Petizione: VOGLIAMO TESTIMONIARE SULLA VIOLENZA ISTITUZIONALE AGITA NEI TRIBUNALI SU DONNE E MINORI

23 Luglio 2021 | Redazione

Con la presente Petizione elaborata dalla nostra Presidente Avv. Michela Nacca e lanciata su change.org il 23 aprile 2021 chiediamo di poter testimoniare, insieme alle centinaia e centinaia di vittime e professioniste e professionisti, dinanzi la CEDAW ed altri organismi ONU e UE riguardo la costante rivittimizzazione agita nei tribunali su donne ed i loro figli minori che denunciano violenze domestiche e abusi sessuali.

v. https://chng.it/5YprFPF2

ecco il testo della petizione

#ChildrenLivesMatter
#KidsforCash
#RepugnantMarket


Siamo TESTIMONI DIRETTI della violenza istituzionale che viene agita dalle istituzioni, anche  nei tribunali italiani distorti da pregiudizi culturali diffusi su donne e minori, rafforzati da  pseudo teorie ascientifiche come la Alienazione Parentale ( gia’nominata Pas), la cd Sindrome della Madre Malevola, la cd. Sindrome di Medea,  la cd Sindrome di Elettra o in altri diversi modi quest’unica pseutoteoria, costruita al fine di sminuire  le denunce di violenza familiare  e i racconti di abusi incestuosi, presentate da donne e minori, voglia essere ridenominata!

Se lo sei anche TU, METTICI LA FIRMA e conferma la tua disponibilita’ a testimoniare dinanzi le Commissioni a cio’ preposte!

Siamo pronte/i a TESTIMONIARE dinanzi le COMMISSIONI INTERNAZIONALI, EUROPEE E NAZIONALI, su migliaia di casi!

BASTA ABUSI INDOTTI DA INGIUSTIFICATE DISCRIMINAZIONI E STEREOTIPI CULTURALI SULLE DONNE.

BASTA VIOLENZA ISTITUZIONALE INDOTTA DA DISCRIMINAZIONI SUI   MINORI E SULLE LORO MADRI PROTETTIVE,  PER  FAVORIRE UNA PATERNITA’ VIOLENTA, INADEGUATA E ABUSANTE !

Alla Commissione UN CEDAW-CSW – RELATORI SPECIALI
Alla  Commissione UE Grevio

Alla Commissione Parlamentare sulle case famiglia e affido minori

Siamo donne e uomini cittadini italiani indignati, Avvocate e Avvocati, Psicologhe e Psicologi, Educatrici ed Educatori, Pedagogiste e Pedagogisti, Assistenti Sociali, Docenti, Giornaliste e Giornalisti, Sindacaliste, Stiliste, Terapiste, Medici, Infermiere, Ostetriche, Parlamentari, Maestre, Operatrici e Operatori Socio Sanitari, appartenenti alle Forze dell’Ordine, Mamme e tanti bravi padri che condannano, insieme a noi, la violenza domestica e gli abusi incestuosi sui bambini.

SIAMO TUTTE/I   VITTIME O TESTIMONI DIRETTI e spesso QUALIFICATI della VIOLENZA ISTITUZIONALE che viene agita – da anni –  contro donne, bambini e adolescenti, con le loro madri protettive, nei Tribunali italiani fuorviati da pregiudizi rafforzati da una “scienza spazzatura” che rivittimizza le vittime di violenza e di abusi sessuali incestuosi, imbavagliandole, al solo scopo di negare la violenza maschile e tutelare relazioni genitoriali (in genere paterne) abusanti, inadeguate, violente e pericolose!

SIAMO STANCHE!

Vogliamo esprimere la nostra indignazione per ciò che, da anni ormai, sta divenendo anche in Italia la giustizia penale e civile, in caso di abusi sessuali su minori e violenza  su donne e minori.

