rivittimizzare le vittime!

Oggi nelle nostre Corti civili esiste dunque un serio problema non più di mera negazione, ma di vera e propria accettazione e apologia  della violenza domestica, di negazione degli effetti deleteri della violenza domestica sulle vittime, in primis sui minori, nonché dunque di mancata protezione per le stesse vittime.

Tutto cio’ avviene mentre un’altra Corte civile, investita di decidere per l’affido di un altro bambino, ha imposto il bavaglio ad un’altra madre che ha continuato a denunciare le violenze subite da lei e dal figlio anche durante o in occasione degli incontri protetti, paventandone addirittura la sospensione della responsabilità genitoriale in quanto apparirebbe “non fiduciosa” verso il padre maltrattante (già condannato più volte e per altre 3  rinviato a Giudizio per maltrattamenti,  lesioni e minacce )… dunque perché anch’essa immotivatamente ostacolante ossia “alienante”.

La contraddizione, l’incoerenza logica e giuridica, la violazione della Convenzione Internazionale per i Diritti del Fanciullo di NY e dell’UE, della Convenzione di Istanbul E della Convenzione di Strasburgo nonché di varie norme costituzionali , ci appare evidente e pericolosa, perché questa mancata giustizia indurrà le madri vittime a non denunciare più, i bambini vittime di abusi domestici a non essere più protetti: entrambi condannati a vivere in un ambiente di degrado, di violenza, imparando essi stessi uno schema comportamentale, introiettato come “normale”, che li indurrà ad agire in modo violento. Ossia in un modo non difforme da quello adottato da vari minori tra i 13 ed i 17 anni, scoperti  ad organizzare red rooms, assistendo e disponendo l’abuso, la tortura, la mutilazione e l’omicidio in diretta web di bambini di 2 e 3 anni!

Lo scorso anno e’ stato rilevato che in soli 24 mesi, ben 1.400 sono state le coppie genitoriali separate con figli minori, definite ad “alta conflittualità” che, ignorando esigenze di protezione più stringenti ed in violazione della Convenzione di Istanbul, sono state inviate dai Tribunali romani ai servizi sociali per un percorso mediativo.

Ciò ci deve dare la misura del rischio di tracollo istituzionale e sociale a cui si sta andando incontro.

Avv. Michela Nacca

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Gli Stati Generali – “La violenza istituzionale che separa madri e figli” di Federica Ginesu (premio 2020 Giustolisi)

26 Luglio 2020 | Redazione
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MAISON ANTIGONE LANCIA UNA PETIZIONE PER RIPORTARE ALLE LORO MADRI E ALLA LORO VITA I RAGAZZI PIEMONTESI CHE NEI GIORNI SCORSI SONO STATI COLLOCATI IN DIVERSE CASE FAMIGLIA, DOPO AVER RIFIUTATO DI RITRATTARE LE ACCUSE DI VIOLENZE AGITE DAI LORO RISPETTIVI PADRI

25 Luglio 2020 | Redazione

3–4 minuti


I ragazzi hanno chiesto aiuto a Maison Antigone che oggi , tramite una Petizione scritta dalla nostra Presidente, chiede al Tribunale di Torino che vengano ascoltati, tolti dalle case famiglia e che venga rispettata la loro volontà di tornare dalle proprie madri

https://www.change.org/p/presidente-tribunale-torino-6-minori-di-torino-hanno-il-diritto-di-essere-ascoltati-e-rispettati-dal-tribunale?recruiter=34598318&utm_source=share_petition&utm_campaign=petition_show&utm_medium=whatsapp&utm_content=washarecopy_23754486_it-IT%3A3&recruited_by_id=1bc99510-152b-0130-7d94-3c764e049b13

In poco più di due settimane sono stati ben 6 i minori collocati in diverse case famiglia: 4 fratelli tra i 6 e i 16 anni di Cuneo e due ragazze di 15 e quasi 14 anni sempre nel torinese.

Quando le loro madri avevano trovato il coraggio di denunciare il partner proprio per proteggere se stesse e i propri figli, avevano anche loro confermato le accuse nei confronti rispettivi padri padroni.

I ragazzi hanno contattato Maison Antigone con un accorato messaggio di aiuto e la richiesta di un intervento immediato.

La loro situazione è ormai drammatica: vivono separati in diverse strutture senza poter sentire le proprie madri e, da qualche giorno, non hanno il permesso di avere notizie degli altri fratelli e sorelle collocati altrove.

Ancora una volta ci troviamo in presenza di una vera e propria violenza istituzionale che “punisce” le donne che denunciano il partner violento, allontanandole dai propri figli strappandoli alla loro quotidianità, ai loro affetti, alla loro vita.

Maison Antigone da tempo sta segnalando a gran voce la grave deriva giurisprudenziale che si sta delineando in Italia e che sta rischiando di rendere inevitabilmente le donne, madri di figli minori, prive di armi per proteggere se stesse e loro figli.

La minaccia di vedersi portati via i bambini in seguito ad una eventuale denuncia renderebbe le donne o impotenti complici della violenza domestica e degli abusi perpetrati da partner, ex partner e padri violenti o vittime rivittimizzate dalle stesse istituzioni.

Questo non è più accettabile” afferma l’avv. Michela Nacca Presidente di Maison Antigone “Con questa petizione intendiamo continuare a denunciare quello che a nostro parere costituisce un grave attacco ai Principi supremi della Democrazia e della Giustizia, una grave violazione dei Diritti Umani ed un ripristino inaccettabile della potestà paterna violenta e abusante. La contraddizione, l’incoerenza logica e giuridica, la violazione della Convenzione Internazionale per i Diritti del Fanciullo di NY e dell’UE, della Convenzione di Istanbul e della Convenzione di Strasburgo nonché di varie norme costituzionali, ci appare evidente e pericolosa, perché questa mancata giustizia indurrà le madri vittime a non denunciare più e i bambini vittime di abusi domestici a non essere più’ protetti: entrambi condannati a vivere in un ambiente di degrado, di violenza, imparando essi stessi uno schema comportamentale, introiettato come “normale”, che li indurrà ad agire in modo violento.”.

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Agenzia Stampa DIRE Torna a casa bimbo tolto alla mamma e portato in casa famiglia.Lo rende noto la presidente della Maison Antigone, l’avvocato Michela Nacca. Avevamo raccontato la storia del piccolo a fine giugno

18 Luglio 2020 | Redazione

la notizia e’ stata ripresa anche da altre testate, tra cui ImolaOggi

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LE NOSTRE INTERVISTE: VIOLENZE DA PARTE DELL’EX COMPAGNO. IL FIGLIO ORA E’ IN COMUNITA’ INSIEME AL PADRE CHE HA ALCUNI PROCEDIMENTI PENALI IN CORSO

1 Luglio 2020 | Redazione

Ma per la Cassazione non si può prescindere dalla bigenitorialità

di Marzia Lazzerini, Giornalista

La storia è quella di una donna, come molte altre, che subisce violenze dal compagno. Verso quest’uomo pendono alcuni procedimenti penali per condotte violente. Da una episodio la scelta di voler procedere ad una separazione e di chiudere ogni rapporto con l’uomo per la protezione di se stessa e del figlio.

Il padre però richiede immediatamente l’affido esclusivo del bambino ma la madre si oppone dichiarando che il figlio è spaventato da numerosi episodi di violenza a cui ha assistito. L’uomo, tuttavia, si appella ai suoi diritti di essere genitore. Dopo due gradi di giudizio (in sede di merito era già stata decisa la collocazione del padre e del minore presso una comunità educativa) è la Cassazione a confermare definitivamente la decisione già espressa in Corte d’Appello: non si può prescindere dalla bigenitorialità ovvero dal diritto di entrambi i genitori di esercitare il proprio ruolo, anche nel caso in cui uno dei genitori sia rinviato a giudizio per violenza. Così per far recuperare il rapporto tra padre e figlio si dispone che siano messi entrambi in una comunità educativa protetta. La Cassazione infatti non nega i tre procedimenti penali a carico dell’uomo, ne le violenze contro la ex compagna ma pur di far ritrovare il rapporto tra padre e figlio ma, allo stesso tempo, consapevole di dover proteggere il minore da un uomo ancora sottoposto a processo penale, dispone il collocamento di entrambi presso una comunità educativa e protetta. Come si legge nell’ordinanza: “..l’esigenza di far sì che il recupero dei rapporti con il padre non vada a detrimento della sicurezza del minore…”

Questo è il risultato delle valutazioni degli esperti e dei giudici della Cassazione, ma non della consulenza tecnica d’ufficio che già si era discostata da tale conclusione. Gli esperti dunque avevano già escluso l’affidamento del bambino direttamente all’uomo, proprio alla luce degli episodi di violenza denunciati dalla ex compagna e ancora al vaglio di procedimenti penali non ancora conclusi. Elementi tutti riportati in Ordinanza, che sono stati solo “ridimensionati ma non sottovalutati”.

Estratto CORTE DI CASSAZIONE, SEZ. I CIVILE – ORDINANZA 19 maggio 2020, n. 9143:

Un provvedimento che obbliga un bambino a vivere in una comunità, separato dalla madre con la quale aveva vissuto sempre,  e con un padre diciamo così da “controllare” è veramente un atto disposto nell’interesse del minore?

