Italia ultima in Europa per occupazione femminile

13 Marzo 2024 | Redazione

In Italia le donne tra i 20 ed i 64 anni che lavorano sono neppure 1 su 2. Se si considera la popolazione femminile tra i 15 ed i 74 anni esattamente il 48% in base ai dati UE . Nel sud Italia i picchi di inoccupaziohne tuttavia sono ancora peggiori (70% in Sicilia)

Coloro che hanno un lavoro di qualità – in termini contrattuali e retributivi – sono tuttavia ancora meno, circa il 30%. La maggior parte delle donne italiane infatti lavora con contratti a tempo determinato o part time. In Germania il tasso di partecipazione femminile al lavoro è del 77%, in Francia del 65%, in Grecia del 56%.

Le donne inoccupate rappresentano un modello famigliare e a quanto pare continusano ad essere funzionali al funzionamento del nostro sistema di welfare svolgendo (gratis) quei compiti di cura – verso bambini, anziani, persone fragili – che toccherebbero allo Stato (non gratuitamente).

Tuttavia meno donne lavorano, meno ricchezza si produce, minori sono le risorse distribuite e inferiore e’ anche il tasso di natalita’: la bassa occupazione femminile è tra una delle principali cause della scarsa crescita italiana, economica, industriale e demografica. Tra tutti i Paesi europei, l’Italia è quello che ha il più basso tasso di natalità: 1,2 figli per donna contro una media europea di 1,6.

Gli studi internazionali dimostrano che le donne che lavorano tendono infatti ad avere più figli, perché possono contare su una maggiore stabilità finanziaria.

La presenza di infrastrutture adeguate, a partire dagli asili nido, accompagnata da un’equa ripartizione dei carichi parentali dovrebbe rimanere dunque la priorità.

v. dossier del Sole 24 ore in https://www.ilsole24ore.com/dossier/20230303-scelte-donne-AEpM3DxC

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