Tribunali civili e penali italiani stanno diventando sempre piu’  incapaci di dare ascolto e di proteggere i suoi cittadini piu’ indifesi: i bambini e gli adolescenti, vittime di quello che in Inghilterra e’ stato definito il “repugnant market”, ossia quel “mercato” – descritto da politici, attivisti per i diritti umani,  studiosi e giornalisti investigatori inglesi –  in cui  “la domanda di genitori abusanti che vogliono mantenere il controllo sulle loro vittime incontra l’offerta di professionisti pronti a rispondere a queste richieste” determinando  una formazione distorta del convincimento giudiziale.

Da anni assistiamo a:

* Procure che archiviano  denunce presentate da donne… e Tribunali che assolvono imputati per maltrattamenti, stalking, minacce , violenza sessuale, soprattutto per abusi incestuosi sui figli ,  lesioni, nonostante testimoni e referti di pronto soccorso, audio di violenze e messaggi wap e messenger con minacce di danni o addirittura di  morte, sintomi fisici e psichici degli abusi sessuali, sminuendo il senso e la gravita’ di denunce, prove e testimonianze.

* Reati non perseguiti e diritti di difesa annichiliti, violati,  a causa della lunga durata delle indagini preliminari e dei processi.

* Procure che archiviano denunce e  Tribunali che assolvono imputati nonostante  anni di mancati pagamenti del mantenimento dei figli, fino a raggiungere somme di decine di migliaia di euro, applicando l’esimente della incapacita’ economica: nonostante la giovane eta’, la capacita’  e le elevate competenze professionali paterne, nonostante le prove della  omissione dei pagamenti e dell’occultamento dei redditi, delle macchine costose guidate e del tenore di vita elevato condotto.

* Procure che archiviano puntualmente le denunce per falso ideologico e frode giudiziaria delle relazioni di CTU e SS,  nonostante le prove di audio,   video e/o ricca refertazione medica, sminuendone senso e gravita’ della violenza subita, a causa della ingiustizia agita, fino alla sua negazione.

*Giudici che, su indicazioni di CTU indottrinati alla junk scionce (P.Fink-APA)  affidano o addirittura collocano bambini probabili o possibili o vittime certe di abusi  e/o violenza proprio presso i loro padri abusanti, perché indottrinati all’idea che “le madri strumentalizzano” e comunque  “la violenza è irrilevante” che “vale la presunzione di innocenza” e la “bigenitorialita’” sia il “the best interest of child” .

mentre nella stessa Costituzione Italiana e circa l’affido dei minori e’ vero il contrario, cosi come da ultimo ribadito il 15 marzo 2021 nella requisitoria della Sostituta Procuratrice Generale Dottoressa Ceroni dinanzi la Cassazione !

* Giudici che, pur dovendo decidere dell’affido del bambino, non indagano minimamente circa le denunce di violenza:  perché tanto c’e’ chi ha detto loro che “le denunce sono quasi tutte false” ….e, comunque sia, visto che le violenze sono ormai considerate fuorviatamente “irrilevanti”, “irrilevante” diventa dunque anche l’indagine !

* Giudici indottrinati in Seminari, Convegni e Corsi formativi sulle pseudo teorie della “Parental Alienation” e su “false memorie”, che rafforzano le discriminazione su donne e minori, persuadendoli  all’idea che le donne e le madri depositino quasi tutte denunce strumentali, false, e che i minori non siano capaci di testimoniare e ricordare violenze subite.

* Giudici che dunque finiscono per non ascoltare le donne e neppure  i minori, nonostante sia un  diritto costituzionale ed un obbligo giudiziale farlo (per i minori ex art. . 12 Convenzione NY 1989, art. 6 Convenzione Istanbul 2011, entrambi ratificate dall’Italia e dunque, in quanto tali, dal valore costituzionale ex art. 117.primo comma  della Costituzione italiana -v. sentenze Corte Cost. n. 348 e n. 349 del 2007 )!

�Giudici che pensano di poter assolvere all’obbligo di ascolto del minore facendolo indirettamente, solo  tramite CTU o educatori e assistenti sociali, spesso indottrinati alla stessa junk science che rafforza i pregiudizi su donne e minori.

* Giudici  persuasi dalla psicologia giuridica di non esser  all’altezza e di aver sempre e solo bisogno della relazione tecnica di uno psicologo giuridico o psichiatra forense,  per ascoltare  un minore o per valutare la sua attendibilita’ o la stessa capacita’ genitoriale: uno di quei CTU convinti che la “violenza e’ irrilevante” e che “le denunce delle madri siano quasi tutte false” o che e’ comunque persuaso della essenzialita’ della relazione paterna, sebbene pericolosa, sicche’ ignorera’ la violenza perche’ “irrilevante” e dunque mediabile!

�Gudici che delegano l’ascolto forse per evitare di porre domande che implicherebbero  risposte sulla violenza subita …  lasciando il compito a chi è disposto ad ignorarle? Perche’ tanto la violenza paterna “e’ irrilevante”!

�Giudici che avallano acriticamente l’operato di assistenti sociali, educatori e CTU, Tutori e Curatori che, ignorando la violenza domestica e gli abusi incestuosi denunciati e raccontati dai bambini, finiscono per OCCULTARE gli abusi subiti dai minori…, perche’ fuorviatamente convinti che la violenza – specie se paterna – sia “irrievante” e che la “bigenitorialita’” – alias la relazione paterna – costituisca il vero e quasi unico the best interest of child…e cio’  sempre…anche se si tratta di un padre abusante!

* Giudici che, in violazione della Costituzione e della Convenzione di Istanbul,  dispongono la mediazione anche in casi di violenza, tra abusante e vittime: una mediazione  magari mascherata attraverso incontri protetti, incontri in CTU e percorsi infiniti alla genitorialita’ o ridefinita  coordinazione genitoriale!

*Giudici che impongono  percorsi alla genitorialita’ alle madri protettive ma non ai padri abusanti!

* Giudici che impongono la “cura” del reset ai bambini che hanno paura del padre violento… ma non al genitore violento!

* Giudici che dispongono TSO di reset  su minori vittime probabili, possibili o certe di violenza e abusi incestuosi!

�Giudici che, incuranti dei traumi che provocheranno, con l’uso delle forze dell’ordine allontanano e incarcerano in case famiglia, per mesi e anni, bambini anche piccolissimi, e adolescenti, impedendo loro ogni contatto con le madri protettive, i parenti e gli amici, togliendo loro persino i telefoni cellulari, affinche’ vengano “resettati” e riallineati ai padri: padri che essi rifiutano perché terrorizzati e di cui raccontano abusi.

* Giudici che dispongono o lasciano applicare ad enti affidatari il reset ai bambini: una riprogrammazione di stampo militare che usa ogni mezzo per far si che il bambino  accetti di vivere con i padre di cui ha paura.

�Giudici che procedono ad ablazione del minore – che racconta abusi paterni – prima dell’incidente probatorio, inquinandone inevitabilmente i risultati.

�Incidenti probatori condotti a distanza di anni dalla denuncia per abusi sessuali su minori, determinando cosi la scontata archiviazione della denuncia e la denegata giustizia!

�Giudici della custodia che, dinanzi casi di violenza domestica o abusi su minori pur evidenti e provati, persino nonostante condanne gia’ passate in giudizato, preferiscono incaricare CTU per valutare le capacità genitoriali …ma sotto indagine finiscono solo le capacita’  materne! Perche’ quelle paterne vengono sempre presunte, visto che la violenza paterna “e’ irrilevante” !

�Giudici che pretendono che le madri – anche se vittime – diventino “resilienti” alla violenza paterna: ossia siano o diventino “capaci” di imporre la figura paterna violenta al figlio che ne è vittima!(v. ad es. Cass.civile  9143/2020).

�Giudici che dinanzi madri “non resilienti” alla violenza, e pur in presenza di piu’ rinvii a Giudizio – o persino condanne!-  reputando solo esse “pregiudizievoli” e dunque pericolose, sicche’  ASSURDAMENTE  puniscono queste madri e soprattutto i figli minori, con la ablazione degli stessi, al fine di imporre la relazione del padre pur con 3 rinvii a Giudizio per maltrattamenti ecc   (Cass. 9143/2020).