Il difensore della donna, dichiara: “Questa ordinanza sembra essere posta in virtù di una bigenitorialità voluta a tutti i costi, dove per bigenitorialità invece si deve intendere un principio applicato nell’interesse superiore del minore. In questo modo significa prendere un bambino che rifiuta il padre, perché spaventato in quanto l’uomo è già stato rinviato a giudizio per denunce di violenza, e in nome della bigenitorialità stessa applicarla, come ideologia astratta. È un atto in nome di un concetto, astratto, ideologico e patriarcale che supera le ipotesi di violenza e pericolo sulla integrità psicofisica dei bambini. Alcuni documenti precedenti, infatti, avevano sconsigliato di stare con il padre.”

Dalle relazioni degli esperti è emersa inoltre la difficoltà del minore ad interagire con il padre a causa del condizionamento materno. Cosa vuol dire?

“È un chiaro riferimento alla sindrome di alienazione parentale, ma questo non è che un sistema per penalizzare le vittime e per punire. Il condizionamento se è tale me lo devi provare e se non è provato non può essere applicato in una causa. È una regressione culturale sulla violenza delle donne e sui diritti dei bambini. I femminicidi sono solo la punta di un iceberg”.

La sindrome da alienazione parentale (PAS, Parental Alienation Syndrome), o semplicemente alienazione genitoriale, ricordiamo è la controversa teoria che è stata introdotta negli anni ‘80 dallo psichiatra americano Richard Gardner per la quale un bambino, soprattutto in fase di separazione dei coniugi, sarebbe condizionato da uno dei genitori tramite una campagna denigratoria a sfavore dell’altro genitore. Alla luce delle ultime novità in quanto a sentenze o inserimento ufficiale all’interno del DSM – Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali – questa sindrome, spesso accostata anche a teorie sulla pedofilia, è stata negata sia dalla comunità scientifica internazionale che da quella legale.

E anche la ormai nota Convenzione di Istanbul sulla prevenzione e lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, sembra essere reinterpretata. Gli articoli citati in Ordinanza, 26 e 31, parlano infatti di interessi superiori dei minori in quanto a protezione e tutela – “…garantire l’esercizio dei diritti di visita o di custodia dei figli non comprometta i diritti e la sicurezza della vittima o dei bambini” – che i giudici di Cassazione interpretano mettendo sotto vigilanza sia il minore che il padre.

L’associazione Maison Antigone, tramite la Presidente Michela Nacca, dichiara l’assurdità di questa ordinanza “per il figlio minore è più pericolosa la madre vittima di violenza domestica che il padre violento che l’ha resa zoppa. Sembrerebbe che la violenza non venga più negata ma anzi accetta, banalizzata, con tutti i rischi e i pregiudizi ad essa legata. Quasi a voler chiedere la complicità delle donne.”

Riteniamo di dover segnalare – si esprime sui social l’avv. Naccala grave deriva giurisprudenziale che si sta delineando in Italia  e che inevitabilmente le donne, madri e minori, impotenti e complici della violenza domestica e degli abusi perpetrati dai partner, ex partner nonché padri violenti su loro stesse e i loro bambini, sono destinati a rimanere senza adeguate protezioni. Intendiamo come associazione denunciare quello che potrebbe essere un grave attacco ai Principi supremi della Democrazia e della Giustizia. Una grave violazione dei Diritti Umani ed un ripristino inaccettabile della patria potestas violenta”.

Cinema: “Stato di Natura”, il nuovo singolo discografico di Francesca Michielin

12 Giugno 2020 | Redazione

Un’aperta denuncia ad ogni forma di violenza perpetrata contro la donna

di Cristina Auditore studentessa Liceo Classico U.Foscolo di Albano L. ( attivita’ di Alternanza Scuola Lavoro anno 2019)

L’arte è in grado di parlare e colpire nel segno. È in grado di dire più di quanto potrebbe un discorso magistralmente articolato, o un saggio redatto con estrema accuratezza.  Questo accade perché una creazione artistica possiede ‘proprietà rappresentative’, ha un valore simbolico. La parola “simbolo” deriva dal verbo greco symbállo, che significa “mettere insieme”, “far coincidere”: ad un elemento ne possono essere associati numerosi altri e l’arte è quindi così capace di evocare idee.

Secondo Aristotele l’arte poetica inscrive il verosimile nell’universale, ed è possibile attribuirle per questo una maggiore filosoficità rispetto ad altre attività facenti uso della parola, come la storiografia, la quale appunto “dice i particolari” e non gli universali. Il filosofo afferma infatti che il compito del poeta non è quello di dire le cose avvenute, ma quelle che possono avvenire, quelle verosimili.

Potremmo dire che oggi tra i nuovi poeti ci siano i cantautori e le cantautrici. Ci offrono canzoni che si adattano spesso perfettamente al nostro vissuto, che ci accompagnano nei momenti di gioia, di tristezza, canzoni che spesso entrano a far parte della colonna sonora della nostra vita, canzoni con messaggi talvolta profondi e forti e davvero universali.

Stiamo affrontando un periodo che definiremmo strano, un periodo sicuramente difficile per tutti, anche se in maniera diversa per ognuno di noi. E specialmente in questo momento l’arte può salvarci da ogni forma di sconforto.

Lo scorso mese è uscito su YouTube il videoclip del singolo tratto dall’album di inediti di Francesca Michielin (https://www.youtube.com/watch?v=gMSnJJiZ7UI  ). Il brano si intitola “Stato di Naturaed è un’aperta denuncia ad ogni forma di violenza perpetrata contro la donna; è il manifesto di un progetto comunitario – il suo nuovo album FEAT (Stato di Natura) – nel quale ha voluto convogliare suoni e colori differenti attorno ad un contrasto tra natura e ambiente urbano, collaborando con numerosi artisti e produttori.

v. video al seguente link https://www.youtube.com/watch?v=bygIl362RO8

 La cantante, nell’intervista del 18/03/2020 rilasciata a Fanpage.it, afferma di aver acquisito una consapevolezza quasi sociale e di aver voluto sperimentare e divertirsi nella produzione di questo album, affrontando inoltre tematiche affatto trascurabili, tra cui la libertà di espressione, la violenza verbale, l’indipendenza, il femminismo. E nonostante la situazione critica, ha voluto comunque che uscisse il suo album, perchè «la musica in questo momento storico ha la funzione di farci rimanere belli, in qualche modo, di farci continuare a sperare e a condividere», come lei stessa ha dichiarato. «Quello che farò ora è cercare di inventarmi delle modalità» racconta la cantante veneta, che ha girato parte del videoclip di Stato di Natura in casa, a Milano, col suo cellulare, facendosi aiutare per il montaggio dal suo amico regista, Giacomo Triglia, che si trova in Calabria. In un post Instagram del 15 marzo Francesca scrive «Lo “Stato di natura” è un’espressione filosofica che indica la condizione dell’uomo prima dell’avvento delle leggi e della civilizzazione, quando viveva ancora allo stato selvaggio. Ora che viviamo in un contesto tecnologico, avanzato e frenetico all’interno delle città, siamo paradossalmente regrediti di nuovo a uno stato di inciviltà e di aggressività che spesso manifestiamo attraverso i social e che troppe volte si riversa sulle donne».Il brano, realizzato in collaborazione con i Måneskin, è la traccia che apre il disco e affronta tematiche importanti a livello sociale, in quanto porta a riflettere sul peso delle parole, sulla violenza verbale e sulla figura della donna, la cui femminilità «non riesce mai ad esprimersi come desidera ed è sempre attaccata dalla società» – afferma la cantautrice in un’intervista del 12/03/2020 su ‘Recensiamo Musica’«per questo ho anche voluto la presenza dei  Måneskin e di Damiano (voce del gruppo musicale) che ha saputo dare con una prospettiva fresca, giovane e di ragazzo, di uomo, una chiave di lettura interessante».

La cantautrice, sicuramente d’esempio per coloro che la seguono, vive questi giorni con una grande responsabilità sociale, rimanendo a casa, approfittando di questi momenti per studiare, lavorare e scrivere, e continuando senz’altro a fare musica, attraverso sessioni in streaming e collaborazioni con colleghi cantanti e musicisti.

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In Libreria: “Finche’ non sorsi come madre” di Debora Donnini

7 Giugno 2020 | Redazione

Debora e’ una Vaticanista e nel 2020 ha scritto un libro importante in cui, rifacendosi al Magistero di San Giovanni Paol II, Benedetto XVI e Papa Francesco, denuncia l’attacco alla maternita’ in atto nella societa’ odierna, comprese le aule dei tribunali dove, attraverso strategie processuali difensive fondate sulla “pseudoteoria” Pas/Alienazione Parentale, bambini vengono strappati a madri amorevoli.

Grazie Debora per aver citato anche Maison Antigone

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Agenzia Stampa DIRE – Padre porta petardi al figlio durante un incontro protetto, per il Ctu la mamma è ostativa.Sul caso al lavoro la commissione femminicidi di Silvia Mari

22 Maggio 2020 | Redazione

Lettere durante il lockdown – Lettera di una madre al Magistrato

12 Maggio 2020 | Redazione

Sig. Giudice,

mi permetta di esprimere alcune mie considerazioni sul prodotto finale del giudizio contro il mio maltrattante o, se vuole, chiamiamola pure sentenza di assoluzione perché il fatto non sussiste.

Non sussiste rispetto a cosa? Al capo di imputazione “maltrattamenti in famiglia? O rispetto alla esiguità delle percosse inflittemi?

Perché in entrambi i casi io, abituata non solo da avvocato ma come essere pensante e attenta all’uso delle parole, nella Sua sentenza non leggo da nessuna parte che il maltrattante non ha usato violenza fisica o psicologica o che non sono stata vessata durante la relazione ( per non parlare della violenza economica che mi teneva legata mani e piedi nella relazione violenta).

