Lettere durante il lockdown – Buongiorno Maison Antigone,

28 Marzo 2020 | Redazione

 vi scrivo in questi giorni di quarantena, costretta dalle istituzioni e dal padre a vivere  lontana dai miei figli. Da anni impedita a rassicurarli, coccolarli, amarli e crescerli come qualsiasi altra madre. Senza alcuna valida ragione.  

La mia separazione inizia circa 5 anni fa, dopo delle aggressioni pesanti da parte del mio ex compagno. Ho tre figli e restare sola con tutto a carico non è stato facile per i primi mesi. La famiglia per me era ed è importante e dunque, nonostante le denunce, ho provato  la riconciliazione… che pero’ mi hanno portato  successivamente a ritirare quelle denunce.

Con il tempo ho capito che quella riconciliazione e’ stata solo una “mossa ” per lui per  rientrare a casa e riappropiarsene, ma soprattutto per vanificare le mie richieste. L’apparente  riconciliazione duro’ infatti neanche un  anno e di nuovo ricomincio’  ad aggredirmi  davanti i bambini.

Da  quel momento sono stata costretta ad andar via io con i tre  bambini, senza ricevere alcun tipo di aiuto da parte di lui, sebbene sia il padre. In estate mi  chiese di andare in vacanza con i bambini, io accettai anche se con timore. Ma al termine della vacanza non mi riporto’ i bambini  ! Subentrarono  i servizi sociali  ed inizio’ la mia odissea, l’inferno per i  bambini,  che da quel momento sono stati da lui usati come arma per colpirmi. Conosciamo cosi le diamiche dei servizi sociali, dello spazio neutro, fu  incaricato l’ educatore domiciliare, il mediatore. In tutte le relazioni redatte da ss e mediatori non e’ stata nascosta la verita’: lui   descritto come un padre che apertamente dichiarava di volermi distruggere, di volermi ammazzare, veniva  riferito di come parlava  male di me anche davanti i bambini e che continuava  in questo atteggiamento nonostante gli venisse  detto che questo fosse  un comportamento che non andava  assolutamente  usato, specie  davanti i bambini. Nelle relazioni veniva  precisato che il padre non rispettava le  regole e gli orari stabiliti, non si presentava  agli incontri…mi ostacolava in ogni modo…..tutto scritto.

Ma il tribunale dei minori non lesse nulla e poi improvvisamente si dichiaro’ non competente,  perché nel frattempo c’era il ricorso per la separazione in corso. Dunque tutto il fascicolo ando’  al tribunale ordinario, che pero’ di nuovo ignoro’ tutto! Di fatto quelle relazioni non vennero mai lette  da nessuno. 

Circa 3 anni fa  finalmente e’ stato emesso il primo decreto dove fu stabilito affido condiviso e fissati  giorni e orari di visita. Ma la sua  voglia di distruggermi era ancora  troppo forte….Cosi quando  iniziai una nuova vita con un compagno che mi aiutava e sopportava su tutto, la cosa lo  fece imbestialire : perché il suo obiettivo  di distruggermi era diventato  più difficile se qualcuno mi aiutava!

Arrivo’  cosi anche a denunciare il mio compagno in maniera del tutto falsa, per  presunti abusi sui miei figli, mai verificati.

Scatto’ la prassi: immediatamente i bambini furono  trasferiti nella casa del padre. Ovviamente senza alcuna valutazione del suo comportamento pregresso. Di nuovo sono stata allontanata dai bambini.  Furono  avviate perizie, interrogatori protetti e via dicendo….Mi fu concesso di  vedere i bambini solo  dentro lo spazio neutro per 1 ora a settimana, tutti i contatti telefonici mi furono  sospesi, anche se non esisteva un decreto che li vietasse. 

Nel tempo ho seguito tutte le indicazioni del giudice per riavere i miei figli. Ma così non e’ stato.  Durante gli incontri mio figlio mi chiedeva costantemente di voler venire con me ed esprimeva  anche alla dottoressa dello spazio neutro la sua volontà, ma mai  hanno relazionato le continue richieste del bambino. Anche al ctu i bambini hanno dichiarato di non avere problemi ad incontrarmi, anche perché di fatto la denuncia per abusi su minori non ha ottenuto condanna e ad oggi c’è una richiesta di archiviazione. A mio carico non esiste nulla, neanche una nota negativa nei miei confronti.

Nonostante il giudice in seguito mi abbia dunque riaffidato  i bambini con regolare decreto, il padre ha continuato  a rifiutare   di consegnarmi  i bambini,    violando il decreto giudiziale.

A questo punto, a seguito di una denuncia di scomparsa di minori, il padre viene  interrogato e per magia il Pm di turno del tribunale dei minori emette un decreto provvisorio in cui  riaffida i bambini al padre,  senza neanche conoscere probabilmente le disposizioni del tribunale ordinario. Denuncio tutto in procura e a distanza di breve tempo  anche il tribunale ordinario riaffida i bambini al padre e dispone il trasferimento di scuola dei bambini nel comune di residenza del padre…..senza alcun motivo! Un balletto di tribunali e di decreti l’uno in contraddizione con l’altro.

In seguito  e’ stato confermato  il mio diritto di visita ma ancor oggi da mesi,  nonostante il decreto,  non ho mai avuto modo di vedere e sentire i miei figli. Solo da qualche giorno mi e’ stato concesso di risentirli telefonicamente, di tanto in tanto, anche se sotto controllo e con notevoli limitazioni.

In questo momento di allarme generale sarebbe importante  per i bambini sapere che mamma c’è e  soprattutto che non li ho abbandonati…che li cerco e li cercherò sempre. Ma dal padre e da istituzioni miopi o complici da anni mi e’ impedito anche solo fare la mamma, con una discriminazione ed una violenza inaudita ed ingiustificata!

Chiedo che venga pubblicata questa mia testimonianza….

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