LE MADRI PROTETTIVE ITALIANE INDICONO DELLE GIORNATE DI MANIFESTAZIONE NAZIONALE A CUI DOVREMMO PARTECIPARE TUTTI!

7 Settembre 2020 | Redazione

di Avv. M. Nacca

Dall’8 fino all’11 settembre 2020, le madri protettive italiane inizieranno 4 giorni di manifestazioni dinanzi i più importanti tribunali per i minori e tribunali ordinari italiani, denunciando le gravi ingiustizie che stanno subendo i loro figli. Ne hanno dato comunicazione il Comitato di Madri Unite contro la Violenza Istituzionale il movimento MovimentiAMOci, Maternamente, sostenute dal Collettivo Donne Incuranti, Terra di Lei ed altri.

Se avessimo a cuore il futuro della nostra società ed un minimo senso di Giustizia, non dovremmo rimanere indifferenti.

Dovremmo ascoltarle, indagare, leggere, capire ed approfondire cio’ che queste donne rivendicano.

Dovremmo tutti indistintamente  sostenerle e manifestare con loro!

Come da anni stiamo facendo noi di Maison Antigone, prima come singole professioniste, poi organizzate in Associazione ad hoc costituita.

Le donne che scenderanno nelle piazze dall’8 all’11 settembre nei prossimi giorni  saranno solo una piccola parte di coloro che in questi anni sono state rivittimizzate nei tribunali:  molte di loro, quelle i cui figli sono ormai maggiorenni, pur contattandoci ed esprimendoci piena solidarietà, tuttavia vogliono dimenticare. Molte altre, i cui procedimenti sono ancora in corso essendo i loro figli minorenni, temono le ritorsioni dei tribunali medesimi.

Si tratta certamente di Tribunali totalmente impreparati a riconoscere la Violenza Istituzionale (I.V.) – ridefinita anche come legal harassment o DV by proxy in altri Paesi  nonché  quella che è stata definita “scienza spazzatura” ed è alla base della distorsione della Giustizia italiana e della stessa I.V. su donne e minori.

All’estero ed in particolare in USA, li dove “pseudoscienza” e la conseguente Violenza Istituzionale sono nate ed attecchite per prime, sono oggetto non più sìlo di denuncia di madri, singoli Avvocati e Giudici, ma da decenni anche di intere associazioni professionali e di Docenti universitari, che ne hanno fatto il loro principale oggetto di studio: la PAS, la cd Sindrome di Alienazione Parentale che dal 2010, conseguentemente l’ennesimo rifiuto di inclusione nel DSM e ICD 11, è stata  ridefinita Disturbo di Alienazione Parentale, o Alienazione parentale, poi semplicemente Alienazione, per arrivare nell’attualità a molte altre definizioni,  che tuttavia non ne hanno cambiato mai la vera sostanza: ossia il fatto di essere una scienza spazzatura, basata su meri pregiudizi infondati, secondo i quali le madri in fase di separazione denuncerebbero falsamente i padri dei loro figli per Violenza Domestica (DV) e abusi sessuali incestuosi, manipolandone i ricordi e per soli scopi strumentali.

Scopi di cui le donne in realtà non avrebbero bisogno, stante il fatto che in ben oltre l’80% dei casi, non solo italiani, in sede di scelta dell’affido dei figli minori i genitori tendono naturalmente verso la maternal preference trovando il pacifico avallo giudiziale, mentre essa viene messa in discussione solo nel restante 15%-18%  dei casi:  guarda caso proprio quelli  che si intrecciano con situazioni di violenza e abusi sessuali incestuosi. Ed è proprio in quei casi minoritari di violenza infatti che la junk science viene applicata: è per questi casi che essa è stata ideata, in difesa di padri abusanti.

“PAS is a defense lawyer’s dream,” ha dichiarato Richard Ducote, un famoso Avvocato di New Orleans, La., che ha difeso per molti anni le madri in cause di affido per i minori, confrontandosi nei tribunali con Gardner e suoi sostenitori, fino a che nel 2003 scopri e rivelò come questi non fosse affatto un Professore della Columbia University, come da 25 anni amava accreditarsi dinanzi le Corti.