Leggo solo che per Lei manca la famiglia perché non avevo la residenza con lui….

Ma la convenzione di Istanbul dice l’esatto contrario di quanto da lei affermato!  del resto lo ha scritto anche Lei in epigrafe della sentenza:  anche la sua residenza, non coincideva con la nostra abitazione comune.

 Leggo che essendo gli episodi da me indicati solo tre (del resto ho indicato quelli principali supportati da certificati medici) questi non sono a Suo giudizio essere di numero sufficiente a considerare l’individuo come “violento”:  perché tale sarebbe  solo uno che ti massacra quotidianamente di botte!

Bene, caro Giudice, a parte il fatto che non potevo certo descriverLe i pugni sulla schiena ricevuti ogni qualvolta ero sul pavimento a piangere per le sue vessazioni, insulti, accuse ingiustificate o di quando lui mi colpiva o sbatteva di qua e di la per farmi alzare e costringermi ad uscire insieme come se niente fosse successo; a parte il fatto che in udienza Le ho parlato di questo e forse anche di quando alle tre di notte non mi “concedevo” a lui per stanchezza e il meglio che poteva dirmi era che “non servivo a niente , neanche a soddisfare il mio uomo”…, o tutte le volte che mi ha stretto la mano per togliermi il cellulare procurandomi lividi che in inverno spacciavo per geloni o mi stingeva da sotto/ le braccia e per notti intere non riuscivo a dormire su quel fianco per il dolore…..

Ha solo una vaga idea di cosa significhi svegliarsi la mattina nel letto con un uomo che da  li a 5 minuti potrebbe svegliarsi e cominciare a urlare per ore intere, insultarti, accusare di cose che non hai fatto e piegarti psicologicamente, ridurti a pezzolina, sentirsi trattare come il verme più immondo da piegare?

Si, piegare.. uomini come lui ti annientano l’anima, te la succhiano come veri “vampiri emotivie si nutrono del tuo stare male… non hanno la minima empatia, sanno solo godere nel vederti star male e si fingono vittime del tuo soffrire.

E inizi a credere che sei tu la parte sbagliata nella relazione

Ma una psicologa da cui ci rivolgemmo per fare terapia di coppia fu chiara : “signora scappi da quest’uomo che non prova sentimenti!”  

Allora mi dica Giudice, non c’era famiglia e gli episodi pochi… ma comunque c’erano!?!?

Lei nella sua sentenza non ha escluso che il soggetto fosse violento con me, non ha escluso che lui non mi ha picchiata o vessata o insultata o umiliata quotidianamente, ha detto solo che lo ha fatto fuori da un contesto familiare (!).

Non eravamo conviventi perché quando litigavamo, su suggerimento di SUA madre, scappavo a casa dei miei per sentirmi al sicuro…

Lui ha contato 37 liti: come si chiama uno che conta il numero delle liti e le segna sul calendario – lo faceva – invece di risoverle? Uno che  mi filmava per precostituirsi le prove mentre litigavamo???

Ma, per Lei, lui mi ha picchiata “solo” poche volte. Sebbene io comunque sia finita in ospedale per quelle “poche volte”…..

Lei sa Giudice che è in suo potere la derubricazione del reato? Si lo sa….

Sa che ci sono le lesioni personali e anche la  violenza privata…. poiché lui mi seguiva, tracciava, controllava ogni istante della mia vita impedendomi di lavorare, frequentare la mia famiglia da sola, mia figlia…. le amiche neanche a parlarne erano sparite, grazie a lui. Io non avevo più una vita e lui era ormai per me il Grande Fratello:   controllava la mia vita e se deragliavo dalle sue direttive erano guai. Ma anche se rigavo dritto, se lui decideva per il NERO  era NERO.

Sig. Giudice se Lei non mi avesse mai creduto non mi avrebbe chiesto se ero disponibile ad accettare un congruo risarcimento del danno e rimettere la querela (tra l’altro atto impossibile a farsi perché il reato contestato procede d’ufficio..);  lui ha detto subito “IO PAGO” , io ho rifiutato perché “IO non ho un prezzo e quello che mi ha fatto non è quantificabile”…

Ma Lei, Giudice, aveva forse bisogno di un mio SI per rendere meno gravosa quella sentenza che sapeva di stare a scrivere…. 

Caro Giudice, sono stanca.

Stanca della violenza che anche lei ha usato con me assolvendolo e scaraventandomi addosso le sue valutazioni.

Stanca di ricordare quella violenza,

Stanca di combattere lui e il suo avvocato che arroganti  mi hanno piu’ volte detto che tutti hanno un prezzo e i processi si aggiustano.

Sono stanca di andare avanti.

Non riesco a lavorare per pensare a tutto questo.

Anzi proprio per questo uno straccetto di lavoro che avevo lo sto’ perdendo perché non sono più concentrata. Non posso più permettermelo.

E sono stanca anche nella vita di relazione di parlare di questo.

L’unica cosa che mi sta dando orgoglio è portare la mia testimonianza tra i ragazzi delle scuole.

I ragazzi mi ascoltano, piangono, vengono da me con domande, assetati di risposte.

Vengono come se fossi la loro mamma….

Ma anche questa cosa lui ed il suo avvocato non la stanno gradendo e vanno in giro a dire che “dico di essere vittima di violenza ma la verità processuale è diversa”.

E’ vero, ma è la verità processuale. Non la verità.

Avvocato, Giudice, c’eravate in quella casa? NO, ma vi permettete di dare giudizi.

 Forse il suo avvocato avrebbe fatto meglio a ben consigliare il suo cliente. Lui che dei  comportamenti del suo assistito sapeva da ben 4 anni addietro, essendo andata a chiedergli aiuto presso il suo studio, aiuto che mi negò dicendo di non essere uno psicologo ma l’avvocato di …..

Ma gli avvocati hanno il dovere morale di consigliare i loro assistiti ! Anzi…hanno una responsabilita’ sociale!  E poiché ravvisò lo stalking nei comportamenti del cliente, forse avrebbe dovuto avvertirlo, ma capisco perché non lo ha fatto..

Mentre Lei sig. Giudice, che rappresenta lo Stato,  non ha fatto altro che armare la mano di un uomo violento.

Lui le ha picchiate tutte le sue ex  e con la ex moglie, oltre ad abbondanti denunce per botte e maltrattamenti,  ha anche a carico degli ordini di protezione e allontanamento dalla casa familiare. Perchè lo rifarà , purtroppo, perché lui è così: un violento con la giacca e la cravatta.

 Mi dispiacerà per la prossima , ma non sarà stata colpa mia. Se ne ricordi.

Non farò appello. Ho bisogno di liberarmi di questa storia che ha già intossicato abbastanza la vita mia, di mia figlia, della mia famiglia.

Devo ritrovarmi.

Ho bisogno di serenità, perché se devo iniziare un nuovo lavoro devo farlo a mente “serena” .

Ma non farò appello soprattutto perché ormai ho paura della giustizia.

Mi sento dire che il primo grado è finito così perché ho sbagliato strategia processuale….

Scusate quale strategia?

 Io ho preso botte, punto.

Io ho subito stalking, punto.

Vessazioni, umiliazioni indicibili, punto.

Ho pianto, troppe volte, per sei lunghi anni, troppo spesso e la mia vita è cambiata, stravolta.

Mi chiedo come sarà la mia vita futura di relazione con un uomo…..

E mi parlate di strategia processuale?

Mi dite che bisognava fare la perizia psichiatrica, che ora servirebbe accertare il mio danno post traumatico….

Ma lui è un manipolatore narcisista, lo so, l’ho subito e  non mi serve che lo accerti un perito e un Giudice poi lo assolva ancora.

Ho subito troppi torti in questa storia e non sono in grado di affrontare un processo di appello che potrebbe concludersi in maniera analoga solo perché la mia strategia processuale si basa su quello che è avvenuto nella storia.

IO non aggiusto. Io non ho un prezzo.

La sensazione è terribile, mi sento ancora più sola davanti alla prospettiva dell’appello, come mi sono sentita sola durante il primo grado.

La sensazione che le  parole mie, quelle del mio avvocato, dei testi, fossero aria non ascoltata; e così è stato.

Una sentenza errata anche nei passaggi della storia ….tutto sbagliato. Anche lessicalmente errata, tanta è stata la fretta di scriverla…

Delusa dalla giustizia.

Il mio riscatto me lo restituirà la mia vita di persona per bene, lo troverò fuori da un’aula dove mi sono sentita giudicata come se fossi sotto processo. Il mio unico desidero è voltare definitivamente pagina.

Perchè violenza è anche quando ti inducono a dubitare che i tuoi pensieri sono frutto di una immaginazione.

E.

Petizione: BASTA SCIENZA SPAZZATURA NEI TRIBUNALI ITALIANI

25 Aprile 2020 | Redazione

Petizione di Avv. Michela Nacca

“Marco”, di soli 5 anni, deve restare con la madre!

Firmiamo tutti contro lo scempio della “pseudo teoria” PARENTAL ALIENATION e la sua applicazione nelle CTU, che violando la convenzione di Istambul banalizzano e ignorano non solo le denunce per violenza domestica ma persino le condanne!

Nelle CTU e nei provvedimenti dei tribunali non si parla  più di Parental Alienation, ma l’impianto usato è sempre lo stesso, stessi i criteri, stessa la logica… sempre gli stessi anche gli effetti  devastanti sulle madri che trovano la forza di denunciare!