�Giudici che dinanzi le denunce per abuso sessuale su minore lasciano che sia un  CTU a decidere dell’ascolto del minore,  anche se si tratta di bambini  intelligenti di 6, 7, 10 o dodicenni perfino se quattrodicenni.

�I Bambini disabili vengono considerati sempre e solo incapaci di testimoniare, a prescindere… e per questo rappresentano gli obiettivi primari dei pedocriminali!

�Giudici incaricati di decidere dell’affido dei minori che  impongono su richiesta paterna delle valutazioni in CTU senza senso a dodicenni, tredicenni, quattrodicenni, quindicenni, sedicenni e persino diciassettenni che hanno denunciato abusi paterni e violenze domestiche … CTU che serviranno SOLO ad essere STRUMENTALIZZATE nel parallelo procedimento penale (SEMPRE IN RITARDO STRATEGICO!).

Giudici convinti dalla Psicologia Giuridica e dalla Parental Alienation che la violenza e gli abusi incestuosi paterni  siano meno pericolosi per la sicurezza dei loro figli e meno pregiudizievoli alla sana crescita dei bambini delle mamme protettive: perche’ i padri, anche quelli pedocriminali, sono sempre reputati necessari alla “sana formazione” del minore!

� Giudici che si schierano dietro la formula “Il penale non entra nel civile“..ma solo quando i fatti raccontati,  il rinvio a Giudizio o la condanna riguardano il padre!

�Giudici persuasi assurdamente dalla junkscience che le madri protettive siano dunque le uniche da allontanare: perche’ colpevoli di ostacolare la relazione paterna. Mentre  i padri abusanti, persino se condannati in Cassazione, non solo non sono pregiudizievoli per la sana e sicura crescita dei figli ma sempre considerati non ostacolanti la relazione materna, l’unica evidentemente sacrificabile a prescindere.

�Giudici che condannano le madri protettive a somme incredibili – cosi come suggeriva Gardner – finendo per  fiaccarne la capacità difensiva e violarne i diritti di difesa. Anche quando sono state chiamate in Giudizio

�Giudici che chiedono alle mamme di ritirare le denunce per dimostrare la “parent friendly”- la disponibilita’ alla relazione con l’altro genitore, anche quando abusante –  salvo poi considerare surrettiziamente, ingiustificatamente e abusivamente  quel ritiro della denuncia come prova della intenzione  strumentalizzante materna!

Giudici che difendono strenuamente la bigenitorialita’, ma solo se coincide con la relazione paterna!

� Giudici che costringono i bambini a vivere e incontrare, persino pernottare  con i loro abusanti, anche se condannati, pluricondannati o rinviati a Giudizio. Per la violenza “e’ irrilevante”.

� Giudici che, dopo aver strappato bambini di due anni alle loro madri protettive affidandoli a padri inadeguati, violenti e persino  condannati, impediscono ogni relazione materna per anni e anni “per non turbare il minore”.

� Giudici che si affidano a CTU incompetenti circa la violenza domestica e gli abusi incestuosi…o semplicemente anaffettivi.

Giudici che continuano ad incaricare CTU che si siano dimostrati gia’ ampiamente incompetenti e inadeguati al ruolo.

�Giudici che ammoniscono le madri perché, vittime dell’ennesima violenza del padre dei loro figli, non avrebbero comunicato allo stesso padre violento il luogo segreto dove la Questura le ha “protette”! Ma non condannano ne’ ammoniscono ne’ sospendono gli incontri con il padre, per la violenza che ha continuato sfacciatamente ad agire….

�Giudici che si lasciano convincere da CTU che l‘allattamento sia un sintomo patologico…nonostante l’OMS raccomandi l’allattamento sia per il benessere psicologico che fisico del bambino!

�Giudici che dispongono la ablazione del bambino dalla madre, ritenuta  inadeguata, “ostacolante”,  sol perche’ e’ stata costretta a trasferirsi o richiedere un trasferimento per motivi professionali.