Già nel 2008 per il National Council on Juvenile and Family Court Judges (NCJFCJ) la Parental Alienation era unasoft science” (Bowles, Christian, Drew, & Yetter, 2008) ossia una “scienza DEBOLE”, di cui si sconsigliava l’applicazione nei tribunali. Nel  2009 Jeffrey Edleson, Director of the Minnesota Center Against Violence and Abuse, Professor e Director di Ricerca alla University of Minnesota School of Social Work  affermava: “PAS is essentially composed of unsubstantiated claims; there’s no science behind it.” (La PAS è essenzialmente composta da affermazioni infondate; non c’è scienza dietro).

La “junk science” fu cosi definita per la prima volta nel 2012 da Paul Fink, Professore universitario e  Psichiatra già  Presidente dell’APA (la più importante Associazione Psichiatri Americani) già Presidente del The Leadership Council on Child Abuse & Interpersonal Violence, fu a capo del Board che revisionò il DSM, determinando la non inclusione della Parental Alienation sia come Sindrome (PAS) che come Disturbo (PAD).

Lo stesso P. Fink, riguardo la tesi secondo qui la paura che I figli minori abusati manifestano verso i padri abusanti in realtà sarebbe spesso frutto di manipolazione materna, aggiunse che «Science tells us that the most likely reason that a child becomes estranged from a parent is that parent’s own behavior. Labels, such as PAS, serve to deflect attention away from those behaviors.»(«La scienza ci dice che la ragione più probabile per cui un bambino si allontana da un genitore è il comportamento di quel genitore. Le etichette, come PAS, servono a distogliere l’attenzione da questi comportamenti. »)

Conseguentemente e riferendosi alle evoluzioni meramente nominalistiche della PAS, fu riconosciuta come “pseudoteoria”, “pseudoscienza”, “parapsicologia” e “apice della follia” (Giudice Dollinger della Corte  Suprema di NY, sentenza del  18 dicembre 2018), probably the most unscientific piece of garbage I’ve seen in the field in all my time” (probabilmente il pezzo di spazzatura più antiscientifico che abbia visto sul campo in tutto il mio tempo.”) (John Conte of the University of Washington).

Essa è una pseudoteoria «discredited… scientific invalidity… have no grounding in reality» (National Council of Juvenile and Family Court Judges. NCJFC ); Il National Council of Juvenile and Family Court Judges riguardo la Parental Alienation ha spiegato :also diverts attention away from the behaviors of the abusive parent.” (trad. La pas distoglie anche l’attenzione dai comportamenti del genitore violento); « the PAS construct fails to meet scientific standards and should not be admissible in courts.” (Journal of Child Custody).

La Parental Alienation “It is a non-syndrome…PAS[is] no medical diagnosis whatsoever. You cannot confirm a syndrome simply by stating that it exists.(“È una non sindrome … PAS [ è] alcuna diagnosi medica. Non è possibile confermare una sindrome semplicemente affermando che esiste .“) afferma Robert Geffner PhD, President del “Family Violence & Sexual Assault Institute”, President of Institute on Violence, Abuse and Trauma Distinguished Research, Professor of Psychology Alliant International University, San Diego.

The family court system is supposed to work in the best interests of the child, but very infrequently does that happen…Families find themselves in the grip of a system that has no responsibility to them or to the children, that just kind of runs amok.“( trad. “Si suppone che il sistema giudiziario familiare funzioni nel migliore interesse del bambino, ma molto raramente accade… Le famiglie si trovano nella morsa di un sistema che non ha responsabilità nei loro confronti o nei confronti dei bambini, che semplicemente va in tilt”) ha dichiaratoSusan Wilde, psicologa ed esperta su abusi infantili a Berkeley.

L’uso della junk science è stato condannato ripetutamente  anche dalla APSAC, una importante Associazione americana che riunisce professionisti impegnati a lavorare contro abusi infantili, con a capo il Prof. Psichiatra David Corwin. Ad agosto 2019 l’APSAC ha smentito ufficialmente con un comunicato stampa pubblicato sul sito web, le voci dei sostenitori della Parental Alienation, secondo i quali l’APSAC avesse incluso l’Alienazione Genitoriale tra gli abusi infantili.