Che Stato è quello che chiede alle donne di denunciare i maltrattamenti, ma poi punisce le madri per averlo fatto?

https://www.change.org/p/sergio-mattarella-basta-scienza-spazzatura-nei-tribunali-marco-5-anni-vuole-la-mamma?utm_content=cl_sharecopy_21777588_it-IT%3Av3&recruiter=34598318&utm_source=share_petition&utm_medium=copylink&utm_campaign=share_petition

APPELLO

al Presidente della Repubblica
al Ministro della Giustizia @alfonsobonafede
al Ministro della salute @robertosperanza

e al @grevio @marcelinenaudi

Egregio Presidente della Repubblica,  Ministri, Commissione Grevio della UE.

Atteso che:

-L’Italia ha ratificato nel 2013 la «Convenzione sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica»,Convenzione di Istanbul,   primo strumento internazionale giuridicamente vincolante, volto a creare un quadro normativo completo a tutela delle donne contro qualsiasi forma di violenza.

– Con la L. 69/2019 (codice rosso) l’ordinamento italiano chiede alle donne vittima di violenze di denunciare  i maltrattamenti che si consumano tra le mura domestiche, spesso innanzi i figli minori.

La teoria “alienazione parentale” (gia’ denominata PAS ) ritiene che la maggioranza delle madri denuncino gli ex partner, padri dei loro figli minori, per maltrattamenti domestici o altri reati legati alla VD, per meri fini strumentali ossia per ostacolare la relazione paterna.

Tale teoria, pur imperversante da anni nei tribunali italia, tanto da costituire oggetto di piu’ proposte di Legge,  non e’ mai stata riconosciuta dalla comunità scientifica internazionale ed  e’ stata  ritenuta  infondata scientificamente dal nostro Ministro della Salute gia’ nell’anno 2012.

Gia’ denunciata come:

  “«unsophisticated, pseudoscientific theory» (The Leadership Council on Child Abuse & Interpersonal Violence )

una “junk science at its worst” ( Psichiatra Prof. P. Fink, capo del Board incaricato di elaborare il DSM III, ex Presidente APA e del The Leadership Council on Child Abuse & Interpersonal Violence )

«Il peggior cumulo di spazzatura antiscientifica mai visto» (John Robert Conte, docente e ricercatore in discipline sociologiche all’Università di Washington),

una Teoria «discredited …scientific invalidity….have no grounding in reality» (National Council of Juvenile and Family Court Judges. NCJFC) 

« mancante di basi scientifiche» (Bruch C. S)

un “castello in aria” «e’ pericolosa» che «non deve essere utilizzata dagli psicologi ne’ in ambito clinico ne’ giudiziario» ( Associazione Spagnola di Neuropsichiatria – 2010)

« the PAS construct fails to meet scientific standards and should not be admissible in courts.”( Journal of Child Custody)

Da essa   ha ripetutamente preso le distanze anche l’APSAC americana con una nota del 16 agosto 2019 pubblicata sul proprio sito web.

– L’Alienazione Parentale – o in qualunque modo essa si voglia ridenominare – non e’ stata inclusa nell’ICD 11, nonostante forti pressioni lobbistiche, cosi come gia’ avvenuto con il DSM 5.

– La stessa Corte di Cassazione ha  ripetutamente, nel 2013  ed ancora nel maggio 2019, definito la Parental Alienation una teoria  priva di fondamento scientifico ;

– Numerose altre Corti supreme si sono espresse in analoga misura : si veda  ad esempio la Sentenza della Corte Suprema di NY del 16 dicembre 2018 a firma del Giudice Dollinger, che in riferimento ai criteri della Parental Alienation parla di  “apice della follia“.

– Pur non essendo piu’ nominata, tuttavia dal 2019 ad oggi  l’impianto della teoria  Parental Alienation  continua ad essere  utilizzata nelle CTU e nei conseguenti provvedimenti dei Tribunali ,  sostituita  con altre definizioni e perifrasi di analogo senso  (madre simbiotica, ostativa, ostacolante, sfiduciata  ecc) determinando  la richiesta di affido ai servizi sociali,  la sospensione della responsabiita’ genitoriale materna o nel prosieguo addirittura l’allontanamento dei   figli minori, anche di tenera eta’, dalle loro madri:  in quanto esse denunciando le violenze subite dagli ex partner, padri dei loro bambini, anziche’ voler proteggere gli stessi e se stesse dalla violenza, secondo i sostenitori di tale teoria   manifesterebbero in realta’  una precisa volonta’ “ostacolante” (alienante) che dimostrerebbe   una supposta incapacita’/inadeguatezza genitoriale materna!

Le stesse denunce materne per maltrattamenti e per reati analoghi, anche quando esitano in rinvii a Giudizio e condanne penali,   dunque nei Tribunali per i Minorenni rischiano di diventare automaticamente   prova di grave inadeguatezza genitoriale delle madri!

Una presunta inadeguatezza che, per taluni CTU, diviene piu’ grave della  violenza paterna, denunciata e talvolta persino accertata in ambito penale!

– Atteso che il 13 gennaio 2020 il GREVIO (Gruppo Esperte sulla Violenza contro le donne del Consiglio d’Europa) ha pubblicato un rapporto sulla situazione italiana sottolineando la distanza tra la teoria dell’impianto legislativo e la pratica giurisprudenziale nel nostro Paese, esprimendo GRANDE PREOCCUPAZIONE per la MANCATA TUTELA dei diritti delle vittime di violenza, giacché in numerose CTU sull’affidamento dei minori si assiste ad un occultamento della violenza e ad una svalutazione delle madri e delle loro denunce, che perdono così l’affidamento dei figli, esponendo cosi i medesimi a ulteriori rischi di vittimizzazione.

Quello  che sta accadendo alla madre di “Marco” (nome di fantasia) appare emblematico una donna che, dopo aver denunciato le violenze dell’ex compagno -dettagliatamente provate e per le quali  l’uomo  è stato gia’ condannato in primo grado  ed ulteriormente rinviato a Giudizio per altri reati di violenza-  oggi rischia di perdere la custodia del figlio di 5 anni, cosi come richiesto da una CTU che l’avrebbe  ritenuta immotivatamente  “ostativa”.

Nonostante la condanna inflittagli,  l’uomo infatti non avrebbe  MAI  smesso di agire violenza, anche durante o in occasione delle visite protette.

Eppure le adeguate capacità genitoriali della donna erano gia’ state riconosciute da una precedente CTU. Mentre la nuova consulenza tecniinca d’ufficio  ha derubricato  la violenza a mera “conflittualità genitoriale” e ha concluso  sostenendo  incredibilmente  un presunto atteggiamento materno  non protettivo ma  ostile, diffidente e sfiduciato, dunque   ostativo alla genitorialità del padre,   tale da giustificare e richiedere, secondo la CTU,  la sospensione della responsabilità genitoriale della mamma!

v. in https://www.maisonantigone.it/blog/?denuncia-il-compagno-violento  https://www.tpi.it/cronaca/alienazione-genitoriale-denuncia-violenza-ex-compagno-condannato-20200421589481/?fbclid=IwAR1_mfp-J088AmWVwAwy3Su59prVvzLoMa1UgXQbWQu0sNwW-5d20LN1JNM

RISCHIARE DI PERDERE I FIGLI PERCHÉ SI DENUNCIANO LE VIOLENZE È UN RICATTO INACCETTABILE.

Ci chiediamo che Stato siamo diventati e diventeremo, se non proteggiamo i nostri futuri cittadini dalla violenza e non li mettiamo in condizione di crescere in modo sicuro e sano.

Chiediamo risposte e CONCRETE TUTELE.
#siamotuttesabrina

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Lettere durante il lockdown – Gentile Presidente di Maison Antigone,

23 Aprile 2020 | Redazione

sono una madre tedesca e Le sto scrivendo dalla Germania, dove il Covid 19 mi ha sorpresa mentre mi stavo curando da una improvvisa, devastante patologia.

Mi sono separata dal mio ex compagno italiano alcuni anni fa, dopo aver sopportato violenze psicologiche, economiche ed infine anche fisiche.

Ho denunciato, come le istituzioni italiane ci chiedono di fare, e l’ho fatto soprattutto per i miei bambini. Perche’ vedevo che iniziavano a risentire gravemente  del clima familiare sempre teso, sempre sull’orlo di venire sconvolto dalle furie violente del padre.

Separandomi speravo che i miei figli avessero finalmente l’opportunita’ di iniziare a vivere in una famiglia serena, costruttiva. Ma l’incubo e’ continuato. Le denunce archiviate. Cosi da quando sono entrata nel tribunale italiano, specialmente quello civile sulla custodia, mi sono sentita discriminata. Accusata di voler portare via in Germania i miei figli, ci hanno impedito per anni persino di fare le vacanze.

I Miei bambini da anni non vedono piu’ i nonni materni, gli zii, i cugini e tutti i parenti del ramo materno. Eppure in questi anni avrei avuto 1000 volte l’occasione di andarmene e portarli via, se avessi voluto farlo.

Tutte le richieste, le argomentazioni e le prove prodotte dal mio difensore sono state ignorate completamente.

Lui invece in ogni sua richiesta sempre accontentato.

Il padre davanti al giudice civile ha anche ammesso le violenze ed i suoi metodi coercitivi sui nostri figli e negli atti ha dovuto riconoscere che sicuramente non si è sempre comportato bene nei miei confronti.

Ma tutto cio’ non interessa ai Giudici civili.

Dopo una CTU nella quale sono stata definita “istrionica” ( una diagnosi già smentita con regolare test icd), sono stata accusata di essere io stessa responsabile della violenza assistita ai miei figli.