�Giudici che accettano acriticamente le conclusioni di CTU che diagnosticano la Parental Alienation o la sindrome della “madre malevola” o “sindrome di Medea” – tutte “sindromi” infondate, non riconosciute dalla Comunita’ Accademica Internazionale  e costruite pregiudizialmente contro le madri – senza alcun argomento di prova fattuale fondante!

�Giudici che incaricano CTU condannati per peculato.

* Giudici che incaricano sempre gli stessi CTU, senza alcun tipo di rotazione.

* Giudici che non ricusano CTU in stretti rapporti con la CTP e/o l’Avvocato paterno.

�Giudici e CTU che considerano la violenza sessuale agita come una normale erotizzazione del rapporto coniugale, o la violenza sui minori come normale o giustificabile metodo pedagogico.

Giudici e CTU che riconoscono l’addebito della separazione per maltrattamenti domestici del padre: fatti che invece vengono ignorati dalle Procure e le cui denunce sono archiviate. 

�Giudici che non indagano ne’ rilevano  la sparizione di prove documentali allegate nei loro  fascicoli dalle madri

* Giudici che non valutano la degnita’ di un padre che minaccia di morte la madre, ai fini del riconoscimento del minore. 

�Giudici che puniscono le madri perche’ non agiscono violenza sui figli affinche’ incontrino  il loro padre abusante.

�Gidici che non perseguono assistenti sociali, Tutori e CTU nonostante relazioni che falsano i racconti dei fatti (con prove) reinterpretando agiti di violenza paterni come meri atteggiamenti caratteriali.

�Giudici che applicano la “pseudoteoria” Parental Alienation nonostante ormai SAPPIANO che e’ stata bocciata da decenni dalla Comunita’ Accademica Internazionale, mai inclusa sia nel DSM che nell’ICD, indicata come PERICOLOSA perche’ GRAVEMENTE FUORVIANTE E RIVITTIMIZZANTE LE VITTIME DI VIOLENZA DOMESTICA E ABUSI!

�Giudici Onorari e CTU  in situazioni di non terzieta’, che pur segnalate tuttavia vengono ignorate. https://www.linkiesta.it/2015/08/quasi-200-giudici-hanno-interessi-nelle-strutture-a-cui-affidano-i-min/?fbclid=IwAR3pOBHhpER2usGeXN8oRlrOvcJzHY8Ho836-xkWhQGDaqGM36bVlBHE3kg     

�Giudici che comminano risarcimenti di poco piu’ di 1.000 euro a favore di una donna e madre vittima di maltrattamenti e gravi lesioni (con condanna penale)….e di 20.000 euro a madri colpevoli di aver esercitato i propri diritti di difesa o per azioni necessarie ed anzi doverose ma incredibilmente ritenute dal Tribunale temerarie, o come risarcimento ad un padre in quanto sia stato ritenuto “alienato” o ostacolato nella sua relazione genitoriale a causa della Pas/Pa  (senza condanne ne’ prove ma con una diagnosi in CTU di nessuna validita’ medico-psichiatrico-psicologica, ne’ scientifica e neppure giuridica)!

�Giudici incapaci di leggere le dinamiche della violenza intima e che si lasciano STRUMENTALIZZARE dai violenti, avallando le loro irrazionali, ripetute pretese giudiziali, contribuendo allo stalking giudiziario e ad una ulteriore violenza economica su madri e minori.

�Giudici che, anche dinanzi i gravi sintomi da disturbo post traumatico di cui i bambini allontanati dalle loro madri iniziano a soffrire – bambini che prima era intelligenti e sani – sono ancora a disposti a dare credito ai soliti “esperti”, che dopo aver prescritto la ablazione poi travisano tali sintomi con diagnosi distorte o che comunque evitano di considerare ed  evidenziare nella stessa ablazione il trauma all’origine dei disturbi!

Tutto cio’ avviene

– Nonostante la nostra Costituzione e, tra gli altri ,  in particolare i  suoi articoli 2,3,  29-30-31, 111 della  Cost..