Anche la CEDAW ed il Grevio hanno ripetutamente condannato la Parental Alienation allertando i Paesi europei circa gli effetti distorsivi suscitati dal suo uso in ambito giudiziario, tali da mettere a rischio la sicurezza dei minori e delle loro madri.

Nel luglio 2020 l’Associazione Pediatri di base spagnoli AEPao ha chiesto l’esplicita condanna da inserire nella legge di riforma del sistema spagnolo degli affidi minorili, alla luce dei gravi danni conseguiti sui bambini alla sua applicazione nei tribunali.

Una spazzatura che, dopo la morte di Gardner, tuttavia è stata ulteriormente sviluppata ed utilizzata da W. Bernet e dal suo PASGroup, diffusa con grande capacità imprenditoriale in tutti gli Stati occidentali, con sostegno di Avvocati, Psichiatri e Psicologi forensi impegnati nella difesa processuale, in ambito civile e penale, di uomini abusanti e maltrattanti. Grazie a  W. Bernet essa ha trovato introduzione  in ambiti politici ed accademici di quart’ordine, non più dunque solo quelli giudiziari dei tribunali, trovando cosi una parvenza di scientificità, che comunque è rimasta del tutto infondata tanto da determinarne l’ennesima esclusione, stavolta anche dall’ICD 11.

La “scienza spazzatura”, approfittando della mancanza di competenza dei Giudici su temi scientifici di psicologia/psichiatria, ne è risultata comunque potenziata la dove fa più comodo ai suoi sostenitori: ossia  nei tribunali, rimanendo la più micidiale strategia processuale mai usata. Per la verità utilizzata ormai strategicamente non più solo a difesa di padri pedofili e violenti, ma nel tempo spacciata come rivendicazione generale di giusti e fondati diritti per tutti i padri, pur non essendolo. Nella sua applicazione pratica ciò si è tradotto con l’utilizzo della junk science  come viatico a sostegno di qualsiasi pretesa giudiziale, anche la più irrazionale e non adeguata al benessere dei bambini, rigorosamente paterna! Si, perché dalle testimonianze e dagli studi effettuati è chiaro che, quando venga utilizzata da madri protettive, essa non sortisca mai effetti! (v. a tal proposito studi della Prof. Sa USA Joan Meier e della Professoressa canadese Linda Neilson).

Una strategia dunque ideata al solo scopo di riaffermare lo strapotere misogino, violento e pedofilo  patriarcale, è divenuta bandiera dei gruppi che rivendicano i diritti maschili ritenuti compressi dalle rivendicazioni femministe: gli MRA. Gruppi che tuttavia continuano ad essere frequentati soprattutto da pedofili e uomini violenti, condannati penalmente per lesioni, maltrattamenti in famiglia e abusi sessuali incestuosi, cosi come scoperto dal giornalista francese Patric Jean,  infiltratosi in questi  movimenti dove, confermando le nostre deduzioni, ha trovato esplicita conferma che la PAS (oggi ridenominata Parental Alienation o in altro modo) sia nata proprio come strategia processuale in primis a difesa dei padri pedofili abusanti i loro figli, poi estesa anche agli uomini violenti ed infine anche a quei padri semplicemente immaturi che intendano affermare le loro esigenze egoistiche (v.  “La loi des Pères” libro pubblicato da Patric Jean).

La junk science ha fatto ben presto breccia anche nei tribunali e nelle università italiane, anche da noi inizialmente attraverso Avvocati e Psicologi/Psichiatri forensi impegnati nella difesa di padri denunciati per abusi sui loro figli, spacciata per scienza pacificamente confermata dalla comunità accademica internazionale e trovando per la verità per molto tempo solo l’opposizione accademica della Professoressa Romito, Docente  di Psicologia Sociale e di Comunità all’Università di Trieste.

