Intervista a Paese Roma Giada Giunti

12 Febbraio 2022 | Michela Nacca

Il 12 febbraio 2022 rilasciamo una intervista a Paese Rosa Giada Giunti

https://www.paeseroma.it/attualita/2022/02/12/avvocata-michela-nacca-condanne-dalla-cedu-e-questa-la-protezione-per-mamme-e-bambini-vittime-di-abusi/

ecco il testo

“Un’altra sentenza della Corte Europea condanna l’Italia per il mancato ripristino delle relazioni padre figlio...ma! A leggere bene la sentenza  si scopre che anche questo bambino – come in molti altri precedenti –  decisamente e permanentemente ha rifiutato per lunghi anni  i contatti con il padre a causa della propria invincibile PAURA, legata a ricordi di  abusi sessuali paterni, denunciati ma non presi in seria considerazione e dunque presto archiviati” è quanto commenta l’avvocata Michela Nacca, presidente di Maison Antigone.

Ed aggiunge “ in definitiva la CEDU imporrebbe alle istituzioni italiane una coercizione dell’amore e  della relazione indipendentemente dalla paura, dalla volontà e dalla libertà del bambino?

Ci piace porci e porre domande e dunque anche oggi  chiediamo:

Come mai la CEDU giudica in contumacia delle altre controparti, ossia non ascoltando le ragioni del minore o ex minore e della madre?

Come mai la CEDU non si interroga mai e minimamente, né sembrerebbe  essere sollecitata a farlo dai legali italiani,  sull’effettivo ascolto giudiziale del minore? scoprirebbe che è sempre mancato, negato, svilito  o inadeguato (in quanto delegato, non video registrato, non condotto con le dovute garanzie, non aderente ecc ecc)

Perché la CEDU non si interroga sulle motivazioni profonde di quel rifiuto del figlio, ossia i motivi della sua PAURA?

Perché la CEDU non si interroga, o non è interrogata né sollecitata a farlo,  sulle continue archiviazioni delle denunce per abusi incestuosi, in Italia, in assenza di serie indagini con intercettazioni e sequestro di pc e cellulari?

I rappresentanti legali dell’Italia dinanzi la CEDU  espongono tutte le argomentazioni possibili? conoscono o vogliono conoscere le argomentazioni delle vere controparti per esporle alla CEDU?

O no?

Come mai  la CEDU non si interroga sul perché questi casi derivano  spesso da allontanamenti cautelari dovuti a denunce per abusi sessuali paterni, sulla base dei racconti degli stessi bambini?

Come mai queste denunce  vengono  fin troppo facilmente archiviate sostenendo siano “pretestuose”, spesso senza neppure l’ascolto del minore, considerato non capace a prescindere e con 1000 pretesti imbavagliato?

Come mai  questi racconti di abuso risultano troppo spesso sviliti con una diagnosi di “simbiosi materna” (ex Pas)?

Come mai la CEDU ed i rappresentanti legali dell’Italia non si interrogano sul perché non vengano mai disposte serie indagini, dalle Procureattraverso intercettazioni ambientali, perquisizioni ed il sequestro di pc e cellulari?

Se lo facessero magari riuscirebbero a capire come mai ciò che non è stato ritenuto sufficiente ad una condanna ( in base al principio in dubio pro reo) lo sia stato in ambito civile per proteggere il minore.

E come mai li dove sono stati fatti studi specifici (Australia  Francia e Brasile) è emerso che quasi tutte le denunce delle madri  per abusi incestuosi paterni sui figli minori  vengono archiviate, giungendo a condanna meno dell’1% di esse? E che ciò avviene  proprio grazie alle strategie processuali ed  ai pregiudizi instillati e rafforzati grazie a diagnosi di  “simbiosi” (ex Pas) ed alla costante tendenza dei tribunali, delle Procure e delle ffoo a considerare le denunce materne come inveritiere a prescindere da tutto? A prescindere anche dai racconti chiari dei bambini, dalle ecchimosi e dalle lesioni? Anche a prescindere dai pur presenti tipici sintomi di abuso sessuale?