– Nonostante Convenzione internazionali e comunitarie ratificate dall’Italia (tra gli altri la Convenzione ONU sui diritti politici delle donne del 1953 , Convenzione CEDAW del 1979  e Convenzione ONU  sui diritti del fanciullo del 1989, Dichiarazione sull’eliminazione della violenza contro le donne UN del 1993,  Convenzione di Istanbul UE del 2011 e la Conv. UE  Lanzarote).

– Nonostante legislazioni ad hoc predisposte.

– Nonostante direttive del CSM contrarie all’uso – nei tribunali – di teorie come la Parental Alienation, in quanto infondate, distorsive e rivittimizzanti su  donne e minori.

– Nonostante chiare sentenze di Cassazione e, da ultima, la requisitoria del 15 marzo scorso della Sostituta Procuratrice Generale Dottoressa Francesca Ceroni, e l’Ordinanza Cass.  ….pubblicata il 17 maggio scorso che implicitamente considera “nazista”  la teoria sottostante la Pas e quella analoga cd. Sindrome della Madre Malevola.

– nonostante le molteplici condanne della CEDAW (2011 e 2017) e del Grevio del gennaio 2020 (v. in  https://rm.coe.int/grevio-report-italy-first-baseline-evaluation/168099724e ), sulle discriminazioni e rivittimizzazioni di donne e minori nei tribunali italiani a causa di stereotipi,  rafforzati da teorie ascientifiche come la Parental Alienation e altre derivate o pseudoteorie analoghe.

– Nonostante le bocciature della “junk science” Parental Alienation  sia da parte del DSM (nel 2010-2013) che dell’OMS circa le ripetute richieste di inclusione nelI’ICD 11 , tutte rifiutate.

– Nonostante la costante bocciatura delle pseudoteorie Parental Alienation e da essa derivate, o analoghe, da parte  dell’intera Comunita’ Accademica Internazionale, sulla ascientificita’ della Parental Alienation, strategia processuale tesa a imbavagliare donne e minori rivittimizzandoli (  v. quanto sottoscritto da centinaia di Accademici internazionali ed inviato all’OMS nel 2019 affinche’ non accettasse le richieste di inclusione nell’ICD 11  in  http://www.learningtoendabuse.ca/collective-memo-of-concern-to-WHO-about-parental-alienation.html ).

– Nonostante innumerevoli studi accademici e istituzionali abbiano dimostrato che le denunce delle donne, in specie quelle delle madri, non siano affatto da presumersi strumentali o infondate o false, men che meno che quelle infondate siano la maggioranza!( sul mito delle  false denunce delle donne madri v. quanto riassunto in  https://www.maisonantigone.it/blog/?le-strategie-processuali-degli-uomini-violenti ).

– Nonostante la recente condanna dei tribunali italiani  da parte del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa: organo che ha esaminato, nell’ambito della cosiddetta procedura d’esecuzione delle sentenze della Corte europea dei diritti umani, le informazioni fornite dal governo italiano per rimediare alle carenze che hanno condotto alla condanna del Paese nel 2017 nel caso Talpis, stante il tasso eccessivamente elevato di procedure per violenza domestica che in Italia termina in un «non luogo a procedere» durante le indagini preliminari. Nonostante l’ulteriore analoga sentenza di Condanna della CEDU…..

– Nonostante l’esistenza di innumerevoli  studi scientifici seri che da tempo denunciano la discriminazione delle donne e dunque la negazione della violenza domestica e abusi incestuosi da parte della societa’ e delle stesse istituzioni , compresi i media ed i tribunali italiani.

Si vedano a tal proposito gli  studi della Professoressa Patrizia Romito che mettono  in luce le connessioni esistenti tra vari tipi di violenze sulle donne e i meccanismi e le strategie di occultamento della violenza, agite anche nei tribunali, in Romito P., Un silenzio assordante La violenza occultata su donne e minori (2005),  e v. in Romito, P., Folla, N. e Melato, M. (2017) La violenza sulle donne e sui minori. Una guida per chi lavora sul campo. Nuova Edizione, Carocci. –

Si veda  il recente studio della Universita’ della Tuscia “STEP” in  https://www.ilmessaggero.it/mind_the_gap/news/violenza_donne_stereotipi_vittime_due_volte_sociologa_flaminia_sacca_ricerca_universita_tuscia-5528307.html 

Si vedano   studi universitari che evidenziano e provano una    pericolosa ed aggravata  negazione culturale e sociale della violenza maschile contro le donne – agita anche nei media –  attraverso processi di “an-estetizzazione” ,  “occultamento simbolico” dell’autore  (v. studi Giomi e Magaraggia (2017) “romanticizzazione” della violenza (Gius, Lalli 2014; Giomi 2013) normalizzazione (Liebler et al. 2016) ed erotizzazione degli abusi (Taylor, 2014;Durham 2012; Masanet et al. (2018), si veda il Report sugli stessi  programmi Rai redatto dall’Universita’ Roma Tre in https://www.rai.it/dl/doc/1586512843025_2017%20Analisi%20dei%20contenuti%20-%20Monitoraggio%20della%20Figura%20Femminile%20nei%20programmi%20Rai.pdf 

Si leggano gli stessi Report delle FFOO e del Ministero dell’Interno che evidenziano come, nonostante diminuiscano  gli omicidi in genere,  aumentino invece i femminicidi, mentre  le donne e madri vittime di violenza domestica e maltrattamenti dimostrano  sempre meno  fiducia nelle istituzioni, con diminuzione delle denunce dei cd “reati spia”!  v. in https://www.interno.gov.it/sites/default/files/2021-03/report_2021_-_donne_vittime_di_violenza.pdf

Si veda il  REPORT del Sole24h https://staticpaperappv2.blob.core.windows.net/publication/df8960fb4dddb0a13f2092a13768feb6/pdf/full.pdf

Denunciamo peraltro il GRAVE DANNO ERARIALE CHE TUTTO CIO’ COMPORTA ALLO STATO ITALIANO ED A NOI CITTADINI!

Abbiamo migliaia di casi processuali e  di documenti processuali che provano quanto scriviamo, parola per parola!

Ogni nostro fascicolo processuale contiene almeno –  e come minimo – 2 o 3 situazioni  di DENEGATA GIUSTIZIA e rivittimizzazione delle vittime di violenza domestica!

Siamo STANCHI/E di vedere la Giustizia italiana accecata  da pregiudizi infondati e rafforzati ad arte da una cultura misogina, contro le donne ed i minori.

Siamo STANCHE/I di vedere i nostri tribunali FUORVIATI E MANIPOLATI ESSI STESSI DALLA “SCIENZA SPAZZATURA” (P.Fink) che rafforza quei pregiudizi, con gravi effetti distorsivi: tribunali indotti a violare la Costituzione e diritti fondamentali di minori e donne.

Siamo STANCHE/I di vedere i bambini ed i poveri ragazzi MASSACRATI nei e dai Tribunali perche’ rimproverati di non esser divenuti “resilienti” alla violenza paterna.

STANCHE/I  di vedere MADRI ridotte all’imbavagliamento, alla povertà economica ed al furto della maternità …

STANCHE di vedere madri sfiduciate che rinunciano a denunciare e accettano separazioni consensuali in cui rinunciano ad ogni diritto per se’ e per i figli, esponendosi ad ulteriori rivittimizzazioni.

STANCHE/I di vedere i bambini rivittimizzati   da quelle istituzioni da cui dovrebbero essere protetti, nonostante le denunce materne.

STANCHE/I  di vedere la nostra Costituzione VIOLATA e la Convenzione di Istanbul IGNORATA o addirittura FUORVIATA nel suo vero senso!

Chiediamo, pretendiamo un IMMEDIATO CAMBIO DI ROTTA e che la Giustizia torni, in Italia, ad essere degna del suo nome!

Noi ci mettiamo il nome e cognome chiedendo alle Commissioni a cui ci rivolgiamo di venire ascoltate come TESTIMONI DI VIOLENZA ISTITUZIONALE… E TU?

Michela Nacca Avv. e Presidente “Maison Antigone”Movimento #TheCourtsaidItaly” –
Maria Grazia De Benedictis, cofondatrice Segr. “Maison Antigone”
Simona D’Aquilio Avv. e Vicepresidente “MaisonAntigone”                             Raffaella Bocci pedagogista e giornalista, Direttivo Maison Antigone              Marzia Lazzerini giornalista Direttivo Maison Antigone                                      Maria Letizia D’Amore direttivo Maison Antigone

Giovanna Ferrari, madre di una vittima di femminicidio…………….

Onorevole Veronica Giannone
Onorevole Rossella Muroni                                                                               Emerita Cretella Antropologa Segreteria Toscana Art.Uno                                Silvia Russo CISL Arezzo

Salvatore Pitruzzello Docente Universitario in USA Assuntina Morresi Professoressa Universitaria Giulia De Sarlo Docente Universitaria Maria Ferrara Docente Universitaria

Laura Massaro, Presidente “Comitato Madri Unite contro la Violenza Istituzionale” Bruna Rucci Psicologa CTP e Responsabile “Punto Ascolto Medusa”        Girolamo Andrea Coffari di Gilferrato Presidente Movimento per l’Infanzia              Giada Giunti “Verità Altre”
Stefania Anarkikka Spano’ autrice femminista
Michela Cericco “La Goccia Magica”
Paola Pieri “MaternaMente”                                                                                    Emanuela Natoli Presidente di “MovimentiAMOci Vicenza”                                      Elisa Mariani, fondatrice e segretaria di “MovimentiAMOci Vicenza”                       Siassina Natalia Associazione VITARU                                                                   Rossana Ciambelli Associazione TerradiLei                                                      Marinella Canu “Luna e Sole onlus”
Ilaria Moroni Movimento “Insieme per le donne”                                              Grazia Biondi Presidente Manden – Diritti civili e legalità                                                                                                             Rosaria Battaglia Presidente Ass PENTA
Sala Alberto, Presidente Associazione Piccolo Alan ONLUS.
Laura Di Mascolo, psicoterapeuta, Collettivo Donne In-Curanti.
Rosa Di Matteo Presidente Arcidonna Napoli
Marie Helene Benedetti Presidente Associazione Asperger Abruzzo
Francesca Totò Comitato per la legalità e l’anticorruzione OdV

Psichiatri/Psicologhe:  Andrea Mazzeo Psichiatra e CTP
Sara Cafarotti (Progetto Medusa) – Silvia Masserini – Raffaella Biferale – Simona Adelaide Martini –  Valentina Testa  – Antonia Murgo  –
Anna Maria Liberata  – Manuela Guidobaldi mamma e consulente legale/ psicologica – Valentina Arcidiacono, Criminologo clinico e Consulente del Ministero della Giustizia – Nadia Mozenich psicologa-psicoterapeuta

Maria Esposito, sociologa, Napoli

Avvocate/i : Elisabetta Arrabito  Monica Restanio Barbara Ramazzotti  Beatrice Ruggiero  (Progetto Medusa) Michela Canciani  Monica Sciarroni  Alessandra Pardo  Emanuela Fanelli  Gemma Bracco  Marina Bocci  Valerie Josephine Intilla Domenico Buono  Eleonora Tulli  Rossella Rizza  Cristina Pirozzi  Maria Antonietta Labianca

Giornaliste/i: Lucia Ottavi Giornalista e Direttrice de la Testata “Il Coraggio delle Donne” – Silvia Mari Giornalista Agenzia Stampa DIRE – Silvia Ferreri Giornalista – Federica D’Alessio Giornalista – Barbara Rachetti Giornalista – Emanuela Valente Giornalista e blogger – Flavia Landolfi Giornalista – Valeria Scafetta Giornalista e blogger – Claudia Baldini Divulgatrice e direttrice della testata ” l’Arte del comunicare” – Giada Giunti, Giornalista e mamma vittima di diagnosi di Pas – Nadia Somma giornalista

seguono centinaia di ulteriori firme di donne e uomini, di madri vittime di violenza istituzionale e spesso di violenza domestica, gia’ apposte….

SE SEI STATA VITTIMA O TESTIMONE DI QUESTE INGIUSTIZIE  AGGIUNGI ANCHE LA TUA!

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