Ciò che le madri si sono ritrovate a combattere nei tribunali è dunque un pericoloso costrutto ascientifica, che ha inquinato ed ancor oggi inquina il sistema giudiziale, accademico e la stessa attività legislativa italiana, dopo aver rovinato quello USA e di altri Paesi.

Quelle che scenderanno in piazza non sono dunque madri “pazze”, né madri “pericolose”, né violente!

Sono invece mamme che si sono trovate da anni a combattere contro un sistema giudiziale distorto, aggressivo,  prevenuto nei loro riguardi,   potente e tendenzialmente autoreferenziale, convertito ciecamente e ignorantemente alla junk science, convinto di trovarsi dinanzi a vera scienza (basti leggere le dichiarazioni della SINPIA, in cui si ritiene la PAS una teoria internazionalmente riconosciuta dal mondo accademico! v. sopra !).

Un sistema che difficilmente ammette di aver sbagliato!

In molti casi sono madri costrette a denunciare la violenza domestica subita e/o gli abusi paterni, anche sessuali incestuosi, rivelati dai loro bambini.

Donne e bambini rivittimizzati per anni nei tribunali e che quindi portano su di sé tutti i segni delle vittime di violenza: segni psichici come la depressione, i segni fisici delle patologie legate al sistema immunitario, infine la reattività anche impulsiva tipica di quelle vittime che ancora non sono uscite dalla spirale della violenza, non possono farlo proprio perché istituzionale, ma sanno riconoscerla!

L’assurda rivittimizzazione a cui queste donne ed i loro figli sono sottoposti si basa su pregiudizi culturali preesistenti, rafforzati dalla “scienza spazzatura”: madri che, dopo aver denunciato, anziché vedere protetti i loro bambini da padri abusanti, si sono incredibilmente ritrovate accusate di essere bugiarde, manipolatrici  o pazze, comunque pericolose per i loro figli. Infine, quando è stato impossibile definirle in tal maniera, si è finito per rimproverare loro di essere madri inadeguate in quanto vittime “non resilienti” alla violenza (v. Cassaz. Ordinanza 19 maggio 2020 n.9143)!

In tutti i casi la soluzione giudiziaria e’ stata sempre unica e sola: l’ablazione manu militari del minore dalla casa materna, inversione della collocazione e affido esclusivo al padre abusante, con o senza previa temporanea collocazione in strutture educative (case famiglia) in cui avviare il Reset psicologico, ritenuto legittimo solo sulla base del consenso informato prestato dal solo padre : un “riallineamento” basato molto probabilmente su minacce e ricatti, cosi come raccomandato dal Gardner e confermato da molte testimonianze di ex bambini e ragazzi che lo hanno subito!

A nulla è valsa la storia del sedicenne Nathan Grieco: oggetto, insieme ai due fratelli, di gravi violenze e abusi da parte del padre, proprio a causa della testimonianza processuale di Richard Gardner che diagnosticò nei 3 ragazzi la PAS, fu affidato proprio al padre abusante nonostante le denunce e le richieste di protezione della madre e le chiare conferme di abuso dei 3 ragazzi. Nathan si impiccò nella propria stanza lasciando un diario in cui descriveva gli abusi e si diceva disperato.

Prima e dopo di lui molti altri bambini e ragazzi, affidati ai padri abusanti, sono stati uccisi o si sono suicidati: Thomas Valva, Kyra Franchetti di NY, Kayden Mancuso di Filadelfia o Austin ed Athena Castillo di Baltimora, di Gabrielle White, delle tre figlie di Jessica Lenahan Gonzales e migliaia di altri in USA, Canada, Australia ed in Europa.

Oggi anche i tribunali civili italiani, compresa la Cassazione, evolvendo i principi insiti nella junk science fin dalla sua prima stesura gardneriana (i rapporti sessuali tra i padri ed i loro bambini non sono abusi… i bambini anche di un anno avvertirebbero una esigenza di avere rapporti sessuali… i bambini che sono stati iniziati precocemente al sesso dai padri dovrebbero ritenersi fortunati… ecc.) pretendono che le madri e soprattutto i loro figli minori, pur vittime riconosciute di violenza paterna, diventino “resilienti” a quella violenza: ossia non ostacolino, non contestino il padre-padrone, a cui implicitamente viene dunque di nuovo riconosciuto il diritto di poter esercitare violenza sui figli.

Per la  Ordinanza della Cassazione  Civ. n. 9143  del maggio 2020 è evidente che, a parere della Magistratura civile italiana, il padre padrone detenga lo jus corrigendi e lo jus abusandi sui propri figli e che questi debbano solo subire, spogliati dei loro diritti fondamentali alla sicurezza ed alla salute internazionalmente e costituzionalmente riconosciuti come prioritari rispetto ai “diritti di relazione genitoriale”, la cui priorità è stata tuttavia ribaltata dalla junk science!

La Cassazione impone dunque che le vittime non debbano avere la pretesa di proteggersi fuggendo dal padre padrone e rivolgendosi alle istituzioni…perche’ queste immancabilmente prima o poi riaffideranno il minore proprio al padre violento, considerando pericolosa solo la madre protettiva, colpevole di non riuscire ad insegnare ai figli ad accettare la violenza paterna, ad esser appunto “resiliente”!

Per non parlare di quei casi in cui l’ablazione ed il reset del bambino, che racconta di aver subito abusi paterni,  avviene “provvidenzialmente” – per l’abusante – a ridosso dell’incidente probatorio disposto in ambito penale. O dell’uso della CTU diagnosticante la PAS che, pur redatta nel procedimento civile di affido, viene depositata ed utilizzata in ambito penale determinando l’archiviazione delle denunce, senza lasciare spazio  ad ulteriori indagini e valutazione di prove.

Le madri che nei prossimi giorni scenderanno in piazza saranno dunque donne per lo più accusate SENZA PROVE di essere “alienanti”, di aver “inventato” o “strumentalizzato” le denunce, di aver “manipolato” i figli inducendo loro “false memorie” o pregiudizi verso i padri:  donne e minori condannati a priori e a prescindere, nonostante gravi ed evidenti prove dell’abuso paterno: nonostante in primis i racconti pienamente confermativi dei loro bambini e persino di ragazzi adolescenti, che non vengono ascoltati e, se ascoltati, non creduti!

Madri che vengono stigmatizzate come “alienanti” e minori considerati “fuorviati”  in base ad alcuna prova  ed anzi nonostante prove contrarie : certificazioni di pronto soccorso, testimonianze esterne, video, foto, attestazioni di centri antiviolenza, certificazioni di pediatri, psichiatri e psicologi clinici che descrivono tutti i sintomi fisici e psichici delle violenze subite. Prove che tuttavia rimangono del tutto ignorate o negate nelle relazioni di servizi sociali, CTU,Tutori e Curatori e, dunque, dai tribunali civili, in nome della cd “bigenitorialita”, in realtà “maschieramento” della patria potestas. Relazioni  e decisioni civili, inquinate da junk science, che finiscono per influenzare ed inquinare anche i procedimenti penali.

Tribunali della famiglia che oggi, pur cancellando il riferimento PAS. tuttavia continuano ad utilizzarne i principi e la sostanza:  primo fra tutti un distorto senso del principio di autonomia del giudizio civile, rispetto alla decisione penale (una distorsione del principio affermata anche in Cass. 9143/2020). Un principio che in realtà in ambito civile è posto a maggior protezione della vittima, per ovviare al rischio di esposizione dei minori nel caso in cui l’azione penale non  riuscisse  ad ottenere quel convincimento giudiziale necessario a superare la presunzione di innocenza dell’abusante (che tuttavia non esclude la sicura estraneità dell’accusato all’abuso accertato): un principio di autonomia che oggi viene dimenticato, se ciò conviene alla difesa del padre accusato di abusi, o viene usato ma in modo fuorviante, ossia a protezione dell’abusante e non più della vittima. Sicché anche se condannato penalmente, l’abusante mantiene intatti i diritti ai contatti genitoriali e da ultimo persino all’affido esclusivo!!