Ed in Italia?

Quante sono in Italia ogni anno le denunce delle madri per abusi sessuali incestuosi e quante ogni anno le archiviazioni e quante le condanne?

Non ci stupiremmo di esiti analoghi a quelli australiani o dei peggiori dati francesi e brasiliani!

Ma possibile che queste madri siano tutte matte e malevole?

Eppure studi scientifici seri internazionali hanno dimostrato che rari sono i casi di denunce materne infondate ed ancora meno quelle dolosamente inventate

In https://www.maisonantigone.it/blog/?le-strategie-processuali-degli-uomini-violenti

Perché viene IGNORATA DA ANNI E DA TUTTE LE FORZE POLITICHE  la nostra richiesta di introdurre  una Legge Megan anche in Europa ed in Italia, analoga a quella americana? Ossia un Pubblico Registro dove sia possibile verificare nome e cognome dei pedocriminali condannati in via definitiva.

In https://www.change.org/p/presidente-parlamento-europeo-istituzione-pubblico-registro-pedofili

Perché la Convenzione UE di Lanzarote protegge la privacy di pedocriminali pericolosi più della SICUREZZA dei bambini?

Perché la stessa CEDU con visione ADULTOCENTRICA sembra proteggere  più la relazione genitoriale  temuta abusante  che la volontà, la libertà, la sicurezza del minore?

Perché in associazioni che si dicono a protezione dei minori abusati talvolta  risultano stranamente professionisti che per mestiere fanno i consulenti in difesa degli imputati in processi di abuso sessuale su minori o addirittura da parenti /sodali di imputati?

Perché una pseudoteoria irrazionale e violenta  come la Pas, palesemente costruita ad arte per screditare tutte le denunce di abuso sessuale incestuoso su minori, esplicitamente apologetica della pedofilia incestuosa, ha avuto un così grande e duraturo successo anche in Europa (oltre USA, Canada, UK,  Brasile, Argentina, Australia ecc)?

E soprattutto chiediamo:

Perché questa pseudoteoria e strategia processuale, nonostante sia stata smascherata e condannata da decenni a livello internazionale, continua sotterraneamente e subdolamente ad essere usata vittoriosamente  grazie a ridenominazioni artificiose (es simbiosi) e attraverso una applicazione acritica, astratta, rigida, cieca -o peggio- dell’obbligo di relazione genitoriale, come fa la CEDU?

Perché la CEDU sembra incitare ad agire violenza privata su un minore terrorizzato dalle relazioni paterne, imponendogliele?

Come può la CEDU pretendere di imporre l’amore, il perdono, il riconoscimento affettivo laddove amore, perdono e riconoscimento non vi è?

Le relazioni affettive possono essere coercizzate dai Tribunali e dalla stessa CEDU? O FARLO RAPPRESENTEREBBE UNA VIOLENZA PRIVATA PER CHI SUBISCE?

La libertà di una persona ad amare ed essere amato da chi vuole può essere negata o limitata da un tribunale?

I minori sono considerati persone, come tali depositari di diritti umani essenziali dalla CEDU…o no?

Siamo una società che  non vuole vedere, capire e perseguire la pedocriminalità’ per paura…

o per dolo??”

Così conclude l’Avv. Michela Nacca

Presidente Maison Antigone

Invitiamo a continuare a firmare la nostra Petizione sulla istituzione di un Pubblico Registro Pedocriminali, andando oltre le 30.000 sottoscrizioni già quasi raggiunte

P.S.  ci spiace per chi potrebbe sentirsi responsabilizzato dalle nostre domande.

Dovrebbe  interrogare  non noi ma se stesso e la propria coda di paglia.

Noi  semplicemente esercitiamo un nostro diritto di opinione e critica, tanto più che lo facciamo ponendo domande quindi nella consapevolezza di poter ricevere risposte contrarie!

Tags:abusi sui minoriCEDUMaison AntigoneMichela Nacca

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *