v. intervista ad Avv. Michela Nacca
Violenza domestica: Nacca, “Sottrarre figli a donne vittime è inferno a piccoli passi”

Il 19 maggio pv Maison Antigone insieme a Femminicidio in Vita e all’ Onorevole Stefania Ascari nonche’ alla gia’ Sen. Cinzia Leone porterà al Parlamento Europeo di Bruxelles, per la prima volta, la denuncia della violenza istituzionale .
Esporremo le nostre istanze legislative agli europarlamentari finalizzate a combattere questa nuova forma di violenza che ancora si abbatte su donne e minori nei tribunali della famiglia, in fase post separativa.
Non solo nei tribunali italiani ma in quelli di tutti i Paesi, europei e non.
Quella istituzionale è una Violenza che puo’ essere agita dalle istituzioni: servizi sociali, tribunali, CTU, avvocati, psicologi e psichiatri forensi.
Istituzioni ancora troppo condizionate da una cultura famigliare patriarcale che tende a negare, giustificare e minimizzare la grave inadeguatezza maschile e paterna, persino la violenza e gli abusi sessuali paterni, mentre “fa le pulci” alle capacità materne, discriminando le donne.
Istituzioni che non sanno riconoscere protocolli, interpretazioni, prassi giudiziarie, pseudo teorie , persino diagnosi psicologiche e psichiatriche modellate sulla base di millenari pregiudizi misogini e su esigenze di controllo e palesi privilegi patriarcali.
È dal 1968-1969 che il tradimento della moglie non è più reato, con tutte le conseguenze che una condanna comporta.
È solo dal 1975 che formalmente la donna non è più soggetta al marito e quindi non più parificata ai figli minori, impossibilitata anche solo di dare loro un indirizzo educativo.
È dal 1981 che il reato di omicidio non è più giustificato dall’ onore.
È dal 1996 che lo stupro di donne e bambini da parte degli uomini, compresi i padri, non è più reato contro la morale ma la persona .
Ma nei fatti nulla di tutto quanto sopra è stato realmente superato!
Le donne ed i bambini continuano a subire discriminazioni e violenze domestiche maschili che dalle istituzioni rimangono invisibili.
Se violentate si indaga come le donne fossero vestite.
Se uccise si indaga il loro comportamento eventualmente litigioso o “libero”.
Se le donne raccontano gli abusi domestici non sono credute.
Se denunciano non sono ascoltate e se ascoltate ritenute instabili.
Oltre il 90% delle denunce per abusi sessuali incestuosi su minori vengono archiviate. Solo l’1% probabilmente ottiene la condanna.
Il 60% delle denunce per maltrattamenti vengono archiviate.
Tuttavia oltre l’80% delle volte e nonostante la condanna i minori sono affidati anche ai padri maltrattanti.
Le donne ed i minori, se non diventano “resilienti” alla violenza domestica maschile, nonostante la condanna ottenuta vengono allontanati: i figli sottratti alle madri colpevoli di aver denunciato, sono affidati al padre anche quando condannato.
Il 19 maggio interverranno testimonianze di vittime, di movimenti di madri e minori vittimizzate, di giornaliste della Agenzia Stampa DIRE, del Sole 24h, di GIULIA, ma anche di Politico USA e del Pulitzer Center di NY. Di Magistrati e Avvocati. Avremo esperti ed accademici nazionali ed internazionali con cui Maison Antigone collabora da anni.
Ricordiamo che per accedere al Parlamento Europeo il 19 maggio pv alle 9 presso la Room SPAAK 7C50 è doveroso registrarsi inviando fotocopia carta di identità o passaporto e mail personale
“L’inferno a piccoli passi” XX Congresso. del 19 maggio 2025 al Parlamento Europeo a Bruxelles anche sul sito del #CUG Comitato Unico di Garanzia del Ministero della Cultura! https://cug.cultura.gov.it/linferno-a-piccoli-passi/



https://www.facebook.com/reel/1086848356800191

#child #cases #journalism #childrights #institutionalviolence #italy… | Eleonora Francica

Quando un figlio ti dice di essere stato #abusato dal #padre o altro familiare …
Il mondo crolla. Il dolore è per sempre.
Ti chiedi chi sia il padre di tuo figlio, colui con cui lo hai messo al mondo.
Ti arrovelli pensando come hai fatto a non capire e non vedere.
Una mamma non si diverte a sporgere accuse di abuso sessuale incestuoso sui propri figli. Specie quando è il bambino a parlarne.
Se lo fa è perché è costretta.
Se lo fa è perché non può far finta di non sentire quel grido di aiuto del proprio bambino o della propria bambina.
Lei sa già di non avere prove.
Che le pioveranno addosso accuse e pregiudizi.
Che non saranno creduti.
Sa che dovrà attraversare il peggio. L’inferno.
Ma non può fare diversamente.
Non può ignorare.
Perciò, quando vi trovate ad ascoltare qualcuno di quegli #psichiatri e #psicologi forensi, impegnatissimi ad arricchirsi proprio nella difesa degli abusanti (centinaia di casi raccolti e sono sempre gli stessi!!!), che ancora parla di pseudoteorie sui “falsi ricordi” di abusi, autoproclamandosi “comunità accademica” , insegnando a #Giudici, #Avvocati e #Curatori, #assistentisociali#psicologi e forze dell’ ordine il costrutto del filo pedofilo #Gardner (senza citarlo ed anzi richiamando a cavolo Bolwby che in tutto ciò non c’entra nulla) e sostenendo che oltre il 90% delle denunce delle #madri per abusi sessuali paterni sui loro figli sarebbero false…
beh …
USATELA LA TESTA!
Fatevi una domanda (critica) e datevela una risposta (intelligente)!
Ci si vede lunedì 19 maggio ore 9.00 al Parlamento Europeo!
Sala Spaak 7C50