“We’re seeing terrible things happening in the family courts, and a lot of it seemed to be related to parental alienation defenses. I call it a defense because it’s usually raised by someone who’s accused of abuse, as a response to an abuse claim” (trad. Stiamo assistendo a cose terribili che accadono nei tribunali della famiglia e molte di queste sembrano essere legate alla difesa dell’alienazione genitoriale. La chiamo una difesa perché di solito viene sollevata da qualcuno che è accusato di abuso, come risposta a una denuncia di abuso.) ha affermato la Prof.sa Joan Mejer, della Georgetown University, esperta americana di Violenza istituzionale indotta dalla junk science.

Nelle piazze italiane scenderanno dunque madri e minori rivittimizzati dai tribunali civili perche’ inascoltati e ignorati, nonostante anche le ammissioni degli abusanti, i rinvii a Giudizio e persino plurime  condanne penali dei maltrattanti!!!!

“Protective mothers are some of our society’s most invisible

and most important heroes,

even while they are treated so often, in a bitter irony, as villains.” (‘Le madri protettive sono tra le pù  invisibili della nostra società e gli eroi più importanti, anche se sono trattati così spesso, con amara ironia, come cattivi”) ha detto Lundy Bancroft, esperto in DV.

Se fino al 2006 in Italia esisteva una indiscussa  maternal preference che in taluni casi poteva sfociare in evidenti ingiustizie a danno di bravi padri e pessime madri, da quell’anno e grazie alla L. 54/2006  assistiamo non ad una parificazione di trattamento tra padri e madri, nel rispetto delle esigenze infantili e della sicurezza dei minori vittime di violenza, ma all’introduzione di una marcata, automatica  e pericolosa paternal preference proprio in quel 15-18% circa di casi di separazione genitoriale in cui viene agita e denunciata la violenza! Casi di “alta conflittualita” come oggi sono stati ridefiniti, negando la realtà della violenza anche a livello terminologico, affinché non diventi facilmente rilevabile!

In base ai principi della junk science secondo i quali la relazione paterna costituirebbe il “ best interest of the child” – senza la quale il minore crescerebbe psicotico, depresso, delinquente o gay, v. quanto riferito in numerose CTU riferendosi a W. Bernet e autori italiani che ne hanno pedissequamente copiato gli scritti – essa dunque non viene mai  considerata pericolosa, anche quando gravemente maltrattante!

Nei tribunali oggi al padre non viene chiesto di dimostrare alcuna capacità genitoriale, egli ne gode a prescindere!

Al padre, anche se abusante e già condannato, nemmeno è chiesta una attitudine a favorire la relazione materna… solo quest’ultima, la madre, risulta dunque l’unica costantemente sacrificabile e aprioristicamente considerata inadeguata, su semplice e immotivata richiesta di controparte e senza alcun argomento a favore! stante non devono sorprenderci come anche in Italia ormai si moltiplichino storie di bambini che vengono costretti ad incontrare o venire affidati in via esclusiva  ai loro padri abusanti, già denunciati, rinviati a Giudizio e persino condannati.

Bambini destinati a vivere in un continuo stato di stress ansioso, che ingenera disturbi non solo psicologici ma anche danni fisici. Minori che, nel timore di poter essere soggetti “a rischio evolutivo” accanto ad una madre che vorrebbe proteggerli da una relazione paterna pericolosa, sempre più spesso finiscono per essere affidati in via esclusiva dai tribunali civili proprio ai padri maltrattanti, persino se condannati: uomini che di certo non favoriranno in alcun modo la relazione materna (per essi non vale la regola della “parent friendly”!), con il rischio che quei bambini – per volontà di Giudici impreparati a valutare i rischi della violenza istituzionale e della scienza spazzatura dilagata attraverso la psicologia giuridica – continuino a subire maltrattamenti psicologici o pesino fisici!