Ormai nelle ctu non parlano piu’ di pas o di alienazione parentale, ma i principi sono gli stessi: accusare la madre del rifiuto dei bambini verso il padre. Dire che sono stati condizionati da lei.

Cosi i miei figli sono stati affidati al padre violento, anche se loro ne avevano paura. Anche se loro chiedevano apertamente di rimanere e vivere con me, la loro mamma.

Io per sentirli e poter vederli ho dovuto accettare un percorso come e’ stato scritto nel decreto, gia’ iniziato, ma cio’ nonostante sia il padre sia i servizi sociali non mi fanno ne’ sentire ne’ vedere i miei figli da ormai 5 mesi!

La neuropsichiatra infantile dice che potrei essere per loro “pericolosa” anche a telefono. Casomai ammette che me li faccia vedere solo quando sarà finita l’ emergenza coronavirus! Potrei rivolgermi ad un giudice, ma non è stato assegnato nessun giudice al mio caso dopo lo spostamento del vecchio.

La mia famiglia e’ stata descritta dal tribunale italiano come pericolosa per i miei figli, senza mai aver parlato con qualcuno di loro, solo per un pregiudizio verso me e loro….o verso i tedeschi? Ai miei figli viene negato ogni contatto non solo con me ma anche con i nonni , zii e cugini, come del resto ha fatto sempre il padre, che faceva di tutto per negare le loro origini materne.

Le istituzioni italiane hanno solo continuato ad agire la stessa identica violenza che agiva lui.

Io oggi non so come stanno i miei figli. Non so cosa fanno. Posso solo immaginare lo smarrimento che provano. La loro paura. Vorrei fargli sapere che non e’ vero che li ho abbandonati. Mai lo avrei fatto. Vorrei fargli sapere che proprio il loro padre ha chiesto ed ottenuto di separarli da me. Mentre oggi so stara’ dicendogli solo cose malvagie su di me.

Vorrei abbracciarli o almeno vederli, per rassicurarli, per dirgli che andra’ tutto bene e che prima o poi ci rivedremo. Vorrei chiedergli di non scordarsi di me.

È possibile che noi madri in Italia non abbiamo diritti per proteggere noi e i nostri figli? I diritti dei bambini non esistono?

Ora mi sto ammalando perché mi hanno preso la mia vita, i miei figli…. Ci si sente impotente quando chiedi aiuto alle istituzioni ma invece di riceverlo, ti trovi ad essere punita perché hai scelto di liberati da una persona violenta.

Una mamma tedesca tradita dai tribunali italiani


Sehr geehrte Präsidentin von Maison Antigone, Ich bin eine deutsche Mutter und schreibe Ihnen aus Deutschland, wo mich der Covid 19 überrascht hat, als ich mich von einer verheerenden Pathologie geheilt habe. Ich habe mich vor einigen Jahren von meinem ehemaligen italienischen Partner getrennt, nachdem ich psychische, ökonomische und schließlich physische Gewalt erlebt hatte. Ich habe ihn angezeigt, worum die Institutionen uns bitten und ich habe es speziell für meine Kinder getan. Weil ich sah, dass sie ernsthaft anfingen unter der angespannten familiären Atmosphäre zu leiden, immer kurz davor, von der heftigen Wut ihres Vaters noch mehr verängstigt zu werden.Durch die Trennung hoffte ich, dass meine Kinder endlich die Möglichkeit haben würden, in einer friedlichen, konstruktiven Familie zu leben. Aber der Albtraum hat sich fortgesetzt. Die Anzeigen alle eingestellt. Seit ich in das italienische Gericht eingetreten bin, insbesondere in das Zivilgericht, habe ich mich diskriminiert gefühlt. Ich wurde beschuldigt, meine Kinder nach Deutschland mitnehmen zu wollen und haben uns jahrelang daran gehindert, überhaupt Urlaub zu machen. Meine Kinder sehen seit Jahren nicht mehr ihre Großeltern, Tanten und Onkel, Cousins ​​und alle Verwandten des mütterlichen Zweigs. Doch in diesen Jahren hätte ich 1000 Mal die Gelegenheit gehabt, zu gehen und die Kinder mit zunehmen, wenn ich es gewollt hätte. Alle Anfragen, Argumente und Beweise meines Verteidigers wurden völlig ignoriert. Stattdessen wurde dem Kindesvater alles immer bestätigt. Der Vater vor dem Zivilrichter gab auch die Gewalt und seine Zwangsmethoden gegen unsere Kinder zu und in den Akten hat er ankannt, dass er sich mir gegenüber sicherlich nicht immer gut benommen hat. Aber das alles interessiert keine Zivilrichter. Nach einer CTU, in der ich als “histrionisch” definiert wurde (eine Diagnose, die bereits mit einem regulären ICD-Test ausgeschlossen wurde), wurde ich beschuldigt, für die von meinen Kindern assistierte Gewalt verantwortlich zu sein. Inzwischen sprechen sie in der CTU nicht mehr von PAS oder elterlicher Entfremdung, aber die Prinzipien sind dieselben: die Mutter der Kinder wird für die Ablehnung gegenüber dem Vater verantwortlich gemacht. Sie sagen, dass die Kinder von der Kindesmutter konditioniert wurden.Also wurden meine Kinder dem gewalttätigen Vater anvertraut, auch wenn sie Angst vor ihm haben. Auch wenn sie offen darum gebeten haben, bei mir zu bleiben und zu leben, ihrer Mutter. Um sie zu hören und sehen zu können, musste ich von Ihnen Hilfsangebote akzeptieren, wie es im vorläufigem Beschluss steht und die ich bereits begonnen habe, aber trotzdem haben mich sowohl der Vater als auch die Sozialdienste seit 5 Monaten nicht meine Kinder hören oder sehen lassen! Der Kinderneuropsychiater sagt, dass ich am Telefon für sie “gefährlich” sein könnte. Nur für den Fall, er gibt zu, dass er sie mir zeigen wird, wenn der Coronavirus-Notfall vorbei ist! Ich könnte zu einem Richter gehen, aber nach der Versetzung des alten wurde meinem Fall bisher keinem neuen Richter zugewiesen. Selbst meine Familie wurde vom italienischen Gericht als gefährlich für meine Kinder beschrieben, ohne jemals mit einem von ihnen gesprochen zu haben, nur wegen eines Vorurteils gegenüber mir und ihnen … oder gegenüber den Deutschen? Meinen Kindern wird jeglicher Kontakt nicht nur mit mir, sondern auch mit ihren Großeltern, Onkeln und Cousins ​​verweigert, wie es der Vater immer getan hat, der immer alles getan hat, ihre mütterliche Herkunft zu leugnen. Die italienischen Institutionen üben nur genau die gleiche Gewalt aus wie er sie ausgeübt hat.Ich weiß nicht, wie es meinen Kindern heute geht. Ich weiß nicht was sie tun. Ich kann mir nur vorstellen, wie verwirrt sie sind. Ihre Angst. Ich möchte sie wissen lassen, dass es nicht stimmt, dass ich sie verlassen habe. Ich hätte es nie getan. Ich möchte sie wissen lassen, dass ihr Vater darum gebeten hat, sie von mir zu trennen und dies erhalten hat. Während ich weiß, dass er ihnen nur böse Dinge über mich erzählen wird. Ich möchte sie umarmen oder zumindest sehen, sie beruhigen, ihnen sagen, dass alles in Ordnung kommen wird und dass wir uns früher oder später wiedersehen werden. Ich möchte sie bitten, mich nicht zu vergessen. Ist es möglich, dass wir Mütter in Italien kein Recht haben, uns und unsere Kinder zu schützen? Kinderrechte gibt es nicht? Jetzt werde ich krank, weil sie mir mein Leben, meine Kinder genommen haben … Es fühlt sich hilflos an, wenn Sie die Institutionen um Hilfe bitten, aber anstatt sie zu erhalten, werden Sie bestraft, weil Sie sich entschieden haben, sich von einer gewalttätigen Person zubefreien.

LE NOSTRE INTERVISTE. A TRE ANNI RIFERISCE “ATTENZIONI PARTICOLARI” DA PARTE DEL PADRE

21 Aprile 2020 | Redazione

di Marzia Lazzerini Giornalista

Denunciato dalla madre, il bambino è ora collocato nella casa paterna a 800 chilometri di distanza dalla figura materna. “Con il lockdown non posso vedere mio figlio”

Un’altra storia che ci racconta di una violenza istituzionale compiuta ai danni di una donna, ora disperata, distante 800 chilometri dal proprio figlio, e oggi in tempi di lockdown impossibilitata ad incontrarlo, dove a pagarne le conseguenze maggiori, come sempre, sono i bambini. Il minore in questione, che oggi ha 6 anni, aveva riferito quando aveva tre anni ed in maniera del tutto spontanea di essere stato oggetto di “attenzioni particolari” e di atteggiamenti ambigui sul proprio corpo da parte del padre. Già in corso di separazione la madre allarmata dalle parole del figlio sporge denuncia che verrà archiviata, senza nemmeno essere presa in considerazione. Dopo altre vicende giudiziarie il bambino verrà collocato definitivamente nella casa paterna, sradicandolo dalla madre e dal luogo dove negli ultimi anni aveva vissuto: verrà trasferito da una regione del Sud Italia alla Sardegna con a carico della donna le spese di viaggio se vuole vederlo due volte al mese.

Ma cerchiamo di capire cosa effettivamente ha portato a questa conclusione da parte dei giudici, che si sono serviti, come ovvio che sia, di consulenti tecnici quali medici e psicologi. Il caso è stato segnalato all’Associazione Maison Antigone che si è subito attivata per conoscere i fatti. La vicenda, come spesso accade, nasce da una separazione violenta, da giudizi di non saper gestire i figli o da richieste che si appellano al diritto alla bigenitorialità. Tuttavia in questa vicenda compaiono elementi più gravi.

Innanzitutto avviene il passaggio di competenza territoriale, e di tutti gli atti, dal tribunale del luogo in cui risiede la donna, inizialmente investito della causa, al tribunale della regione nella quale risiede il marito. In quel contesto processuale viene nominato dal giudice un consulente tecnico d’ufficio per valutare la capacità di entrambi i genitori.

Nella sua relazione tecnica, e da altra documentazione esaminata, si parla di un padre che abusa di sostanze stupefacenti e di alcool e che potrebbe aver maltrattato e violato sessualmente il bambino che riporta, come già detto, di essere stato oggetto di “attenzioni particolari”, mentre la madre in un esposto racconta: “il bambino mi infilò la lingua in bocca come un uomo che mi da un bacio dicendomi di non preoccuparmi perché mi stava dando solo dei baci come faceva il padre con lui, poi pianse perché aveva rivelato un segreto tra lui e il padre”. Durante tutta la CTU, ovvero nella relazione tecnica, vengono ignorati anche altri elementi. Per esempio, alla luce delle dichiarazioni e delle denunce della donna si erano già attivati i servizi sociali ed il tribunale del luogo di residenza, e quando viene concesso dal giudice che il bambino possa trascorrere un week end con il padre viene allo stesso tempo accordato alla madre il potere di decidere in autonomia circa le visite paterne, visto che le indagini sulla presunta violenza non sono ancora concluse. La certezza invece è la presa in carico della donna in un centro antiviolenza dal 2017 al 2018 ma che, sempre nella consulenza depositata al giudice viene definita come una banale depressione. Infatti quando tutta la documentazione, come detto, passa da un tribunale all’altro sembra che nulla di quanto fatto in precedenza venga analizzato dai magistrati. Le denunce della donna vengono archiviate ed in CTU non viene minimamente accertato o approfondito l’uso di sostanze stupefacenti da parte del padre del bambino e addirittura un consulente di parte della donna viene denunciato al proprio Ordine Professionale di appartenenza per aver sottolineato questi aspetti.

Viene invece scandagliata la vita passata della donna: tutto viene analizzato nei minimi particolari, dal cambio di università all’allattamento al seno, considerato come una pratica svolta fino ad  età troppo elevata del bambino.

“Il parere del consulente tecnico d’ufficio, ricordiamo, è un accertamento tecnico di ausilio al giudice per la sua decisione. In questo caso, tale accertamento appare viziato, anziché totalmente oggettivo, da giudizi che non sono utili al benessere del bambino e invece mettono in cattiva luce esclusivamente la figura materna aderendo, sembrerebbe, a quel concetto ascientifico denominato alienazione genitoriale e che viene utilizzato normalmente al fine di insabbiare le violenze denunciate da una donna” dichiara l’Avv. Simona D’Aquilio.

La Presidente dell’associazione Maison Antigone, Avv. Michela Nacca aggiunge che “nei tribunali italiani sembra sia ormai diffuso l’uso di dare per scontata e presente a prescindere la capacità genitoriale paterna, che però non viene indagata, a volte neppure dinanzi a rinvii a giudizio o con plurime condanne definitive per maltrattamenti in famiglia. Viceversa, dalla lettura di centinaia di consulenze, constatiamo che viene messa in discussione sempre e solo la capacità genitoriale materna. Sembrerebbe addirittura che ci sia un ribaltamento dei parametri nella psicologia giuridica, non valutando più le capacità empatiche, affettive e pedagogiche della madre ma valutando piuttosto le capacità di far accettare al figlio minore il rischio e talvolta la condannata per violenza paterna”

Da alcuni studi provenienti da filoni medici statunitensi, Richard Gardner e la sua  “junk science” (scienza spazzatura) così definita dal Professor Paul Fink, viene infatti considerata più pericolosa ed inadeguata una madre protettiva che denuncia le violenze sul figlio anziché un padre condannato per violenze o abusi.

“Non è un caso – avverte l’Avv. Nacca – se ad oggi, nelle università italiane, le idee ed il nome di Richard A. Gardner vengono insegnate e diffuse tra i futuri psicologi, assistenti sociali e consulenti tecnici che opereranno nei tribunali”.

A conclusione della vicenda il bambino viene strappato all’affetto della madre per essere collocato presso il padre, con grande limitazione della relazione genitoriale materna, e sembra che ancora una volta chi ne esce veramente punito sia solo ed esclusivamente il figlio.

BELGIO: ALBERGHI PER VITTIME DI VIOLENZA

8 Aprile 2020 | Redazione

https://trendstop.knack.be/nl/ontop/ondernemen/hotelkamers-voor-slachtoffers-huiselijk-geweld-1068-662376.aspx

Traduzione da Ilse Heyrman

La quarantena imposta dalla pandemia da covid-19 ha fatto aumentare i casi di violenza domestica lasciando le donne bloccate in casa con i propri carnefici. Per tale motivo, in Belgio, si è deciso di utilizzare anche strutture alberghiere per mettere in sicurezza le vittime e salvare le loro vite

Una catena di alberghiera metterà a disposizione le camere vuote per ospitare le vittime di violenza domestica. Lo dice il Ministro fiammingo della Giustizia Zuhal Demir. Il Governo delle Fiandre paga le spese e mette a disposizione 90.000 euro.

Da tempo è chiaro quanto il lockdown porti a tensioni in diverse famiglie. Ora questo è chiaro anche dall’occupazione delle case rifugio. In alcune città sono alla loro massima capacità. Ciò è anche in parte dovuto al rispetto delle regole di distanza. Demir ha quindi contattato diverse catene alberghiere, chiedendo se le loro stanze vuote potessero essere utilizzate per le famiglie in fuga. Nel frattempo, è stato concluso un accordo con una catena, che per motivi di sicurezza non viene nominata. Se necessario, altre catene sono pronte ad aiutare. Il Governo Fiammingo paga le camere. Con i 90.000 euro stanziati a tal fine, l’iniziativa potrebbe essere prorogata oltre il 19 aprile. “Le strutture per le vittime di violenza tra partner o abusi sui minori si riempiono più rapidamente a causa delle misure per il coronavirus” afferma Demir. “Inoltre, molte udienze sono state cancellate e non si possono quindi emettere degli ordini restrittivi temporanei contro gli autori dei reati. Per garantire che le vittime possano ancora essere accolte, una catena alberghiera ha offerto il suo aiuto. Mettono volentieri le loro strutture a disposizione. Ne sono molto grata” dice Demir. Le vittime possono chiamare o chattare con il 1712, la hotline per domande sulla violenza. I minori possono anche chattare su nupraatikerover.be (il sito si chiama adessoneparlo). In particolare nel caso della violenza sessuale, si può sempre contare sui centri dedicati (Zorgcentra Seksueel Geweld), rimangono aperti, la loro chat è seksueelgeweld.be (violenzasessuale). In situazioni d’emergenza si può chiamare il numero 101 della polizia e il 112 per assistenza medica

IL CYBERBULLISMO di Cristina Auditore

5 Aprile 2020 | Redazione

Siamo ormai tutti consapevoli del fatto che al giorno d’oggi se si parla di qualsiasi tema, questione o realtà, allora si parla anche di social media: dall’abito appena acquistato al piatto messo in tavola, dalla risata condivisa all’esperienza di un viaggio. Non solo fra noi giovani, ma anche nel mondo adulto, si è venuto a creare un vero e proprio sistema sociale, una sorta di mondo parallelo, un teatro di marionette i cui fili sono nelle mani degli utenti.
Il web è certamente di un mezzo vantaggioso, naturalmente se utilizzato nel rispetto di tutti. Ma ciò spesso non accade: tra gli utilizzi impropri dei social vi è appunto il cyber bullismo. D’altronde, così come nel mondo reale esiste la prevaricazione e la violenza, bisogna aspettarsi che anche in una realtà fittizia, comunque abitata da uomini e donne, queste si ripropongano. Da sempre e in ogni organizzazione sociale esiste infatti il fenomeno del bullismo, determinata dall’istinto umano dell’ “homo homini lupus”: con la creazione del mondo social nasce anche il cyber bullismo.
Più nello specifico si definisce cyber bullismo, o bullismo informatico, qualsiasi violenza psicologica, insulto e rivelazione di materiale privato online (tramite social network, forum, chat), reiterata nel tempo ai danni dell’individuo designato come vittima. Dunque non è altro che vero e proprio bullismo riportato ad una dimensione virtuale.
Statistiche ISTAT del 2014 affermano che tra i ragazzi utilizzatori di cellulare e/o Internet, il 5,9% denuncia di avere subìto ripetutamente azioni vessatorie tramite sms, e-mail, chat o sui social network; inoltre che le ragazze sono più di frequente vittime di cyber bullismo (7,1% contro il 4,6% dei ragazzi), dato che usano più frequentemente dei coetanei sia il telefono cellulare (86% contro 79,2%) sia Internet (59,8% contro 54,1%). Altri studi hanno invece evidenziato la più ampia diffusione del fenomeno, che riguarda anche soggetti di età maggiore, fino ai 60 anni, ma la questione riguarda più da vicino il mondo giovanile e le nuove generazioni.
Certamente la Polizia delle Comunicazioni promuove progetti per sensibilizzare i giovani nei confronti di questo cattivo uso della rete, ma i casi continuano a proporsi e
non è facile per le vittime denunciare, in quanto è considerato motivo di vergogna subire vessazioni sul web. Il più delle volte i cyber bulli sono ragazzini orientativamente tra i 10 e i 17 anni, spesso incapaci di valutare la gravità delle azioni compiute o di comportarsi in modo tanto aggressivo e privo di freni etici anche nella vita reale: la vera identità del molestatore può infatti essere celata da un falso account o può essere difficile da individuare addirittura a causa dell’utilizzo, da parte del vessatore, dei profili della vittima stessa.
In Italia è in vigore la Legge 29 maggio 2017 n. 71 recante “Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo”. Essa, definendo esattamente il fenomeno del cyber bullismo (v. art.1 comma 2), prevede che la vittima possa richiedere di oscurare, rimuovere o bloccare i contenuti diffusi in rete; che in ogni istituto tra i professori sia individuato un referente per le iniziative contro il cyber bullismo e che al Dirigente Scolastico spetti informare subito le famiglie dei minori coinvolti in atti di bullismo informatico nonché attivare adeguate azioni educative; che se il cyber bullo è minorenne e non è stata ancora esposta querela o denuncia, possa essere, in presenza del genitore, formalmente ammonito dal questore che lo inviterà a non ripetere gli atti vessatori (art. 7).
L’approvazione di una legge ad hoc, sebbene perfettibile e non priva di incoerenze normative, rappresenta sicuramente un grande passo in avanti al fine di contrastare tali fenomeni attraverso misure preventive, educative e repressive e, si spera, al fine di convincere le vittime a denunciare, sicuri che le autorità possano essere in ogni modo e con ogni mezzo possibile dalla loro parte.
La nostra generazione di adolescenti è comunque cresciuta in una società in cui l’essere connessi è di fatto una costante, un meccanismo congenito e quotidiano. Ed è proprio attraverso questo meccanismo social che bisogna sensibilizzare le masse, dando valore al “diverso”, educando alla sana e produttiva interazione tra esseri umani.
Cristina Auditore
Liceo Classico “U. Foscolo” di Albano L. (Rm)

ANNA MAGNANI di Cristina Auditore

5 Aprile 2020 | Redazione

Tante sono le donne che hanno dato il loro contributo alla crescita dell’umanità nella storia. Chi attraverso lo studio della scienza, della medicina, chi nell’aviazione, nella politica, nella moda, nello spettacolo: ognuna unica e fondamentale nella costruzione del grande puzzle che costituisce la formazione della collettività. E ognuna di esse ha percorso un cammino ricco di ostacoli, di vie impervie, di fatica, ma senza mai perdere il coraggio e la forza.
La grande Anna Magnani diceva di essere terribilmente stanca e distrutta dai casi della sua vita, ma anche orgogliosissima dei suoi primi impieghi e ruoli, grazie ai quali, in seguito, sarebbe divenuta una delle maggiori interpreti femminili della storia, attrice simbolo del cinema e del Neorealismo italiano, in un’epoca in cui il cinema italiano dettava le regole cinematografiche nel mondo. apprezzata da appassionati e critici del cinema di ogni generazione, fino ai giorni nostri.
Nel 1956 con il film La rosa tatuata fu la prima interprete italiana nella storia degli Academy Awards a vincere il Premio Oscar come migliore attrice protagonista, un BAFTA come attrice internazionale dell’anno, e il Golden Globe per la migliore attrice in un film drammatico. A pochi giorni dal suo arrivo in America la stampa dichiarò: “In confronto a lei le nostre attrici sono manichini di cera paragonate ad un essere umano”; il Time la definì “divina, semplicemente divina”.
Attrice e donna spontanea, trasparente, unica nel suo genere, affermò in un’intervista di apprezzare l’assegnazione dell’Oscar a lei come un gesto leale, a dimostrazione del fatto che “in arte non esiste nazionalità”. Del resto la Magnani apprezzava la lealtà: lei stessa si reputava molto leale, profondamente umana e ricca di poesia dentro. Definita ruvida, affascinante, patetica, non sopportava l’ipocrisia e non respingeva mai le critiche: come attrice preferiva non dare un giudizio di se stessa, ma lasciava che gli altri la giudicassero, ed era oltremodo cosciente del fatto che il pubblico e la critica fossero molto esigenti con lei, e che un passo falso avrebbe potuto rovinare la sua carriera per sempre. Preferiva infatti prendersi dei periodi di pausa tra un film e l’altro, sempre in cerca di una parte che le corrispondesse perfettamente e che, secondo le sue parole, le stesse addosso come un vestito cucito per lei. Cercava
personaggi senza troppe complicazioni, ma con “un po’ di terra dentro, di sangue, di passione”. Se la vita le avesse riservato altro, avrebbe preso una piccola casa e si sarebbe dedicata alla campagna e agli animali.
Possiamo affermare che fosse una donna “vera”, sincera fino all’estremo, dalla quale era possibile – e lo è tutt’oggi, attraverso i suoi film – carpire ogni emozione, ogni vibrazione, ogni lacrima, ogni risata. Sicuramente continuano a parlare di lei documentari, interviste, varietà in cui vengono riproposte scene di film e spettacoli risalenti alla seconda metà del Novecento italiano, ma certamente chiunque sia appassionato di cinema non può fare a meno di notar spiccare la sua figura tra i grandi nomi del periodo più fiorente per il cinema italiano, e di stimarla per le sue ammirevoli doti recitative e comunicative. Diceva di avere una piacevole ambizione, un “gusto” come attrice, quello di essere amata da tanta gente, e sicuramente questo non è rimasto una semplice desiderio. In un’intervista le venne chiesta una definizione di attrice. Lei dopo una minima esitazione rispose: “gli attori, gli artisti sono egoisti, egocentrici, un po’ esibizionisti, però guai se non ci fossero gli attori”.
Cristina Auditore
Liceo Classico “U. Foscolo” di Albano L. (Rm)

MASSACRATA DI BOTTE di Anna Princi

5 Aprile 2020 | Redazione

Il 5 febbraio 2018 è stata pestata a sangue dal compagno di 44 anni, nella loro casa di Macomer (Nuoro), Martina Murgese, originaria di Milano ma da tempo residente in Sardegna: è stata ricoverata in condizioni gravissime, in attesa di subire vari interventi chirurgici, in un letto del reparto di Neurochirurgia dell’ospedale San Francesco di Nuoro. Martina – non appena le sue condizioni di salute lo permetteranno – sarà portata in un reparto dell’ospedale civile di Sassari dove dovrà subire un’importante ricostruzione maxillofacciale e anche numerosi interventi al cavo orale, danneggiato dall’assunzione dell’acido muriatico. I medici si sono detti comunque fiduciosi.
La povera donna ha lanciato un appello: “Aiutatemi ad andare via – ha ripetuto con un filo di voce – ho visto la morte in faccia e sono rimasta sola. Ho tanta paura. Ora il mio solo pensiero è quello di fuggire e stare accanto a mia figlia”- “Aiutatemi a ricostruire la mia vita , voglio scappare da Macomer per tornare nella mia terra, ma sono invalida, non ho una casa, non ho parenti, non ho soldi”.
L’appello è stato immediatamente raccolto dall’associazione “Onda rosa” (un centro antiviolenza di Nuoro) che grazie alla sua presidente Luisanna Porcu ha preso in carico la situazione ed ha aperto un conto corrente per dare supporto economico per Martina Murgese, ancora ricoverata al San Francesco di Nuoro in Neurochirurgia. Lo scopo sarà quello di aiutarla e sostenerla, magari permettendole di tornare nella sua città natale (Milano) e andare via da Macomer.: “Non riesco ancora a capire – ha raccontato in lacrime Martina dal letto dell’ospedale di Nuoro – perché tutta questa violenza nei miei confronti. Perché tanto odio contro di me, non riesco a capirlo. Mai prima di ora – ha continuato la donna – aveva provato a mettermi le mani addosso. Abbiamo vissuto insieme per ben due anni e io ho addirittura lasciato Milano e la mia vita per lui. Pensavo fosse l’uomo giusto per me ma mi sbagliavo” .”Non so se il mio compagno è stato arrestato – ha ripetuto la donna – sono terrorizzata che possa di nuovo avvicinarsi a me”.
Da quanto emerge dalle agenzie stampa Francesco Falchi, disoccupato di 44 anni, si trova in stato di fermo, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto da parte del giudice, nell’ospedale di Oristano, dove è stato ricoverato in seguito a un malore. Insomma dopo le cure per lui si apriranno le porte del carcere, dove sarà rinchiuso con la pesante accusa di tentato omicidio. L’uomo infatti avrebbe picchiato a sangue la povera donna, sicuramente al termine di un banale litigio nella loro abitazione di Macomer. Martina Murgese, vittima dell’assurdo pestaggio, ha anche raccontato agli inquirenti che quell’uomo l’avrebbe costretta a bere dell’acido muriatico, prima di essere brutalmente colpita senza alcuna pietà con pesi da cinque chili.
Tra l’altro Martina è anche reduce da una storia travagliata: anche il suo ex marito infatti la picchiava e lei ha raccontato agli investigatori di essere invalida “per dei danni subiti alle vertebre durante i precedenti maltrattamenti”.
“La mia vita è un incubo” ella ha aggiunto.
Sono circa 114 le donne che, da gennaio a dicembre 2017, hanno perso la vita per mano del marito, compagno, fidanzato o ex. Questo è il triste bilancio delle vittime di femminicidio in Italia, due delle quali assassinate in procinto di diventare madri, con la conseguente morte dei figli che portavano in grembo.
Ad uccidere queste povere donne sono, quasi sempre, mariti, compagni, fidanzati o ex… una vera e propria strage cui si aggiungono violenze quotidiane che sfuggono ai dati ma che, se non fermate in tempo, rischiano di fare altre vittime.
Tante le donne molestate, perseguitate, aggredite, picchiate, sfregiate; così come numerose sono quelle strangolate, bruciate, accoltellate, nella quasi totalità dei casi proprio da chi diceva di amarle. E come se non bastasse, a tutto ciò si aggiunge il preoccupante fenomeno dello stalking.
L’età del carnefice è solitamente compresa tra i 31 e i 40 anni; mentre la vittima rientra nella fascia 18-30 anni. Purtroppo sono tante le donne che non denunciano gli uomini colpevoli della violenza, e preferiscono subire in silenzio lo sfregio, fino a mettere continuamente a repentaglio la propria vita.
Tuttavia quando la donna denuncia questa viene sottovalutata e lasciata in un cassetto o della polizia giudiziaria o del giudice; oppure viene lavorata, ma c’è una sottovalutazione del rischio e il giudice magari applica una misura che poi si rivela inadeguata.
Importante deve essere dunque il ruolo delle istituzioni, ma anche culturalmente si può fare molto nella società, attraverso la prevenzione.
Nessuna donna deve permettere di farsi isolare forzatamente dalla famiglia e dagli amici, denigrandoli e sradicandoti da un terreno affettivo amicale di riferimento. È necessario osservare nel proprio partner se vi sono eccessivi e frequenti cambi di umore, anche minacciosi, con un ossessivo continuo denigrare la tua attività, il tuo aspetto, il tuo abbigliamento, deridendoti in pubblico o in privato. Prestiamo attenzione se vi è un eccessivo controllo delle nostre telefonate e delle amicizie o ripetute intimidazioni verbali e guardiamoci dalla insana e tormentosa gelosia, anche verso le amiche. Soprattutto dobbiamo saper dire di “no” in modo chiaro e sereno se serve a creare confini sani: i troppi “sì” creano autorizzazione a monopolizzarci. Stiamo attente ai comportamenti persecutori, come telefonate anonime, sms, e-mail, violazioni di domicilio, spionaggio e sorveglianza ossessiva.
Anna Princi
Liceo Classico “Ugo Foscolo” di Albano Laziale (Rm)

RIFLESSIONI DI UN’ADOLESCENTE SUL FEMMINICIDIO di Vanessa Marucci

5 Aprile 2020 | Redazione

Sono tante le domande che insorgono in me dinanzi il fenomeno del femminicidio, ma ce n’è una in particolare che si impone alla mia attenzione: cos’è esattamente quel meccanismo causale che spinge l’uomo a commettere un atto di violenza contro una donna?
Questa è la domanda fondamentale che mi sorge nella mente ogni volta che leggo un giornale o sento al telegiornale la notizia di un marito, un compagno o di un fidanzato che uccide la propria compagna.
In Italia si verificano molti casi di questo genere, se si pensa che ancor oggi almeno 120 donne vengono uccise ogni anno per mano del loro marito/fidanzato o ex compagno.
Molti fra questi uomini usano la “scusa” della cosiddetta “gelosia” per giustificare questo loro gesto criminale.
Ma è questa la verità? E, se lo è, da cosa origina una simile “gelosia”? Da una insicurezza dell’uomo? Da altro?
Per capirlo forse bisognerebbe comprendere il fenomeno del femminicidio nel suo complesso, ed è per questo che ho scelto di esaminare e parlare prima di tutto del femminicidio in generale, anziché di uno specifico delitto commesso in questi ultimi mesi: per il fatto che questo non solo è un argomento delicato, ma sarebbe giusto parlarne ampiamente, per tracciarne i dati generali, comuni e per capirlo come fenomeno nel suo complesso.
Esistono molte organizzazioni, gruppi ed organismi che si prendono cura delle donne, vittime e superstiti di queste violenze. Si tratta per lo più di associazioni femministe, che basano il loro scopo associativo nella difesa dei diritti femminili.
Molti individui credono che questi movimenti femministi esistano solo per “dare” o “accentuare” il potere delle donne a scapito degli uomini. In realtà le donne da secoli sono costrette a combattere per arrivare ad ottenere gli stessi diritti degli uomini, essendo state da sempre storicamente screditate e poste ai margini della società maschile.
Forse dovremmo chiederci il motivo per cui storicamente si è determinato in origine uno squilibrio abnorme tra questi generi.
Un motivo che probabilmente è legato alla domanda posta al rigo iniziale: cos’è esattamente che porta un uomo a compiere violenza verso una donna, la propria moglie, fidanzata o compagna? Perché quegli stessi uomini sostengono che sia proprio la gelosia la causa della loro violenza? O perché questi uomini violenti, dovendosi giustificare, danno la colpa proprio alla donna, in realtà la vittima del loro crimine? Oè realmente la donna la vera causa di tutto ciò?
Ulteriore domanda che mi pongo: perché si dice che accanto il femminicidio esista il maschicidio e che quest’ultimo in realtà sia pari al femminicidio, sebbene se ne parli molto meno o per nulla?
Penso che cercare una risposta a queste domande sia fondamentale per comprendere la storia dell’umanità ed anche il fenomeno del femminicidio. Una risposta, tuttavia, che non sia ideologica ma aderente ai fatti storici e attuali.
Vanessa Marucci
Liceo Classico “U. Foscolo” di Albano Laziale (Rm)

LA SPAGNA CONTRO LE VIOLENZE DI GENERE… E L’ITALIA? di Federica Cerreti

5 Aprile 2020 | Redazione

ERA il 7 luglio 2016 a Pamploma, in Spagna, durante le celebrazioni per la festa di san Firmino, quando una ragazza madrilena di 18 anni veniva assalita da cinque uomini originari di Siviglia. José Angel Prenda, Alfonso Cabezuelo, Antonio Manuel Guerrero, Jesus Escudero e Angel Boza, si erano offerti di accompagnare alla sua auto la giovane, conosciuta la sera stessa, che venne invece condotta nell’androne di un palazzo dove, intorno alle 2:00 di notte, avvenne l’aggressione. La donna è stata trovata il giorno seguente, accasciata a terra in posizione fetale ed ancora in stato di shock. I cinque si facevano chiamare “la manada”, ovvero “il branco”, e due di essi operavano nelle forze dell’ordine spagnole: uno era militare nella guardia nazionale, un altro poliziotto. Gli uomini hanno dichiarato che la donna era consenziente poiché non solo, di sua volontà, aveva baciato uno dei cinque, ma neppure aveva opposto resistenza né manifestato cenni di agitazione durante l’aggressione. A verificare la dichiarazione è stata una ripresa fatta con il telefono da uno del branco, con lo scopo di inviarla poi a degli amici per vantarsi dello stupro; nel video si vede la donna immobile con gli occhi chiusi che non tenta di divincolarsi dagli aggressori. La difesa in Giudizio ha spiegato che la giovane non ha reagito perché troppo terrorizzata per muoversi, l’unica cosa che voleva era che la terribile disavventura finisse presto, motivo per cui, a parere dell’accusa, avrebbe preferito non contrastare gli uomini.
Secondo il codice penale spagnolo, se il sopruso non è caratterizzato da violenze, minacce o costrizioni, non può essere giudicato “aggressione sessuale”, 20 anni di prigione, ma solo “abuso sessuale”, 9 anni di galera. Il processo si è concluso dopo sei mesi, la sentenza era attesissima ed è stata trasmessa in diretta tv nazionale: gli aggressori sono stati condannati per mero abuso sessuale a 9 anni di carcere.
La decisione finale è stata accolta con sdegno dall’opinione pubblica che ha dato vita a rivolte e sollevazioni popolari, nelle piazze spagnole più di diecimila cittadini, da Barcellona a Madrid a Siviglia, hanno manifestato gridando “ti crediamo sorella”. La rivolta è divampata poi sui social con l’hashtag #YoTeCreo (io ti credo), sostenuto ed accolto anche da alcuni leader politici di partiti socialisti come Pedro Sanchez, che ha sostenuto“ ha detto NO. Ti crediamo e continueremo a crederti”, e Pablo Iglesias, che su twitter ha scritto “se non lotti contro 5 bruti non ti stanno violentando: vergogna e schifo”. Il governo stesso si è scagliato contro la sentenza ed il ministro della Giustizia Rafael Català ha chiesto di rivedere i reati di tipo sessuale inclusi nel codice penale.
Nel contempo in Italia una bambina di 12 anni è stata vittima di stupro di gruppo, avvenuto nel Catanese: la piccola è stata portata in ospedale poiché perdeva sangue dall’utero, ma la scoperta dei medici è stata sconcertante, perchè la dodicenne presentava lacerazioni interne tanto brutali, da non poter essere attribuite ad atti sessuali. Questa rivelazione ha dato il via alle indagini, si pensa che la vittima sia stata attirata dal fidanzatino in un garage per poi essere legata e violentata anche con l’impiego di oggetti impropri. Ora, a differenza di ciò che avvenuto in Spagna, nel paese regna il silenzio, l’omertà predomina sulla giustizia, sull’etica, e sull’umanità. In pochi hanno davvero compreso la gravità dell’accaduto, ma anch’ essi restano chiusi nel silenzio, nell’attesa che l’aggressione venga dimenticata e superata. Mentre una bambina di 12 anni resterà segnata per il resto della sua vita.
Federica Cerreti
Liceo Classico “Ugo Foscolo” di Albano Laziale (Rm)