CIO’ CHE STA AVVENENDO SEMPRE PIU’ SPESSO NEI TRIBUNALI ITALIANI E’ QUANTO PILLON AVREBBE VOLUTO INTRODURRE PER LEGGE CON IL SUO DDL 735. LO STESSO CHE IL DDL 45 (DE POLI-BINETTI) il ddl 768 e IL DDL 837 AVREBBERO VOLUTO FARE ALTRETTANTO: introdurre una modalità violenta e maltrattante che assicuri il mantenimento del controllo delle vittime da parte di padri abusanti (per fortuna la grande minoranza dei padri, sia chiaro!). Cosi come fu riconosciuto anche dal CAM (Centro di Aiuto ai Maltrattanti) durante la loro audizione dinanzi la 2 Commissione Giustizia del Senato nell’ottobre 2018.

Un sistema distorto che oggi sta trovando piena applicazione giurisprudenziale SENZA ALCUN BISOGNO DI RIFORME LEGISLATIVE!

Ai sostenitori della junk science – siamo convinti che  molti di loro siano assolutamente inconsapevoli di cio’ che si nasconde realmente dietro la “scienza spazzatura” nonché persuasi della fondatezza scientifica di ciò che affermano, applicano e insegnano – è bastato “formare” alla junk science, con corsi ad hoc, Giudici, Avvocati, Assistenti Sociali, Tutori e Curatori, Psicologi e Psichiatri giuridici, Educatori, CTU e CT, persino operatori socio sanitari (in Calabria un Istituto di Istruzione Secondaria superiore aveva inserito la PAS nei suoi programmi didattici tanto da divenire argomento di domande all’esame di maturita’).

La morte di Federico Bakarat e della piccola Gloria di 2 anni in Italia, l’omicidio di Thomas Valva a NY, di Kyra Kayden e di altre migliaia di bambini nel mondo, per mano di padri abusanti a cui erano stati affidati o con cui era stato imposto giudizialmente di mantenere relazioni di contatto, è solo la conseguenza ultima e palese di questa junk science e della malagiustizia che le madri dal 8 all’11 settembre denunceranno.

50 milioni sarebbero i bambini europei che, secondo i sostenitori di questa junk science, dovrebbero esser considerati “alienati” dalle loro madri e dunque definitivamente e drasticamente allontanati da esse e riaffidati ai loro padri, non senza prima aver trascorso anni  nei tribunali, tra costosi ricorsi giudiziali,  ripetute ctu, controllati da servzi sociali, coordinatori genitoriali, tutori e curatori, in percorsi di reset o riallineamento a padri abusanti!

Si tratta di dichiarazioni e dati forniti da membri del  PASGroup (di cui deteniamo documenti probatori, che erano stati mesi fa  pubblicati anche sul web), che ci indicano la dimensione dell’allarme sociale che queste storie, queste manifestazioni e le stesse dichiarazioni dei sostenitori della junk science dovrebbero attenzionare.

50 milioni di bambini e ragazzi minorenni europei: questo il loro target!

Questo il loro business… e questo il numero di bambini che, se nessuno li fermerà, saranno coinvolti nell tritacarne giudiziario allestito, portando con se’ altrettante madri, nonni, fratelli e gli stessi padri!

Ed è per questo che dovremmo tutti scendere in piazza con queste madri… se veramente ci stesse a cuore il futuro non solo dei loro bambini, ma anche quello dei nostri eventuali futuri figli, nipoti e quello della nostra società intera.

Noi non possiamo lasciare i tribunali ostaggio di questa “scienza spazzatura” che rivittimizza le madri e  soprattutto i minori.

Riguardo alcune storie delle Madri Protettive italiane che manifesteranno si leggano i seguenti link tratti dal sito di Maison Antigone:

v. le interviste di Marzia Lazzerini:

v. le storie raccontate da Raffaella Bocci:

v. le storie raccontate da Agenzia Stampa Dire, Silvia Mari e Annalis Ramundo,

v. Alcune storie indirizzate a Maison Antigone e pubblicate sul nostro sito:

v. in particolare le storie:

v. le interpellanze parlamentari e interrogazioni:

leggi le nostre riflessioni in merito alla junk science, agli studi americani e canadesi che l’hanno disvelata come “scienza spazzatura” e “apice della follia”:

vedi le nostre petizion a sostegno della madri protettive e di denuncia della distorsione in atto della Giustizia italiana a causa della spazzatura ascientifica:

A tal proposito si vedano anche questi articoli:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *